Dopo una lunghissima assenza da roccia granitoide,domenica scorsa mi accingo ad andare a ripetere una scalata,media lunghezza,una "plaisir",con resinati belli anellati in sosta,insomma,una'piacevole arrampicata solare prevalentemente su placca senza la necessità di proteggersi ulteriormente con dadi o friends...preferisco evitare di postare luogo e nome della scalata per evitarmi noie

non chiedete.... e poi avrebbe poca importanza.....
Ciò che mi ha suscitato curiosità è la "strana e idiota"scelta di posizionamento dei punti di fermata

....su di una parete ricchissima di cenge comode per poggiare e far riposare comodamente i piedi,che pensieri avrà avuto il chiodatore nel posizionare le soste in piena placca,nei punti più impensabili,che quando ti tocca partire non puoi farne a meno di aiutarti con la catenelle per non rischiare di schiacciare i piedi del socio,sempre appesi,il più delle volte magari con un gradone a due passi di distanza?
Visto che l'apritore(e immagino chiodatore)"vive"di montagna,quindi non credo che trattasi di una persona scriteriata,....forse tutto ciò ha un suo senso logico,ma che io non riesco a capire.....tutto questo voler creare delle forzatissime soste su staffe.....boh

che ne pensate voi?
