Ciao Grizzly, i tuoi dubbi sono piu' che leciti, la risposta esaustiva meriterebbe come gia' ho detto un tomo tipo iliade, solo che non si puo'.
Vediamo se riesco a dare una infarinatura, ma ti consiglio se ti interessa l'argomento, di cercare qualche testo specifico. Ti faro' degli esempi pratici. MA attento che sono consigli di massima, sono soggetti a modificazioni in base ad eta', peso, capacita' personali: non voglio assolutamente sostituirmi a chi queste cose le fa di mestiere.
Intanto c'e' differenza tra correre per coadiuvare altri allenamenti specifici e per mantenere un peso idoneo e una capacita' cardiovascolare 'decente', e correre per allenare davvero il proprio fisico a determinati sforzi.
Se corri solo per il primo motivo, e' sufficiente fare 3 sedute a settimana, il tempo dipende da cio' che fai: se ti alleni x il boulder 15-20 minuti a seduta son sufficienti, se fai falesia 25-30, se ti alleni per del trekking 40-45. Se segui questa pseudo-tabella, dopo 2 mesi non avrai piu' miglioramenti, ma tenderai, come si dice, a 'mantenere', perche' il corpo x allenarsi ha bisogno di stimoli sempre maggiori (th. della supercompensazione).
Se invece vuoi dalla corsa 'qualcosa di più' (e sarebbe cio' che ti consiglio io), dovresti programmarti periodi di allenamento diversificati (cio' non significa dedicare 4 ore a seduta alla corsa, intesi bene). Parto dal presupposto che tu parta da zero:
il primo mese-mese e mezzo il lavoro e' molto simile a quello descritto sopra, cioe' il tuo fisico deve crearsi una 'base' solida su cui costruire, e cioe' una tot capacita' polmonare, un tot 'fondo', una tot resistenza, e una tot capacita' di smaltire gli sforzi e 'metabolizzarli'. Corri ad un ritmo che non si aggiri sul 45-50% del tuo sforzo massimo. Parentesi: che significa questo? Significa che devi imparare a capire da te, tramite le tue sensazioni quanto della tua capacita' massima stai spendendo. Se corri 30 minuti e decidi di andare all'80% della tua possibilita' massima, significa che il tuo sforzo sara' grande, che alla fine della mezz'ora sarai sfatto, dolorante, ma che avresti potuto andare leggermente di piu'. Purtroppo questa capacita' di capire lo sforzo la acquisisci solo col tempo (con un allenatore che calcola i tempi e i tuoi massimali, fai anche prima

).
Passato questo periodo dovresti differenziare le sedute, facendo in modo di allenare la capacita' di 'fondo' (cioe' la corsa lunga), poi la resistenza pura, la forza-resistenza...
Esempio: prima seduta: 25 minuti ritmo sostenuto costante (70%) - seconda seduta: 1 ora di corsa ritmo lento (max 40%) - riposa 1 giorno (il riposo e' FONDAMENTALE, e' parte integrante dell'allenamento) - terza seduta, FARTLEK (poi ti spiego cos'e') almeno 30 minuti.
Segui questa x 3 settimane, poi fai UNA settimana di scarico (corri 3 volte a sett. dai 25 ai 40 minuti a ritmo lento o medio), poi ricominci le sedute ma devi aumentare leggermente il carico (cioe', o aumenti un po' il tempo, o l'andatura, o tutt'e due, a seconda dello scopo), sempre per la teoria della supercompensazione.
Il fartlek, o variazioni di ritmo, e' una seduta di allenamento di almeno 30 minuti (senno' ha poco senso), facendo appunto delle variazioni di ritmo.
Parti e fai 10-15 minuti di riscaldamento, ritmo 30%. Poi decidi tu a seconda del tuo livello di allenamento (se sbagli lo capisci perche' non ti e' piu' sufficiente un giorno di riposo, ma te ne servono 3 per riprenderti):
3 minuti a ritmo 80% e 3 a ritmo 30%; oppure 4 minuti al 70% e 3 al 30%...oppure fai un piramidale cioe' 4 minuti all'80% e 3 al 30%, 3 all'80% e 2 e mezzo al 30%, 2 all'80% e 1 al 30% (e' solo un esempio). Il tutto, fase riscaldam. e variazioni, copre un arco di almeno mezz'ora in cui non ti fermi mai. Di solito puoi finire con 5-10 minuti di scarico a ritmo 40%.
Se x caso ti accorgi di aver esagerato, modifichi i ritmi e i tempi x la volta successiva.
Questo tipo di sforzo ricrea le condizioni di uno sforzo reale, per esempio una salita di avvicinamento ad una via, poi la via (che ha lunghezze dove lo sforzo e' maggiore e altre dove e' minore), e poi il ritorno, la discesa.
Bah, per ora mi fermo qui che sto perdendo anch'io il filo. Ricorda solo un'altra cosa: il riposo allena quanto lo sforzo, e se decidi di allenarti in questo modo, la programmazione deve seguire un filo logico, cioe': se inizio a ottobre e voglio essere al top x giugno quando andro' a far la solleder alla civetta durante 2 settimane di trekking e scalate varie, beh, programmero' gli allenamenti per arrivare a giugno in condizioni ottimali, che significa in linea moooolto generica, che in un primo tempo costruiro' le fondamenta (lungo-lento e preparazione di base), poi passero' all'allenamento vero e proprio, introducendo carichi maggiori nella prima parte (toh, x far esempio, arrivare fino ai primi di maggio), e nell'ultima 'trasformare' scaricando (cioe' sedute tipo quelle iniziali), senza accumulare carichi di lavoro, in modo da arrivare a giugno al top senza esser 'gonfio come un canotto' di lavoro e di acido lattico (per non parlare dell'evitare di andare in superallenamento).
ultimissima cosa: il defaticamento. Dopo ogni seduta (di uno sport qualsiasi) si dovrebbero fare sempre 10-15 minuti di defaticamento, per esempio 8 minuti di corsa molto blanda in scioltezza e i restanti minuti di stretching.
Mi scuso x il papiro e lo spazio occupato, purtroppo non son riuscito a far di meglio, la capacita' di sintesi e' un'arte anche quella.
buon allenamento
Nicola