LimaMike ha scritto:La precisazione che ho fatto al tuo precedente intervento si basa su dati ufficiali della CN Materiali ............Salut
ML
Caro LimaMike, ti ringrazio molto della risposta (mi sembra di aver letto quell?articolo); premesso che stiamo disquisendo di vera lana caprina, visto che, come già abbiamo convenuto, i valori di sfilamento sono pressochè vicini a quelli di rottura dei materiali (addirittura del moschettone!), volevo però osservare quanto segue :
Prove statiche in trazione lenta.
A) N. Galleggiante: sempre sup agli 8Kn
B) 2 Nodi Gall in serie: sempre sup agli 11Kn
C) N. Gall. doppi: sempre sup ai12 Kn
D) Nodo Inglese doppi: sempre sup 12/13Kn
E) Nodo Fettuccia: sempre sup ai 9Kn con punte per il N. sup ai 14Kn
???i risultati delle prove Statiche non sono male e garantiscono ampia sicurezza.
Kevlar: in A, B e C sul nodo con valori sempre superiori ai 9/10Kn (A) fino ad essere superiori ai 14Kn (C), in D sul moschettone (> di 15Kn), in E sul nodo (> 14Kn)
Dyneema: l'anello si è sempre sfilato. In A con valori attorno ai 9/10Kn, in B con valori tra 16e 19 Kn, in C con valori attorno ai 15/16Kn, in D con valori attorno ai 14Kn, in E con valori attorno ai 9/10Kn
Nylon: La rottura avveniva o sul nodo casi A e C oppure sul moschettone nelle altre situazioni. I valori sempre cmq superiori ai 10/11Kn.
Questo sfilamento del gall. doppio sul dyneema mi lascia perplesso, e comunque 15/16 Kn sono pari circa al valore di rottura del dyneema stesso (anzi, considerato il fattore di riduzione del nodo, siamo perfino oltre) : ne è testimonianza il fatto che, al contrario, nei casi cui ho assistito, non si è mai avuto sfilamento, bensì si è rotto il dyneema sul nodo a 1675 daN.
Per il resto i dati confermano, per kevlar e nylon, esattamente quanto affermavo, e cioè che nelle prove statiche, il gall. doppio (vedi casi C) non si sfila mai (si rompe sul nodo).
Prove dinamiche (dodero).
Le prove dinamiche sostanzialmente presentavano risultati positivi la rottura/sfilamento/taglio avveniva sempre con carichi che garantisco sicurezza
A) N. Galleggiante: sempre sup agli 8Kn
B) 2 Nodi Gall in serie: sempre sup agli 11Kn
C) N. Gall. doppi: sempre sup ai12 Kn
D) Nodo Inglese doppi: sempre sup 12/13Kn
E) Nodo Fettuccia: sempre sup ai 9Kn con punte per il N. sup ai 14Kn
I punti di rottura :
Nylon: sfilato in A e B oppure effetto Taglio sui moschettoni che univano l'anello all'apparecchiatura.
Kevlar: Sfilato in A e E, Nodo in B, Nodo o non rottura in D, Nodo in C
Dyneema: Sfilato in A, D e E Nodo in B e C
Questi dati confermano ancor più la validità del gallegg. doppio, che come emerge, nelle prove dinamiche ha sempre resistito allo sfilamento (anche con dyneema), rompendosi sempre sul nodo (casi C).
Ed è proprio qui che volevo arrivare per (perdonami) correggere la tua precisazione iniziale : i test dinamici, oltre che + vicini alla realtà (dato di non poco conto), sono più traumatici ? in questi casi -e non già più ?generosi? di quelli statici, e lo dimostra il fatto che il galleggiante semplice (vedi casi A) nelle prove dinamiche si è sempre sfilato con qualsiasi materiale, mentre in traz. lenta, su kevlar e nylon ha addirittura resistito allo sfilamento (rottura sul nodo), sfilandosi solo nel caso del dyneema (in verità, io il gall. semplice l?ho sempre visto sfilarsi, anche su kevlar e nylon, ma evidentemente i dati della CN Mat sono molto + attendibili e certi).
Ti confermo di aver partecipato in varie occasioni alle prove presso l'Università di Pd e di aver visto sfilarsi i capi del galleggiante doppio ovviamente non sempre e cmq, come anche tu hai sottolineato, sempre a valori che garantiscono ampia sicurezza.
Dai dati che hai fornito e da quanto mi risulta, i capi del gall. doppio che hai visto sfilarsi possono essere stati solo e unicamente quelli di dyneema in prova statica, e a 15/16 kn !!
Credo ma questa è una mia considerazione personale, che dopo un periodo in cui il Dyneema come cordino sembrava l'optimum dati i suoi problemi con lo sfilamento sia passato un po' di moda invece sta prendendo piede e aggiungo giustamente la fettuccia cucita in dyneema che sfrutta i pregi della fibra ma elimina il suo difetto principale
De gustibus. Certamente saranno valide su ghiaccio e dovunque le soste sono ?preconfezionate? (vie sportive), ma non sono per niente d?accordo invece su questa moda delle fettucce precucite, perché in caso di soste in montagna (chiodi distanti, materiale da incastro, chiodi non moschettonabili, ecc.) rimangono insostituibili gli spezzoni aperti da giuntare (dyneema, nylon, kevlar, fettuccia, poco cambia), soprattutto per poter realizzare un triangolo di sosta giusto per ciascuna sosta, cioè + corto possibile per ridurre al max il ribaltamento e nel contempo adeguato all?angolo di vertice.
grazie ancora LM, e se hai altri dati ? soprattutto recenti- ti sarei grato se potessimo scambiarceli
ciao e buone scalate
biemme
Per fabiettofabietto : per giuntare anelli di kevlar e dyneema non è che BISOGNA fare il doppio inglese e basta. Secondo me si può consigliare certamente il doppio inglese (numeri alla mano, è il nodo di giunzione che tiene di più di tutti) ma nessuno vieta, come emerge dai dati che LimaMike ha appena fornito, di giuntare kevlar o dyneema con un doppio galleggiante (che, ripeto, preferisco personalmente per i motivi finora esposti).
Sul tuo dubbio, non penso vi siano controindicazioni nel giuntare anelli con un otto ripassato a capi contrapposti (nodo fettuccia con frizione), solo che lo trovo più complesso.
Di certo, il galleggiante semplice, per quanto resista a valori anche alti, è da consigliare solamente per giuntare (e ben tensionato sui 4 capi) le corde di calata, in quanto solo in tal caso i valori in gioco sono incontestabilmente al di sotto di quelli di sfilamento, a meno che non si stiano calando un ippopotamo o 10 persone insieme.
ciao a tutti
biemme