Perche` una buona notizia?
La stazione sotterranea di Sedrun avrebbe permesso di raggiungere velocemente in ferrovia, invece che utilizzando l'auto, quella zona dei Grigioni.
Tra l'altro per la sua realizzazione non erano previsti scavi in piu` rispetto a quelli gia` effettuati per l'accesso ai cantieri della Galleria del Gottardo.
da SWISSINFO
Naufraga il progetto Porta Alpina
Il Cantone dei Grigioni rinuncia alla costruzione della Porta Alpina, la stazione sotterranea a Sedrun della futura galleria di base del San Gottardo. In assenza di una partecipazione finanziaria della Confederazione e di impegni chiari da parte delle Ferrovie federali, i rischi legati all'opera da 50 milioni sono stati giudicati eccessivi dai responsabili locali.
La Porta Alpina ? il progetto per una stazione ferroviaria sotterranea all'interno della galleria di base del San Gottardo, sotto Sedrun (cantone dei Grigioni) ? non sarà realizzata. Sebbene siano già stati investiti 15 milioni di franchi, il governo grigionese ha infatti rinunciato alla costruzione, giudicando eccessive le incognite legate al progetto. I rischi tecnici, d'esercizio e soprattutto finanziari del progetto non sono stati ritenuti sopportabili senza una partecipazione garantita della Confederazione e impegni chiari delle Ferrovie federali svizzere (FFS). È quanto ha comunicato giovedì l'ente che rappresenta il Canton Grigioni, la regione della Surselva e il comune di Tujetsch, di cui fa parte Sedrun. Il membro del governo grigionese Stefan Engler si è rammaricato di questo sviluppo, pur mantenendo aperto uno spiraglio in ottica futura: «È vero che così va persa un'opportunità per la regione, per il cantone e pure un'attrazione turistica unica per la Svizzera. Ma gli investimenti preliminari non sono persi. Più tardi, quando si disporrà di esperienze approfondite nell'esercizio della galleria di base del San Gottardo, una prossima generazione potrà far rivivere la visione con un progetto nuovo, forse con un concetto un po' più generoso».
Leuenberger dispiaciuto
Il consigliere federale e ministro dei trasporti Moritz Leuenberger ha dal canto suo espresso dispiacere per la decisione, pur affermando di comprenderla. Egli ha infatti confermato che al momento attuale vi sono troppe questioni ancora oscure in merito all'economicità e all'esercizio della prevista stazione. Leuenberger ha a sua volta auspicato che il progetto non sia definitivamente affossato, e che in futuro sussista la possibilità di concretizzare la «Visione Porta Alpina».
Primi segnali in maggio
In maggio il Consiglio federale aveva deciso di rinviare al 2012 la decisione sul contributo di finanziamento del progetto e sospeso la procedura d'approvazione dei piani pendente presso l'Ufficio federale dei trasporti. In questo modo, secondo il governo grigionese, è stata esclusa la possibilità di far entrare in esercizio la Porta Alpina in coincidenza con l'apertura della galleria di base del San Gottardo. Il differimento non avrebbe infatti permesso lo sfruttamento delle sinergie e avrebbe causato una lievitazione dei costi. L'alternativa di finanziare gli ulteriori investimenti unicamente con i mezzi del cantone ? assumendosi il rischio di non ottenere un'autorizzazione d'esercizio ? non è stata presa in considerazione dall'esecutivo grigionese per motivi finanziari e legali, dato che la popolazione aveva chiaramente vincolato il credito cantonale di 20 milioni di franchi alla partecipazione finanziaria della Confederazione.
FFS poco convinte
Un ruolo importante l'hanno giocato anche le FFS, i cui vertici hanno sempre mostrato scetticismo riguardo all'idea di una stazione sotterranea. In un recente rapporto, esse avevano concluso che non era possibile creare un'offerta minima per Porta Alpina senza pregiudicare nel contempo l'esercizio della galleria di base del San Gottardo. Le FFS avevano inoltre richiesto un indennizzo di 9 milioni di franchi l'anno relativo alle spese per i treni speciali a destinazione Porta Alpina. Ipotizzando una capacità di 200'000 passeggeri l'anno, ciò avrebbe comportato spese di base di 45 franchi per persona.
Progetto comune
Il governo retico ha sottolineato che intende comunque portare avanti il progetto di sviluppo territoriale e regionale del San Gottardo (PREGO). Uri, Ticino, Vallese e Grigioni desiderano incrementare congiuntamente lo sviluppo economico e turistico di quell'area, e prevedono misure concrete per i prossimi anni. Rivolgendosi alla Confederazione, le autorità retiche hanno infine sottolineato che per poter tenere il passo con le altre regioni svizzere i Grigioni avranno ben presto bisogno di un allacciamento migliore ai vettori e ai flussi di traffico internazionali.