Maspes e compagni sono di nuovo in partenza. L'UP Project mi ha appassionato fin dall'inizio quando il grosso dell'alpinismo italiano si raggruppava attorno al K2. I membri dell'UP project hanno scelto fin dall'inizio un alpinismo diverso, meno altisonante forse, ma più verticale.
Allego il loro programma di massima.
A fine gennaio partiranno i primi sei alpinisti che fino ai primi giorni di marzo se la vedranno con la parete del Piergiorgio. Luca Maspes, Hervé Barmasse e Cristian Brenna, tutti e tre reduci dal fortunato Trip One, saranno ancora della partita insieme a nuovi "acquisti" di spessore. Ci sarà Kurt Astner, polivalente alpinista altoatesino che negli ultimi anni è ai vertici in Italia con le sue vie nuove estreme nelle Dolomiti, il Dry Tooling ai massimi livelli e la leadership in diverse competizioni su ghiaccio in Italia. Alla sua prima esperienza extraeuropea, per Kurt questo Trip Two sarà l'occasione per mettersi alla prova in un contesto severo come quello del granito patagonico. Altra pedina importante del gruppo sarà Yuri Parimbelli, giovane guida alpina bergamasca, approdato all'alpinismo extraeuropeo proprio recentemente, nel corso della sfortunata spedizione al Nanda Devi dove purtroppo ha perso la vita Marco Dalla Longa. La forte componente di arrampicatore estremo di Yuri, con ripetizioni fino all'8c, sarà un'altro tassello determinante per andare avanti sulla verticalità della parete del Piergiorgio. Ultimo in ordine di tempo ad accettare la proposta del Trip Two è stato infine il giovanissimo Elia "Panda" Andreola. Dalla Valfurva 19 anni di pura energia che già si è espressa con successo nelle competizioni internazionali di scialpinismo ma con un occhio di riguardo anche per la scalata su roccia. Con lui sul Cerro Piergiorgio una ventata della forte spinta motivazionale che caratterizza i giovanissimi.
Dopo il Cerro Piergiorgio, ad inizio marzo Maspes e Barmasse resteranno in Patagonia per spostarsi ben più a Nord verso il Monte San Lorenzo. Qui saranno raggiunti da una nuova banda che nella seconda parte di questo Trip Two avrà un mese di tempo a disposizione per tentare in stile alpino la grande parete di ghiaccio e misto di questa montagna. Dopo le tante esperienze felici e fortunate in queste terre Giovanni Ongaro farà ancora parte della squadra. Oltre alla sua maturata esperienza alpinistica a Giovanni si chiederà anche l'uso incondizionato del suo invidiatissimo talismano che attrae il bel tempo. Primo straniero di UP project, anche se solo di pochi chilometri sconfinante dall'Italia, sarà invece lo svizzero poschiavino Lorenzo "Pala" Lanfranchi. "Un trattore silenzioso" lo si potrebbe definire, uno di quelli che quando va davanti lo fa in tutte le condizioni e senza mai lamentarsi. Uno che ha già alle spalle diverse esperienze extraeuropee tra cui quattro viaggi proprio nelle terre sudamericane, insieme a Ongaro protagonista di salite velocissime anche sul Cerro Torre e sul Fitz Roy. Chiude il cerchio un altro giovanissimo. Matteo Bernasconi, comasco e Ragno di Lecco, un alpinista della nuova generazione ma con in testa l'alpinismo d'altri tempi, quello che l'ha fatto e lo sta ancora facendo sognare. Sul San Lorenzo, un altro dei suoi bei sogni, è probabile che il "Berna" troverà il suo ideale terreno.
bummi