Bettega Thomasson (Marmolada) Vs Dimai (Tofana)

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Bettega Thomasson (Marmolada) Vs Dimai (Tofana)

Messaggioda Ricca » mar apr 15, 2008 18:25 pm

Ciao a tutti.

Chiedo scusa, ma ricorro all'apertura di un topic apposito perchè cercando non ho trovato molto materiale che mi aiutasse a fare la mia scelta: appena avrò la possibilità (magari questa estate) mi piacerebbe fare almeno una di queste due vie, ma mi sonoposto un dubbio: le relazioni che ho trovato su internet si discostano un pochino (più difficili) rispetto a quelle cartacee che già avevo (Dinoia per ambedue + Bernardi per la Tofana, secondo il quale non supera mai il IV) e la cosa mi ha un po' insospettito. Tenendo conto che normalmente sul V non ci passeggio fischiettando, ma mi impegna abbastanza, cosa mi consigliereste se dovessi scegliere? Sempre come riferimento, la via più simile a queste che ho fatto è sicuramente la Pichl sul Sassolungo, ma è nettamente più facile tecnicamente.
Apprezzerò qualsisi considerazione. Benvenuti riferimenti a qualche guida cartacea che ritenete sicuramente affidabile.

Grazie Mille
Ciao
Ricca
Avatar utente
Ricca
 
Messaggi: 304
Images: 23
Iscritto il: sab ott 23, 2004 19:09 pm
Località: toscana

confronto classiche

Messaggioda emanuele » mar apr 15, 2008 18:47 pm

- la via dimai è meno impegnativa, cominci con delle lunghezze facili dove puoi procedere rapidamente, ci sono tutte le soste con cordini e solo all'altezza dell'anfiteatro puoi avere difficoltà a individuare il percorso più semplice per raggiungere la traversata, che risulta per nulla impegnativa e ben chiodata; per raggiungere la traversata bisogna attraversare scendendo leggermente verso sinistra fino ad un ometto che sta alla base di una paretina grigia, che poi diventa diedro che raggiunge un pilastro arrotondato, breve traverso a sinistra, si scende un poco e si raggiunge la traversata
- la bettega - thomasson ha dei tiri iniziali non facili, camini di aderenza tecnicamente impegnativi, poi in alto dopo un traverso facile verso sinistra, supera una sorta di spigolo con difficoltà continue di IV+, alcuni tratti di roccia sono poco solidi e mancano molte soste o meglio te le devi attrezzare con chiodi
- per me la via alla marmolada è "superiore" e nettamente più bella, ma come ti ho già detto, più impegnativa
- dello stesso tipo è la haupt al sassolungo con la variante redlich
Avatar utente
emanuele
 
Messaggi: 1329
Images: 24
Iscritto il: mar feb 24, 2004 11:57 am

Messaggioda AlbertAgort » mar apr 15, 2008 18:55 pm

l'avrei in mente anche io la dimai
Avatar utente
AlbertAgort
 
Messaggi: 4374
Images: 109
Iscritto il: ven dic 19, 2003 19:50 pm
Località: Agordo

Messaggioda zorro2 » gio apr 17, 2008 14:06 pm

Ciao,
se ti serve trovi le relazioni delle due vie sul mio sito www.quartogrado.com

Come ti ha già detto Emanuele, ho trovato la via sulla Marmolada nettamente più impegnativa per la sua continuità e per il tipo di arrampicata. Nel primo terzo si arrampica molto in camino su difficoltà continue di IV e qualche tratto più duro (per me c'è qualche passaggio attorno al V). Dopo la prima cengia segue un tratto lungo fessure e placche che secondo me è meno duro di quello iniziale; noi abbiamo percorso una variante (vedi sulla relazione) che implica poi una piccola calata a doppie per ritornare sul percorso originale. Il tiro lungo un camino che porta alla forcelletta della calata l'ho trovato il più duro della salita, ma seguendo il percorso giusto lo si evita.
La parte sopra la seconda terrazza ha ancora all'inizio un paio di tiri di IV/IV+ che ti impegnano, anche per la stanchezza accumulata, poi diventa più facile. Roccia "variabile" ma ambiente bellissimo. Da non prendere sotto gamba.
Rispetto a quello che ha detto Emanuele noi (a. 2002) abbiamo trovato tutte le soste, tranne proprio le ultime dove ormai sei sul facile, e la chiodatura è abbastanza buona sui tratti duri.

La Dimai è molto più discontinua ed ha lunghi tratti facili, compreso un bel tratto - quello per attraversare l'anfiteatro - che fai camminando. L'ambiente anche qui è incredibile (l'"anfiteatro" nel cuore della parete è veramente un posto che mi ha impressionato per la grandiosità). Come già detto, da qui alla famosa traversata, non è semplice seguire il percorso migliore. Qui è dove abbiamo trovato le difficoltà maggiori, anche se non continue, con qualche tratto di V ostico; ma eravamo fuori dalla via migliore. Il traverso non è assolutamete un problema; è bello, chiodato e di roccia ottima. È più duro l'ultimo camino che porta in cima con un passaggio ostico (anche se probabilmente anche qui la stanchezza fa la sua parte).
Anche questa via nei tratti impegnativi è attrezzata abbastanza bene, anche se sui tratti semplici è facile non ritrovare le soste.

Se devi farle entrambe, comincia con la Dimai. Non ho mai fatto la Pichl ma credo che sia dello stesso livello; anzi la Pichl è sicuramente più impegnativa, visto che poi devi scendere dal Sassolungo, mentre qui la discesa è elementare.
La Marmolada forse richiede un po' di preparazione in più.

Ciao
Dov'è un chiodo??? Guarda sulla guida che me sto cagando nelle mudande!
Avatar utente
zorro2
 
Messaggi: 275
Images: 4
Iscritto il: mer dic 10, 2003 22:41 pm
Località: Monfalcone

Messaggioda Drugo Lebowsky » ven apr 18, 2008 20:15 pm

AlbertAgort ha scritto:l'avrei in mente anche io la dimai


si, ma... sacramento! finchè 'ste robe le hai in mente e poi non ci vai... :roll:
comincia a farti lo spigolo castiglioni alla pallladelrifugio e magari poi continua su per lo spigolo del sassodelleortiche... :wink:
Avatar utente
Drugo Lebowsky
 
Messaggi: 8881
Images: 77
Iscritto il: ven feb 06, 2004 16:20 pm

Messaggioda Ricca » lun apr 21, 2008 17:21 pm

Ciao

Grazie mille!
Confrontarsi e chiedere consigli è sempre molto utile.

zorro2 ha scritto:Ciao,
se ti serve trovi le relazioni delle due vie sul mio sito www.quartogrado.com .....

Ciao


Il sito lo conosco ed li che ho guardato le relazioni.
Zorro2, mi pare di capire che le relazioni sul sito le hai inserite te? intanto complimenti per il lavoro. Poi, te dici che probabilmenti sulla Dimai voi avete sbagliato, ma l'hanno scorso una guida della zona mi ha detto che il tratto "chiave" della Dimai è effettivamente più del IV che dice il Bernardi sulla sua guida.

Grazie Cmq a Tutti.

X AlbertAgordo,

come ti dissi tempo fa, io ogni tanto passo da quelle parti, spero di ricordarmi di chiamarti. Mi scuso per non averlo già fatt.

Ciao
Avatar utente
Ricca
 
Messaggi: 304
Images: 23
Iscritto il: sab ott 23, 2004 19:09 pm
Località: toscana

Messaggioda zorro2 » mar apr 22, 2008 14:01 pm

Ricca ha scritto:Ciao


Il sito lo conosco ed li che ho guardato le relazioni.
Zorro2, mi pare di capire che le relazioni sul sito le hai inserite te? intanto complimenti per il lavoro. Poi, te dici che probabilmenti sulla Dimai voi avete sbagliato, ma l'hanno scorso una guida della zona mi ha detto che il tratto "chiave" della Dimai è effettivamente più del IV che dice il Bernardi sulla sua guida.

Ciao


È chiaro che la valutazione delle difficoltà è sempre soggettiva, il problema è che non credo che noi abbiamo fatto il tratto chiave segnalato da Bernardi.
Di sicuro abbiamo seguito un tratto sbagliato, anche perché sulla guida Berti dicono a chiare lettere di non entrare nelle "nicchie a forma di occhiali" e noi eravamo giusto lì dentro.
Comunque su vie del genere è quasi scontato che in un tratto o nell'altro ci si trovi su qualche difficoltà più alta del previsto.
Dov'è un chiodo??? Guarda sulla guida che me sto cagando nelle mudande!
Avatar utente
zorro2
 
Messaggi: 275
Images: 4
Iscritto il: mer dic 10, 2003 22:41 pm
Località: Monfalcone

Messaggioda Ricca » mar apr 22, 2008 15:59 pm

Si! sicuramente su vie del genere sbagliarsi è facilissimo, però, magari, spero di non trovarmi su roba troppo dura.

La guida "Berti" che menziona Zorro2 non la conosco, è ancora reperibile da qualche parte?

Cmq ho il Dinoia (fotocopiato) e mi è sempre sembrato molto attendibile. osa ne pensate.

Mi fa anche pensare parecchio l'idea del Drugo sul concatenamento Pala del Rif+sas d'Ortiga (questa seconda l'avrei anche già fatta). Mi sa che prima di Buttarmi su cose più lunghe cercherò qualcuno per fare la Castiglioni Detassis alla Pala del Rifugio, che, anche da sola, corta corta non è :) .

Non mi ricordo chi è che diceva di credere che la Pichl al Sasso lungo non sia più facile. Mi piacerebbe fosse vero, ma non penso sia così: ha dei tratti di IV e, direi (se mi ricordo bene), solo uno sul IV+; è sicuramente bella lunga, ma l'orientamento non è poi così difficile e la discesa (che io, cmq feci l'indomani dopo ricco pernotto nel bivacco, che è sempre una bella cosa) non la trovai così perfida (è abbastanza logica).

Ciao e grazie ancora di nuovo a tutti
Avatar utente
Ricca
 
Messaggi: 304
Images: 23
Iscritto il: sab ott 23, 2004 19:09 pm
Località: toscana

Messaggioda Drugo Lebowsky » mar apr 22, 2008 16:42 pm

Ricca ha scritto:La guida "Berti" che menziona Zorro2 non la conosco, è ancora reperibile da qualche parte?


8O 8O 8O
#-o

:cry:

Immagine
Avatar utente
Drugo Lebowsky
 
Messaggi: 8881
Images: 77
Iscritto il: ven feb 06, 2004 16:20 pm

Messaggioda Siloga66 » mar apr 22, 2008 16:52 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:
Ricca ha scritto:La guida "Berti" che menziona Zorro2 non la conosco, è ancora reperibile da qualche parte?


8O 8O 8O
#-o

:cry:

Immagine


Ahi, ahi. Qui cade la cultura alpinistica però. :?
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
Avatar utente
Siloga66
 
Messaggi: 8295
Images: 133
Iscritto il: ven ott 31, 2003 13:11 pm
Località: Val di Fassa (TN)

Messaggioda Ricca » mar apr 22, 2008 17:54 pm

Siloga66 ha scritto:
Drugo Lebowsky ha scritto:
Ricca ha scritto:La guida "Berti" che menziona Zorro2 non la conosco, è ancora reperibile da qualche parte?


8O 8O 8O
#-o

:cry:

Immagine


Ahi, ahi. Qui cade la cultura alpinistica però. :?


:cry: Genti, mi dispiece moltissimo, ma non ce l'ho il Berti (e pensare che a me mi pereva anche di essere "fornito" avendo il dinoia, che già penso sia irreperibile da un pezzo).

E' documentazione indispensabile?

Mi duolgo
Avatar utente
Ricca
 
Messaggi: 304
Images: 23
Iscritto il: sab ott 23, 2004 19:09 pm
Località: toscana

Messaggioda Siloga66 » mer apr 23, 2008 0:25 am

Ricca ha scritto:
Siloga66 ha scritto:
Drugo Lebowsky ha scritto:
Ricca ha scritto:La guida "Berti" che menziona Zorro2 non la conosco, è ancora reperibile da qualche parte?


8O 8O 8O
#-o

:cry:

Immagine


Ahi, ahi. Qui cade la cultura alpinistica però. :?


:cry: Genti, mi dispiece moltissimo, ma non ce l'ho il Berti (e pensare che a me mi pereva anche di essere "fornito" avendo il dinoia, che già penso sia irreperibile da un pezzo).

E' documentazione indispensabile?

Mi duolgo

Ah! Se hai il Dinoia sei prontamente riammesso in carreggiata. Vai tranqui.
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
Avatar utente
Siloga66
 
Messaggi: 8295
Images: 133
Iscritto il: ven ott 31, 2003 13:11 pm
Località: Val di Fassa (TN)

Messaggioda Drugo Lebowsky » mer apr 23, 2008 12:25 pm

luigi dal re ha scritto:duolgiti pure quanto vuoi ma tranquillo,non è indispensabile,la relazione la trovi anche sulla famosa guida detta "del brutto",se ne era parlato tanto tempo fà!


sul "non indispensabile" posso essere d'accordo, ma solo perchè estendendo il concetto, allora nulla è indispensabile: basta saper guardare ed aver visto il tracciato su una foto... al massimo basta una relazione scaricata.

però se me lo concedi se un vuol capire "come è fatta la rozes", allora il berti E' indispensabile.

e, comunque l'edizione, che è aggiornata SOLO ai primi '70 (non ricordo... adesso julius mi cazzia...) è reperibile in qualsiasi libreria distributrice dei volumi CAI-TCI.
cosa vuol dire che la guida non è aggiornata? che vi sono solo le relazioni delle vie classiche, che le stesse sono descritte in forma discorsiva e spesso con linguaggio desueto, ma le pieghe della montagna ci sono tutte, spiegate come oramai non si costuma più.
ed è un patrimonio di "cultira alpinistica" che non può non avere chi sia appassionato di dolomiti.

ma forse è vero che oramai paga solo il mordi&fuggi.
Avatar utente
Drugo Lebowsky
 
Messaggi: 8881
Images: 77
Iscritto il: ven feb 06, 2004 16:20 pm

Messaggioda Drugo Lebowsky » mer apr 23, 2008 12:59 pm

luigi dal re ha scritto:oh Drugo,io ce li ho tutti e due i volumi,e pure quello che copre gli Spalti di Toro!
Devi ammmettere però che il linguaggio desueto è abbastanza incomprensibile.
famosa è la descrizione della Stosser alla Rozes,via che vorrei fare,che parlava di "salsicciotti" di roccia...va beh che in Valle del Sarca c'è Non solo pane...


me l'immagino, me l'immagino... ma il mio discorso era altro: le relazioni saranno descritte anciént regìme, ma della montagna sai tutto!

i salsicciotti? :lol: :lol: :lol: giuro che passando di là cercavo di vederli! :lol: :lol: :lol: ... secondo me talvolta il tabacco asburgico era tagliato molto bbbene! 8)
Avatar utente
Drugo Lebowsky
 
Messaggi: 8881
Images: 77
Iscritto il: ven feb 06, 2004 16:20 pm

Messaggioda Ricca » gio apr 24, 2008 9:07 am

Grazie, scusate, ma non avevo nemmeno capito che si trattava del volume CAI TCI che tratta la zona.

Sinceramente a me non importa molto che sia aggiornata agli inizi '70, tanto, molto raramente le vie che cerco di percorrere sono più recenti; molto spesso ben più vecchie :) .

mi sa che almeno un'occhiata in biblioteca CAI gliela darò!

A presto a tutti
Avatar utente
Ricca
 
Messaggi: 304
Images: 23
Iscritto il: sab ott 23, 2004 19:09 pm
Località: toscana


Torna a Arrampicata in montagna

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.