quest'inverno ho fatto il salto di qualità da un paio di Quechua da hiking alle Trango trek micro evo GTX. Ho fatto subito qualche uscita sulla neve usandole con dei calzettoni spessi della Nordica, credo fossero da sci, trovandole comode e scoprendomi in generale molto soddisfatto delle scarpe. Pochi giorni fa però le ho riutilizzate in una giornata praticamente estiva con dei calzini più leggeri, dei Quechua Forclaz 500, quelli da 20? per 2 paia.

Dopo una/due ore di camminata, anche se in salita ripida ed a passo piuttosto spedito, ha iniziato a darmi fastidio la zona del tendine d'Achille, sopra il tallone. Ho iniziato a fare caso alla cosa e mi sono accorto che, puntanto il piede in salita, mi si comprimeva parecchio quella zona e durante il passo c'era anche un leggerissimo acceno di sfregamento. Ho provato a modificare le regolazioni delle scarpe ma ormai la pelle si era irritata e non ho notato differenze.
Preciso che quei calzini li ho usati diverse volte senza problemi, anche per trekking pulirgiornalieri, sulle scarpe precedenti (che chiaramente però erano molto più morbide).
Cosa posso fare per rimediare? Ho forse regolato male la tensione dei lacci? Devo cambiare calzini? O semplicemente la pelle dopo un po' si abituerà?
E visto che siamo in tema, ci sono dei principi generali per quanto riguarda la regolazione dei lacci nella parte alta e bassa dello scarpone (tipo per esempio: in discesa entrambi tesi, in salita solo uno dei due ecc) o è troppo dipendente da scarpa a scarpa e da piede a piede?