Allora, vediamo di fare un po' di chiarezza storica cercando poi di contestualizzare il tutto altrimenti fra ottici resuscitati

, trombette declamanti

e sardosavoiardi itineranti, non si capisce più un kaiser....
A chi interessa è meglio se segue il filo del discorso aprendo su altra pagina il link di altox:
http://www.altox.it/ValsusaFalesie/borgonepenna.htm
Iniziamo dalla Via Centrale. Non partiva dove parte adesso ma si salivano i primi metri del diedro della dulfer e ci si spostava a dx per andare a prendere un po' più in alto il tetto ora dato di 6b+. Quel tratto si faceva parzialmente in libera già negli anni 80 sfruttando i chiodi presenti dell'artificiale. tenete presente che allora si parlava di "libera" con ampio utilizzo dei resting, fatti con un gancio fiffi.
La parte superiore della via centrale attuale è più o meno simile a quella che si saliva al tempo, compreso il terzo temutissimo tiro, non solo per la difficoltà ma anche perche la sosta erano due piattine piantate a metà su una fessura superficiale e ripiegate. Un eventuale volo non era consigliato.
Non si usciva dove si esce adesso, tirando dritto, ma si ritornava a sx sulla via della dulfer.
Per dare un'idea riporto lo schizzo originale ed essenziale di Giancarlo Grassi:
Il percorso è un p' più chiarosu 100 nuovi mattini:
"Gigli Rossi e cactus smeraldini nella luce rosata della sera" questo il nome esatto della via.
Prima di parlarne è necessario un inciso. la via Centrale e le altre risistemate da Oviglia (di cui parlo dopo) sono tutte antecedenti il 1980. Gigli Rossi (ed una altra via di Grassi ) è del 1982. In quel periodo fra il 1980 e il 1982 passa un'era geologica...
Il primo tiro attuale di gigli rossi è effettivamente un (ex) monotiro. la cui caratteristica intrinseca è che, scavo o non scavo, fa comunque cagare.
Rispetto e anche molto il lavoro fatto di risistemazione e di questo parlerò dopo, ma sicuramente decidere di collegare e fondere il monotiro in questione con gigli rossi è stata un'eporazione non esaltantte.
Gigli partiva qualche metro a dx del diedro della dulfer, dove nello schizzo di alto x ora parte la centrale. In sostanza il primo tiro originale di Gigli rossi è ora attribuito alla via Centrale.
Il tiro famoso della lama ascendente a sinistra, dove grizzly è fiondato un paio di volte prima di passare, si faceva comunque nel tratto ora dato 6b+ in AO. Ma non solo e non tanto per la difficoltà, ma perchè i chiodi facevano abbastanza cagare...La prima libera integrale e di Bernardi che su quelle difficoltà passeggiava...
Da questa foto, si vede chiaramente la staffa lasciata nel tratto duro.
Inoltre, Gigli Rossi dopo questo tiro si ricollegava alla via Centrale. Ora è stata rettificata, sale dritta e "fagocita" la variante Grassi della Via Centrale.
Veniamo ora alle vie descritte da Oviglia nel suo Blog.
Una è la via del Torrione Ovest aperta da Meneghin e Toscana in data imprecisata ma prima del 1980, l'altra è il Diedro dell'improvvisazione (e non "improvvisazione" come scritto sul blog aperta da Grassi nel 1973!!!
Detto questo non sapevo che Oviglia e paulin fossera andati a fare opera di giardinaggio. Non sono il suo agiografo o storiografo
Quelle vie erano già in stato di semi abbandono negli anni '80. La via del Torrione Ovest fu da me provata e abbandonata nel 1980 a causa dell'edera. Pertanto posso con assoluta certezza catalogare l'Oviglia del tempo come molto più "depravato" di me...perchè andarsi a ficcare lì era già forte esercizio masochistico.
Veniamo all'oggi altrimenti faccio la figura del "vecioscarpun"
Secondo me il lavoro fatto è ottimo e veramente ben strutturato. a parte lo scivolone del primo tiro attuale di Gigli Rossi (L'ex monotiro) scavato e brutto, il resto è molto bello e le rettifiche in alto delle vie giustificate, rendono più complete ed omogenee le vie.
Non vorrei infatti che il voler a tutti i costi mantenere l'"identità storica" di un luogo abbia come causa l'abbandono del luogo. Destino che era già segnato per Borgone Alto o Rocca Penna come dir si vuole.
Insomma se è giustificato mantenere l'identità storica re culturale di luoghi come Sea o la valle dell'Orco, mi sembra che voler lasciare tutto immutato a Borgone come a Caprie non abbia ragioni storiche.
Per questo, ed è la prima volta....

sono un po' in disaccordo con Oviglia. Recuperare a Borgone in un ottica trad qualche via che tempo due anni saranno già rimangiate dall'edera per l'inutilizzo. Ben pochi avranno gana, tempo, voglia e capacità per ficcarsi a Borgone a fare tiri trad. Perchè chi ha voglia e capacità non va certo a Borgone..Insomma, mi sembra operazione incongrua....
saluti a tutti.