Atlantide "secret" spot

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda menestrello » mer mag 09, 2012 10:52 am

gug ha scritto:Non conosco la questione nello specifico, ma il problema degli escrementi lasciati sotto le falesie, senza neanche cercare di coprirli e magari avendo servizi igienici molto vicino, sta davvero diventando una vergogna e mi sento d'accordo con chi cerca di arginarlo, anche con metodi "bruschi".


... :oops: mi sa che te non hai capito molto il nocciolo della questione :roll:
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Messaggioda nuvolarossa » mer mag 09, 2012 11:12 am

menestrello ha scritto:
gug ha scritto:Non conosco la questione nello specifico, ma il problema degli escrementi lasciati sotto le falesie, senza neanche cercare di coprirli e magari avendo servizi igienici molto vicino, sta davvero diventando una vergogna e mi sento d'accordo con chi cerca di arginarlo, anche con metodi "bruschi".


... :oops: mi sa che te non hai capito molto il nocciolo della questione :roll:


Certo che se continuate a parlare per allusioni diventa difficile capire.

Ma allora perchè invece di scrivere in chiaro su un forum non dibattete in privato?
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Messaggioda cristi » mer mag 09, 2012 12:38 pm

nuvolarossa ha scritto:
menestrello ha scritto:
gug ha scritto:Non conosco la questione nello specifico, ma il problema degli escrementi lasciati sotto le falesie, senza neanche cercare di coprirli e magari avendo servizi igienici molto vicino, sta davvero diventando una vergogna e mi sento d'accordo con chi cerca di arginarlo, anche con metodi "bruschi".


... :oops: mi sa che te non hai capito molto il nocciolo della questione :roll:


Certo che se continuate a parlare per allusioni diventa difficile capire.

Ma allora perchè invece di scrivere in chiaro su un forum non dibattete in privato?


bè mi pare che al di là di luoghi e nomi sia chiaro che l'oggetto del contendere è il diritto di chi si fa il mazzo per chiodare un sito di tenerlo più o meno segreto
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Messaggioda nuvolarossa » mer mag 09, 2012 14:39 pm

cristi ha scritto:
nuvolarossa ha scritto:
menestrello ha scritto:
gug ha scritto:Non conosco la questione nello specifico, ma il problema degli escrementi lasciati sotto le falesie, senza neanche cercare di coprirli e magari avendo servizi igienici molto vicino, sta davvero diventando una vergogna e mi sento d'accordo con chi cerca di arginarlo, anche con metodi "bruschi".


... :oops: mi sa che te non hai capito molto il nocciolo della questione :roll:


Certo che se continuate a parlare per allusioni diventa difficile capire.

Ma allora perchè invece di scrivere in chiaro su un forum non dibattete in privato?


bè mi pare che al di là di luoghi e nomi sia chiaro che l'oggetto del contendere è il diritto di chi si fa il mazzo per chiodare un sito di tenerlo più o meno segreto


Un conto è decidere di non divulgare notizie in merito, un altro è fare i grossi con chi, esplorando per conto suo o per vie traverse, si reca comunque ad arrampicare in un posto tenuto segreto. Anche perchè sulla roccia, a meno che non giaccia in una proprietà privata di cui sia intestatario, chi chioda NON ha alcun diritto.

Cmq sui posti segreti c'è un bell'articolo su Grimper di questo mese, anche in relazione alla chiodatura e alla posizione della FFME in proposito.
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Messaggioda funkazzista » mer mag 09, 2012 16:13 pm

cristi ha scritto:... il diritto di chi si fa il mazzo per chiodare un sito di tenerlo più o meno segreto

Questo è sacrosanto (però allora NON stiamo parlando di "chi spende tempo e soldi propri per dare modo a tanti di divertirsi").
Un po' meno sacrosanto, a mio personalissimo modo di vedere, è il diritto di cacciare via la gente in malo modo (anche se a volte davanti a certe scene verrebbe anche a me voglia di farlo).
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Messaggioda gobbidimerda » mer mag 09, 2012 18:36 pm

cristi ha scritto:bè mi pare che al di là di luoghi e nomi sia chiaro che l'oggetto del contendere è il diritto di chi si fa il mazzo per chiodare un sito di tenerlo più o meno segreto


se io chiodassi qualcosa, non l'ho mai fatto e credo che mai lo farò, sarei ben contento di condividerlo con altri, di sapere se ho fatto un bel lavoro, se ho tracciato una linea interessante, se io mi imbattessi per caso in una falesia chiodata da altri su proprietà pubblica e qualcuno si identificasse come chiodatore e ad una mia cortese richiesta di provare la via intendesse mandarmi via in maniera violenta magari poi finisce che le prende lui
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Messaggioda L'avvoltoio » mer mag 09, 2012 21:49 pm

Io invece, gobbi(brutto periodo eh...), non ne sarei così convinto. Perchè sei hai creato con passione, tempo, soldi e dedizioni una falesia spettacolare e te la sei trovata, nel giro di una manciata di anni, invasa, sporcata, assediata, defecata... credo che la volta successiva tu non sia così predisposto a condividere.

Poi, ovvio, ci sono anche altri aspetti. Sull'argomento non ho una posizione precisa.
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Messaggioda #giacco# » mer mag 09, 2012 22:40 pm

L'avvoltoio ha scritto:Io invece, gobbi(brutto periodo eh...), non ne sarei così convinto. Perchè sei hai creato con passione, tempo, soldi e dedizioni una falesia spettacolare e te la sei trovata, nel giro di una manciata di anni, invasa, sporcata, assediata, defecata... credo che la volta successiva tu non sia così predisposto a condividere.

Poi, ovvio, ci sono anche altri aspetti. Sull'argomento non ho una posizione precisa.


se vuoi compri un terreno con parete annessa, lo chiodi, lo recinti.
se usi la parete del popolo devi anche accettare il popolo, con tutto ciò che contiene.
puoi non divulgare i tiri, ma non puoi metterci il divieto di accesso.
puoi prendertela con chi fa la cacca sul prato, come per qualsiasi altro prato, ma non puoi mandarlo via.

sbaglio?
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Messaggioda L'avvoltoio » mer mag 09, 2012 22:51 pm

Anche no
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Messaggioda nuvolarossa » gio mag 10, 2012 0:32 am

E' che alle genti piace il popolo solo se è come vogliono loro.
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Messaggioda Kinobi » gio mag 10, 2012 9:30 am

Alcune falesie sono tenute "segrete" per dei motivi.
Altre per degli altri.

Nell nostre zone (zona Valsugana/Grappa) non ci sono mai state falesie troppo segrete, ma ogni tanto il buon Danielone mandava via chi si affacciava al posto.
Vi racconto la storia del Danielone, chi ci ha tirato fuori dai crostoni che avevamo prima con delle belle falesie.

Spesso mandava via quelli "non della cerchia", la marmaglia che andava a rompere i coglioni prima che si avessero finiti i lavori, chi non aveva mai tolto un ciuffo d'erba ed sapzzolato in vita sua una presa. Spesso Danielone aveva perfettamente ragione.
Ora che Danielone non scala più, si vede che le falesia sono in disuso. I rompicoglioni non tongono un ciuffo d'erba, non si fanno vendere, non cambiano una sosta.

Ho trovato che Danielone era una persona invece molto civile. Un ventennio fa, gli regalai degli spit e delle corde come ringraziamento per il suo lavoro. Avevo 22 anni e senza iun soldo. Da allora, non mi ha più mandato via... A me sembrava il minimo per chi lavorava anche per me, dargli un riconoscimento: io non avevo un soldo e dormivo in furgone perchè non potevo permettermi altro quando andavo in giro.

Trovo che molto spesso i problemi di falesie segrete siano per dei reali motivi (come i Carabinieri che ti vengono a trovare a casa, fatto realmente accaduto) e vanno ad infastidire un numero molto piccolo di rompi coglioni maleducati. Di norma, questi rompi coglioni sono chi va su tiri duri, che di norma li consumano, non spazzolano, non cambiano un rinvio, una sosta, e una volta finito, se ne vanno. Non li vedi più. Vanno ad infastidire da un'altra parte. Questa marmaglia ha l'esigenza di consumare postinuovi, ma non ne chiodano mai uno.

Trovo che solo chi ha chiodato, o richiodato, sappia del lavoro che c'è dietro, e queste persone hanno è più rispetto dei semplici consumatori di falesie.
Ma per limitare i problemi, di accesso, alle volte si è costretti a non divulgare i gradi, o non far conoscere il posto in giro. Sono comunque altresì certo, che se uno si avvicina con un 20 euro al chiodatore e gli dice "grazie" è molto difficile che ti mandino via.

Tutte cose molto difficili da fare...
Ciao,
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Messaggioda giorgiolx » gio mag 10, 2012 10:01 am

cazzate
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Messaggioda giorgiolx » gio mag 10, 2012 10:21 am

cioè...io trovo una parete, la pulisco, la chiodo e poi mi accampo sotto aspettando qualcuno che prova a fare qualche tiro per mandarlo via urlando?

a me pare un comportamento di merda come quel contadino che non raccoglie i fichi ma pur di non darli a nessuno aspetta sotto l'albero con il forcone che cadano a terra marci


invece il fatto che tu hai regalato degli spit ti fa onore.
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Messaggioda Callaghan » gio mag 10, 2012 10:32 am

interessanti punti di vista.

anche io non ho una posizione definita se non per una cosa: se tutti fossero moderatamente educati ed a scuola si insegnasse ancora il rispetto per chi abita il tuo paese indipendentemente dal genoma, i chiodatori avrebbero le genti che desidererebbero avere, ed alle genti piacerebbero i chiodatori che ci sarebbero, senza fregarsi i fissi marci o i moschettoni di sosta, e togliendo ciuffi d'erba e riportando a casa la monnezza.
i posti segreti non ci sarebbero più.
gli agricoli sarebbero mediamente più gentili evitando di versare le loro merde nei fiumi accanto alla fattoria che visto che sono accanto li considerano loro, e non si incazzerebbero a prescindere se qualcuno gli pesta il bordo del bosco.
i cittadini arrampicatori sarebbero meno cafoni ed osserverebbero meglio il ritmo della montagna, magari andando in falesia in quattro con una macchina invece che con quattro, evitando di parcheggiare nel box dell'agricolo ed evitando di cagare, laddove fisiologicamente possibile, come dei selvaggi. ed anche godendo di quiete e bellezza dei luoghi, moderando il loro rutilante linguaggio da finti sportivi fatto di urla, bestemmie e guaiti da arena.

con le solite ma limitate eccezioni del caso.

ma ciò non è il mondo reale e cambiamenti visibili potrebbero esserci tra 20 anni a partire da stasera nel caso ci fosse a mezzogiorno una rivoluzione culturale.
il fastidio ed il pessimismo pertanto continueranno ad animare il chiodatore sino a che, dopo qualche rissa e mani levate, scompariranno (i chiodatori), mentre la frequentazione volgare e l'utilizzo indifferente delle falesie continueranno ad animare il falesista sino a che su facebook andrà di moda altro.
ogni uomo dovrebbe conoscere i propri limiti
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Messaggioda Kinobi » gio mag 10, 2012 10:56 am

giorgiolx ha scritto:cioè...io trovo una parete, la pulisco, la chiodo e poi mi accampo sotto aspettando qualcuno che prova a fare qualche tiro per mandarlo via urlando?

a me pare un comportamento di merda come quel contadino che non raccoglie i fichi ma pur di non darli a nessuno aspetta sotto l'albero con il forcone che cadano a terra marci


invece il fatto che tu hai regalato degli spit ti fa onore.


Della falesia in questione, credo che nessuno abbia mai mandato via nessuno urlando.
Delle falesie citate del Danielone, non ho mai visto mandare via nessuno a cattivo modo.
Del fatto citato prima nel tread, era la io presente, e non sono stati mandati via a malo modo nonostante ciò che avessero combinato.
Ciao,
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Messaggioda giorgiolx » gio mag 10, 2012 11:05 am

Kinobi ha scritto:
giorgiolx ha scritto:cioè...io trovo una parete, la pulisco, la chiodo e poi mi accampo sotto aspettando qualcuno che prova a fare qualche tiro per mandarlo via urlando?

a me pare un comportamento di merda come quel contadino che non raccoglie i fichi ma pur di non darli a nessuno aspetta sotto l'albero con il forcone che cadano a terra marci


invece il fatto che tu hai regalato degli spit ti fa onore.


Della falesia in questione, credo che nessuno abbia mai mandato via nessuno urlando.
Delle falesie citate del Danielone, non ho mai visto mandare via nessuno a cattivo modo.
Del fatto citato prima nel tread, era la io presente, e non sono stati mandati via a malo modo nonostante ciò che avessero combinato.
Ciao,
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beh il discorso si è allargato ;)
atlantide non so neanche dove sia...credevo in fondo ad un oceano e comunque abitando a milano sicuramente sarà fuori mano per me.

parlavo di falesie dove i chiodatori mandano via le persone urlando o meno :oops:
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Messaggioda giubi_pd » gio mag 10, 2012 11:53 am

il problema è chela madre degli imbecilli è sempre incinta, quindi anche nei gruppi climbers è possibile trovare i cafoni, a me è capitato di essere guardato in modo stranito perché arrivato in falesia ho tirato fuori un sacchetto di plastica e appeso all'albero da fare raccogli monnezza. Prima fumavo e mai un mozzicone lasciato a terra, ma del resto neanche per strada, uso i posaceneri o in macchina li mettevo dentro un barattolo di vetro. Credo che sia come ha detto Callaghan, ma più che a scuola l'educazione dovrebbero riceverla a casa.. ma io ricordo ancora il buffetto che mi diede mio padre la prima volta che buttai una carta a terra di nascosto dopo che mi aveva detto di buttarla nel cestino..
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Messaggioda cristi » gio mag 10, 2012 12:10 pm

Kinobi ha scritto:Alcune falesie sono tenute "segrete" per dei motivi.
Altre per degli altri.

Nell nostre zone (zona Valsugana/Grappa) non ci sono mai state falesie troppo segrete, ma ogni tanto il buon Danielone mandava via chi si affacciava al posto.
Vi racconto la storia del Danielone, chi ci ha tirato fuori dai crostoni che avevamo prima con delle belle falesie.

Spesso mandava via quelli "non della cerchia", la marmaglia che andava a rompere i coglioni prima che si avessero finiti i lavori, chi non aveva mai tolto un ciuffo d'erba ed sapzzolato in vita sua una presa. Spesso Danielone aveva perfettamente ragione.
Ora che Danielone non scala più, si vede che le falesia sono in disuso. I rompicoglioni non tongono un ciuffo d'erba, non si fanno vendere, non cambiano una sosta.

Ho trovato che Danielone era una persona invece molto civile. Un ventennio fa, gli regalai degli spit e delle corde come ringraziamento per il suo lavoro. Avevo 22 anni e senza iun soldo. Da allora, non mi ha più mandato via... A me sembrava il minimo per chi lavorava anche per me, dargli un riconoscimento: io non avevo un soldo e dormivo in furgone perchè non potevo permettermi altro quando andavo in giro.

Trovo che molto spesso i problemi di falesie segrete siano per dei reali motivi (come i Carabinieri che ti vengono a trovare a casa, fatto realmente accaduto) e vanno ad infastidire un numero molto piccolo di rompi coglioni maleducati. Di norma, questi rompi coglioni sono chi va su tiri duri, che di norma li consumano, non spazzolano, non cambiano un rinvio, una sosta, e una volta finito, se ne vanno. Non li vedi più. Vanno ad infastidire da un'altra parte. Questa marmaglia ha l'esigenza di consumare postinuovi, ma non ne chiodano mai uno.

Trovo che solo chi ha chiodato, o richiodato, sappia del lavoro che c'è dietro, e queste persone hanno è più rispetto dei semplici consumatori di falesie.
Ma per limitare i problemi, di accesso, alle volte si è costretti a non divulgare i gradi, o non far conoscere il posto in giro. Sono comunque altresì certo, che se uno si avvicina con un 20 euro al chiodatore e gli dice "grazie" è molto difficile che ti mandino via.

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danielone :D c'ho lavorato assieme per un libro fotografico sul baldo, dopo averlo conosciuto ho pensato che era un peccato avesse smesso di scalare, mi sarebbe piaciuto arrampicare con lui...per tornare in topic i seecret spot sono pochi, spesso creati perchè i locals si sono fatti il mazzo per altri siti divenuti famosi e non ci riescono più a scalare per la ressa vedi ceredo. per di più se li vedono ridurre ad un ammasso di schifezze. se ci fosse civiltà generalizzata cioè non cagare, non buttare rifiuti, magari cambiare il moschettone che fa schifo credo che nessuno manderebbe via nessuno. tanto per dire una volta mi è stato chiesto dove fosse quella falesia di cui il tipo aveva sentito dire. io gli ho risposto che il chiodatore aveva piacere tenersela segreta, mi è stato risposto:"bè, tanto la trovo lo stesso"...allora vaffanculo :evil:
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Messaggioda menestrello » gio mag 10, 2012 14:52 pm

Kinobi ha scritto:
Della falesia in questione, credo che nessuno abbia mai mandato via nessuno urlando.


Dai racconti vari di miei amici che hanno avuto incontri in quel di mo... ehm, atlantide, non mi pare proprio!
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Messaggioda giorgiolx » gio mag 10, 2012 15:25 pm

cristi ha scritto:
Kinobi ha scritto:Alcune falesie sono tenute "segrete" per dei motivi.
Altre per degli altri.

Nell nostre zone (zona Valsugana/Grappa) non ci sono mai state falesie troppo segrete, ma ogni tanto il buon Danielone mandava via chi si affacciava al posto.
Vi racconto la storia del Danielone, chi ci ha tirato fuori dai crostoni che avevamo prima con delle belle falesie.

Spesso mandava via quelli "non della cerchia", la marmaglia che andava a rompere i coglioni prima che si avessero finiti i lavori, chi non aveva mai tolto un ciuffo d'erba ed sapzzolato in vita sua una presa. Spesso Danielone aveva perfettamente ragione.
Ora che Danielone non scala più, si vede che le falesia sono in disuso. I rompicoglioni non tongono un ciuffo d'erba, non si fanno vendere, non cambiano una sosta.

Ho trovato che Danielone era una persona invece molto civile. Un ventennio fa, gli regalai degli spit e delle corde come ringraziamento per il suo lavoro. Avevo 22 anni e senza iun soldo. Da allora, non mi ha più mandato via... A me sembrava il minimo per chi lavorava anche per me, dargli un riconoscimento: io non avevo un soldo e dormivo in furgone perchè non potevo permettermi altro quando andavo in giro.

Trovo che molto spesso i problemi di falesie segrete siano per dei reali motivi (come i Carabinieri che ti vengono a trovare a casa, fatto realmente accaduto) e vanno ad infastidire un numero molto piccolo di rompi coglioni maleducati. Di norma, questi rompi coglioni sono chi va su tiri duri, che di norma li consumano, non spazzolano, non cambiano un rinvio, una sosta, e una volta finito, se ne vanno. Non li vedi più. Vanno ad infastidire da un'altra parte. Questa marmaglia ha l'esigenza di consumare postinuovi, ma non ne chiodano mai uno.

Trovo che solo chi ha chiodato, o richiodato, sappia del lavoro che c'è dietro, e queste persone hanno è più rispetto dei semplici consumatori di falesie.
Ma per limitare i problemi, di accesso, alle volte si è costretti a non divulgare i gradi, o non far conoscere il posto in giro. Sono comunque altresì certo, che se uno si avvicina con un 20 euro al chiodatore e gli dice "grazie" è molto difficile che ti mandino via.

Tutte cose molto difficili da fare...
Ciao,
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danielone :D c'ho lavorato assieme per un libro fotografico sul baldo, dopo averlo conosciuto ho pensato che era un peccato avesse smesso di scalare, mi sarebbe piaciuto arrampicare con lui...per tornare in topic i seecret spot sono pochi, spesso creati perchè i locals si sono fatti il mazzo per altri siti divenuti famosi e non ci riescono più a scalare per la ressa vedi ceredo. per di più se li vedono ridurre ad un ammasso di schifezze. se ci fosse civiltà generalizzata cioè non cagare, non buttare rifiuti, magari cambiare il moschettone che fa schifo credo che nessuno manderebbe via nessuno. tanto per dire una volta mi è stato chiesto dove fosse quella falesia di cui il tipo aveva sentito dire. io gli ho risposto che il chiodatore aveva piacere tenersela segreta, mi è stato risposto:"bè, tanto la trovo lo stesso"...allora vaffanculo :evil:


guarda, lo stesso problema c'è anche qui a lecco...delfino formenti ha tolto un sacco di piastrine

Lo stato delle falesie, il pensiero di Delfino

Ho tolto qualche decina di piastrine al Lariosauro ed alla Discoteca (due delle falesie lecchesi più frequentate, da me attrezzate) per far capire con un esempio pratico che gli itinerari di falesia sono un patrimonio a disposizione di tutti, costruito però con grande fatica e spesa, e che se agli scalatori non interessa tutelarlo, allora tanto vale smontarlo.
Non mi sono mai piaciute le chiacchere, e quindi, visto che da un po? di tempo a questa parte tocca tornare sempre su certi argomenti, ho smantellato quelle vie per spiegare meglio il concetto; mai come in questi ultimi anni infatti ho visto tanta incuria e maleducazione in falesia. Non tutti gli scalatori sono così, tuttavia i comportamenti incivili di una minoranza stanno causando un danno per tutti.

Avrei preferito raccontare di qualche falesia nuova; comunque non sono stato del tutto con le mani in mano, e nel corso di questo inverno ho fatto manutenzione alla falesia della Corna Rossa a Valmadrera, sistemando tutte le soste. A breve la revisione delle piastrine e dei dadi lungo i tiri, grazie anche all?aiuto concreto degli amici della Scuola Attilio Piacco del C.A.I. Valmadrera.

Davvero non capisco: sembrerebbe normale considerare le falesie un bene comune, dove tutti coloro che le frequentano si adoperano per proteggerle dal degrado. Invece spesso si assiste al fenomeno contrario. La sporcizia alla base delle pareti, le piccole infrastrutture (gradini ecc?) lasciate andare, gli appigli segnati e pieni di magnesio mai spazzolato, eccetera, sono un segnale allarmante di maleducazione diffusa. Per non parlare di altri ?oggetti abbandonati ? ancor meno gradevoli, oppure di resti di falò che denotano una totale mancanza di attenzione e di prudenza. In inverni secchi come quelli a cui assistiamo, non ci vuole niente a far partire un incendio devastante per questi comportamenti da irresponsabili. Tanta fatica per attrezzare e pulire a favore di certa gente? Non ne vale la pena.

Come vedono, gli scalatori di oggi, il futuro dei siti di arrampicata quando i chiodatori originali andranno ?in pensione?? Molti evidentemente non si pongono nemmeno il problema: ci sarà chi provvederà. A costoro dico di non contarci troppo: se fino ad oggi a pochi è fregato qualcosa sostenere i chiodatori, non vedo perché le cose debbano cambiare in futuro. Non ci saranno molte alternative, comunque: o sarà compito delle guide alpine, pagate da qualche ente od associazione, oppure alcuni volonterosi prenderanno in mano il testimone lasciatogli da altri ed andranno avanti?. Tenendo presente però che richiodare una falesia è compito molto difficile e delicato, dove è meglio che ci mette mano sappia quello che sta facendo.

Ci sono già esempi dove, in mancanza di manutenzione e conseguente calo di visite, si vede che la falesia degrada velocemente. Infatti, se l?effetto di una frequentazione incivile è devastante, anche l?abbandono, alla lunga, provoca danni evidenti: erbacce e sassi mobili, protezioni arrugginite, eccetera. Comunque, nessun problema: si cambierà falesia; ce n?è in giro un sacco.

Quali sono i problemi o le urgenze principali che riscontro?

-La manutenzione dell?attrezzatura in parete: prima o poi le intemperie od altri fattori, come lo sfregamento tra moschettone e piastrina, per esempio, colpiscono il metallo togliendo la zincatura ed esponendo il materiale all?ossidazione. Quindi periodicamente andrebbero sostituiti i dadi dei fix, le piastrine, le catene ecc?, come pure i moschettoni di calata che dopo qualche anno mostrano evidenti solchi da consunzione.
-La manutenzione alla base: i piccoli terrapieni ed i terrazzamenti col tempo si erodono e crollano, mentre i legni usati per il contenimento marciscono. Una maggiore cura da parte dei frequentatori aumenta la durata di queste opere, che comunque vanno sistemate o ripristinate. Lo stesso vale per eventuali panchine, steccionate ecc? che rendono più comoda la vita del climber.
-La pulizia sia sotto la falesia che in parete: non ci sono solo le prese sporche di magnesio (ma perché gli scalatori non si portano lo spazzolino????); ora si son messi anche gli odiosi bolli, strisce e quant?altro (a quando le seguenze numerate mano/piede ? destra/sinistra?) per segnare appigli ed appoggi. Chi proprio non ne può fare a meno, nemmeno sul 5b/c, almeno li pulisca completamente una volta che abbandona il tiro.
-Le bricolature di appigli ed appoggi, non solo su certi tiri nuovi, ma addirittura su itinerari storici. In quest?ultimo caso andiamo oltre il confine della mancanza di rispetto verso la roccia, passando decisamente in una sorta di ?delinquenza? verticale.

Dopo tanti anni di chiodature, la mia preoccupazione principale è che molto di quello che ho fatto vada a perdersi per incuria e disattenzione. Inoltre faccio sempre più fatica a sopportare certi comportamenti maleducati, che, oltre a non rispettare l?ambiente, non tengono più neanche conto della presenza di altri scalatori: il chiasso, i cellulari che squillano, i tiri occupati per ore. Devo dire che il quadro è desolante. La crescita della frequentazione ha determinato infatti un proporzionale aumento di persone incivili che farebbero meglio a starsene a casa propria. Inoltre, nonostante l?arrampicata sportiva in falesia sia diventata negli anni un fenomeno di massa, di cui molte aziende e negozi beneficiano economicamente, la fatica per reperire il materiale è addirittura aumentata.

Mi sorprende quindi che, nonostante tra tutte le persone che scalano nelle falesie lecchesi ci sia anche chi appartiene ai gruppi alpinistici ed ai C.A.I. locali, queste stesse associazioni non si siano mai attivate su questi problemi, salvo poi portare i corsi di arrampicata proprio su queste stesse strutture. Poche eccezioni, che mi fanno molto piacere: una targa di riconoscimento che mi è stata data nel 2010 dall?U.O.E.I. Unione Operaia Escursionisti Italiani - sezione di Lecco e gruppo Gamma Lecco, il già citato aiuto da parte della Scuola del C.A.I. Valmadrera, ed il sostegno degli amici di Larioclimb. In passato, il contributo continuativo, durato diversi anni, dell?azienda C.A.L. di Malgrate grazie ad Angelo Riva e Pietro Corti, e poi di Carlo Paglioli di Climbing Technology di Cisano Bergamasco.

Forse il nostro ambiente è ancora troppo legato alla sua storia alpinistica, fatta di grandi imprese e personaggi mitici che hanno portato il nome della città in tutto il mondo, e ancora considera l?arrampicata sportiva un?attività minore, se non una strana pratica da Luna Park. Nonostante abbia formato importanti scalatori, ed abbia completato il vastissimo patrimonio di itinerari alpinistici ed escursionistici delle nostre montagne con migliaia di tiri sportivi, che attirano decine di migliaia di persone ogni anno.

Da un territorio con una tradizione di questo livello, legata alla montagna ed all?arrampicata, mi aspetterei quindi alcune cose: che chi ha voglia e capacità di chiodare venga in qualche modo aiutato a procurarsi il materiale necessario. Questo vale sia per i ?veterani? (che ancora devono fare un sacco di fatica) che per i giovani scalatori: ce ne sono in giro alcuni davvero fortissimi, che però cercano di migliorare continuamente le proprie performances personali su tiri chiodati da altri, senza darsi da fare per scoprire qualcosa in prima persona. Men che meno si trova gente nuova disposta a creare nuove falesie alla portata di tutti. Forse, uno stimolo potrebbe venire quindi da una maggiore attenzione del territorio verso l?attività di chiodatura, ed un aiuto concreto per gratificare chi se ne occupa.
Le nuove possibilità non mancano; ci sono ancora numerose strutture nel lecchese, alcune anche comode ed evidenti, che aspettano di essere chiodare. Manca ?solo? la voglia di darsi da fare; tant?è che nel nostro territorio i posti nuovi vengono da un numero molto ristretto di personaggi, ormai non più giovanissimi?

Mi aspetterei poi che gli scalatori, soprattutto i più giovani, abbiano la consapevolezza di quanta fatica e spesa sia necessaria per mettere insieme una falesia, e finisca una buona volta la mentalità che tutto sia dovuto, sentendosi liberi di criticare a ruota libera il lavoro altrui. Per fortuna ho la soddisfazione di vedere che c?è un sacco di gente che apprezza: basta vedere l?affollamento nei fine settimana nelle mie falesie?..

Delfino Fromenti, Marzo 2012


...e comunque essendo io uno scarso se c'è una falesia segreta me ne sbatto le palle, vado in un'altra tanto sul mio livello di vie ne trovo quante ne voglio ;)
vado a uccidere il frigorifero che mi sta fissando

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