Montagna e spiritualità

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda giorgiolx » gio ago 27, 2015 10:14 am

sergio-ex63-ora36 ha scritto:
giorgiolx ha scritto:
nicola_r ha scritto:Che sbadato... sono Nicola! :wink:


nicola chi??? :roll:


perché giorgiolx è più chiaro? :twisted:


gciao, sono giorgiolx , il ras del forum, il bullo di pm :mrgreen: :mrgreen:
vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda nicola_r » gio ago 27, 2015 11:54 am

EvaK ha scritto:Aggiungo e provoco:
le decisioni si prendono con la Ragione e con il Cuore, si agisce per mezzo del Corpo.... lo Spirito... che cos'è? Che dimensione è?


Da quanto dici e anche da quanto detto da altri, lo spirito c'entra poco con l'arrampicata. Da quanto capisco, mi sembra che intendiate questa attività come uno sport molto concreto, pratico, fisico. Mentale solo per quanto riguarda la necessaria concentrazione, la giusta attitudine psicologica ad affrontare la scalata. Ed emozionale per quel che riguarda la giusta dose di brivido e di piacere che vi provoca. Quando si scala serve concretezza, altro che menate metafisiche.
Certo può esserci qualche aspetto analogo alla meditazione nel distaccarsi da ogni pensiero superfluo. Qualcuno avrà sperimentato anche qualche stato di flow, quel rapimento ipnotico che si può provare quando tutta l'attenzione è focalizzata sull'attività che si sente di padroneggiare con fluidità. Ma questi stati si possono provare anche in altri sport.

Però mi sembra di capire che per più di uno di voi la scalata diventa qualcosa di più di un'attività per il tempo libero. Può portare ad assorbere interamente il pensiero, può diventare una "mania", il centro attorno a cui si organizza l'intera vita. È così?
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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda nicola_r » gio ago 27, 2015 13:12 pm

EvaK ha scritto:Aggiungo e provoco:
le decisioni si prendono con la Ragione e con il Cuore, si agisce per mezzo del Corpo.... lo Spirito... che cos'è? Che dimensione è?


Visto che sei filosofa ricevo il tuo rilancio. Se utilizziamo (mi auguro non a sproposito) la terminologia di Kant ripresa da Arendt (non so altro, non lasciatevi ingannare), allora possiamo parlare di Intelletto per la facoltà che cerca la conoscenza, e Ragione, o pensiero, per la facoltà che cerca il significato. Possiamo considerare, in modo laico, la spiritualità come la sfera della Ragione (che potrebbe corrispondere forse al cuore, nel tuo scritto), della ricerca e costruzione di significato esistenziale. La ragione a volte esagera e confonde le sue raffigurazioni con entità reali (il mondo della religione in senso stretto).
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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » gio ago 27, 2015 13:36 pm

Sull'esperienza del " flow", come concettualizzata da Csikszentmihalyi, in relazione alla Montagnaterapia, puoi trovare un articolo sul sito http://www.sollevamenti.org .

Per quanto riguarda propriamente "spiritualità e montagna".
Senza entrare in disquisizioni terminologiche complesse, da buddhista ignorante mi verrebbe da dire: un buon percorso "spirituale" è quello che ti porta a ridurre - erodere, ridimensionare - l'ipertrofia dell'ego.

Domanda: l'alpinismo e l'arrampicata fanno ciò, o piuttosto il contrario?

Fluenti (mica tanto) saluti
TSdG

Ps la domanda, aldilà delle apparenze, non vuol essere retorica, o provocatoria. Ho veramente il dubbio. Poi probabilmente la risposta giusta è: "dipende". Ma mi piacerebbe sentire il parere dei dotti forumisti.

Ridimensionati saluti
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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda Danilo » gio ago 27, 2015 16:43 pm

dopo aver attentamente riletto tutti gli interventi ho come l'impressione che il senso del topic sia stato frainteso...
spero di essermi sbagliato
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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda nicola_r » gio ago 27, 2015 16:44 pm

Danilo ha scritto:dopo aver attentamente riletto tutti gli interventi ho come l'impressione che il senso del topic sia stato frainteso...
spero di essermi sbagliato


In che senso?
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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda Danilo » gio ago 27, 2015 16:49 pm

nicola_r ha scritto:
Danilo ha scritto:dopo aver attentamente riletto tutti gli interventi ho come l'impressione che il senso del topic sia stato frainteso...
spero di essermi sbagliato


In che senso?

sono appena arrivato dal lavoro.
vado a fare una bella cagata e dopo arrivo.

a presto
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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda il Duca » gio ago 27, 2015 16:50 pm

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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda dang » gio ago 27, 2015 17:03 pm

8O

Ma quanto ci mette? :mrgreen:
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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda funkazzista » gio ago 27, 2015 17:08 pm

L'ultima volta che ha detto così è sparito per qualche giorno :lol:
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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda sergio-ex63-ora36 » gio ago 27, 2015 17:37 pm

EvaK ha scritto:Aggiungo e provoco:
le decisioni si prendono con la Ragione e con il Cuore, si agisce per mezzo del Corpo.... lo Spirito... che cos'è? Che dimensione è?


da ignorante totale di filosofia...il Cuore cos'è?
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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda nicola_r » gio ago 27, 2015 18:30 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:....
un buon percorso "spirituale" è quello che ti porta a ridurre - erodere, ridimensionare - l'ipertrofia dell'ego.

Domanda: l'alpinismo e l'arrampicata fanno ciò, o piuttosto il contrario?
TSdG


Questa è un'ottima domanda.
Devo ammettere che non so cosa pensare, perciò attendo anch'io qualche risposta (sempre che qualcuno si degni di concederla) :-D
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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda VYGER » gio ago 27, 2015 21:25 pm

Buenas...

Sì, ma...
Se rispondo, pagate?

:mrgreen:
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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda EvaK » gio ago 27, 2015 21:31 pm

sergio-ex63-ora36 ha scritto:
EvaK ha scritto:Aggiungo e provoco:
le decisioni si prendono con la Ragione e con il Cuore, si agisce per mezzo del Corpo.... lo Spirito... che cos'è? Che dimensione è?


da ignorante totale di filosofia...il Cuore cos'è?


Per quello che mi riguarda:
la ragione serve per capire il mondo, i processi, la natura delle cose, creare sistemi di pensiero.
il cuore è... lo sappiamo tutti che cosa è.

Ho volutamente (e forse in modo troppo sottile) mischiato due livelli di linguaggio che ritenevo adeguati a due tipi di argomentazione. la Ragione, ok. Il Cuore è quello che abbiamo tutti, nel senso comune del termine. Ho mischiato i due registri del linguaggio anche perchè - ritengo - che anche il filosofo più sopraffino, il meditatore buddhista più distaccato dall'ego, in fin dei conti, o anzi, alla fine, come dico io, il cuore ce l'ha, e le decisioni più personali, le cose più intime, che magari per un po' nega anche a se stesso, le viva almeno in parte anche con il Cuore.

Io mi definisco romantica Illuminista perchè pepr quanto abbia abbracciato il pensiero degli Illuministi, l'ho fatto in parte con il cuore. E in parte perchè un conto è rispondere a domande filosofiche come il "ti esti" (il che cos'è) e da lì partire per filosofeggiare. Un altro conto è decidere per se stessi: prendere o rifiutare un'offerta di lavoro, scegliersi la casa dove si vuole vivere, accettare o meno un invito a cena per il proprio compleanno... questo è cuore, fine, punto.

E' lo Spirito, che mi manca. Non so cosa fargli fare.... :roll:
"Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne" (Immanuel Kant)

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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda EvaK » gio ago 27, 2015 21:33 pm

VYGER ha scritto:Buenas...

Sì, ma...
Se rispondo, pagate?



:mrgreen:


ti devo già una birra e un panetto di magnesite... al massimo la prossima volta ti porto su i rinvii (i tuoi). e via andare :roll:
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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda nicola_r » gio ago 27, 2015 22:26 pm

EvaK ha scritto:E' lo Spirito, che mi manca. Non so cosa fargli fare.... :roll:


Secondo il mio modesto parere, se metti insieme la ragione ed il cuore ottieni lo spirito. Poi non so cosa puoi fargli fare. Lo puoi anche devolvere a qualche culto in cambio di una migliore vita ultraterrena.
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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda VYGER » gio ago 27, 2015 23:08 pm

EvaK ha scritto:
Per quello che mi riguarda:
la ragione serve per capire il mondo, i processi, la natura delle cose, creare sistemi di pensiero.
il cuore è... lo sappiamo tutti che cosa è.

Ho volutamente (e forse in modo troppo sottile) mischiato due livelli di linguaggio che ritenevo adeguati a due tipi di argomentazione. la Ragione, ok. Il Cuore è quello che abbiamo tutti, nel senso comune del termine. Ho mischiato i due registri del linguaggio anche perchè - ritengo - che anche il filosofo più sopraffino, il meditatore buddhista più distaccato dall'ego, in fin dei conti, o anzi, alla fine, come dico io, il cuore ce l'ha, e le decisioni più personali, le cose più intime, che magari per un po' nega anche a se stesso, le viva almeno in parte anche con il Cuore.

Io mi definisco romantica Illuminista perchè pepr quanto abbia abbracciato il pensiero degli Illuministi, l'ho fatto in parte con il cuore. E in parte perchè un conto è rispondere a domande filosofiche come il "ti esti" (il che cos'è) e da lì partire per filosofeggiare. Un altro conto è decidere per se stessi: prendere o rifiutare un'offerta di lavoro, scegliersi la casa dove si vuole vivere, accettare o meno un invito a cena per il proprio compleanno... questo è cuore, fine, punto.

E' lo Spirito, che mi manca. Non so cosa fargli fare.... :roll:


Sulla tripartizione spirito, anima, corpo presente nella nostra cultura via cristianesimo e pensiero semitico [con un pizzico di platonismo], rimando a questo articolo reperito in rete, piuttosto completo: http://camcris.altervista.org/animaspir.html#sac3.

Lo spirito è quella parte per mezzo della quale comunichiamo con Dio e la sola con cui possiamo percepire Dio e adorarlo. Dal momento che è la sede della nostra relazione con Dio, viene indicato come l'elemento che ci dà la coscienza di Dio.

Dio dimora nello spirito, l'io dimora nell'anima, i sensi dimorano nel corpo.


Nel cristianesimo la tripartizione è stata formulata in via primaria da Paolo di Tarso.
Il pensiero semitico distingue tra nafsha [anima: fiato della gola, vita animale] e ruha [spirito: soffio delle narici, soffio divino].

Maggiori info qui:https://books.google.it/books?id=e60EtlhGnywC&pg=PA66&lpg=PA66&dq=platone+spirito+anima+corpo&source=bl&ots=MqCGEaKilN&sig=FqOnT0QOebKJn1-Xk5y0fveTPT0&hl=it&sa=X&ved=0CCAQ6AEwADgUahUKEwjhjon_h8rHAhWKVRQKHbltAaE#v=onepage&q=platone%20spirito%20anima%20corpo&f=false.

So che lei è figlia del suo tempo [e quindi vive nell'antistoria].
Ma di recente abbiamo ripetuto assieme una via che si chiama "Dall'antistoria alla storia".
Le parole che lei usa hanno un portato che va oltre le sue intenzioni.
È importante che lei ne conosca il portato.

Sul pensiero del cuore la rimando a questo significativo testo di Hillman: L’anima del mondo e il pensiero del cuore [qui una presentazione: http://www.adelphi.it/libro/9788845917103.

Sulla spiritualità nell'arrampicata, lascio alcuni spunti che andrebbero approfonditi, e non buttati lì e basta [ma o mi pagate; o col qaz che scrivo; e che, passo il tempo a scrivere per essere preso per il culo da Danilo?].

- I monti sono sempre stati considerati dalle popolazioni luoghi abitati da Dio o dei; interessante capire quali aspetti del mondo alto abbiano sempre suscitato questo senso del numinoso;
- Herrigel, nel suo "Lo zen e il tiro con l'arco" parla del livello di abilità di chi combatte con la spada; ci sono 3 livelli: principiante, brao tecnico, bodhisattva della spada [ovviamente Herrigel usa altri termini]: il principiante ogni tanto, per culo, tira fuori qualche colpo da maestro, ma sbaglia spesso [e se si sbaglia in battaglia, muore]; il praticante evoluto è bravissimo, ma non perfetto, perché tra l'intenzione e l'azione c'è di mezzo anche solo il baluginio di un pensiero [e questo è molto pericoloso in battaglia]; il magister è in grado di sciogliere il suo ego nell'azione: non c'è separazione tra lui e l'altro con cui combatte; "si" combatte; l'esito dello scontro potrà essere la vita o la morte; ma questo per lui non è importante; tra i praticanti zen questo "si" è lo spirito: è l'essere talmente dentro la relazione da essere la relazione; a mio modo di vedere in certi casi, quando si arrampica non in falesia o su vie alpinistiche turistiche, ma su terreno aperto, ci si avvicina parecchio a questo "si" [arrampica]. Tra intenzione e azione non c'è separazione; qui sta, secondo me una delle principali dimensioni meditative dell'alpinismo [e dell'arrampicata come figlia dell'alpinismo]; in questo c'è ben poco di animale, a mio modo di vedere, a meno che non si considerino gli anni di pratica del maestro per arrivare alla perfezione in combattimento come qualcosa di spontaneo e facile da ottenere [una cosa da principianti, insomma; una botta di culo];
- questo significa che ci sono animali bodhisattva [come direbbe un buddhista], ma anche no;
- questo non significa - d'altra parte - che, coll'andare in montagna, uno diventa un illuminato e un santo; no: se uno è un cazzone, diventa un illuminato cazzone iperefficiente [categoria - quella del cazzone - nella quale io mi iscrivo di default];
- la cosa è interessante perché, nella danza relazionale in cui si sprofonda quando "si" vive, sparisce la polarizzazione tra bene e male, tra perfezione e imperfezione, tra santi e peccatori, tra illuminati e persone ordinarie: l'assoluto è così: spiana le differenze...

Infine mi permetto di ricordarle, come ogni tanto faccio anche de visu [e come spiega bene Hillman nel succitato testo], che "andare dove porta il cuore" ha un suo bel lato oscuro, con il quale è spesso inevitabile fare i conti. Non è un caso che "andare dove porta il cuore" sia spesso oggetto di dileggio da parte dei più [si sminuisce ciò che ha provocato dolore o ciò che ha fatto perdere il primigenio sguardo incantato sul mondo - :roll: ].

Ok, chiuderei [in toto] i miei interventi in questo thread; altrimenti Nicola se la cava troppo a buon mercato].
Come me la cavo come profe?

:D

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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda nicola_r » gio ago 27, 2015 23:19 pm

Finalmente! Mi stavo un po' offendendo per la tua assenza... :)
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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda VYGER » gio ago 27, 2015 23:21 pm

Eh, furbacchione...
Buonanotte
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Re: Montagna e spiritualità

Messaggioda funkazzista » gio ago 27, 2015 23:58 pm

VYGER ha scritto:... a mio modo di vedere in certi casi, quando si arrampica non in falesia o su vie alpinistiche turistiche, ma su terreno aperto, ci si avvicina parecchio a questo "si" [arrampica]. Tra intenzione e azione non c'è separazione; qui sta, secondo me una delle principali dimensioni meditative dell'alpinismo [e dell'arrampicata come figlia dell'alpinismo]; in questo c'è ben poco di animale, a mio modo di vedere, a meno che non si considerino gli anni di pratica del maestro per arrivare alla perfezione in combattimento come qualcosa di spontaneo e facile da ottenere [una cosa da principianti, insomma; una botta di culo];
...

:smt023
Volevo dire (quasi, eh) le stesse cose, ma mi sono astenuto perché non volevo che EvaK pensasse che ce l'ho con lei :oops:
:D

Quando è in gioco tutto, tutto te stesso è in quell'appoggio di piede, e sai cosa fare non per istinto animale, ma perché (si spera) l'hai imparato prima... altrimenti so' ccazzi :mrgreen:

Lo "stato di flow" (si chiama così?) invece è diverso: sei rilassato, distaccato ma attento, e il corpo funziona per conto suo. Non ti accorgi quando ci entri, ma quando ne esci, e il mentre è blank.
O almeno, questa è la mia esperienza.
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