Un viaggio a 4000: ARMAND-CHARLET (2011 e 2012)

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Un viaggio a 4000: ARMAND-CHARLET (2011 e 2012)

Messaggioda Franz77 » mer giu 29, 2011 10:17 am

Colle ARMAND CHARLET, 3998m, Couloir NE (1000m/IV/4/TD)
&
Grande ROCHEUSE, 4102m
Armand Charlet fut le plus grand guide de sa génération. Natif d'Argentière (1900), il vouait un véritable culte à l'aiguille Verte, qui domine le village, au point de la gravir 100 fois exactement dans sa vie, et d'y ouvrir un grand nombre d'itinéraires nouveaux.
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Due mesi fa, con Mara, quando poi salimmo il Couturier, l?assaggio della crepaccia terminale del couloir NE del Colle Armand Charlet ci aveva lasciato un po? di amaro in bocca. Come ogni conto in sospeso, aspettavamo solo di poterlo chiudere. La funivia apre settimana prossima ma la cosa non ci ferma: sarà una salita by fair means . Sono più di 5 ore di salita, ma la voglia è tanta. Quando vediamo di nuovo la crepaccia rimaniamo un po? delusi: la neve nuova aveva per un periodo migliorato la situazione, ma è già tornata delicata. Dall?invernale del Rifugio d?Argentière studiamo e speriamo nell?indomani. Siamo in una quindicina, ma solo noi diretti su quel versante. La notte dopo un po? di giustificata indecisione e tentativi riusciamo a superare la crepaccia (solitamente di agghiacciante neve pressata) e tramite le rocce a lato entrare, dopo del bel misto, nel couloir vero e proprio. Cominciano qui 300 metri di ghiaccio ?commovente?: una stagione di cascate trova qui la sua apoteosi. Giunti a 3500 al bivio per la parte superiore, il sole comincia a scaldare la neve in alto e delle scariche ci consigliano le migliori linee di salita: infatti i versanti che tornano in ombra già al mattino presto sono ottimi e si trovano anche linee poco esposte alla caduta dall?alto. Dopo un centinaio di metri di misto, comincia la parete nella parete: un pendio a 60 gradi costante, di 400m, ma in ottime condizioni: entra solo la punta del piede. Al Colle Armand Charlet tanta emozione. Affrontiamo le rocce sporche dell? Aiguille du Jardin e, dopo 2h di tentativi, finalmente scoviamo un passaggio per la vetta. Ma siccome il nostro non è un alpinismo da ?metti la X?, consideriamo che un ritorno con più calma sarà altrettanto di soddisfazione (magari per l?Arete). Quindi lanciamo una doppia (che fatalità si incastra, ne perdo 3 metri ;-( ?era destino non temporeggiare) e attraversato il Colle proseguiamo per l?affilata cresta della Grande Rocheuse, 4102 m per giungere al Colle della Verte e scendere dal couloir Whymper con le ormai ?familiari? doppie :-). L?indomani al Rifugio Couvercle somatizzare questa gita ?a freddo? dà la forza di sognare nuove mete: e meno male che ne lasciamo ancora qualcuna inconclusa?così che sia una continua ?ascesa?. Come al solito la mia super socia è all?altezza di ogni sfida e nuova avventura.
Un pensiero particolare, infine, alla suddetta guida Armand Charlet che appunto sali 100 volte la Verte e apri numerosi itinerari nuovi, tra cui questo nel 1932 (!!!!) e a Karl Blodig, il primo grande collezionista di 4000, che appena la Jardin fu aggiunta alla lista ufficilae, venne da solo, salì il couloir e pure lo discese alla veneranda età di 74 anni!!!!

Come al solito il report completo allo: http://www.on-ice.it/onice/viewtopic.php?t=11052

Ed alcune foto:

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Ultima modifica di Franz77 il mar apr 10, 2012 10:18 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda Gabbiano1981 » mer giu 29, 2011 10:44 am

Spettacolare!
Buon natale e felice anno nuovo a tutti!
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Messaggioda Andreino » mer giu 29, 2011 10:54 am

Grandioso!
:wink:
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Messaggioda il Duca » mer giu 29, 2011 13:39 pm

Bellissimo!
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Messaggioda Franz77 » mer apr 04, 2012 9:49 am

Aiguille du JARDIN, 4035m. Colle Armand-Charlet, Couloir Sud , 2012-03-30
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L?anno scorso dopo il Couloir Nord del Colle Armand-Charlet avevamo mancato la vetta della Jardin per pochi (almeno così credevamo?in realtà...) metri. Con l? Aiguille Verte e la Grande Rocheuse rappresenta la triade di questo elegante e distinto massiccio sopra i 4000m. L?appuntamento era solo rimandato. Dopo otto mesi pregni di vicissitudini inaspettate ( :cry: ) rieccoci, ancora con Mara, giungere, stavolta da sud, al ghiacciato e fantastico Colle, sicuramente uno dei più belli delle Alpi. Quando mi sporgo al sole del versante opposto vengo investito da un vento furioso. Comincio la traversata della lama di ghiaccio impressionante sul baratro nord. La neve mi va negli occhi, le picche vengono spostate dalla furia del vento prima di piantarle. Sferzato da si tale furia, proseguo?.ma comincio a nutrire seri dubbi sul seguito della salita.
Ma facciam un passo indietro. In quest?annata povera di precipitazioni invernali le condizioni della montagna sono avanti di due mesi e capita spesso di trovare condizioni quasi estive sugli itinerari classici. Per cogliere questa particolare condizione ci facciam attrarre dal versante sud della Verte. In effetti, già da diverse settimane si leggono report della salita del canalone Whymper.
Giovedì mattina sul tardi, quindi, in una giornata spaziale, siam sci ai piedi all?Aiguille du Midi pronti per la sempre appagante Vallée Blanche. Temperatura ottimale, neve perfetta, poca gente fanno di questi 1500 metri di discesa un ottimo inizio di giornata. Giunti alla confluenza del ghiacciaio di Leschaux, saliamo all?invernale del Rifugio Couvercle dove troviamo già diverse persone, ma nessuno diretto alla nostra meta. La notte partiamo coi rampanti d?obbligo su neve ghiacciata incrociando due di ritorno dalla Bettemburg. Giunti alla crepaccia terminale, sono propizie le foto zoomate fatte il giorno prima per individuare l?unico passaggio possibile. Il pendio di neve ed ecco la goulotte che Roby ci aveva raccontato averla affrontata secca l?altr?anno. Con un ottimo tiro di ghiaccio siam fuori e Mara può partire ?a tutta birra? per il canalone. Sono 600 m sui 45-50 con neve da buona a ottima, dove proteggersi a lato su roccia. L?ultimo tratto ha la pendenza maggiore (60) e porta a sbucare sulla parete nord. Appunto. Da Nord tira una brezza micidiale...(peraltro non prevista così forte :roll: )
Fortunatamente, dopo la lama di ghiaccio del Colle, trovo un terrazzino al sole sul versante sud, completamente riparato dal vento che fischia ?arrabbiato? sulle torri sopra la nostra testa. Rimarremo lì più di un?ora sperando che il vento cessi. Dato che la discesa la effettueremo dallo stesso couloir viste le raffiche che ci investirebbero sulla Grande Rocheuse e la mancanza di traccia. Presa la decisione di continuare, la cresta non si presenta difficile, anzi, ma con passaggi ?rudi?, un po? di forza e suggestivi tra blocchi di granito enormi. L?ultimo tratto nevoso ci consegna con gioia alla vetta. Tornati al colle, senza percorrere la ?lama?, attrezziamo la prima doppia verso il canale di salita che sta andando in ombra rendendolo esente da pericoli. Dieci doppie quasi tutte da attrezzare (quelle dichiarate sono scomode o inaffidabili) ci consegnano agli sci, donde in breve al bivacco. Qui incontriamo Roby intenzionato l?indomani a salire les Droites. Lo lasciamo al suo programma: per noi, per sto giro, basta e avanza. Si tornerà. Abbiam già stretto i denti a sufficienza?ma chissà perché diavolo l?han chiamata Guglia del Giardino?un po? ventilato!

PS: per la cronaca il Jardin du Talèfre è un isolotto nell?omonimo ghiacciaio caratterizzato da una fine erbetta?

Il report al solito: http://www.on-ice.it/onice/viewtopic.php?t=13137

E tre foto:

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Messaggioda North Face » mer apr 04, 2012 21:07 pm

..che dire... le foto son belle, i report te li hanno già paragonati ai film porno di 1^ qualità, le vie sono le più belle, la difficoltà mai sotto il difficilotto, ne fai un paio al mese....ma qualche volta ti buschi un raffreddore per startene a casa o manco quello..?? :D :D ....
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Messaggioda Davide62 » mer apr 04, 2012 21:14 pm

Gran bella salita dal sapore "antico" 8)
Complimenti :arrow:

Ma detto ciò :roll: i "vecchi" avevano coglioni da vendere :!:
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Messaggioda VinciFR » gio apr 05, 2012 18:54 pm

Più che fare i complimenti non saprei che altro dire! 8)
"Non ho abbastanza talento per correre e sorridere allo stesso tempo" cit. E.Zatopek
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Re: Un viaggio a 4000: ARMAND-CHARLET (2011 e 2012)

Messaggioda Xymox » ven giu 08, 2012 16:29 pm

come sempre stupende, le salite e le foto
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