smilzo ha scritto:Buzz ha scritto:senza moralismi di sorta di nessun tipo
perchè, se uno ha dentro di se spinte autodistruttive, che le esprima nell'arrampicata o si faccia venire una malattia ... o corra in macchina oltre i limiti del possibile ... c'è poca differenza.
Dico un'ultima cosa, poi la smetto de romper le bale.
Non credo che chi pratica seriamente la solitaria integrale, in montagna o in falesia, lo faccia per spinte autodistruttive... Forse ha più a che fare con una spinta vitalistica, con una sorta di euforia, di ebbrezza nel sentire di poter tenere a distanza la morte. Uno psicanalista forse direbbe: per un complesso di onnipotenza.
sia chiaro che io non ho detto che chi pratica il free solo lo faccia per spinte autodistruttive
ho detto che se in qualcuno il motivo fosse quello... ecc ecc
peraltro non credo affatto che il motivo principale sia quello, perchè altrimenti non si spiegherebbe come mai nella maggior parte dei casi non si raggiunga lo scopo (ovvero autodistruggersi)
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io ho la sensazione che la spinta verso il salire senza corda è qualcosa che non è facile spiegare,
puoi cercare di analizzare
dopo ma ci sono sempre molti se e molti ma
e resta sempre un che d'inconoscibile in te stesso
esiste, indubbiamente esiste, un certo moralismo che ti fa quasi vergognare di averlo fatto
tuttavia così come superi la paura per le conseguenze per te; superi anche quella delle conseguenze per gli altri
semplicemente non ci pensi.
Non è che le scacci,
non si affacciano proprio nell'ambito dei pensieri coscienti.
e inoltre non ne parli perchè sembra appunto che parlandone lo fai per esibizionismo
Per me personalmente che in falesia sono un coniglio rimane un mistero.
E devo dire che mi è capitato poche volte di fare delle cose senza corda.
Razionalmente cerco di tenermi lontano dalle condizioni in cui so che potrei cascarci. Ho imparato quali sono. Tuttavia ci sono state alcune volte in cui sono stato preso.
Ho ritrovato alcune sensazioni note nel libro "solitari". Ma anche li mi sono reso conto che ognuno ha le sue personali spinte emotive.