Simone Moro: su e giu per l'Everest

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Messaggioda Siloga66 » lun giu 05, 2006 19:13 pm

Anch'io ho letto il leggibile sulla vicenda e la mia personale conclusione è che:
- Bukrev era un eroe.
- Krakauer è nà merda.
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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Messaggioda pisolomau » lun giu 05, 2006 19:41 pm

HappyFra ha scritto:Secondo te, dove e quando avrei paragonato il curriculum di Krakauer a quello di Boukreev? Mai sognato di fare una cosa del genere, che è ovviamente ridicola. Ciò non toglie che Krakauer abbia un curriculum di tutto rispetto, con alcune perline che a me, per esempio, piacerebbe molto poter vantare.
Per il resto, a ciascuno le proprie valutazioni. Io le mie le ho già dette.


Scusa, non per trascinare la polemica all'infinito, anche perchè visto il titolo del post è leggermente OT, ma mi piacerebbe conoscerlo il curriculum alpinistico di Krakauer. Sei tu che nel precedente post mi hai chiesto se lo conoscevo...
HappyFra ha scritto:A ognuno i propri miti, nel bene e nel male, e Simone sicuramente è un personaggio di grande valore, al di là dello specifico di questa impresa. Ma quella che ho messo in grassetto nel tuo testo è una cazzata. Difendere qulacuno da quello che ritieni un attacco un po' gratuito forse non richiede spalare merda su altri, non credi? Oltretutto basandosi su un argomento palesemente falso (hai idea del curriculum alpinistico di Krakauer?)


lasciando intendere che tu ne fossi a conoscenza e che lo ritenessi degno di essere paragonato a quello di Bukreev...
Attendo con ansia...

:wink:

P.S. ma poi io nel mio post, Krakauer manco l'avevo nominato, ho solo detto che uno meritevole di lodi per aver rischiato la vita per salvare quella di altri è stato poi accusato del contrario nelle pagine di un famoso libro.....Non l'ho nominato perchè non ritengo Krakauer un alpinista, ma un abile scrittore di romanzi, che come si sa, sono ben lontani dalla realtà.. :lol:
Afferra gli spiriti della montagna. La vera esplorazione è meditare, addentrarsi nei sentieri dello spirito, del corpo e della mente.
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Messaggioda lucasignorelli » lun giu 05, 2006 21:20 pm

quilodicoequilonego ha scritto:Inutile raccontare tutta la storia ogni volta, pensare che cracauer ha guadagnato speculando su una tragedia e infangando la persona che gli ha salvato la vita, fa' vomitare


A tutti gli effetti, ha fatto ben di peggio - ha infangato il nome di qualcuno che (anche se indirettamente) gli aveva salvato la vita, per poi negare di averlo fatto, e ricorrere al più trito dei clichè giornalistici - "no, guardate, mi avete frainteso". Tirare la pietra e nascondere la mano, si dice dalle mie parti. Per non parlare del cumulo di bugie, distorsioni e omissioni relative al resto della spedizione.

Comunque, per quanto la storia mi abbia disgustato e avvilito, e il solo nome di Krakauer basti per farmi salire la pressione, non posso negare che più di tanto non mi abbia stupito - un certo tipo di giornalismo vende proprio perchè invece di raccontare la verità, racconta quello che il pubblico (in questo caso quello americano) vuole sentire: tutto il razionale di "Into Thin Air" è quello di rassicurare i divoratori di "pornografia da pronto soccorso" che quei pazzi che vanno sulle montagne sono proprio pazzi - e più professionali e esperti sono, più pazzi, strani e disdicevoli vanno fatti sembrare.
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Messaggioda lucasignorelli » lun giu 05, 2006 21:24 pm

Siloga66 ha scritto:Anch'io ho letto il leggibile sulla vicenda e la mia personale conclusione è che:
- Bukrev era un eroe.
- Krakauer è nà merda.


Non avrei saputo riassumere meglio il senso di questa storia.
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Messaggioda HappyFra » mar giu 06, 2006 23:54 pm

Non voglio continuare una polemica che mi pare sterile e venata di tifo quasi calcistico, dove qualcuno "tiene" per l'uno o per l'altro come si tiene per il Milan o per l'Inter, ma solo per togliere un paio di possibili malintesi scrivo un ultimo post sull'argomento con qualche punto che riassume il mio pensiero.
1. non mi sono mai sognato di paragonare il curriculum alpinistico di Boukreev, alpinista di grandissimo valore, con quello di Krakauer. Semplicemente ho voluto sottolineare che chi ha scritto che quest'ultimo vedeva la montagna solo come un mezzo per fare soldi diceva una stronzata. Krakauer, prima di diventare un giornalista e scrittore professionista, ha avuto esperienze alpinistiche di ottimo livello tra cui la Ovest del Torre e diverse prime salite in Alaska.
2. non mi sembra corretto dire che Krakauer ha "infamato" Boukreev, e sicuramente non si è mai nemmeno sognato di contestarne il valore come alpinista. Ha mosso delle osservazioni critiche sul suo comportamento come guida per la scelta di non utilizzare l'ossigeno, sulle quali si può essere d'accordo o meno, ma che non credo si possano rigettare in modo semplicistico. Qualche anno fa ho sentito alla TV in USA un documentario nel quale Ed Viesturs, che come alpinista non è certo un dilettante, esprimere un concetto molto simile.
3. quanto poi al fatto che Krakauer "ha fatto i soldi", leggendo i numerosi post che lamentavano questa oscenità, mi veniva in mente una bella frase di un'intervista di Walter Bonatti: "il successo non viene mai perdonato". Per la cronaca, con una parte (e non so quanto sia, se l'1% o il 99%) dei proventi delle vendite di Aria Sottile, Krakauer ha creato un fondo chiamato "Everest '96 Memorial Fund" che aiuta le popolazioni della regione himalayana e finanzia progetti di conservazione dell'ambiente.
4. "Aria Sottile" è uno dei libri meglio scritti di argomento alpinistico che abbia mai letto. La maggior parte della letteratura di genere è robaccia fruibile solo da alpinisti, come purtroppo alcuni degli altri libri scritti sull'argomento della tragedia dell'Everest nel 1996.
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Messaggioda HappyFra » mer giu 07, 2006 1:00 am

5. (me ne ero dimenticato...) Boukreev NON ha salvato Krakauer. Non so dove avete tirato fuori questa idea. Boukreev ha salvato o contribuito a salvare alcuni dei componenti della spedizione di Hall, ma Krakauer se l'è cavata per conto suo. Ancora una volta, un sacco di astio e cattiveria per nulla...
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Messaggioda lucasignorelli » mer giu 07, 2006 1:02 am

HappyFra ha scritto:5. (me ne ero dimenticato...) Boukreev NON ha salvato Krakauer. Non so dove avete tirato fuori questa idea. Boukreev ha salvato o contribuito a salvare alcuni dei componenti della spedizione di Hall, ma Krakauer se l'è cavata per conto suo. Ancora una volta, un sacco di astio e cattiveria per nulla...


No, non se l'è cavata per conto suo - fidati. L'"aiuto" di Boukreev è stato indiretto, ma c'è stato (e Krakauer lo sapeva benissimo, il che rende ancora più ripugnante il suo comportamento). Chi ha parlato con Simone Moro di questa storia sa di cosa sto parlando.
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Messaggioda HappyFra » mer giu 07, 2006 1:08 am

lucasignorelli ha scritto:
HappyFra ha scritto:5. (me ne ero dimenticato...) Boukreev NON ha salvato Krakauer. Non so dove avete tirato fuori questa idea. Boukreev ha salvato o contribuito a salvare alcuni dei componenti della spedizione di Hall, ma Krakauer se l'è cavata per conto suo. Ancora una volta, un sacco di astio e cattiveria per nulla...


No, non se l'è cavata per conto suo - fidati. L'"aiuto" di Boukreev è stato indiretto, ma c'è stato (e Krakauer lo sapeva benissimo, il che rende ancora più ripugnante il suo comportamento). Chi ha parlato con Simone Moro di questa storia sa di cosa sto parlando.


Non ho mai parlato con Simone di questa vicenda, ma ho avuto modo di avere un altro resoconto di seconda mano da un amico di uno che c'era, che non mi pare fosse schierato, e questa non è mai venuta fuori. E' vero che ci sono un sacco di leggende su cose orribili che l'uno o l'altro avrebbero fatto e che non vengono dette, ma credo che siano alimentate dalle relative tifoserie...
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Messaggioda lucasignorelli » mer giu 07, 2006 1:25 am

HappyFra ha scritto:Non ho mai parlato con Simone di questa vicenda, ma ho avuto modo di avere un altro resoconto di seconda mano da un amico di uno che c'era, che non mi pare fosse schierato, e questa non è mai venuta fuori. E' vero che ci sono un sacco di leggende su cose orribili che l'uno o l'altro avrebbero fatto e che non vengono dette, ma credo che siano alimentate dalle relative tifoserie...


Temo che qui ci sia un malinteso - non c'è nessuna "tifoseria". Krakauer (probabilmente per rendere più appetibile il libro, ma anche per coprire alcuni aspettii sgradevoli della spedizione di Rob Hall che lo vedevano almeno indirettamente coinvolto) ha ripetutamente mentito e/o alterato fatti sostanziali su questa vicenda, e non stiamo parlando solo di quanto riguardava Boukreev. Queste menzogne, che ora lui giustifica con "l'altitudine" e con "malintesi" sono state ampiamente documentate, e il risultato è che, per un lungo periodo, Krakauer è stato ostracizzato dalla comunità alpinistica americana, al punto da doversi allontanare da Aspen per evitare problemi ulteriori (problemi che comunque ha avuto per il suo successivo libercolo sui Mormoni). Al MEGLIO quello che ne viene fuori è il ritratto di un scribacchino furbo e ambizioso (mi dispiace, ma per me un "bravo scrittore" è un'altra cosa!), al peggio quello di bugiardo matricolato e un po' nevrotico che non è riuscito a gestire le sue bugie (non che lui ne abbia sofferto molto, considerato i soldi che si è fatto).

Quanto al suo curriculum., sicuramente è molto meglio del mio... ma prima dell'Everest esperienza himalayana zero, e temo che Simone abbia ragione quando dice "Krakauer che giudica l'operato di Boukreev è come uno studente di medicina al suo primo giorno di corso che pretende di giudicare l'operato di uno dei migliori chirurghi del mondo".

Per inciso, adesso Ed Viestur dice che le sue dichiarazioni di allora erano basato su quanto aveva sentito dire all'epoca, e adesso ha un'opinione diversa dei fatti.
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Messaggioda HappyFra » mer giu 07, 2006 8:18 am

lucasignorelli ha scritto:
HappyFra ha scritto:Non ho mai parlato con Simone di questa vicenda, ma ho avuto modo di avere un altro resoconto di seconda mano da un amico di uno che c'era, che non mi pare fosse schierato, e questa non è mai venuta fuori. E' vero che ci sono un sacco di leggende su cose orribili che l'uno o l'altro avrebbero fatto e che non vengono dette, ma credo che siano alimentate dalle relative tifoserie...


Temo che qui ci sia un malinteso - non c'è nessuna "tifoseria". Krakauer (probabilmente per rendere più appetibile il libro, ma anche per coprire alcuni aspettii sgradevoli della spedizione di Rob Hall che lo vedevano almeno indirettamente coinvolto) ha ripetutamente mentito e/o alterato fatti sostanziali su questa vicenda, e non stiamo parlando solo di quanto riguardava Boukreev. Queste menzogne, che ora lui giustifica con "l'altitudine" e con "malintesi" sono state ampiamente documentate, e il risultato è che, per un lungo periodo, Krakauer è stato ostracizzato dalla comunità alpinistica americana, al punto da doversi allontanare da Aspen per evitare problemi ulteriori (problemi che comunque ha avuto per il suo successivo libercolo sui Mormoni). Al MEGLIO quello che ne viene fuori è il ritratto di un scribacchino furbo e ambizioso (mi dispiace, ma per me un "bravo scrittore" è un'altra cosa!), al peggio quello di bugiardo matricolato e un po' nevrotico che non è riuscito a gestire le sue bugie (non che lui ne abbia sofferto molto, considerato i soldi che si è fatto).

Quanto al suo curriculum., sicuramente è molto meglio del mio... ma prima dell'Everest esperienza himalayana zero, e temo che Simone abbia ragione quando dice "Krakauer che giudica l'operato di Boukreev è come uno studente di medicina al suo primo giorno di corso che pretende di giudicare l'operato di uno dei migliori chirurghi del mondo".

Per inciso, adesso Ed Viestur dice che le sue dichiarazioni di allora erano basato su quanto aveva sentito dire all'epoca, e adesso ha un'opinione diversa dei fatti.


A me risultano cose un po' diverse... prima di tutto Viesturs era presente, così come Dave Breashears, Neil Beidleman, Mike Groom e altri, e mi pare che più o meno tutti gli alpinisti esperti che in qualche modo sono stati coinvolti nella vicenda, tranne ovviamente Boukreev, abbiano riconosciuto in un modo o nell'altro che Into thin air è un resoconto complessivamente accurato di come andarono le cose. Non sapevo che Viesturs abbia cambiato idea. C'è qualcosa di scritto? Hai un link da postare?
Anche sul fatto che Krakauer sia stato ostracizzato dalla comunità alpinistica americana sono un po' perplesso. Ho avuto modo di incontrare nello Yosemite e altrove in USA alcuni alpinisti e arrampicatori di buon livello (nessuno di loro era all'Everest nel '96, ma molti conoscono qualcuno che c'era), e non ho avuto per nulla l'impressione che il giudizio fosse quello che tu descrivi. Certo, a qualcuno non era piaciuto per nulla il fatto che Krakauer avesse messo in piazza faccende che normalmente si lavano in famiglia, esattamente nello spirito della tua frase sullo studente di medicina e il miglior chirurgo del mondo. Che, per inciso, mi trova in totale disaccordo, trovo miope e corporativa.
Se da studente di medicina del primo anno mi trovo ad assistere ad una operazione chirurgica in cui il miglior chirurgo del mondo arriva ubriaco, non si lava le mani, fuma mentre opera e poi ammazza il paziente, ho il DOVERE di criticarlo. Anche quando, esattamente come accadrebbe in quel caso, la corporazione dei baroni poi si chiude a riccio per difendere i propri pari.
Riflettete due minuti su quella frase, che trovo interessantemente centrale in questa polemica, e poi provate a traslarla in altri ambiti e vedete cosa ne viene fuori: gli artisti non potranno più essere criticati dai critici d'arte, i politici da noi comuni cittadini, i manager delle aziende dagli azionisti, i professionisti valutati e giudicati solo dai loro colleghi... stiamo scherzando?
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Messaggioda quilodicoequilonego » mer giu 07, 2006 9:15 am

non ho mai avuto dubbi immensa merda uno, e altrettanto chi lo difende
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Messaggioda Buzz » mer giu 07, 2006 9:38 am

ho definito, sopra, la posizione di krakauer "superficiale ed arrogante".
Ho utilizzato questi due aggettivi non casualmente, ma avendo riflettuto su questa vicenda.

Di krakauer avevo già letto due libri, prima di aria sottile. E lo avevo apprezzato come scrittore, ma anche per le sue capacità di indagine.
Sul guardarsi dentro e nel guardare le motivazioni degli altri.

Trovo che aria sottile sia un bel libro.

E trovo anche che se diamo per scontato la soggettività falsata delle esperienze che si vivono a 8000 metri, la cosa deve valere anche per krakauer.

Ognuno che si trova a vivere queste esperienze collettive, in stati di coscienza alterati, riporta poi una sua frazione di quella che lui ritiene sia la verità.

Non è cosa che avviene solo a 8000 metri, ma in tutte le situazioni in cui si è corso un grave pericolo. Lo spazio e il tempo si dilatano, i ricordi si sovrappongono ... ecc

Krakauer è stato superficiale sul suo giudizio su Boukreev, di cui probabilmente non conosceva a fondo il curriculum;
probabilmente aveva legato poco o niente con questo kazako... non traspare dal libro molta simpatia o dialoghi precedenti.

D'altro canto, Boukreev era li per lavorare. Per guadagnarsi la possibilità di fare poi il suo alpinismo, che era cosa ben diversa da quella di portare su clienti nelle spedizioni commerciali.

Krakauer è stato superficiale quando ha giudicato l'operato di Boukreev sulla base dei suoi parametri fisiologici.
Boukreev, senza ossigeno, era molto ma molto più forte di krakauer con il triplo dell'ossigeno che si può avere a 8000 metri dalle bombole.

(per quelli che in altro 3d parlavano di ossigeno nelle bombole come se questo assicurasse la quantità e quindi la lucidità conseguente che abbiamo al livello del mare.... non è così.)

Ha applicato delle formule e le ha riportate sul suo libro.

Nella fretta di far uscire il libro non si è dato la pena di sentire la sua versione. Di ascoltare uno dei protagonisti. Forse... se ci avesse parlato...

E alla fine ne è venuto fuori un capro espiatorio... perchè poi, col senno di poi, ogni cosa che accade ha un principio e una fine... e se lo cerchiamo bene... un capro espiatorio lo troviamo...

specie poi se questo è "russo", non parla benissimo l'inglese.

Fin qui è stato superficiale.

Oltre, a non riconoscere che aveva sbagliato, che non avrebbe dovuto tranciare certi giudizi, a insistere mantenendo le sue posizioni...

oltre divenne arrogante.

Il fatto che ci abbia fatto i soldi non importa.
Tutti hanno cercato di farceli un pò, dicendo la loro verità.

Il problema è che krakauer era abbastanza alpinista da saper dare una parvenza di credibilità a ciò che diceva; ma non abbastanza da poter giudicare la fisiologia (e le scelte) di Boukreev semplicemente sulla base della sua fisiologia. Che da Boukreev era lontana anni luce.

Come quella di uno studente in medicina dal primario, esatto.

E non si tratta qui, happy fra, di veder arrivare il primario ubriaco.
Si tratta di giudicare, a posteriori, delle scelte su elementi che lui non era assolutamente in grado di giudicare, perchè non ne aveva conoscenza.
La tua metafora non calza.

Di errori ne sono stati fatti, in quegli avvenimenti.
Ma chi sbagliò, principalmente, ha pagato con la vita i suoi errori.
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Messaggioda quilodicoequilonego » mer giu 07, 2006 9:45 am

HappyFra ha scritto:A me risultano cose un po' diverse... prima di tutto Viesturs era presente, così come Dave Breashears, Neil Beidleman, Mike Groom e altri, e mi pare che più o meno tutti gli alpinisti esperti che in qualche modo sono stati coinvolti nella vicenda, tranne ovviamente Boukreev, abbiano riconosciuto in un modo o nell'altro che Into thin air è un resoconto complessivamente accurato di come andarono le cose. Non sapevo che Viesturs abbia cambiato idea. C'è qualcosa di scritto? Hai un link da postare?


Viesturs era presente ed ha visto tutto ! Ma che c***o vuoi che abbia visto ? Si è dovuto per forza basare su quello che gli hanno detto, ovvio
Cmq perchè invece non riporti esattamente quello che dicono o dei link dove ci sono le loro parole ? Non per mancanza di fiducia sai, ma magari hai interpretato a modo tuo............................... :D
"mi pare che ecc. ecc." mi pare che ti paiono troppe cose :lol: :lol:

happyfra ha scritto:Anche sul fatto che Krakauer sia stato ostracizzato dalla comunità alpinistica americana sono un po' perplesso.

sei perplesso perchè sei male informato

Ho avuto modo di incontrare nello Yosemite e altrove in USA alcuni alpinisti e arrampicatori di buon livello (nessuno di loro era all'Everest nel '96, ma molti conoscono qualcuno che c'era), e non ho avuto per nulla l'impressione che il giudizio fosse quello che tu descrivi.


conoscerai degli idioti

happyfra ha scritto:Certo, a qualcuno non era piaciuto per nulla il fatto che Krakauer avesse messo in piazza faccende che normalmente si lavano in famiglia,


lui ha sparato infamie su un libro, ha scritto il falso: MA SAI LEGGERE ???


happyfra ha scritto:esattamente nello spirito della tua frase sullo studente di medicina e il miglior chirurgo del mondo. Che, per inciso, mi trova in totale disaccordo, trovo miope e corporativa.


Stranamente hai partorito l'ennesima perla, se chiedi ad un bambino se preferisce farsi operare dal miglior chirurgo o dal miglior studente in medicina, ti accorgerai che capisci meno di un bambino

happyfra ha scritto:Se da studente di medicina del primo anno mi trovo ad assistere ad una operazione chirurgica in cui il miglior chirurgo del mondo arriva ubriaco, non si lava le mani, fuma mentre opera e poi ammazza il paziente, ho il DOVERE di criticarlo. Anche quando, esattamente come accadrebbe in quel caso, la corporazione dei baroni poi si chiude a riccio per difendere i propri pari.


qui ti metti al posto di crac e ovviamente ti prendi del pezzo di merda al posto suo. Se non altro perchè paragonare il Boukrev di quella spedizione ad un ubriaco, è semplicemente da pezzo di merda. Il tuo amico crac invece, non riusciva veramente a ragionare, perchè l'altitudine gli ha preso il cervello. Non parlare di corporazioni che lo difendono, lo fa' chiunque abbia un minimo di testa sulle spalle, che non è il tuo caso.

happyfra ha scritto:Riflettete due minuti su quella frase, che trovo interessantemente centrale in questa polemica, e poi provate a traslarla in altri ambiti e vedete cosa ne viene fuori: gli artisti non potranno più essere criticati dai critici d'arte, i politici da noi comuni cittadini, i manager delle aziende dagli azionisti, i professionisti valutati e giudicati solo dai loro colleghi... stiamo scherzando?


non generalizzare, stiamo discutendo di una questione precisa, non scappare. Chi si è informato bene, sa esattamente come sono andate le cose, sa esattamente come ne parlano gli esperti, sa benissimo come viene trattato crackers, da merda. Purtroppo chi legge solo il suo libro, si fa' un'idea completamente sbagliata sulla realtà dei fatti, e per questo quel libro è una fogna.

Ma continua pure a difendere l'indifendibile, tanto più in basso di così non puoi andare...
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Messaggioda HappyFra » mer giu 07, 2006 12:25 pm

Agli insulti di chi assume per definizione che chi non è d'accordo con lui sia un idiota non rispondo. Per quanto riguarda la posizione dell'ambiente alpnistico americano, chi sa l'inglese ed è interessato basta che vada a leggere qualcuno degli innumerevoli topics che sono apparsi sull'argomento su Rockclimbing.com per constatare che le opinioni sono assolutamente diversificate, e che non è vero che tutti gli esperti stiano da una parte sola.
Mi preme ancora ribadire il principio che la non criticabilità delle azioni se non dai pari (solo gli esperti possono giudicare) è un principio sbagliato e pericolosissimo, che conduce di fatto ad uno status di irresponsabilità generalizzato di persone che si trovano di fatto ad avere un potere significativo nelle mani.
Mio suocero è abbonato a Outside per cui a casa in America ho tutti gli articoli nei quali si è parlato del tema, credo di poter recuperare una videocassetta di uno show televisivo, credo che fosse sulla CNN ma non sono sicuro, durante il quale Dave Breashears, che era lì e non è certo l'ultimo arrivato, ha duramente contestato la condotta di Boukreev come guida, che era presente in trasmissione.
Se a qualcuno interessa in modo genuino approfondire il tema la prossima volta che vado posso portare indietro un po' di materiale.
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Messaggioda quilodicoequilonego » mer giu 07, 2006 13:29 pm

scusa mi riassumi cosa hai letto (se hai letto...) sul parere degli altri componenti la spedizione, che sono stati salvati ? Potenzialmente, SECONDO IL TUO PARERE E QUELLO DI CRAC, i superstiti avrebbero potuto morire per colpa di Anatolj (!!!!) Ma lo ammetti almeno che LORO non sono assolutamente d'accordo su questa cazzata ???? Hai letto qualche libro in merito scritto da altri coinvolti nella vicenda ? Quali ? In quali trovi pareri su Boukreev concordi con Crac ? Chi ha salvato i superstiti ? Come mai proprio Anatolj ?

Ma ti sei fatto qualche domanda dopo esserti informato ?

Stranamente neanche nel forum c'è qualcuno che la pensa come voi due, strano eh...
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Messaggioda pietrodp » mer giu 07, 2006 13:39 pm

Non ho letto tutto il topic ma mi preme fare solo una considerazione: quando lessi aria sottile, l'idea che mi feci di Boukreev non fu affatto negativa.
Vi si legge di un eroe, che fa tutto quello che può, anche a repentaglio della propria vita, per salvare altra gente.

Poi, è vero, nel proseguo del libro si mettono in dubbio certe sue scelte, forse con superficialità di giudizio, forse senza aver sentito la sua campana e forse giudicando con un metro sbagliato.

Ma leggendo gli scritti successivi di Boukreev e Krakauer, dove parlano anche della polemica intercorsa tra di loro, non vi ho mai trovato acredine, quell'acredine con cui sembra invece che si continuino a battere i detrattori dell'una o dell'altra parte, quanto piuttosto ho trovato volontà di spiegarsi. Forse la fine prematura di Boukreev ha impedito che ciò avvenisse.
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Messaggioda HappyFra » mer giu 07, 2006 13:47 pm

quilodicoequilonego ha scritto:scusa mi riassumi cosa hai letto (se hai letto...) sul parere degli altri componenti la spedizione, che sono stati salvati ? Potenzialmente, SECONDO IL TUO PARERE E QUELLO DI CRAC, i superstiti avrebbero potuto morire per colpa di Anatolj (!!!!) Ma lo ammetti almeno che LORO non sono assolutamente d'accordo su questa cazzata ???? Hai letto qualche libro in merito scritto da altri coinvolti nella vicenda ? Quali ? In quali trovi pareri su Boukreev concordi con Crac ? Chi ha salvato i superstiti ? Come mai proprio Anatolj ?

Ma ti sei fatto qualche domanda dopo esserti informato ?

Stranamente neanche nel forum c'è qualcuno che la pensa come voi due, strano eh...


Ho letto il libro scritto da Weston Dewalt con Boukreev, credo tutti gli articoli pubblicati da Outside (con interviste alle guide che ho citato in precedenza e anche ad alcuni dei clienti delle due spedizioni commerciali) e robine varie su Internet. Come ho già scritto, non è vero che i pareri dei cosiddetti "esperti" siano tutti da una parte sola. Se poi Viesturs o Bearshears hanno cambiato idea, questo non lo so e non ne ho mai sentito parlare. Se qualcuno ne ha informazioni dettagliate, mi interessa molto, anche perché uno degli "idioti" con i quali ho parlato in America conosce bene proprio Viesturs e riportava (o diceva di riportare, di questo ovviamente non posso essere sicuro) il suo punto di vista.
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Messaggioda HappyFra » mer giu 07, 2006 13:54 pm

pietrodp ha scritto:Non ho letto tutto il topic ma mi preme fare solo una considerazione: quando lessi aria sottile, l'idea che mi feci di Boukreev non fu affatto negativa.
Vi si legge di un eroe, che fa tutto quello che può, anche a repentaglio della propria vita, per salvare altra gente.

Poi, è vero, nel proseguo del libro si mettono in dubbio certe sue scelte, forse con superficialità di giudizio, forse senza aver sentito la sua campana e forse giudicando con un metro sbagliato.

Ma leggendo gli scritti successivi di Boukreev e Krakauer, dove parlano anche della polemica intercorsa tra di loro, non vi ho mai trovato acredine, quell'acredine con cui sembra invece che si continuino a battere i detrattori dell'una o dell'altra parte, quanto piuttosto ho trovato volontà di spiegarsi. Forse la fine prematura di Boukreev ha impedito che ciò avvenisse.


Sono assolutamente d'accordo su questo. Tra l'altro Krakauer ha scritto che tra gli errori che si riconosce c'è anche quello di non avere sottolineato a sufficienza proprio il valore dell'intervento di Boukreev nell'articolo originale scritto per Outside (qualcuno di voi l'ha letto?), e proprio per questo su Into thin air ha voluto ampiamente compensare. Rimane, anche sul libro, una differenza di vedute fondamentale e non ricomponibile sul ruolo di guida di alta quota. E' proprio su questo punto, e non certo sul valore indiscutibile di Boukreev come alpinista, che le altre guide che ho citato in precedenza davano su Outside e altre sedi opinioni che in generale non erano molto diverse da quelle espresse da Krakauer in Aria sottile.
Ogni problema complesso ammette almeno una soluzione semplice. Sbagliata.


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Messaggioda Buzz » mer giu 07, 2006 14:48 pm

HappyFra ha scritto:
pietrodp ha scritto:Non ho letto tutto il topic ma mi preme fare solo una considerazione: quando lessi aria sottile, l'idea che mi feci di Boukreev non fu affatto negativa.
Vi si legge di un eroe, che fa tutto quello che può, anche a repentaglio della propria vita, per salvare altra gente.

Poi, è vero, nel proseguo del libro si mettono in dubbio certe sue scelte, forse con superficialità di giudizio, forse senza aver sentito la sua campana e forse giudicando con un metro sbagliato.

Ma leggendo gli scritti successivi di Boukreev e Krakauer, dove parlano anche della polemica intercorsa tra di loro, non vi ho mai trovato acredine, quell'acredine con cui sembra invece che si continuino a battere i detrattori dell'una o dell'altra parte, quanto piuttosto ho trovato volontà di spiegarsi. Forse la fine prematura di Boukreev ha impedito che ciò avvenisse.


Sono assolutamente d'accordo su questo. Tra l'altro Krakauer ha scritto che tra gli errori che si riconosce c'è anche quello di non avere sottolineato a sufficienza proprio il valore dell'intervento di Boukreev nell'articolo originale scritto per Outside (qualcuno di voi l'ha letto?), e proprio per questo su Into thin air ha voluto ampiamente compensare. Rimane, anche sul libro, una differenza di vedute fondamentale e non ricomponibile sul ruolo di guida di alta quota. E' proprio su questo punto, e non certo sul valore indiscutibile di Boukreev come alpinista, che le altre guide che ho citato in precedenza davano su Outside e altre sedi opinioni che in generale non erano molto diverse da quelle espresse da Krakauer in Aria sottile.


resta il fatto che boukreev era perfettamente in grado di andare su senza ossigeno battendo tutta la traccia
è stato perfettamente in grado, nonostante fosse andato su senza ossigeno, di fare quello che nessun altro è stato in grado di fare: ovvero passare tutta la notte fuori a cercare i dispersi.

questo dimostra, aldilà di ogni ragionevole dubbio, che boukreev, quando diceva che preferiva salire senza ossigeno perchè aveva il perfetto controllo della sua situazione era nel giusto:
aveva il perfetto controllo della sua situazione.

Io mi ricordo il discorso di Ed Viesturs.
Purtroppo non posso citare la fonte, ma il senso era:
"non è quando una guida accompagna i clienti che deve preoccuparsi della sua prestazione, ma solo della sicurezza dei clienti"

Il che non fa una piega.

Ma era un discorso generale e non riferito criticamente all'operato di boukreev.

Il quale, se era sceso prima che tutti fossero arrivati in vetta lo aveva fatto in accordo con il suo capospedizione, per andare a preparare le bevande di cui tutti avrebbero avuto bisogno.

Non dimenticare che a boukreev non era stato affidato un cliente in particolare, ma il compito di battere traccia.

Compito che aveva assolto egregiamente, senza ossigeno.
Se non ricordo male anche sistemando delle corde.

L'errore, purtroppo, fu dei capispedizione.
Nel non tornare indietro quando era troppo tardi per salire.

Sono morti, pace all'anima loro.
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Messaggioda HappyFra » mer giu 07, 2006 15:00 pm

Buzz ha scritto:
HappyFra ha scritto:
pietrodp ha scritto:Non ho letto tutto il topic ma mi preme fare solo una considerazione: quando lessi aria sottile, l'idea che mi feci di Boukreev non fu affatto negativa.
Vi si legge di un eroe, che fa tutto quello che può, anche a repentaglio della propria vita, per salvare altra gente.

Poi, è vero, nel proseguo del libro si mettono in dubbio certe sue scelte, forse con superficialità di giudizio, forse senza aver sentito la sua campana e forse giudicando con un metro sbagliato.

Ma leggendo gli scritti successivi di Boukreev e Krakauer, dove parlano anche della polemica intercorsa tra di loro, non vi ho mai trovato acredine, quell'acredine con cui sembra invece che si continuino a battere i detrattori dell'una o dell'altra parte, quanto piuttosto ho trovato volontà di spiegarsi. Forse la fine prematura di Boukreev ha impedito che ciò avvenisse.


Sono assolutamente d'accordo su questo. Tra l'altro Krakauer ha scritto che tra gli errori che si riconosce c'è anche quello di non avere sottolineato a sufficienza proprio il valore dell'intervento di Boukreev nell'articolo originale scritto per Outside (qualcuno di voi l'ha letto?), e proprio per questo su Into thin air ha voluto ampiamente compensare. Rimane, anche sul libro, una differenza di vedute fondamentale e non ricomponibile sul ruolo di guida di alta quota. E' proprio su questo punto, e non certo sul valore indiscutibile di Boukreev come alpinista, che le altre guide che ho citato in precedenza davano su Outside e altre sedi opinioni che in generale non erano molto diverse da quelle espresse da Krakauer in Aria sottile.


resta il fatto che boukreev era perfettamente in grado di andare su senza ossigeno battendo tutta la traccia
è stato perfettamente in grado, nonostante fosse andato su senza ossigeno, di fare quello che nessun altro è stato in grado di fare: ovvero passare tutta la notte fuori a cercare i dispersi.

questo dimostra, aldilà di ogni ragionevole dubbio, che boukreev, quando diceva che preferiva salire senza ossigeno perchè aveva il perfetto controllo della sua situazione era nel giusto:
aveva il perfetto controllo della sua situazione.

Io mi ricordo il discorso di Ed Viesturs.
Purtroppo non posso citare la fonte, ma il senso era:
"non è quando una guida accompagna i clienti che deve preoccuparsi della sua prestazione, ma solo della sicurezza dei clienti"

Il che non fa una piega.

Ma era un discorso generale e non riferito criticamente all'operato di boukreev.

Il quale, se era sceso prima che tutti fossero arrivati in vetta lo aveva fatto in accordo con il suo capospedizione, per andare a preparare le bevande di cui tutti avrebbero avuto bisogno.

Non dimenticare che a boukreev non era stato affidato un cliente in particolare, ma il compito di battere traccia.

Compito che aveva assolto egregiamente, senza ossigeno.
Se non ricordo male anche sistemando delle corde.

L'errore, purtroppo, fu dei capispedizione.
Nel non tornare indietro quando era troppo tardi per salire.

Sono morti, pace all'anima loro.


Questo è un punto di vista chiaro e rispettabile. Si può essere d'accordo del tutto o in parte, ma in fondo sono dettagli.
Ogni problema complesso ammette almeno una soluzione semplice. Sbagliata.


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