solitaria di Casara sul Campanile di Val Montanaia

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda julius » mar giu 23, 2009 9:38 am

Rampegon ha scritto:Fioi ci stiamo facendo le seghe mentali!!! e casi come Casara, Maestri etc mi fanno vomitare all'idea di pensare a quanti patacatti e non del CAI e "professoroni" del mondo della montagna abbiano speso parole, alle volte anche forti, contro queste persone... il più delle volte standosene con i piedi sotto la tavola. :? Personalmente le ritengo le pagine più nere della storia dell'alpinismo dove emergono invidie, posizioni di bandiera e calunnie verso gente che ha cmq provato dove gli altri nemmeno avrebbero osato (o quasi). Ricordiamoci sempre che parliamo di una linea rossa su una parete che dall'oggi al domani potrebbe sparire come è già successo e succederà.... quindi basta gavè roto e bae!! :wink:


Beh...a proposito della vicenda di Maestri al Cerro Torre alcuni dei principali sostenitori della tesi "negazionista" sono Rolo Garibotti e Ermanno Salvaterra, che non si può proprio dire che il Cerro Torre l'abbiano guardato standosene con i piedi sotto la tavola !
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verità ed autorevolezza

Messaggioda emanuele » mar giu 23, 2009 14:06 pm

maestri ha raccontato che si allenava salendo le pareti con un braccio legato dietro la schiena e quando gli chiesero come valutasse le difficoltà della dibona al croz dell'altissimo disse che era di quinto grado e che in poche ore lui l'aveva salita e scesa senza corda!(come dire che ha fatto il 6a, valutaz. giordani, in discesa slegato)
disse di aver salito senza corda la via delle guide al crozzon, ma qualcuno vide invece che superato il tratto duro buttò giù la corda, che gli faceva peso...
ermanno salvaterra aveva un mito, come molti trentini, e questo era maestri, il ragno delle dolomiti, ma il controllo di persona dell'itinerario che dice di aver seguito maestri, lo ha portato ad ammettere, suo malgrado, l'impossibilità della impresa di maestri
- per me valgono di più le verifiche "sperimentali", che i "racconti" dei protagonisti, così per maestri e così per casara
quando ero ragazzo, leggevo e prendevo come oro colato i racconti di questi "personaggi", ero poi convinto che la montagna con le sue asprezze, le difficoltà e il rapporto leale con la natura, potesse rendere migliori gli uomini, pensavo agli alpinisti come dei saggi, in seguito proprio parlando e conoscendo alcuni di questi uomini ho scoperto, ma faccio ancora fatica ad ammetterlo, che semmai la montagna e l'alpinismo portano ad accentuare gli aspetti caratteristici di ciascuno, che, se sono negativi, tali restano o peggiorano
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Messaggioda Rampegon » mar giu 23, 2009 14:23 pm

il m io ragionamento era di più ampio respiro, ora nn tiriamo fuori di nuova sta storia del torre che andiamo pure fuori topic... la verità per il torre, per il campanile di VM e per qualsiasi altra salita discussa, lo sa solo la montagna e questa è la cosa più bella. Mettiamo da parte una volta tanto l'irrefrenabile voglia di verità assoluta che andiamo sempre cercando, e come gli antichi continuiamo a vivere con i miti. :wink:
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Messaggioda alberto60 » mar giu 23, 2009 14:42 pm

Non solo la montagna ma tutti gli ambienti estremi, deserto , mare , metteno in luce gli aspetti negativi e positivi delle persone.

Quanto ai miti , se una volta la montagna era troppo mitizzata adesso è esattamente il contrario. E questa continua corsa a smitizzare tutto non fa bene all'alpinismo.
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Messaggioda Siloga66 » mar giu 23, 2009 14:52 pm

Messner fino ad oggi ha dimostrato di avere SEMPRE detto la verità. La questione placca al Sass dla crusc sarebbe la prima volta che non lo fa. Per quanto riguarda casara non saprei che dire. Per quanto riguarda Maestri per me sul Torre non ci è stato. Ma la storia ha sempre avuto esempi simili. Anche su quello che ha fatto Giordani sulla Marmolada qualcuno ha gettato del fango. Giordani era un alpinista fortissimo (Moderne Zeiten slegato, su tutte) ma c'è chi assicura che alcuni tiri da lui descritti, sarebbero stati aggirati per varianti più facili di come sono invece poi stati riportati in relazioni. Ricordo anche gli scoiattoli di Cortina che sulla Scotoni, dopo essere passati, martellavano via gli appigli. Eh...il perchè di queste cose nessuno le sa. Prendete il Drugo: si spaccia per uno che regge 10 litri di vino e poi dopo 3 bicchieri comincia a confondere i nomi delle cime. Eh...
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mar giu 23, 2009 15:02 pm

Siloga66 ha scritto:.... Prendete il Drugo: si spaccia per uno che regge 10 litri di vino e poi dopo 3 bicchieri comincia a confondere i nomi delle cime. Eh...
8O 8O 8O

MAI asserito ciò.
io dico solo quello che mi piace bere.
e comunque non mi risulta che finora tu m'abbia ancora cappottato :roll:

ed ancora... :roll: ... non confondere il "tener poco" con l'arteriosclerosi :oops: :oops: :cry:

(che esempio del casso che te ga tirà fora... :evil: )
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Messaggioda Siloga66 » mar giu 23, 2009 15:04 pm

Drugo Lebowsky ha scritto:
Siloga66 ha scritto:.... Prendete il Drugo: si spaccia per uno che regge 10 litri di vino e poi dopo 3 bicchieri comincia a confondere i nomi delle cime. Eh...
8O 8O 8O

MAI asserito ciò.
io dico solo quello che mi piace bere.
e comunque non mi risulta che finora tu m'abbia ancora cappottato :roll:

ed ancora... :roll: ... non confondere il "tener poco" con l'arteriosclerosi :oops: :oops: :cry:

(che esempio del casso che te ga tirà fora... :evil: )

Così impari a messaggiare via MP con le amiche MIE!!! :twisted:
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Messaggioda MarcoS » mar giu 23, 2009 15:39 pm

[quote="Siloga66"..... Giordani era un alpinista fortissimo (Moderne Zeiten slegato, su tutte) ma c'è chi assicura che alcuni tiri da lui descritti, sarebbero stati aggirati per varianti più facili di come sono invece poi stati riportati in relazioni.......[/quote]

Quando è qualcuno dalle qualità piuttosto chiare ed indiscutibili che in qualche modo "bara" dà sempre un po' più "fastidio" che non se l'autore è un mediocre. Il discorso che mi viene in mente è qualcosa del tipo: "ma anche se la facevi diversa - o dicevi come l'hai salita veramente- eri bravo uguale, ostia!" e un po' mi dispiace. E con G. è stato così.
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Messaggioda Rutto » mar giu 23, 2009 15:54 pm

alberto60 ha scritto:E questa continua corsa a smitizzare tutto non fa bene all'alpinismo.


Io invece penso sia proprio il contrario.

Finchè l'alpinismo continuerà a nutrirsi di miti in maniera scriteriata avremo gente che crederà ancora alla favoletta del fiore e dell'ape, tipo rampegon, e a cui chiunque potrà vendere fumo, o spacciare per imprese le sue normalissime salite.
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Messaggioda Rampegon » mar giu 23, 2009 16:22 pm

Rutto ha scritto:
alberto60 ha scritto:E questa continua corsa a smitizzare tutto non fa bene all'alpinismo.


Io invece penso sia proprio il contrario.

Finchè l'alpinismo continuerà a nutrirsi di miti in maniera scriteriata avremo gente che crederà ancora alla favoletta del fiore e dell'ape, tipo rampegon, e a cui chiunque potrà vendere fumo, o spacciare per imprese le sue normalissime salite.


Guarda che con me hai preso un granchio, io alla favola del fiore e dell'ape non ci credo più da un pezzo come quella che in montagna si è tutti amici e cagate simili; da questo punto di vista ha ragione emanuele. I miti servono per sognare e per evadere dalla triste realtà di invidie, prime donne e falsità che putroppo riempe il mondo dell'alpinismo. L'azione poi è un 'altra cosa ...
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Messaggioda Rutto » mar giu 23, 2009 18:47 pm

Rampegon ha scritto:
Rutto ha scritto:
alberto60 ha scritto:E questa continua corsa a smitizzare tutto non fa bene all'alpinismo.


Io invece penso sia proprio il contrario.

Finchè l'alpinismo continuerà a nutrirsi di miti in maniera scriteriata avremo gente che crederà ancora alla favoletta del fiore e dell'ape, tipo rampegon, e a cui chiunque potrà vendere fumo, o spacciare per imprese le sue normalissime salite.


Guarda che con me hai preso un granchio, io alla favola del fiore e dell'ape non ci credo più da un pezzo come quella che in montagna si è tutti amici e cagate simili; da questo punto di vista ha ragione emanuele. I miti servono per sognare e per evadere dalla triste realtà di invidie, prime donne e falsità che putroppo riempe il mondo dell'alpinismo. L'azione poi è un 'altra cosa ...


Hai un ben strano concetto di "mito", conosci l'etimologia della parola?

http://www.etimo.it/?term=mito

Non confondere i miti coi sogni, che è legittimo avere.

la verità per il torre, per il campanile di VM e per qualsiasi altra salita discussa, lo sa solo la montagna e questa è la cosa più bella. Mettiamo da parte una volta tanto l'irrefrenabile voglia di verità assoluta che andiamo sempre cercando, e come gli antichi continuiamo a vivere con i miti.


Nel tuo caso evasione mi sa tanto da rimozione, conosci Freud? Immagino di si.
Sicuro che per te l'arrampicata sia solo un "gioioso gioco etc"? In confronto a te un cajano vecchio scarpone sembrerebbe Bridwell o Boivin.
Rutto
 

Messaggioda alberto60 » mar giu 23, 2009 19:19 pm

Rutto ha scritto:
alberto60 ha scritto:E questa continua corsa a smitizzare tutto non fa bene all'alpinismo.


Io invece penso sia proprio il contrario.

Finchè l'alpinismo continuerà a nutrirsi di miti in maniera scriteriata avremo gente che crederà ancora alla favoletta del fiore e dell'ape, tipo rampegon, e a cui chiunque potrà vendere fumo, o spacciare per imprese le sue normalissime salite.


Chi vende fumo non è certamente un mito e non so cosa intendi per "miti scriteriati"

Ma il Cerro Torre è un mito e senza dubbio Maestri con la sua vera o falsa prima salita ha contribuito a rendere ancora di più un mito la storia di questa montagna simbolo dell'impossibile.

Sarà che sono cresciuto leggendo "Le mie montagne" e "I giorni grandi" e su queste pagine mi sono creato il mito di Bonatti, l'alpinista dell'avventura .
Ma anche il mito di un Armado Aste e della sua via dell'Ideale o della Canna D'organo a cui accostarsi con un certo timore e rispetto.

Quanto a Bridwell sono convinto che per intere generazioni di californiani e non solo, sia un vero mito a cui aspirare.

Con tutto il rispetto ma per coloro che non hanno miti, l'alpinismo è solamente una pura e semplice attività sportiva .
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Messaggioda Rutto » mar giu 23, 2009 20:19 pm

Non mettetemi in bocca cose che non ho detto.
Non ho parlato di miti scriteriati, ma di una percezione scriteriata di essi.

Il Cerro Torre, per esempio, è una bellissima montagna, non un mito.

Un mito, o favola che dir si voglia, è il racconto della sua presunta prima salita, così come la solitaria di Casara sul Campanile. E chissà quante altre belle storielle.

E chi ha troppo avidamente consumato i libri, appunto, di un Bonatti per esempio (che ha rovinato generazioni di alpinisti facendo apparire la sofferenza pura come una componente necessaria e imprescindibile dell'alpinismo) sarà sempre portato ad avere una certa visione retrograda della montagna.
Non tanto romantica, il che è comprensibile, quanto ingenua: l'alpinismo è un'attività ludica. Culturale, magari. Ma pur sempre ludica. Non siamo nè eroi, ne emuli di eroi.

Ma pare che molti di quelli che vanno in montagna debbano sempre dover dimostrare qualcosa a se stessi e agli altri.

Coltivare dei sogni è legittimo, adorare dei miti è da cavernicoli.
Rutto
 

Re: verità ed autorevolezza

Messaggioda ccb » mar giu 23, 2009 21:33 pm

..
Ultima modifica di ccb il mar ott 09, 2012 15:31 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: verità ed autorevolezza

Messaggioda Siloga66 » mer giu 24, 2009 0:09 am

ccb ha scritto:
emanuele ha scritto:maestri ha raccontato che si allenava salendo le pareti con un braccio legato dietro la schiena e quando gli chiesero come valutasse le difficoltà della dibona al croz dell'altissimo disse che era di quinto grado e che in poche ore lui l'aveva salita e scesa senza corda!(come dire che ha fatto il 6a, valutaz. giordani, in discesa slegato)
disse di aver salito senza corda la via delle guide al crozzon, ma qualcuno vide invece che superato il tratto duro buttò giù la corda, che gli faceva peso...



Tutto vero. Credo intendesse senza "usare" la corda.
Sul Crozzon lo seguivano da sotto, primo fra tutti Detassis, Maestri la corda l'aveva legata sulla schiena, finchè nella discesa ha deciso di toglierla perchè gli dava fastidio, e così l'ha buttata giù..e Detassis da sotto ha detto la frase che è diventata famosa: "questo è coraggio".
Tutto vero.
Per la Dibona qual'è il problema, che ha detto V invece di IV+ con passaggi di V e 1 di V+?

Pensa che quando era militare in Val d'Aosta, Maestri è salito in giornata e in solitaria sul Cervino, che si trovava in condizioni infernali. Le guide del posto: "impossibile, non sei salito, in quelle condizioni è impossibile salire da soli". Senonchè Maestri aveva infilato la carta stagnola della cioccolata in un determinato punto della croce, questo lo ha fatto presente alle guide, se volevano la prova potevano salire. Sono saliti, hanno trovato la carta della cioccolata esattamente come aveva descritto, sono scesi e gli hanno chiesto scusa.
Questa non è una leggenda, ci sono i nomi e i testimoni.
Ciao

ccb

Interessante questo aneddoto della carta di cioccolata sulla croce del Cervino, non lo conoscevo. Anche Maestri ad ogni modo era un arrampicatore fortissimo. Quanti di noi sarebbero saliti per la Buhl alla Roda di Vael da soli e senza corda per poi scendere per la Maestri? Io la Maestri l'ho fatta, già bell'e pronta con tutti i suoi chiodi già in posto, ma al solo pensiero di farla in discesa slegato...beh...chapeau.
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Messaggioda alberto60 » mer giu 24, 2009 8:36 am

Rutto ha scritto:Non mettetemi in bocca cose che non ho detto.
Non ho parlato di miti scriteriati, ma di una percezione scriteriata di essi.

Il Cerro Torre, per esempio, è una bellissima montagna, non un mito.

Un mito, o favola che dir si voglia, è il racconto della sua presunta prima salita, così come la solitaria di Casara sul Campanile. E chissà quante altre belle storielle.

E chi ha troppo avidamente consumato i libri, appunto, di un Bonatti per esempio (che ha rovinato generazioni di alpinisti facendo apparire la sofferenza pura come una componente necessaria e imprescindibile dell'alpinismo) sarà sempre portato ad avere una certa visione retrograda della montagna.
Non tanto romantica, il che è comprensibile, quanto ingenua: l'alpinismo è un'attività ludica. Culturale, magari. Ma pur sempre ludica. Non siamo nè eroi, ne emuli di eroi.

Ma pare che molti di quelli che vanno in montagna debbano sempre dover dimostrare qualcosa a se stessi e agli altri.

Coltivare dei sogni è legittimo, adorare dei miti è da cavernicoli.


Io non ti ho messo in bocca proprio nulla, scusa ma ti sei proprio confuso, ho ben altri gusti :lol:

Che Bonatti abbia rovinato generazioni di alpinisti è una tua opinione. Per me è stato una grande, caso mai polemico (come te) e non molto simpatico, ma comunque un grande alpinista. Come lo è stato Aste , Desmaison , Cassin, Robbins, Harding, Hemming, ect. ect. intorno hai quali sono nate delle leggende, perchè leggendaria è stata la loro vita alpinistica. Quindi questi personaggi sono diventati dei miti, alcuni positivi altri negativi ma pur sempre dei miti.
Siamo degli ingenui? può darsi . Viva l'ingenuità :!:

Mai detto che siamo degli eroi, caso mai degli egoisti. Gli eroi sono altri, chi si sacrifica tutti i giorni per il prossimo, è un eroe.
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Messaggioda Rutto » mer giu 24, 2009 10:25 am

alberto60 ha scritto:Io non ti ho messo in bocca proprio nulla, scusa ma ti sei proprio confuso, ho ben altri gusti :lol:


Son sicuro che neanche tu sei il mio tipo, e se mai tu mi mettessi qualcosa in bocca morderei

Che Bonatti abbia rovinato generazioni di alpinisti è una tua opinione.


No, è un dato di fatto. Ha contribuito alla formazione di generazioni di indefessi cajani che idolatravano le sue imprese leggendo i suoi libri (che trovo tra i più pesanti ed illeggibili della letteratura di montagna)

Per me è stato una grande, caso mai polemico (come te) e non molto simpatico, ma comunque un grande alpinista. Come lo è stato Aste , Desmaison , Cassin, Robbins, Harding, Hemming, ect. ect. intorno hai quali sono nate delle leggende, perchè leggendaria è stata la loro vita alpinistica. Quindi questi personaggi sono diventati dei miti, alcuni positivi altri negativi ma pur sempre dei miti.
Siamo degli ingenui? può darsi . Viva l'ingenuità :!:


Le storielle e gli aneddoti sono spesso simpatici e divertenti, ma diciamolo, molte volte se le son romanzate per apparire fighi. E giù ad incensarli. Anch' io stimo Bonatti come alpinista. Molto meno come uomo. E' stato un forte scalatore, mosso da egoistici motivi come tutti noi. Per questo motivo eviterei di considererarlo un esempio, o un mito. E così molti altri prima e dopo di lui, più o meno simpatici, più o meno forti.
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Messaggioda federicopiazzon » ven giu 26, 2009 10:33 am

Spock ha scritto:
federicopiazzon ha scritto:Io al momento gestisco il mio tempo libero bene senza grossi sacrifici...ma so che potrebbe essere che un giorno non sia così!

Farsi una famiglia investendoci il proprio amore contemporaneamente gestire una carriera professionale è per molti già troppo impegntivo, ci sono poi quelli che fermo restanti questi pilastri della vita, SENZA NULLA TOGLIERVI, trovano con sforzi e qualche sacrificio la maniera di ritagliare il tempo per fare gli alpinisti, stare in parete e allenarsi...se l'equilibrio si assesta finiscono per scalare in virtù dell'altra sfera della vita anzichè "nonostante" essa.

Ecco che allora le battute che vanno a "lavorare" su questo piano possono dare fastidio, anche offendere se prese nella maniera sbagliata.


Non conosco Emanuele di persona, ma si evince benissimo da questo forum che è una persona molto seria, che prende seriamente la vita, la montagna, questo forum e se stesso.
Non mi stupisce se la battuta lo ha offeso e avrà le sue ragioni per sentirsi tale.
Drugo sono anni che lo legge e tutte le cose che ho scritto sono cose che sa meglio di me...può essergli scappata e non c'è certo da cazziarlo..

Spock invece non capisco proprio da cosa tu sia mosso, se fossi un ex compagno di croda di Emanuele potrei capire le tue affermazioni...ma mi sa che non è così, e in tal caso trovo quello che scrivi di pessimo gusto e gratuito.

A chi dice che è concessa l'immunità ai forti:
non credo sia questo il caso!
Giusto nella stessa sezione del forum c'è un topic che se aprissi io sarei cazziato a nastro...e invece rimane solo senza risposte.


Caro piazzonfederico, simpatico ma sempre un po' tontolone. Bisogna proprio spiegarti tutto a te? Personalmente non ho niente contro Emanuele nè contro la sua attività in qualsiasi modo la svolga (quelli sono esclusivamente fatti suoi), ho solo trovato inutilmente fastidiosa la sua replica al Drugo e fatto notare alcune cose, peraltro poi indirettamente confermate dall'interessato. 8)
Interessato che non ha certo bisogno della tua difesa. Che però comprendo ti venga spontanea, visto che da molti tuoi post è evidente una costante, anche se leggera, piaggeria nei confronti di qualsiasi "nome" dell'alpinismo. :smt079

Pace e prosperità. E adesso a scalare!



Non me ne vorrà certo Emanuele se non lo considero un "nome dell'alpinismo"...

Caro Spock-ione, piaggeria e deferenza per i + o- grandi non penso di mostrarla..se sai citare o raccontare sommariamente cosa posso aver scritto ne parliamo...altrimenti è solo fiato che dai inutilmente alla tastiera.
Se la tua speranza era quella di dar(mi)e fastidio scrivendo mi dispiace spezzarla ma tra qualche ora ho un esame, e domenica vado a fare una via (per me) impegnativa...ho cose più importanti ed interessanti di cui occuparmi.
Non so da quanto tu legga questo forum, ne quanto spesso tu ti sia impegnato ad aumentare l'entropia delle cazzate in esso contenute, non so quanti processi di clonazione abbia subito il tuo nick -e ancora la cosa non mi tocca- ma è evidente che
o distorci volutamente la situazione perchè ti diverti a inventare una
polemica assurda e vedere quanti click si sprecano(e in questo senso
tutto il tuo scrivere assumerebbe un significato);
oppure hai inquadrato la situazione, gli attori e le maschere in maniera
tanto distante dalla realtà che non ha nemmenoi senso startela a
spiegare, ne supporre che tu la poissa capire.
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Messaggioda federicopiazzon » ven giu 26, 2009 11:47 am

Mi scuso per l'OT reiterato...sono stato via!


Rutto ha una concezione post '80 dell'alpinismo, molto diversa, forse opposta alla mia.

L'Alpinismo è fatto da 2 componenti: la Montagna e l'Uomo, se la prima è oggettiva la seconda è personalissima così piena di contraddizzioni e sfumature che l'Alpinismo cambia di continuo, pur rimanendo sempre la stessa la Montagna.

Per Rutto è attività ludica...così era ed è per molti dal nuovo mattino in poi..dice che uno dei simboli dell'Alpinismo, ne ha condizionato la storia in negativo perchè 30 anni prima la pensava in maniera diametralmente opposta e non avrebbe sopportato pensare che i suoi amici erano mancati in un assurdo gioco con la Morte. La visione di Rutto negli anni ha portato prima una spinta (per me positiva) nella ricerca del grado e nella definizione di "regole" , ma ora esaurito lo slancio corrode l'alpinismo nei suoi fondamenti porta ad asserzioni come quella citata..
Questo genere di pensiero era nato come "contrapposizione" era un idea adatta a un ristretto circolo di "eletti", di persone con capacità superiori che volevano smitizzare per togliere i freni, liberare la forza che rimaneva repressa negli scalatori per la chiusura mentale che generava il confronto con il passato, per loro serviva una sorta di oblio nietzscano per entrare nel futuro.
Negli anni la corrente è diventata quasi il modello di pensiero dominante ma diventando dominio ei più ne sono stati epurati i tratti più duri: era una via dura da seguire, ma resa scevra delle sue regole ferree e del suo lato terribilmente pericoloso ciò che ne rimaneva si vendeva facile, era tranquillo e piacevole, non troppo impegnativo, edonistico al punto giusto per i nostri tempi...

L'Alpinismo nasce da qualcosa di atavico, una miscela di sensazioni pensieri ed emozioni diverse per ognuno...ma che risiedono nel corpo latenti dalla nascita, il germe lo senti lavorare nel mezzo del torace e giù per lo stomaco...non sai se sarà lui a guidare te o sei tu che lo lasci lavorare a questo scopo.E' una lotta ma c'è un amore profondo, c'è un bisogno...c'è un senso estetico, una ricerca della perfezione della linea, della purezza degli elementi...

cit:"ora nei nostri cuori urge il desiderio di salire"



PS
Il Torre l'hanno salito Tony Egger e Cesare Maestri, 50 anni fa, quando gli altri non erano capaci, per Volontà spirito di sacrificio e abnegazione, sopportazione della sofferenza e profonda amicizia, Tony è morto in discesa, Cesare ha fatto entrare quel pezzo di mondo e di vita a fondo nel suo cuore, forse troppo.
A queste cose credo, non per eccesso di miticizzazione, non perchè così recitarono i giornali,ci credo perchè me le ha raccontate un vecchio dalla forza straordinaria, dagli occhi dolci e puri,dalla volontà ferma e il cuore grande.
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Messaggioda MarcoS » ven giu 26, 2009 22:31 pm

Caution: piccolo OT


Fede... :lol: mi sono rovesciato...:smt082 :smt082

parevi un mix tra Kugy, Casara, Rudatis eRespiro dalla porta... ma sotto acido. :smt082 :smt082

e comunque lo spokkio ha (quasi) ragione, ti piaccia o no è vero che sei deferente. leccaculo no, per carità, ma - tra le righe - un po' deferente si* (tranne che con me, bastardo!) :lol: :P

oi, lottatore, come è andata in bosconero? 8)

e scevriamoci tutti dalle regole ferree, ostia!



"...il mio corpo è un tempio!"

"Beh, adesso facciamo che è un lunapark"




*
...ci credo perchè me le ha raccontate un vecchio dalla forza straordinaria, dagli occhi dolci e puri,dalla volontà ferma e il cuore grande.


QED
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