Una bella giornata, ma un altrettanto bel freddo (circa -15°C in vetta) e un bel ventaccio.
Fino alla spalla ovest avevo dietro una guida alpina e 3 scialpinisti con la tutina, che, togliendosi gli sci per andare più veloci a piedi, mi hanno superato. Facile visto che arrancavo per il ripido tratto prima della spalla ovest... Pazienza, poi mi son tolto gli sci...
In vetta un fantastico panorama di una meravigliosa giornata!
All'altezza del crepaccio estivo sotto alla nord che si impenna vi è una bella zona scoperta che lascia spazio al ghiaccio sottostante, ma non è un problema perchè si passa a destra o a sinistra.
La neve è a tratti durissima (rampanti d'obbligo) e a tratti crostosa/farinosa (crosta molto fragile).
In alto invece un po' più farinosa, ma dalla formologia molto lavorata dal vento dei giorni scorsi.
Tornato al lago mi son fatto due giri in pista verso Pian dei Fiacconi.
Ho notato, ma l'ho notato anche in altre zone, la maggiorparte degli sciatori usa il casco.
Pur sapendo già, mi son chiesto: "il casco in pista? Io il casco lo uso sì, ma sui canalini o in zone un po' rocciose".
La risposta la conoscevo e la conosco già: la velocità.
Son sceso senza racchette, ma solo con gli sci, giusto per gustarmi il movimento più fluido e andavo giù abbastanza veloce. Scendendo mi chiedevo, in caso di caduta in pista, quante decine di metri dovevo farmi strisciando e rotolando prima di fermarmi.
Eppure c'era gente che schizzava giù superandomi alla grande.
E mi chiedevo se questa gente è conscia che possa succedere una cazzata e scivolare/rotolare giù, oppure non prende nemmeno in considerazione questa eventualità...
E dopo è ovvio che ogni domenica, due cozzano con i loro testoni, o gente si va a schiantare sugli alberi.
Forse è più sicuro fare sci alpinismo...
Nel tratto più ripido, poco prima del colle ovest
Il vento verso la vetta (fantastico!)