Viti da ghiaccio Cassin

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

Messaggioda William » lun nov 05, 2007 15:28 pm

patti ha scritto:di quanto hai scritto c'è poco di corretto.
per principio non mi piace l'informazione buttata li.
discutere sul "cosa" c'è di cannato e correggere richiederebbe parecchio percui mi limito a dirti che ci sono diverse imprecisioni.
:wink:


di poco corretto in che senso: in generale o applicato alle viti in questione. Sarebbe bello che, se tu fossi esperta del settore, chiarissi la cosa; sarebbe molto interessante sapere determinati dettagli tecnici! :) Se no dire che non è così senza spiegarne il motivo allora tanto valeva che tu non dicessi nulla. Almeno io la vedo così
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Messaggioda patti » lun nov 05, 2007 15:50 pm

William ha scritto:
di poco corretto in che senso: in generale o applicato alle viti in questione. Sarebbe bello che, se tu fossi esperta del settore, chiarissi la cosa; sarebbe molto interessante sapere determinati dettagli tecnici! :) Se no dire che non è così senza spiegarne il motivo allora tanto valeva che tu non dicessi nulla. Almeno io la vedo così


canaja :P

butto li due cose solo due.
le viti attualmente in commercio non sono in acciaio inossidabile, ammesso che la definizione di inossidabile sia universalmente accettata come cromo in percentuale lega maggiore uguale al 12%, sui siti delle ditte se ne leggono di stronzatissime del tipo "quasi inossidabile" ecco quegli acciai li sono "quasi inossidabili" quanto io ho "quasi trombato nina moric" per averci parlato tre secondi in discoteca :P
(ah questo era il nick della mia ex, lei si è tenuta il cane io il nick :wink: )

non sono inox perchè è difficilmente lavorabile ai torni automatici con cui si fabbricano el viti che tu vedi appese da spospe

non sono cromate ma nichelate per ragioni sostanziali di costo, la cromatura è un trattamento successivo alla nichelatura e rende il materiale (un po' di più) resistente alla corrosione. ovviamente è soggetto a esfoliatura.

l'interno dei chiodi non è lavorato da amcchina utensile, i tubi arrivano già "rettificati" internamente dall'acciaieria.

l'esterno abbiamo detto che è tornito e poi nichelato, poi forse ma foooooorse viene fatta una ravvivatura per renderlo più lucido attraverso i tamponi che dicevi che in realtà sono spazzole in panno rotative con l'ausilio di pasta abrasiva, ma onestamente non credo lo facciano.

il discorso sarebbe lunghissimo, e passerebbe attraverso errori di costruzione che vengono fatti più o meno consapevolmente per contenere i costi.
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Messaggioda William » lun nov 05, 2007 17:19 pm

patti ha scritto:
canaja :P

butto li due cose solo due.
le viti attualmente in commercio non sono in acciaio inossidabile, ammesso che la definizione di inossidabile sia universalmente accettata come cromo in percentuale lega maggiore uguale al 12%, sui siti delle ditte se ne leggono di stronzatissime del tipo "quasi inossidabile" ecco quegli acciai li sono "quasi inossidabili" quanto io ho "quasi trombato nina moric" per averci parlato tre secondi in discoteca :P

:lol:

patti ha scritto:non sono inox perchè è difficilmente lavorabile ai torni automatici con cui si fabbricano el viti che tu vedi appese da spospe


o per meglio dire, costerebbero di più (l'inox dalla serie 400 al ben più ?bastardo? 300 si può eccome lavorare sul tornio automatico, solo con costi di produzione superiori)
Secondo me un po? di cromo cmq ce l?hanno visto che sui taglienti riaffilati (quindi lavorato e quindi non nichelato) arrugginisce diversamente (e più lentamente) rispetto ad un semplice Fe36 o C40 tanto per fare un esempio.

patti ha scritto:non sono cromate ma nichelate per ragioni sostanziali di costo, la cromatura è un trattamento successivo alla nichelatura e rende il materiale (un po' di più) resistente alla corrosione. ovviamente è soggetto a esfoliatura.

l'interno dei chiodi non è lavorato da amcchina utensile, i tubi arrivano già "rettificati" internamente dall'acciaieria.

giuste scelte di produzione finalizzate alla riduzione dei costi

patti ha scritto:l'esterno abbiamo detto che è tornito e poi nichelato, poi forse ma foooooorse viene fatta una ravvivatura per renderlo più lucido attraverso i tamponi che dicevi che in realtà sono spazzole in panno rotative con l'ausilio di pasta abrasiva, ma onestamente non credo lo facciano.

il discorso sarebbe lunghissimo, e passerebbe attraverso errori di costruzione che vengono fatti più o meno consapevolmente per contenere i costi.

direi più consapevolmente che meno, giustamente!

Bello sto discorso, ci servirebbe qualcuno in grado di confermarci il materiale utilizzato.
William
 
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Messaggioda patti » lun nov 05, 2007 17:35 pm

William ha scritto:o per meglio dire, costerebbero di più (l'inox dalla serie 400 al ben più ?bastardo? 300 si può eccome lavorare sul tornio automatico, solo con costi di produzione superiori)
Secondo me un po? di cromo cmq ce l?hanno visto che sui taglienti riaffilati (quindi lavorato e quindi non nichelato) arrugginisce diversamente (e più lentamente) rispetto ad un semplice Fe36 o C40 tanto per fare un esempio.
...
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Bello sto discorso, ci servirebbe qualcuno in grado di confermarci il materiale utilizzato.


il materiale utilizzato è quasi sicuramente un bassolegato al cromo molibdeno. chiaramente si ossida in modo differente dall'acciaio al carbonio.

il problema deglia acciai inossidabili martensitici è che sono reperibili esclusivamente sottoforma di tondo pieno e non di tubolare, con conseguenti problematiche di gestione della "quantità" di scarto e soprattutto della foratura che così lunga non garantisce una rugosità accettabile.
il problema degli acciai inossidabili austenitici (serie 300) è il costo, circa 10-15 volte quello degli acciai di cui sopra.

:wink:
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Messaggioda William » lun nov 05, 2007 17:58 pm

patti ha scritto:il problema deglia acciai inossidabili martensitici è che sono reperibili esclusivamente sottoforma di tondo pieno e non di tubolare, con conseguenti problematiche di gestione della "quantità" di scarto:


difatti l'austenitico tipo l'aisi 304 e 316 (che sono i più diffusi nella carpenteria medio leggera e nell'impiantistrica chimica/alimentare) sono si i meno lavorabili (per asportazione) ma anche i meglio saldabili e i più resistenti a corrosione e si trovano in vari trafilati.
:wink:

patti ha scritto:con conseguenti problematiche di gestione della "quantità" di scarto e soprattutto della foratura che così lunga non garantisce una rugosità accettabile.
il problema degli acciai inossidabili austenitici (serie 300) è il costo, circa 10-15 volte quello degli acciai di cui sopra.

:wink:


15 volte mi sembra tanto (ma potrei benissimo sbagliarmi perchè non sono a diretto contatto con i costi della materia prima)
per il resto assolutamente si!
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Messaggioda Jo3 » dom nov 11, 2007 19:29 pm

Quale bagaglio tecnico si deve avere per acquistare una semplic vite da ghiaccio 8O
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