sicurezza. feticcio della societa moderna?

Area di discussione su argomenti di montagna in generale.

sicurezza. feticcio della societa moderna?

Messaggioda peppino » gio ott 11, 2012 15:35 pm

mi capita di leggere qua e la sul web affermazioni di questo tipo.

insomma qualcuno sostiene che la sicurezza a tutti i costi e la ricerca del risultato garantito starebbero assassinando la montagna.
non ho ancora idee chiare al proposito ma pare che questa sia una corrente di pensiero che raccoglie un certo consenso.
di certo non estenderei questo concetto alla società nel suo complesso al di fuori del microcosmo montagna.
per fare un esempio mi asterrei dal dire ai famigliari di un morto sul lavoro che la sicurezza è un feticcio della società moderna .
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Re: sicurezza. feticcio della societa moderna?

Messaggioda Jester73 » gio ott 11, 2012 15:52 pm

peppino ha scritto:mi capita di leggere qua e la sul web affermazioni di questo tipo.

insomma qualcuno sostiene che la sicurezza a tutti i costi e la ricerca del risultato garantito starebbero assassinando la montagna.
non ho ancora idee chiare al proposito ma pare che questa sia una corrente di pensiero che raccoglie un certo consenso.
di certo non estenderei questo concetto alla società nel suo complesso al di fuori del microcosmo montagna.
per fare un esempio mi asterrei dal dire ai famigliari di un morto sul lavoro che la sicurezza è un feticcio della società moderna .


Nell'arrampicata sportiva, la sicurezza dovrebbe essere (più o meno) garantita in partenza:
http://equilibriprecari.it/2010/03/15/s ... n-falesia/
Ovvio che ognuno può portare i propri esempi e le proprie esperienze che smentiranno questa affermazione, ma in tutti gli sport (così come in tutti i campi della vita a 360°) la sicurezza assoluta non esiste.
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Messaggioda peppino » gio ott 11, 2012 16:15 pm

si. ma io mi riferivo in particolare ad un articolo che riguarda una piccola baruffa valligiana tra verniciatori privati e privati bocciardatori.
ora lo cerco e posto il link.
a me pare che la opportunità di bocciardare oltre a ragioni etiche ed estetiche rispondesse proprio ad esigenze di sicurezza. evitare cioè che la privata iniziativa di singoli al di fuori di una precisa regolamentazione possa condurre escursionisti inesperti su percorsi potenzialmente pericolosi . questa è anche la posizione di soccorso alpino e di ente parco .
in quello articolo invece si parla di feticismo della sicurezza.
mi sembra una contraddizione o forse mi sbaglio e tale solo a me pare.


boh . ho le idee confuse .
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Messaggioda arteriolupin » gio ott 11, 2012 16:54 pm

peppino ha scritto:

boh . ho le idee confuse .


Molto, Davide, molto...

La questione "bocciarda sì, bocciarda no" è molto più complessa e articolata di come la presenti, tuttavia ben più semplice da comprendere anche per l'economia dle tuo enunciato:

se io non vado a bollinare vie normali e sentieri appena accennati, tracce da cacciatori e itinerari alpinistici, lascia a) il piacere della ricerca a chi li vuol percorrere sapendo cosa fa b) evito che qualcuno ci finisca per sbaglio pensando "se è segnato vuol dire che è facile".

Siccome, però, il discorso sulla libertà in montagna è ben più complesso ed ha alla base una serie di congetture filosofiche provenienti da autorevoli esponenti del pensiero alpinistico (non faccio nomi, ma cognomi sì: A. Gogna, L. Visentini, tanto per citare i più autorevoli) , ti chiedo di non "fare di ogni erba un fascio", incasinando tutto.

Anzi, visto che ci sei, prendi l'erba di cui sopra, fumatene un po' e ripensaci prima di scrivere.

Ciao.

L.
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Messaggioda peppino » gio ott 11, 2012 18:10 pm

congetture filosofiche.di autorevoli esponenti del pensiero alpinistico ?ahimè il tuo parlar m è oscuro :cry:
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Messaggioda giubi_pd » gio ott 11, 2012 19:03 pm

Cos'è la crociata a favore dei pittori valligiani? Che due palle
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Messaggioda AlbertAgort » gio ott 11, 2012 19:04 pm

peppino ha scritto:congetture filosofiche.di autorevoli esponenti del pensiero alpinistico ?ahimè il tuo parlar m è oscuro :cry:


si è dimenticato di aggiungere A. Da Ronch
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Messaggioda peppino » gio ott 11, 2012 19:19 pm

no nessuna crociata.

alcune di quelle pitture sono degli orrori destinati a turbare profondamente la mia sensibilità estetica e non mi sento davvero di difenderle. :(

sono osservatore curioso di baruffe valligiane. si.
il paladino con martello in mano pieno di sacro sdegno che corre dietro al monello armato di secchio e vernice che del cul fa trombetta.

ma non è la natura simpatica e folcloristica di queste baruffe che mi interessa.

no. niente di tutto questo.

il mio sguardo non è ironico e distaccato. anzi. realmente interessato.

quel che mi interessa è intraprendere il cammino della conoscenza.

anche solo adire alle soglie del pensiero filosofico dei teoreti dell'alpinismo moderno. come Armadillo Cippalippa, Orso Mangione, Kalamaro e altri illustri esponenti che forse non sono nemmeno degno di nominare.

insomma, come il viandante nella nebbia cerco umilmente lumi che possano rischiarare il mio cammino smarrito.

:cry:
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Messaggioda peppino » gio ott 11, 2012 20:49 pm

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Messaggioda Drugo Lebowsky » gio ott 11, 2012 21:06 pm

ovvero,
il Davi come Margaret Mead
le dolomiti succedaneo delle isole samoa occidentali

...
sarà
vabbè
sarò ripetitivo, ma la morale è sempre quella
Davi vaffanculo
ma tanto, tanto, tanto eh!
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Messaggioda Sbob » gio ott 11, 2012 21:07 pm

arteriolupin ha scritto:congetture filosofiche provenienti da autorevoli esponenti del pensiero alpinistico

Onestamente, non mi sembrano grandi congetture filosofiche quelle che confondono la difesa di un gioco con un problema ambientale.
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Messaggioda Drugo Lebowsky » gio ott 11, 2012 21:10 pm

davi
io sono un kanaco della nuova guinea
o della vecchia?
mah
pensi che se ti piglio ti taglio la testa e la faccio affunicare?
si
giusto!
ma prima ti faccio inchiappettare da qualcuno più dotato del sottoscritto
chissà che così almeno tu sia appagato
appagato e FINALMENTE! MARTIRE...


E VA IN CULO
CHE NON SO SE SI FOSSE CAPITO...
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Messaggioda peppino » gio ott 11, 2012 21:28 pm

no drugo . sei una creatura di enorme interesse . ma per il momento i miei interessi antropologici sono orientati diversamente .. :roll:
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Messaggioda arteriolupin » gio ott 11, 2012 22:10 pm

Sbob ha scritto:
arteriolupin ha scritto:congetture filosofiche provenienti da autorevoli esponenti del pensiero alpinistico

Onestamente, non mi sembrano grandi congetture filosofiche quelle che confondono la difesa di un gioco con un problema ambientale.


... caro Sbob, Davi è riuscito a chiamare in causa - se ben osservi - tanto la questione riguardante i bocciardatori che quella sulla "libertà in montagna":

Ambedue hanno un certo sostrato filosofico, non disprezzabile, anzi, alla base.

Ovviamente secondo me, che sono l'ultimo degli ultimi e l'ultimo degli ignoranti.

:-)

Ciao
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Messaggioda peppino » gio ott 11, 2012 22:10 pm

Sbob ha scritto:
arteriolupin ha scritto:congetture filosofiche provenienti da autorevoli esponenti del pensiero alpinistico

Onestamente, non mi sembrano grandi congetture filosofiche quelle che confondono la difesa di un gioco con un problema ambientale.


soccorso alpino ed ente parco non vedono di buon occhio iniziative private di marcatura per ragioni di sicurezza e tutela ambientale prima che di estetica.

l escursionista medio potrebbe seguire tracce non ufficiali e mettersi in pericolo. oppure percorrere zone protette dove è meglio limitare i flussi antropici .

l' alpinista vero avrà un luogo vergine dove penetrare l essenza dell alpinismo.

in valle dei cantoni bocciardatura totale.

altro che orobie. altro che alpineman .
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Messaggioda peppino » gio ott 11, 2012 22:39 pm

dal punto di vista formale ad un'azione privata è seguita un azione privata di segno contrario.

in un parco iniziative private di qualunque natura non possono essere viste di buon occhio
. a meno che una delle due parti non riesca ad ottenere appoggio ufficiale oppure ufficioso da parte di vari enti interessati.

ed è quello che è successo. più o meno.

ma a rigore bisognava astenersi da iniziative private e lasciare che fosse l'ente parco ad intervenire .

a meno che una delle due parti non abbia un'investitura spirituale e filosofica superiore.

sono sottigliezze?
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Messaggioda Sbob » ven ott 12, 2012 8:24 am

arteriolupin ha scritto:
Sbob ha scritto:
arteriolupin ha scritto:congetture filosofiche provenienti da autorevoli esponenti del pensiero alpinistico

Onestamente, non mi sembrano grandi congetture filosofiche quelle che confondono la difesa di un gioco con un problema ambientale.


... caro Sbob, Davi è riuscito a chiamare in causa - se ben osservi - tanto la questione riguardante i bocciardatori che quella sulla "libertà in montagna":

Ambedue hanno un certo sostrato filosofico, non disprezzabile, anzi, alla base.

Il tema ha certamente degli interessanti risvolti filosofici, ma i toni usati in una certa lettera e la scelta degli argomenti mi ricordano molto piu' un sindacalista o un politicante che un filosofo.

Un filosofo non cerca le guerre sante.
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Messaggioda peppino » ven ott 12, 2012 9:48 am

ma infatti non è che TUTTO quello che dice arsenio vada preso SERIAMENTE :roll:
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Messaggioda peppino » ven ott 12, 2012 12:27 pm

da un punto di vista operativo si può contestare che la azione abbia preceduto la approvazione dell' ente parco.
da un punto di vista morale si può obiettare la gogna mediatica organizzata ai danni di un singolo e la bocciardatura del dissenso.
da un punto di vista teorico mi sembra opinabile la dicotomia tra escursionista medio per il quale la bocciardatura rapppresenterebbe una tutela e vero alpinista che si erge contro il feticcio della sicurezza e per il quale la bocciardatura rappresenterebbe il ripristino di una verginità alpinistica primigenia da penetrare .
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Messaggioda AlbertAgort » ven ott 12, 2012 12:52 pm

Non deve essere molto rilassante vivere insieme a te
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