da fedeneg » gio nov 23, 2006 11:16 am
Tra il 78 e l'80 avevo 13-15 anni e passavo le vacanze estive a Bardonecchia. Con una banda immensa di coetanei passavamo intere giornate a pian dei Militi a salire con le scarpe da ginnastica i massi che tradizionalmente venivano saliti già dagli anni 50: la placca May, e poi altri inventati dalle nuove generazioni di Guide, ad iniziare da Robi Bonis, mi ricordo Mazinga...
Lo spunto a giocare con i massi ci venne dato proprio dalle guide locali, che periodicamente organizzavano delle giornate di scuola di roccia per i ragazzini, solitamente molto partecipate.
Poi ai massi iniziammo ad andarci in modo autonomo, considerata la vicinanza del posto al paese, ed era un bel modo di passare le giornate estive con tutta la compagnia, a volte decine di amici ed amiche con cui facevamo grigliate, si passavano le giornate all'ombra dei pini a parlare, giocare, rilassarsi, cazzeggiare.
Ricordo che il mitico Gupo, probabilmente il più talentuoso di tutti dal punto di vista tecnico, a 16 anni saliva e scendeva la placca May con le scarpe da barca vela lungo tutti gli itinerari, anche la diretta...
Poi nelle vacanze del dopo maturità, siamo nell'83, col Fioretti e col Lions quante volte ai massi di Trana (pietra Salomone) e alla pietra alta di Caselette. Poi anche ad Almese, non ricordo il nome del masso ma i passaggi che mi riuscivano facili mentre Luca ed il Lions non si schiodavano a causa di mancanza di "biella" li ricordo come fosse allora: Fortebraccio e Superfortebraccio.
E le giornate perse a cercare massi introvabili o inesistenti sulle morene intorno a Trana ed Avigliana, con la relazione di Grassi in mano? Relazioni a dir poco approssimative, se non, a detta di qualcuno degli amìs, scritte sotto l'influsso di qualche sostanziellae...
Ah, dimenticavo Gressoney!
Per diversi anni, dall'83 all'98 passavo parte dell'estate a fare l'educatore nello spettacolare soggiorno di vacanza dei figli dipendenti Sip (ora Telecom). In fondo al paese, oltre il laghetto ricordo due o tre massi non alti ma belli strapiombanti con passaggi di pura forza, cosa che all'epoca prediligevo, su cui passavo buona parte del mio tempo libero con tre coetanei di Milano che ritrovavo tutti gli anni... OOOOooohhhhh! Cesare Borgonovi di Cinisello, a tuo cuggino Micoli e l'altro, ci siete ancora??????.
In un paio di occasioni Andrea Gallo mi aveva anche portato al masso di Gaby, ma il dislivello di forze tra me e lui era tale che non ci capii nulla, io facevo il 6a e lui l'8a. Più di qualcosa mi sfuggiva...