ales ha scritto:ncianca ha scritto:EvaK ha scritto:qui devo sistemare la testa oltre che la tecnica
... dici poco... la testa e' tutto
Da quello che scrivi mi pare onestamente che tu abbia tutto il resto. Lavora sull'aspetto mentale
(non e' solo paura di cadere) e vedrai che progresso

io ad esempio ho una paura fottuta della caduta.
Non ho paura di cadere, ho paura dell'istante in cui si aprono le mani, quindi sono super bloccato e non riesco ad arrivare al limite.
Per me l'unico modo e' stato violentarmi, testando me e chi mi assicura negli scenari peggiori. Qualunque altro metodo non ha funzionato. A forza di vedere i video dei vari big, mi sono convinto che volare, anche di brutto, fa parte del gioco. Se vuoi arrampicare al limite devi accettare la caduta. Non ci sono versi...
La piu' grande soddisfazione l'ho avuta su una via a vista di 35 metri e 8 spit (piu' la catena). Sulla carta poco meno di 4 metri tra uno spit e l'altro. Sembra una sciocchezza, ma intanto non sapendo dove andare, ma sapendo molto bene di essere su un grado che a vista non avevo mai fatto, non e' stato facile arrampicare stanco su un terreno al limite a tre metri dallo spit piu' vicino.
A livello razionale e' tutto facile. Gli spit non verranno mai via, la corda non si spezzera' mai, la via e' strapiombante quindi la caduta sicura e chi mi assicura mi ha sempre tenuto nei test e mi guarda in continuazione. Dov'e' il problema?
Poi appena ti stacchi dallo spit inizi a dubitare di tutto...
Quella via l'ho vinta soprattutto da un punto di vista mentale. La tentazione ad ogni rinviata di appendermi era forte, ma ho giurato a me stesso che sarei caduto o sarei andato in catena. Infatti solo durante le rinviate mi rendevo conto di dov'ero. Per il resto sono riuscito a stare concentrato sulla mia arrampicata, la mia visione era limitata ad un raggio di 2 metri in ricerca del migliore appoggio per i piedi, del prossimo appiglio per le mani, della migliore sequenza. Concentrato sul mio respiro (ovvero ricordandomi di respirare innanzitutto...), bacino contro la parete, talloni bassi, spalle rilassate e sfruttando il piu' possibile i riposi, convincendomi che ne avevo ancora da vendere, che a quel punto se mi avessero dato una sbarra potevo fare ancora 10 trazioni senza problemi e quindi che non era ancora arrivato il momento di arrendersi.
Avevo cosi' tante cose per la testa che non c'era spazio per la paura e ad un certo punto ero di fronte alla catena.
Ma la paura di cadere per me e' stato solo il primo di una lunga serie di blocchi mentali che ho dovuto combattere, ma che non avrei mai scoperto se non avessi vinto la paura di cadere prima.
Ripeto, la testa e' tutto

Il resto e' facile da allenare. E questo thread, con piu' di 100 pagine di suggerimenti per torture fisiche alle quali ci possiamo sottoporre, ne e' la prova.