Permettimi di intervenire (presuntuosamente considerandomi, nel mio piccolo, un pò alpinista,... concedimelo).
Forse non hai mai sentito
QUI e solo qui sul forum parlar male dei "pacchi" di segnavia dipinti su ogni sasso, spesso in situazioni in cui non si perderebbe nemmeno una talpa in una notte nebbiosa..., magari con il classico macigno con la scritta cubitale CAI VATTELAPESCA.... .
Se ho problemi a trovare un attacco o una discesa è chiaro che inveisco da vero bifolco. E' umano e credo capiti a molti, ma so che questo fa parte del gioco e morta là. Non auspico di sicuro che qualche Ente, Associazione o balle varie vada a segnare o attrezzare ciò che fino ad ora si è conservato in un certo modo.
Altro discorso sono gli spit infissi su vie non aperte con essi.
Se tale argomento appare spesso è per due motivi:
1- è bello discutere, accalorarsi, sbaruffare su un argomento che, evidentemente, sta a cuore a molti (forse sempre gli stessi...ma tanto fa).
2- gli spit, come concetto generico ed a livello ideale, sono un "qualcosa" che è bello pensare si possa arginare già a livello di "chiacchiere" facendo ragionare chi la pensa in modo opposto. ( E chi la pensa al riguardo in modo antitetico al sottoscritto, presumo possa condividere questo particolare "gusto" nel discutere per analoghe ragioni, ma con finalità, ovviamente, opposte).
Appare ovvio che il discutere sulle migliaia di metri quadrati di vernice usata per i segnavia in Dolomiti, sarebbe pura accademia fine a se stessa, senza avere la reale possibilità di cambiare qualcosa in uno stato di fatto ormai e da lungo tempo consolidato.
E ciò vale per moltissime altre problematiche assai più importanti dello spit sulle classiche.
Ma osteggiare la sua presenza è possibile (forse) mentre cancellare i segnavia su sentieri che sono autostrade lasciando solo le tabelle ai bivii (come in molti altri paesi...) è praticamente impossibile.