da marinoroma » mar set 11, 2007 18:20 pm
era da una settimana che mi ronzava la testa - fà bello e stabile, hai il w-e libero, il lunedi' lo puoi prendere di ferie, andrea e addirittura ago vengono a fare qualsiasi cosa tu voglia loro proporgli...... ero in stato quasi febbricitante e balzavo con la fantasia dal nord al sud delle alpi, mi lanciavo in esercitazioni logistiche per far quadrare le mie frenetiche idee di giri complessi..... insomma la routine prima di ogni grande giro.
poi pian piano, la zona d'azione si riduceva, le idee decantavano, la testa si placava e emergeva potente sullo sfondo il versante Sud del Bianco.
Il bivacco dell'Eccles, i mitici piloni, la cresta del Brouillard, la Noire, i Rocher Grübers, la Blanche, vedro' tutto questo, una marea di simboli, emozioni, storie lette fino a consumare le pagine.... andremo a fare la cresta dell'Innominata......mi calmo e aspetto sereno la sveglia assurda del sabato mattina, il lungo viaggio fino a losanna prima e poi cham, le chiacchere con gli amici, il sole negli occhi.
alle 9.30 siamo a la Visaille, il primo episodio della lotta con l'alpe si svolge al bordo del torrente a cui manca un ponte (segnato sulla nostra guida) e che proprio non si lascia attraversare. Scene fantozziane e via si riparte da zero, alle 10.30 siamo a Freney, c'é il ponte e iniziamo la lunga marcia all'eccles. Si vede benissimo l'imponente Noire di Peuterey ed é strano immaginarsi che il bivacco é piu' alto di questa cima , ma si sà tutto é relativo. Il ghiacciaio non é dei piu' bonari ma la traccia é buona. In compenso fa veramente caldo e con sollievo individuo la scatoletta dell'eccles sopra le nostre teste.
In 8 ore arriviamo al bivacco, ci sistemiamo in quello da 4 posti, l'altro é pieno (8 persone per l'innominata e 2 per l'oggioni, che pero' poi non abbiamo visto salire). Mi rimprovero di essere stato lento e partito tardi, adesso non ho voglia di uscire fuori a gustarmi la vista incredibile e respirare l'aria di questi posti, voglio solo mangiare e dormire.
La mattina ci svegliamo tardi e facciamo colazione con flemma, chiaccherando, quasi per non voler rompere l'incantesimo della notte. Risultato partiamo solo alle 7 mentre le altre cordate sono già un ora e mezza avanti. Decidiamo di passare per il pic Eccles anche se in questo momento si passa tranquillamente per il ghiacciaio del Brouillard fino al colle Eccles (zero crepi). In compenso ci godiamo il rito delle rocce che prendono fuoco all'alba, e vi assicuro che il pilastro rosso del brouillard é veramente rosso. Alle 9 siamo al colle, il pilone centrale é davanti a noi, mi pare toccarlo, ago si fomenta. Scorgiamo una cordata a sinistra del GPA, un altro progetto che prende pian piano piede.
Attacchiamo la parte piu' tecnica della cresta dell'Innominata, la roccia é calda e solare e i passaggi divertenti. Iniziamo il traverso a sx nel grand couloir, qualche scarica ci mette in ansia e fa' veramente caldo, che pirloni a partire cosi' tardi..... ma non ci penso piu' di tanto, la neve tiene e si sale veloci. Finiamo di traversare e prendiamo la cresta secondaria che ci porterà dritti sulla cresta del brouillard. Questa é la parte piu' bella della via, con una vista incredibile sulle cattedrali granitiche che lasciamo sempre piu' in basso. Ultimi metri di neve ed eccoci sul Brouillard, l'ho immaginata per anni, eccola qui, la vista spazia sul lato Miage, una prospettiva strana sul Bianco, che sembra un'innocua collinetta nevosa. Pic nic solare indimenticabile e poi via verso il Mt Bianco di Courmayeur(da squallido quattromilista quale sono ci voglio passare, mentre la traccia lo tralascia) che si é ammantato con delle cornici bianche enormi e poi sempre piu' leggeri verso il Bianco, alle 15.30. Ci ero già stato una volta e allora non seppi trattenere le lacrime, adesso sono invece molto piu' calmo (o piu' insensibile, chissà) e mi sembra cosi' naturale stare quassu'.
Quel sentimento pacifico che nasce quando sai che non hai alcuna possibilità di prendere l'ultima cabinovia (il treno in questo caso) ci accompagna per le seguenti "piacevoli" 7 ore e mezza, fino a les Houches. La sola ossessione é questo rumore onnipresente di acqua che scorre non si capisce dove, mentre la sete ci divora.....
Note tecniche
Lunga cresta con alcuni passaggi di IV (pochi) e parecchio misto mai difficile. Difficoltà D. Ci abbiamo messo 8.30 h passando per il pic Eccles.
Vista una cordata che proveniva dalla Blanche de Peuterey
Pilone centrale senza traccia, pilone rosso con una traccia di avvicinamento. Cresta del Brouillard un po' innevata ma sembra ok, non tracciata.
....no, non ora, non qui, questa pingue immane frana....