
sinceramente la via del Togn è sempre stata una via per la quale spesso mi son detto "un giorno vado" ma poi non ho mai trovato - l'occasione giusta -....
questo fino a ieri quando...un pò grazie alla curiosità generata da ettore (grazie


per cui ora posso dare qualche info più precisa a tutti gli interessati...
la via secondo me è una via decisamente alpinistica, nella quale bisogna fare attenzione alla progressione causa la roccia non sempre buona o discreta abbinata alla mancanza di protezioni in loco. Con protezioni mobili ovviamente ci si protegge anche se consiglio vivamente di portare con sè un pò di chiodi. noi ne avevamo 5 e li abbiamo utilizzati sopratutto per le soste ed in alcuni casi anche come protezioni.
Avevamo le relazioni sia della guida del Pesci che del Buzzoni ed insieme alla logica ed all'intuito son andate bene. Solo in un punto abbiam sbagliato in pieno (affascinati da un bellissimo diedro che non c'entrava nulla


Con corde da 60 mt l'abbiam percorsa in 9 tiri, i tratti indicati in artificiale si scalano bene con difficoltà massima di 6°+.
Due parole in sintesi:
"alpinisticamente bella!"
noi per cambiare un pò dal solito avvicinamento sia partiti da Balisio, poi alpe campione, rif elisa e carbonari.....(qui in traversata alta)

la via del togn attacca a dx del diedro giallo obliquo a dx sotto ai tetti neri al centro della foto
grande fortuna ed un grazie mille....un buon caffè nei pressi del rifugio elisa prima di attaccare la via


non si parla di 3° grado o di 7° grado...c'è solo da muoversi con cautela e sceglier bene dove passare...così tutto diventa bello

abbiamo torvato solo una sosta con due chiodi già in loco, per il resto ci si arrangia....
anche qualche chiodo di protezione è meglio e sempre bello metterlo...

ultimo tiro, bellissimo tiro

super complimenti agli apritori (Det e Begnino) fatto 30 anni fa con scarponi ai piedi

cima meravigliosa


poi su per la ferrata del carbonari fino in traversata alta e dopo giù a Balisio....
è stato un' esperimento tanto per cambiare e forse si è rivelato meglio che il solito avvicinamento e discesa da Rongio



son sempre belle zone e
che forti il Det ed il Benigno

