chiodatura fonzaso

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

chiodatura fonzaso

Messaggioda Rampegon » lun gen 17, 2005 12:17 pm

Ciao a tutti,
sabato scorso sono stato ad arrampicare a fonzaso per la prima volta, bellissimo posto sotto tutti i profili arrampicata, roccia, ambiente, esposizione a sud che permette di arrampicare in queste fredde giornate ....
ma la chiodatura sulle vie in placca era un po' allegra !!
capiamoci se voli prima di rinviare il secondo spit arrivi per terra; per non parlare del "batticuore" prima di moschettonare il primo. Secondo me è un peccato perchè ci sono enormi potenzialità con vie dal III all'8???
con parecchie vie di medio-bassa difficoltà adatte anche ai principianti.
In più potrebbe essere inserita in un circuito di "luoghi verticali" niente male Schievenin, Val Noana, Valle di S. Nicolò, Totoga, S. silvestro, per non parlare delle PAle di S. Martino ecc. ecc.
Cosa ne pensate, invece di chiodare nuove falesie in giro non vale la pena recuperare questi gioiellini.....?!?

la discussione è aperta....
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Messaggioda Paolo Marchiori » lun gen 17, 2005 13:21 pm

purtroppo mai stato a Fonzaso ma la chiodatura allegra, si trova spesso in giro...soprattutto nei posti "storici". Ovviamante la possibile richiodatura a distanze più "umane" apre a discussioni e maledizioni varie...personalmente sono contro le chiodature lunghe semplicemente xchè l'arrampicata sportiva (monotiri) deve essere un gioco, non una sfida mortale alla gravità. Il triste è che spesso si vedono le chiodature più lunghe sui gradi bassi...come se tutti possedessero un livello tale da poter camminare dal 6a in giù.
Ok a non chiodare a livello ascella (come si vede spessissimo...) e neanche a ombellico ma neanche a metri sotto i piedi.
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Messaggioda rosy » lun gen 17, 2005 14:07 pm

Solo per completezza di informazione, e senza assolutamente voler entrare nel merito della qualità della chiodatura, rivolgendomi ai principianti aggiungerei che le soste delle vie sono tutte collegate da una ferratina raggiungibile tramite il brevissimo sentiero che conduce al santuario.

Aggiungerei anche che è una delle rare falesie della zona che consente di apprendere e/o perfezionare la tecnica di arrampicata su placca appoggiata.

Complimenti a Rampegon per averla pubblicizzata.
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Messaggioda Cosacco » lun gen 17, 2005 15:17 pm

Più precisamente dove si trova?
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Messaggioda andreag » lun gen 17, 2005 15:21 pm

Cosacco ha scritto:Più precisamente dove si trova?


A pochi km da Feltre, sulla strada per Fiera di Primiero, prima che la valle del Cismon si restringa; è evidente in alto sulla sx orografica della valle un Eremo incastonato nella parete rocciosa, in pratica la falesia è accanto all'eremo.

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Messaggioda fab » lun gen 17, 2005 15:23 pm

Scusate...
Se vi interessa questo discorso di chiodatura, invece di lamentare la distanza tra gli spit, rintracciate il chiodatore, consultatevi, capite, e se aiutatelo!
E' costruttivo, e vi assicuro, che arricchisce anche come esperienza!

Magari sono anche vie attrezzate di materiale vecchio con una vecchia concezione di protezione, e riattrezzarle non sarebbe un danno, e magari chi può non ha ne il tempo ne l'aiuto necessario per farlo... indagate!
Sotto l'8c so tutti sentieri...

...sob...!
...sigh...!
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Re: chiodatura fonzaso

Messaggioda Bender » lun gen 17, 2005 15:25 pm

Rampegon ha scritto:Ciao a tutti,
sabato scorso sono stato ad arrampicare a fonzaso per la prima volta, bellissimo posto sotto tutti i profili arrampicata, roccia, ambiente, esposizione a sud che permette di arrampicare in queste fredde giornate ....
ma la chiodatura sulle vie in placca era un po' allegra !!
capiamoci se voli prima di rinviare il secondo spit arrivi per terra; per non parlare del "batticuore" prima di moschettonare il primo. Secondo me è un peccato perchè ci sono enormi potenzialità con vie dal III all'8???
con parecchie vie di medio-bassa difficoltà adatte anche ai principianti.
In più potrebbe essere inserita in un circuito di "luoghi verticali" niente male Schievenin, Val Noana, Valle di S. Nicolò, Totoga, S. silvestro, per non parlare delle PAle di S. Martino ecc. ecc.
Cosa ne pensate, invece di chiodare nuove falesie in giro non vale la pena recuperare questi gioiellini.....?!?

la discussione è aperta....



Beh, non esageriamo, ce ne sono di peggio....
e poi come ha detto Rosy sui gradi facili puoi anche arrampicare con la corda dall'alto :D
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Messaggioda Rampegon » lun gen 17, 2005 21:06 pm

Ok il peggio non è mai morto, ma non vuol dire che bisogna lasciare andare nell'oblio certi posti

sui gradi facili puoi anche arrampicare con la corda dall'alto
sarebbe bello che fossero attrezzate bene così possono tirare anche i principianti...
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Messaggioda biemme » mar gen 18, 2005 0:35 am

ciao,
forse ripeterò quello che ha osservato paolo marchiori, ma questo è il destino delle falesie "storiche" nate ad uso dei forti (fonzaso è una di quelle), dove le vie sono state concepite per allenarsi alla difficoltà (e alla distanza tra protezioni) in montagna.
Quando ero da quelle parti, sono spesso "sceso" a fonzaso nella stagione fredda, talvolta con alcuni "noti" del primiero e del bellunese che l'avevano in parte chiodata, anche perchè è un posto ideale per scaldarsi le ossa (è rivolta a sud ed è a pochi metri sul mare) mentre poco più a nord nello stesso momento ci sono 20 gradi di meno. E pensa che li ho talvolta sentiti lamentarsi delle protezioni eccessive 8O .
La mia non vuole essere assolutamente una giustificazione, anzi, anche per me la falesia è falesia e le protezioni devono esser tali da non farti arrivare a terra (soprattutto la 2^ e la 3^), sia sull'8a che sul 5c, solo che rimane un dato di fatto che in tutto l'arco alpino esistono molti di questi posti "storici" di fondovalle (per rimanere in quella zona, il mulat della rosetta a s. martino, s.silvestro, ecc) che non sono stati concepiti come falesie con vie per imparare e per principianti, bensì semplicemente come luoghi per allenarsi fuori stagione, e per tale scopo sono stati chiodati, quasi sempre da chi il livello 6, anche in montagna, non lo prende neanche in considerazione.
ciao
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Messaggioda pf » mar gen 18, 2005 11:29 am

Mah, sapendo che è un posto bazzicato da Scarian e da Manolo, mi stupirei del contrario.
Sono per la salvaguardia di questi posti, in fondo si sa che esistono e ci si va a ragion veduta. Sono pure utili per allenare ogni tanto la testa.
Intorno all'Epifania sono stato nelle falesie dell'entroterra di Albenga, chiodate sempre obbligatorie, anche sui (pochi) tiri sotto il 6c. Fare un'OS lì vuol dire aver fatto un certo passo non rinviato ma magari anche a quasi due metri da uno spit. E spesso ci si ritrova a maledirsi per non aver avuto la convinzione, più che la tecnica e la forza.
Nel lecchese c'è la vecchia Bastionata chiodata così, ci si va sempre a cuor pesante e, chissà perchè, un 7a lì è sempre una bella soddisfazione, anche se si conosce il tiro a memoria.
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Messaggioda pietrodp » mar gen 18, 2005 11:52 am

Anch'io sono decisamente favorevole al mantenimento di alcuni falesie allo stato di chiodatura orginale (o simil-originale, ovvero richiodate solo quando i chiodi originali sono veramente buoni al massimo per appenderci il cappotto, ma rispettando l'originale disposizione e tipologia delle protezioni).
Sia per la valenza storica (tanti tendono a dimenticare il pelo sullo stomaco che avevano i vecchi) sia perche' effettivamente posti simili allenano ad essere concentrati, precisi, a mantenere la calma.. le cose che servono in montagna, insomma.

Secondo il mio modo di vedere, meglio ancora sarebbe il mantenimento di alcune aree del tutto "pulite", dove ci si debba proteggere con dadi, friend e cordini.

Purtroppo nel nord italia praticamente ogni falesia di fondovalle e' spittata, con la conseguenza che l'allenamento delle capacita' suddette non puo' avvenire che in montagna stessa.

So che in Sardegna, terra arrampicatoriamente giovane ma anche popolata da climbers col trapano facile, Maurizio ed altri si sono mossi in questa direzione, destinando alcune falesie ad aree dove praticare il clean climbing.

Fonzaso la conosco per sentito dire, alcuni amici mi hanno riferito di una chiodatura ingaggiosa a tratti ma tutto sommato nella norma.
mandi
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Messaggioda yena » mar gen 18, 2005 11:54 am

Cosacco ha scritto:Più precisamente dove si trova?


bella domanda io proporrei di autoregolarci mettendo sempre la provincia quando si cita una falesia ( almeno la prima volta che la si cita nel topic) in questo modo uno può disinteressarsi al topic, o pensare di andare a vedere.

proviamoci dai! non è un grande impegno. :wink:
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Messaggioda julius » mar gen 18, 2005 13:07 pm

Precisazione d'obbligo: la falesia di Fonzaso si può distinguere in due settori principali. Quello strapiombante, dove ci sono tiri fino all'8b+/8c liberati anche da Manolo,Scarian e altri climber locali meno conosciuti ma molto forti, per cui può valere il discorso sul rispetto degli itinerari storici, e quello più a destra, caratterizzato da vie in placca molto meno difficili. E' a questo che,credo, si riferisse Rampegon quando auspicava,a ragione, una chiodatura meno severa.
Io sono dell'avviso che se si spitta si spitti bene e secondo criteri di ragionevole sicurezza, altrimenti, se si vuole mantenere il carattere di terreno "d'avventura" sarebbe meglio lasciare le pareti senza spit...(in tal modo si eliminano anche possibili responsabilità in caso di incidenti...).
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Messaggioda pf » mar gen 18, 2005 13:26 pm

Se ne è parlato molto e non saremo mai d'accordo tutti.
Per me o si scala da primo o si scala da secondi, non ci sono vie di mezzo. E una chiodatura dove, con lo spit ancora sopra il piede, si rinvia quello dopo, è una via di mezzo. Ovvio, assolutamente ovvio che nel caso di spuntoni, terrazzi, etc si seguano eccezioni, ma se la regola è: spit rigorosamente ogni 200 cm al massimo, secondo me si snatura, e di molto, il valore dell'arrampicata. E, a scanso di equivoci, io sono uno che se la fa sotto come tutti, e qualche volta anche di più. Tanto che purtroppo ultimamente anch'io, quando non me la sento, scalo Top rope.
Scelta che non mi piace, ma appunto scelta.
Tanto per fare un esempio pratico, non metterei mai spit a cinque metri su un 6a in falesia, ma a tre sì. So anch'io che può capitare il dito rotto o anche la caviglia, come peraltro in moltissimi altri sport. A me sembra un clamoroso paradosso voler rendere l'arrampicata addirittura più sicura del calcio!! L'arrampicata è connaturata alla paura, e non è una questione di essere macho o meno. La paura di volare ce l'hanno anche i tuffatori, e tutti coloro che devono fare i conti con la gravità.
Il giorno in cui una mamma preferirà che il figlio vada ad arrampicare piuttosto che a giocare a calcio perchè così sarà più sicura che non si faccia male per il Lunedì scolastico...cacchio, sarà davvero un brutto giorno!!!
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Messaggioda yena » mar gen 18, 2005 15:05 pm

perchè dici che sarà un brutto giorno?

sarà solo una presa di coscienza:
già ora statisticamente è più sicuro arrampicare in falesia che fare una partitella di calcetto
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Messaggioda MarcoS » mar gen 18, 2005 15:19 pm

...diventa mancanza di coscienza (nell'arrampicata), non "presa di coscienza".
Se sei mona e credi in Dio, crederai nel Dio dei mona
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Messaggioda julius » mar gen 18, 2005 18:33 pm

Nessuno pretende spittature "ascellari"...il fatto è che a Fonzaso (ma non solo lì !) su certe vie la distanza fra gli spit è anche dai 4 ai 6 metri, altre volte il primo è altino da terra...
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Messaggioda civ » mer gen 19, 2005 11:58 am

julius ha scritto:Io sono dell'avviso che se si spitta si spitti bene e secondo criteri di ragionevole sicurezza, altrimenti, se si vuole mantenere il carattere di terreno "d'avventura" sarebbe meglio lasciare le pareti senza spit...(in tal modo si eliminano anche possibili responsabilità in caso di incidenti...).

la fai troppo semplice...anche nell'arrampicata sportiva, come in montagna, non esistono solo il bianco e il nero... :wink:
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Messaggioda julius » mer gen 19, 2005 12:02 pm

In montagna è una cosa...ma per quanto riguarda la falesia esistono, da anni, criteri di chiodatura canonici !
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Messaggioda civ » mer gen 19, 2005 12:17 pm

julius ha scritto:In montagna è una cosa...ma per quanto riguarda la falesia esistono, da anni, criteri di chiodatura canonici !

Ma scusa, quando sei sotto una via chiodata lunga puoi sempre evitare di farla...ti pare? Non mi dire che la chiodatura lunga da sotto non si intuisce.
Se ritieni il primo spit troppo alto, puoi sempre lasciare la via a chi ha voglia di rischiare le caviglie, no?
Se quella falesia è una falesia storica, tipo Fonzaso o lo Scudo della Napoleonica (TS), io dico che è meglio lasciare la distanza tra i chiodi così com'è (sottoscrivo quello che ha detto pietrodp poco sopra). Per quanto riguarda le falesie di nuova chiodatura, il discorso invece resta aperto, a mio avviso. Sarebbe meglio chiodarle a distanza "umana" ma non banalizzante, però è anche vero che per molti versi il chiodatore ha la sua libertà...e se vuole attrezzare un tiro di 25m di 7c con solo 5 spit penso che lo possa fare (almeno una volta ogni tanto, non troppo!!!), creando una via per arrampicatori sportivi "all'ingaggio"...Comunque non so, dite la vostra così mi chiarirò le idee :roll:
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