da VECCHIO » gio giu 28, 2012 8:13 am
da Rampegon » gio giu 28, 2012 8:20 am
VECCHIO ha scritto:Siamo pieni di chiodi fissi.
Quando l'uomo vuol fare qualcosa, ma non riesce a farla con i suoi mezzi fisici perchè non ne ha le doti, allora, se ha intelligenza, trova "scorciatoie".
Preuss nell'attività dello scalare era totalmente contrario alle "scorciatoie" (chiodi) e credeva solo in se stesso, ma è morto molto presto.
Ciò che si può fare solo con i propri mezzi è pura espressione artistica, usandone altri si scade, ma trovare un luminoso equilibro vitale è solo dei grandi.
Allora si discute e si litiga e nascono antipatie, ma in alpinismo la discussione è sempre sul nulla della conquista dell'inutile e così diventa impossibile da fare.
Tutti noi uomini abbiamo i nostri chiodi fissi.
Ci basta un neurone (chiodo) per appenderci e sparare di tutto.
da guido67 » gio giu 28, 2012 9:18 am
da brando » gio giu 28, 2012 10:55 am
da sergio-ex63-ora36 » gio giu 28, 2012 10:58 am
guido67 ha scritto:vorrei avere da voi una risposta sincera,visto come credo che siate persone con una certa esperienza in questo bel gioco dell'arrampicata...
quanti di voi non devono la loro vita almeno 2 o 3 vole a quelle placchette
metelliche che almeno all'inizio delle voste esperienze vi hanno concesso di progredire nella tecnica del.. salire? o mi volete far credere di essere sempre "volati" su protezioni da voi messe??
io credo si debba magari con l'accordo dei Comuni interessati arrivare ad un compromesso dove ci siano zone non chiodabili per la passione di chi come voi vede l'arrampicata in un certo modo, e zone dove chi come me non deve dimostrare a nessuno di essere salito su una via chiodata senza moschettare, ma eventualmente sara' e rimarra' una MIA soddisfazione personale, ma c.qe preferisce che questi ci siano, consentendo in sicurezza anche a chi, vuoi per come dice qualcuno"fegato" o capacita' tecniche scarse, di divertirsi e tornare a casa dalle proprie famiglie..schiodare a priori e non rispettare il lavoro altrui che spesso fa a proprie spese non lo condivido. un saluto a tutti
da fedebos » gio giu 28, 2012 11:13 am
sergio-ex63-ora36 ha scritto:
questo lo hai letto tutto vero?
http://www.forum.planetmountain.com/phpBB2/viewtopic.php?t=1304&start=0
da alberto60 » gio giu 28, 2012 11:27 am
guido67 ha scritto:vorrei avere da voi una risposta sincera,visto come credo che siate persone con una certa esperienza in questo bel gioco dell'arrampicata...
quanti di voi non devono la loro vita almeno 2 o 3 vole a quelle placchette
metelliche che almeno all'inizio delle voste esperienze vi hanno concesso di progredire nella tecnica del.. salire? o mi volete far credere di essere sempre "volati" su protezioni da voi messe??
io credo si debba magari con l'accordo dei Comuni interessati arrivare ad un compromesso dove ci siano zone non chiodabili per la passione di chi come voi vede l'arrampicata in un certo modo, e zone dove chi come me non deve dimostrare a nessuno di essere salito su una via chiodata senza moschettare, ma eventualmente sara' e rimarra' una MIA soddisfazione personale, ma c.qe preferisce che questi ci siano, consentendo in sicurezza anche a chi, vuoi per come dice qualcuno"fegato" o capacita' tecniche scarse, di divertirsi e tornare a casa dalle proprie famiglie..schiodare a priori e non rispettare il lavoro altrui che spesso fa a proprie spese non lo condivido. un saluto a tutti
da Slowrun » gio giu 28, 2012 11:41 am
guido67 ha scritto: .....
da guido67 » gio giu 28, 2012 17:26 pm
da giorgiolx » gio giu 28, 2012 17:36 pm
da VECCHIO » gio giu 28, 2012 20:01 pm
da funkazzista » ven giu 29, 2012 9:44 am
VECCHIO ha scritto:... l'uomo che ha paura di mettere in gioco tutto se stesso, come fa a comprendere qualcosa, anche piccolissima, dell'alpinismo?
da grizzly » ven giu 29, 2012 9:46 am
VECCHIO ha scritto:L'uomo che non capisce e concepisce e accetta e vive e ammette il rischio della morte, l'uomo che ha paura di mettere in gioco tutto se stesso, come fa a comprendere qualcosa, anche piccolissima, dell'alpinismo ?
E poi, forse chi vive nella nebbia e nel silenzio della sua mente è più fortunato.
Non vede nulla, non sente nulla..........
Ma siam sicuri che possa capire qualcosa?
da c.caio » ven giu 29, 2012 11:14 am
VECCHIO ha scritto:L'uomo che non capisce e concepisce e accetta e vive e ammette il rischio della morte, l'uomo che ha paura di mettere in gioco tutto se stesso, come fa a comprendere qualcosa, anche piccolissima, dell'alpinismo ?
da giorgiolx » ven giu 29, 2012 11:38 am
da grizzly » ven giu 29, 2012 14:44 pm
giorgiolx ha scritto:dai non infierite.....la cosa preoccupante è che il vecchio ogni giorno che passa scrive sempre più ugualos ugualos a ivan guerini![]()
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da VECCHIO » sab giu 30, 2012 9:12 am
grizzly ha scritto:giorgiolx ha scritto:dai non infierite.....la cosa preoccupante è che il vecchio ogni giorno che passa scrive sempre più ugualos ugualos a ivan guerini![]()
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Io invece infierisco... non è più passato dalla Riviera... o, ancora peggio, se è passato non ha detto niente...e quindi non ho potuto pagare la farinata & Pigato...
Boh... avrà fatto un bivacco a Pianarella con il fornelletto Meta mentre i climber sportivi erano a Cà d'Alice...
da giorgiolx » sab giu 30, 2012 11:12 am
VECCHIO ha scritto:grizzly ha scritto:giorgiolx ha scritto:dai non infierite.....la cosa preoccupante è che il vecchio ogni giorno che passa scrive sempre più ugualos ugualos a ivan guerini![]()
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Io invece infierisco... non è più passato dalla Riviera... o, ancora peggio, se è passato non ha detto niente...e quindi non ho potuto pagare la farinata & Pigato...
Boh... avrà fatto un bivacco a Pianarella con il fornelletto Meta mentre i climber sportivi erano a Cà d'Alice...
retro-etici quelli allineati da M. Dell'Agnola, che mette in conto con pacatezza cavalleresca, velatamente romantica, il "diritto al rischio" e pseudo-etici quelli che si allineano a Fabio Palma, che sostanzialmente ritiene, con "solo quattro spit al Wenden" , che il rischio sia adattabile alle capacità geo-tecniche della salita.
Ho l'impressione che l'ideologia degli infissi a distanza obbligata, per il fatto di promuovere regole selettive basate esclusivamente su mezzi tecnici "innaturali" sia la testimonianza di un'antietica paradossale, per il fatto che non è possibile realizzare una "difficoltà obbligata" se questa è già insita nello stato di compattezza della natura verticale. SI può solo inventare una difficoltà alterata che, disancorata dal confronto con l'ordine naturale, si riveli illusoria rispetto alle possibilità effettive d'ognuno. L'arrampicata geotecnica ad infissi distanziati a cui oggi molti guardano come etica definita, è retaggio della trasformazione del fatalismo d'un dogma, che invita ad accettare conseguenze inevitabili, in fanatismo d'un culto, che spinge ad obbedire ciecamente alle conseguenze. Ecco perchè la dipendenza dal culto della sicurezza geotecnica, che assolve dalla responsabilità di rischiare, diventa un ottavo elemento configurativo del rischio.
da giorgiolx » sab giu 30, 2012 11:40 am
VECCHIO ha scritto:Non son passato .
da Davide62 » sab giu 30, 2012 16:19 pm
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