La fumicaccia corsa

Sci fuori pista, snowboard, scialpinismo

La fumicaccia corsa

Messaggioda _Uli » sab mar 25, 2006 15:17 pm

Quest' anno, finalmente, ce l' abbiam fatta: Siamo andati in Corsica per un 5 giorni di ski randonnee.

E' un po per gli sciatori come diceva il poeta tedesco Heinrich v. Kleist: "Li', dove ci sono io, li' non e' la felicita'. E l' dove e' la felicita', non ci sono io". Quindi, si e' sempre in cerca di neve ed esperienze nuovi. E una bella esperienza il nostro trip e' stato davvero. Nonostante tempo poco favorevole e un viaggio lunghissimo, almeno per me.

Dunque, si fa raduno a Martigny (VS) dove arrivano kiki da Milano, dav da Geneve e io da Berlino (sic!). Poi si va dall' altra parte della Vallee du Trient, a Finhault, a prendere Samuel, la nostra guida. Da li' a notte fonda si parte via Chamonix, Annency ecc. per Toulon, alle 7 di mattina si sale sul traghetto, si sbarca alle 14:30 ad Ajaccio, dove si fanno le provviste. Tutto strettamente roba locale, si intende. Dav ed io sono sostenitore delle idee del turismo soft, per cui ... (guardare www.butiner.ch) :-)

Poi si sale verso l' interno. L' idea originaria era di fermarsi piu' nella zona sud (Monte Renoso, Monte Incudine), perche' hanno piu' neve e specie l' Incudine dovrebbe avere una facciata sud fantastica da sciare. Allora il primo soggiorno e' programmato nel Refuge delle Capanelle.

Ma gia' prima di partire dav comiciava a fare il gufo: "Non sarebbe meglio cambiare meta'. Andiamo in qualche zona alpina. Ho visto le previsioni per la Corsica! Pioggia fin sopra i duemila ecc. ecc." Ed in effetti, durante il viaggio verso l' interno piovigginiva e di neve neanche tanta. Sembrava ... Ma poi, appena superata quota 1300/1400 la neve cominciava. Bagnata si', per il caldom, ma comunque neve. Il parcheggio a piedi del refugio poi, a 1600m ca. era circondato da mura di neve alte due metri.

Pascal, l' oste del refugio, sembra un corso saltato fuori da "Asterix en Corse". Ma alla fine si rivela molto alla mano. Il refugio stesso invece e' un mezzo casini, i servizi di sotto (per l' uso comune) sono sott' acqua. Per fortuna non le stanze letto. Il pernottamento Pascal ce lo da a gratis, da pagare solo il vitto. Ci sembra accettabile. Allora, non possiamo aspettare la domenica ma mettiamo, alle 5 di sera gli sci e saliamo con le pelli un dei tre piccoli scilift della stazioncina delle Capanella tanto per provare una prima volta le nevi corse.

Domenica mattina guardiamo fuori. Altro che pioggia! Nevica, neve umida e neanche tantissima, ma comunque non piove. Vista pero' zero. Si parte lostesso e guidati da Samuel in modo impeccabile arriviamo dopo due orette in cima (2350m, ca. 750m dsl). Vista sempre zero, il mare rimane un' idea teorica. In salita invece si vedevano delle fantastiche scultore di neve e ghiaccio che solo un vento fortissimo e' in grado di formare. Io, cose cosi', le avevo viste prima solo in Norvegia. La discesa e piacevole, il fondo benche' bagnato anche lui, tiene ancora e sopra si hanno 5 cm di neve sapone.

Ma, viste le prevvisioni che danno sempre caldo e precipitazioni, si decide di lasciare Capannelle e di rinunciare all' Incudine e di spostarsi verso la zona dei monti piu' alto e cioe' il Cinto. Questo anche perche' Pascal chiude la capanna che intanto con quel tempo non verro' nessuno quassu' a farsi qualche sciata sulle piste.

La gite d' etape di Calacuccia, ai piedi del Cinto e a ca. 800m sulla strada di Colle Vergio e' confortevolissima. Ci fermeremo li' per tutto il resto del nostro soggiorno in Corsica. E, sorpresa, sorpresa, chi s' incontra li'? Topa- e Topocane! Kiki li conosce di persona (e sapeva che erano in Corsica), ma noi altri no. Ed e' una piacevolissima conoscenza. Loro due la domenica non, appunto per il maltempo, non avevano fatto niente. E allora, nonostante il nostro gufo ;-), ci e' andata quasi bene :-)

Per festeggiare l' incontro si va in ristorante per una ottima cena corsa, spezzatino (quale corso non e' proprietario di qualche maiale!). Una piccola gaffe, alla fine il padrone se la fa perdonare. Fors' anche perche' noi insistiamo ad offrire come compensa Topacane per qualche assistenza :-)

Il lunedi' noi decidiamo per una gita quasi classica: Da quota 1300 ca della strada del Colle Vergio si parte in direzione del rifugio Ciuttulu dei Mori, ai piedi del Capu Tafunatu e di Paglia Orba. Il tempo e piu' o meno come ieri, pero' non nevica ma pioviggina, in compensa si vede di piu' . Ma panorami neanche a sognarseli!

Topa- e Topocane avevano la stessa idea di gita e cosi', praticamente facciamo gruppo compatto. Arrivati al rifugio, incredibilmente un po di sole qualche squarcio sul vallone per quale siam saliti fin qui.Ma la visto sul golfo di Porto, che non dista piu' di 15 km ca.)rimane un sogno. Poi si continua a salire fino al punto dove incomincerebbe l' arrampicata su in cima al Paglia Orba (Epaule de Foggiale, 2302m; col su e giu' ravanando per il bosco saranno stati un poco piu' di 1000m dsl con un lunghissimo pianoro pero'). Discesa gradevolissima in neve molto primaverile per i primi 400m. Poi, per noi telemarker comincia l' allenamento di new school forward flip. Grazie alla sabbia del Sahara che frena come se fosse carta vetrata il che, a tallone libero, non e' proprio quello che e' piu' desiderato).

Il giorno prossimo, noi andiamo in cima al Capu a u Perdatu (o anche Verdatu, boh?), 2583m. E' la giornata di gloria della nostra piccola e fedele Kangoo 4x4 che riesce a fare una strada bruttissima e ci risparmia certamente un' ora di marcia a piede noiosissimo. Da 1350m si parte, il tempo, inizialmente non e' male, si vede qualcosa, anche il sole spunta ma il Cinto rimane nelle nuvole. E mentre per la salita la cima era senza nuvole quando arriviamo noi e di nuovo nella oramai tipica fumicaccia corsa.

Mentre in salita per pendii ripidi, che con neve un poco piu meglio si potevano immaginare fantastici, ci si faceva un buon' allenamento d' inversioni (vedevo che non ero a meno in questo ai miei compagni giovanotti :-), in discesa per la neve oramai veramente marcia si faticava quasi quanto in saliti.

Cena all' insegna di figatiellu e polenta di castagne fatte da dav che ridava be presto le forze perse in giornata.

Poi, la sera decidiamo di abbandonare l' idea della facciate sud (che all' inizio avevamo preferito per la moltissima neve e perche quelle a nord forse non si erano ancora scaricate). Faremo sul versante opposto a Cinto e Capu a Perdatu un' antecima di Punta Artica, il Capu a Facciatu, 2113m. Partendo da ca 1150m (di piu' la Kangoo non voleva causa mancanza differenziale bloccante).

Bellissime ravanate in salite ed in discesa, attravesando numerosi ruscelli e fossa ed in alto bello sci su neve piu' consistente.

E, alla fine, la giornata piu' bella con tempo corso e cioe' sole e vento. Dopo una notte chiara e relativamente fredda si carica tutto sulla Kangoo (alle 21 c'e' la nave a Bastia) e si lascia molto presto Calacuccia per la Val Restonica che si prende da Corte (la piccola citta' universitaria al centro della Corsica). Gia' in avvicinamento si staccano le bellissime cime innevate dal terreno verde e marrone piu' in basso con gli alberi infioriti.

Alle 8:30 si comincia a salire in direzione Monte Rotondo (che pero' non faremo). Siamo gli unici, non c'e' un anima morta. Dopo una noiosa scarpinata sci sulle spalle su di una via forestale con molta ghiaia per ca. 45 minuti si possono mettere gli sci e si apre un' ampia e bellissima conca che subito fa venire voglia di sciare. Si sale, sempre accompagnati da un vento inclemente, ca. 1150 m dsl fino a 2277 (Punta Grottelle).

La discesa poi, nonostante il duro per i primi metri e la crosta per qualche altro metro e' bellissima. Firn, finalmente firn. In discesa si incontrano i tedeschi di prima e, da lontano, anche famiglia Topocane, tutti ancora in salita (che poi da bravi alpinisti che sono avrebbero fatto il Rotondo).Questa volta, siamo stati sportivi veramente. Quando siamo giu', alla macchina a cambiarci e sistemare la robba per il viaggio, vediamo alcune macchine ed intuiamo che anche altri avranno avuta la nostra idea. Ma a fare le prime tracce eravamo noi.

Viaggio verso Bastia, bagno dei piedi nel mare gia' abbastanza tiepido e rientro a Ginevra rispettivamente Martigny venerdi.

Che dire allora? Grazie a dav, kiki e samuel per compagnia, allegria e solidarita'. Grazie a Samuel per l' ottima guida, grazie alla fedele Kangoo. E' stato bellissimo anche se non erano condizioni da favole. Oppure, forse giusto per questo, perche' si godevano di piu' anche le piccole cose.

La Corsica versione invernale, anche quella che abbiam vissuto noi e cioe' colla fumicaccia, e' bellissima, piena di contrasti naturali e culturali, mare ed alta montagna seria, Europa nelle citta' e lungo le coste, Africa nelle bergeries di montagna. E il piu' bello e', forse, che e' cosi poco frequentata (d' inverno mica d' estate!). Intanto, Samuel pensa di tornare per fare la traversata a sci possibilmente con tempo piu' bello. E noi, forse, la - parziale - traversata dei Pirenei da occidente ad oriente? Kiki, dav, che ne dite? :-)

Saluti,

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Messaggioda Zio Vare » sab mar 25, 2006 16:23 pm

wow! :D
fantastico. Sarà uno spettacolo la Corsica in inverno.
Quando leggo i vostri report mi riprende la voglia di sssssssssciare, poi ripenso alle iniziali esperienze traumatizzanti con lo scialpinismo e ricaccio tutti i propositi nel dimenticatoio :roll:
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Messaggioda _Uli » sab mar 25, 2006 17:18 pm

Zio Vare ha scritto:wow! :D
fantastico. Sarà uno spettacolo la Corsica in inverno.
Quando leggo i vostri report mi riprende la voglia di sssssssssciare, poi ripenso alle iniziali esperienze traumatizzanti con lo scialpinismo e ricaccio tutti i propositi nel dimenticatoio :roll:


Ma perche'??? Non e' mai troppo tardi! Guarda, quest' anno hon convinto un amico mio (1 anno piu' vecchio di me) di comiciare ad andare con le pelli - e quello non e' nemmeno un buono sciatore ...

Saluti,

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Messaggioda Zio Vare » sab mar 25, 2006 22:34 pm

_Uli ha scritto:Ma perche'??? Non e' mai troppo tardi!

Anni fa, nell'era degli sci a bordi paralleli, andavo a sciare spesso su pista, non ero una cima, ma me la cavavo a scendere un po' su tutte le piste. Non sapevo (e non so) sciare decentemente fuoripista.
Dei miei amici mi convinsero a provare con lo scialpinismo. Sentendo loro sciare in neve fresca era come sciare su pista battuta. Io non ci credevo molto. Ci provai lo stesso. Mi sono trovato per la prima volta a fare scialpinismo in una giornata piovigginosa, su neve marcia mista a fanghiglia. Ho pensato che le volte successive sarebbero state meglio. Infatti: secondo tentativo. Mi chiamano e mi chiedono di andare che c' una neve favolosa. Alla seconda uscita fuori pista neve fresca da affondare fino al ginocchio. Fatica allucinante in salita e un mezzo incubo in discesa nel bosco cercando di fermarmi volando nella neve senza perdere gli sci piuttosto che frenare contro un albero. Ovviamente nevischiava. Terza volta ennesivo ravanaggio nella neve alta cercando di capire come scendere senza riuscirci. Gli altri scendevano e nessuno che mi spiegasse. Avevano anche il coraggio di dirmi di scendere come a spazzaneve! Facilissimo in mezzo a quel mare di neve pesante. Qual era il gusto di faticare come un facòcero in salita per trovarmi più impacciato di un capibàra in discesa? Nessuno.
Ho detto: "scialpinismo mai più", ho cominciato ad arrampicare e ho comprato le racchette da neve per le escursioni invernali.
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Messaggioda _Uli » sab mar 25, 2006 23:01 pm

Zio Vare ha scritto:
_Uli ha scritto:Ma perche'??? Non e' mai troppo tardi!

Anni fa, nell'era degli sci a bordi paralleli, andavo a sciare spesso su pista, non ero una cima, ma me la cavavo a scendere un po' su tutte le piste. Non sapevo (e non so) sciare decentemente fuoripista.
Dei miei amici mi convinsero a provare con lo scialpinismo. Sentendo loro sciare in neve fresca era come sciare su pista battuta. Io non ci credevo molto. Ci provai lo stesso. Mi sono trovato per la prima volta a fare scialpinismo in una giornata piovigginosa, su neve marcia mista a fanghiglia. Ho pensato che le volte successive sarebbero state meglio. Infatti: secondo tentativo. Mi chiamano e mi chiedono di andare che c' una neve favolosa. Alla seconda uscita fuori pista neve fresca da affondare fino al ginocchio. Fatica allucinante in salita e un mezzo incubo in discesa nel bosco cercando di fermarmi volando nella neve senza perdere gli sci piuttosto che frenare contro un albero. Ovviamente nevischiava. Terza volta ennesivo ravanaggio nella neve alta cercando di capire come scendere senza riuscirci. Gli altri scendevano e nessuno che mi spiegasse. Avevano anche il coraggio di dirmi di scendere come a spazzaneve! Facilissimo in mezzo a quel mare di neve pesante. Qual era il gusto di faticare come un facòcero in salita per trovarmi più impacciato di un capibàra in discesa? Nessuno.
Ho detto: "scialpinismo mai più", ho cominciato ad arrampicare e ho comprato le racchette da neve per le escursioni invernali.


Per cosi' poco ti rassegni??? :-)

MIo consiglio sarebbe: Fatti un buon corso d' avvicinamento alla neve fresca di qualche CAI CAS o chicchessia (visto che sembri saper sciare comunque). Opta per begli sci larghi e facili (tipo Rossignol Bandit 3, Pocket Rocket o simili) con attacchi da sci alpinismo.

E poi, per conto tuo - con degli amici- cominci in primavera inoltrata sulle neve tipiche di quella stagione: crosta col firn, firn, e neve marcia. Quelle nevi chiunque le sa girare ...  E quando uno volta hai preso gusto chi ti ferma piu'?

Saluti,

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Messaggioda Zio Vare » sab mar 25, 2006 23:18 pm

_Uli ha scritto:Per cosi' poco ti rassegni??? :-)

non è stata una questione di rassegnazione. Più che altro è stato un approccio e un inizio che mi ha dato sensazioni e motivazioni completamente rispetto a tutto il resto, arrampicata, mountain bike, alpinismo, pallacanestro... lo scialpinismo è stato traumatizzante. Se mi avessero portato in altri giorni con un'altra neve a provare sicuramente a quest'ora sarei lì a sciare. Al di là del mazzo che uno si fa in salita io mi sono fatto l'idea che la parte per me bella e divertente dello scialpinismo sarebbe la discesa. Altri che conosco si divertono a faticare e andare come treni in salita. E' lo stesso della MTB, mi diverto in discesa. Ora, per divertirmi come vorrei sicuramente dovrei investire un po' di soldini non solo nell'attrezzatura di base ma anche in qualche lezione di sci fuoripista. Sarò un po' tardo ma il passaggio dalla neve battuta alla neve fresca non mi è mai parso così intuitivo. Probabilmente il giorno che potrò permettermelo mi metterò anche a scialpinare, partendo con il piede giusto. Altrimenti è solo uno sbattitone da antologia. Anche con lo sci su pista ho smesso da un po', il costo dei giornalieri è diventato una follia.
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Messaggioda verbier61 » dom mar 26, 2006 18:08 pm

bellissimo giro, bellissimo report, attendiamo le bellissime foto di kiki!
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Messaggioda _Uli » dom mar 26, 2006 21:30 pm

verbier61 ha scritto:bellissimo giro, bellissimo report, attendiamo le bellissime foto di kiki!


Oltre alle sue, che certamente saranno pronte in settimana anche, forse, alcune mie ed alcune di Samuel ... avevo dimenticato di dirlo (Le mie saranno un po' al ritardo perche' io sono "all' antica" [= analogico].

Saluti,

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Messaggioda kiki » lun mar 27, 2006 11:49 am

Eccomi...
Sono un poco incasinato con il lavoro (cacca, anche l'ultima settimana :( ) ma almeno due o tre foto ricordo inizio a metterle :)

Per prima, onore alla fumicaccia corsa, che tanto ci ha tenuto compagnia in questa settimana :) [Ghisoni]
Immagine


Onore alla grandiosa Kangoo, che non ci ha mai abbandonato sui lunghi tratti sterrati [ritorno, verso Bastia]
Immagine


Ed onore infine alla neve, sempre abbondante, e spesso bella :)
Immagine




Un sentito ringraziamaento a Dav, Uli e Samuel per avermi aspettato, sempre ;)
"La fotografia é una cosa semplice,
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Messaggioda scienziato » lun mar 27, 2006 12:37 pm

poveri uli e dav...hanno la mia comprensione!!!!

bau(derrrrr)
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Messaggioda _Uli » lun mar 27, 2006 13:16 pm

scienziato ha scritto:poveri uli e dav...hanno la mia comprensione!!!!

bau(derrrrr)


Ma dai, tu sei proprio cattivo!! :-) Qualche pausetta in piu' faceva bene anche a me. Sai, la vecchiaia ... :-)

Comunque, son stati cinque giorni piacevolessimi, sia per quel pizzico di avventura e sciata "esotica", sia per la compagnia e poi, verso la fine anche per il paesaggio di cui inizialmente si era visto mica tanto.

Saluti,

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Messaggioda dags1972 » lun mar 27, 2006 14:01 pm

LA corsica è sempre stupenda ....
tanti saluti e buone salite a tutti
Alberto Giacomo Letizia Elena e Daniele
----
Un uomo rassegnato è un uomo morto prima di morire
---
Al diavolo il futuro, nel futuro siamo tutti morti
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Messaggioda Giuli » mar mar 28, 2006 11:54 am

Potrei chiedere un parere? mi piacerebbe andare in Corsica a fine aprile: secondo voil riusirò a farmi ancora qualche bella sciata????? per ora direi che la neve è ancora parecchia, ma di qui a un mese chissà cosa succede.... Sapete se di solito si scia ancora così avanti? Comunque mi terrò aggiornata! Che gola che mi avete fatto....
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Messaggioda _Uli » mar mar 28, 2006 12:46 pm

Giuli ha scritto:Potrei chiedere un parere? mi piacerebbe andare in Corsica a fine aprile: secondo voil riusirò a farmi ancora qualche bella sciata????? per ora direi che la neve è ancora parecchia, ma di qui a un mese chissà cosa succede.... Sapete se di solito si scia ancora così avanti? Comunque mi terrò aggiornata! Che gola che mi avete fatto....


Ma, per fine Aprile qualche couloir dovrebbe andar bene ancora, Pero', conviene seguire bene la situazione meteo e neve, secondo me .. (www.meteofrance.com)

Saluti,

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Messaggioda aidi » mer mar 29, 2006 16:58 pm

ULI!!!!!!!!!!!!!!
hem hem...
da vero gentleman hai sorvolatu sulla mia gaffe-italiota-mangereccia ...
peraltro tutta colpa di dav che incitava all'appropriazione indebita :P
e cmq ho recuperato la ricetta delle frappes :P ..e VEDRETE alla prima occasione !!!

grandiosu reportu corsu!!
confermo tutto.
davvero posti magnifici e, come già sperimentato 2 anni fa, ho rivissuto quella sensazione davvero incredibile e sempre più rara in montagna: sentirsi immersi nella natura selvaggia senza casino, senza code, senza parcheggi affollati :) :) :)

a.
la linea + breve tra due punti può essere una curva
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Messaggioda suillo » mer mar 29, 2006 17:12 pm

non so se può coincidere con i vs calcoli!!!! ma io in corsica andavo a fare kayak d'alto corso . il periodo è conseguente al "vostro" visto che aspettavo come un bastrado lo scioglimento di tutto quel ben di dio!!! :D
cmq da fine marzo a fine aprile..... mezzo mondo canoistico si ritrova lllllà! :D :D
non nascondo che sono sempre stato curioso sulla possibilità di scialp in corsica..... magari appena mi impratichisco un pelino....... kissssà
ciaooo
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Messaggioda _Uli » mer mar 29, 2006 17:24 pm

aidi ha scritto:davvero posti magnifici e, come già sperimentato 2 anni fa, ho rivissuto quella sensazione davvero incredibile e sempre più rara in montagna: sentirsi immersi nella natura selvaggia senza casino, senza code, senza parcheggi affollati :) :) :)

a.


Vabbe', giovedi' quando siam scesi noi - per primi - il giovedi', poteva anche sembrare che i parcheggi, chiamali tali!, fossero pieni. No, sul serio, e' completamente vero cio' che dici :-)

Saluti,

Uli

PS. I tedeschi son saliti anche loro in cima al Rotondo?
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Messaggioda _Uli » mer mar 29, 2006 19:54 pm

_Uli ha scritto:
verbier61 ha scritto:bellissimo giro, bellissimo report, attendiamo le bellissime foto di kiki!


Oltre alle sue, che certamente saranno pronte in settimana anche, forse, alcune mie ed alcune di Samuel ... avevo dimenticato di dirlo (Le mie saranno un po' al ritardo perche' io sono "all' antica" [= analogico].


Dunque, eccone alcune (per quanto riguarda la qualita, l' unica scusa mia e' la mente temporaneamente annebbiata dalla fatica di tener il passo a 'sti giovincelli intorno a me).

Dunque, al primo giorno, Monte Renoso si presentava cosi' - la vista sul mare, ovviamente mera teoria:
Immagine

Nonstante cio' un Kiki tutto contento:
Immagine

Dav invece sembra aver freddo e Samuel cerca chissacosa:
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Tratto finale del salita verso Paglia Orba (Spalla di Foggiale), sopra la capanna Ciottulu de i Mori:
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Topacane in arrivo:
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In cima alla Spalla di Foggiale, finalmente un poco di paesaggio: Samuel e Dav e in fondo giu', il Lago di Calacuccia:
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Nella direzione opposta (occidente), sotto la nebbia il mare :-) (a 15 km in linea d' aria, ci sarebbe il golfo di Porto):
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La cabane d' Ercu, dopo ca. 1 h di salita verso Capu a Perdatu:
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La cima, ancora 950m ca. piu' in alto, con delle belle facciate invece:
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Non manca piu' tanto alla cima; si sta per prendere il dorso sommitale:
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In cima invece, le typique brouillard corse
Immagine

Vabbe, c'est ca per il momento. Aspettiamo le foto del nostro pro:
Immagine

Saluti,

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Messaggioda kiki » gio mar 30, 2006 10:25 am

Grande Uli... mi vergogno, ma ancora non ho messo mano alle foto :(

GIURO GIURO GIURO che lo faccio presto, entro il weekend, che poi parto per una settimana :)

W la fumicaccia...
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Messaggioda _Uli » gio mar 30, 2006 11:17 am

aidi ha scritto:davvero posti magnifici e, come già sperimentato 2 anni fa, ho rivissuto quella sensazione davvero incredibile e sempre più rara in montagna: sentirsi immersi nella natura selvaggia senza casino, senza code, senza parcheggi affollati :) :) :).


Hey aidi,

c' ho pensato ancora una volta. Ai parcheggi non affollati.

E' vero e la vedo come te, anch' io odio le file (in pista e fuori pista - e' stato il motivo perche' da anni sebbene in quei tempi avessi casa ad Andermatt son andato in Svezia o Norvegia per natale e per il quale poi mi son trasferito nella Vallee du Trient).

Ma, bisogna anche dire, che nelle Alpi ci sono posti con poca o addirittura nessuna gente. Ad esempio qui nel basso Vallese incastrato fra due megastazioni come Chamonix e Verbier trovi dei posti sia con delle istallazione che per fare ski randonnee che sono quasi frequentate per niente (in tedesco che tu capisci c'e' il bel termine: Stationen im Windschatten).

Per esempio verso la fine febbraio, quando sembrava quasi tutta la polvere (abbondante, quest' anno) era arato, sia ai lati delle istallazioni sia nelle discese piu' rinnomate per lo sci alpinismo, abbiamo trovato in zona di Pointe Ronde (specificamente sul Carraye) della bellissima polvere vergine senza neanche un' anima morta.

Stessa situazione, per esempio, sul lato opposto agli impianti del Gemstock ad Andermatt. Non c'e' nessuno o quasi. Chi conosce (e ancor di piu': chi fa) la "Eselslücke" (traversa da Andermatt a Göschenen)?

Ma questo, e' anche colpa di tutti noi: Sempre guardiamo per il monte principale (e piu' alto di un massiccio) per le mete piu' famose anziche capire che spessissimo i piaceri maggiori vengono offerti da delle mete apparentemente minori. Fa ridere i polli come tutta 'sta gente a Verbier fa la lotta per l' ultimo pezzettino di neve vergine mentre a meno di 4 km a linea d' area si trovano due paradisi del "freeride" con neve mgliore e quasi nessunissimo (Bruson e/o Champex Lac). Vabbe' ...

Saluti,

Uli
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