Sicuramente bisogna caricare al massimo per poi avere un periodo di scarico, "godere" della sovracompensazione, etc. Ormai e' scritto e spiegato dappertutto.
Cio' che nessuno potra' mai dirci e' come programmare tutto questo per benino, visto che dipende da una infinita' di fattori. Peccato perche' una bella formuletta da applicare in modo bovino non mi dispiacerebbe
Il pericolo piu' grave durante il periodo di carico e' l'infortunio.
In palestra da noi c'e' stato tempo fa un seminario sugli infortuni da arrampicata tenuto da una dottoressa dell'UIAA. Ho visto cose che voi umani... Ho toccato ferro durante tutto il seminario... Ma la cosa che piu' mi ha colpito e' il ciclo di "crescita" medio dei tendini che sono alla base degli infortuni piu' frequenti. Apparentemente i tendini, se non sollecitati, hanno un ciclo di crescita (e riparazione) di 3 mesi. Questo ovviamente dipende da persona a persona, dal tipo di tendine (anche se li' si parlava soprattutto di dita, gomiti e spalle) e varia con il passare degli anni.
Questo vuol dire che in teoria il periodo di scarico (anche attivo) dovrebbe durare 3 mesi, in modo da dare ai tendini l'opportunita' di compensare il carico dei mesi precedenti, crescere, diventare piu' forti e permetterci di aumentare il carico nel ciclo seguente e cosi' via fino a quando non saliamo Jumbo Love a vista. Nel frattempo sono passati magari 20 anni, ma facciamo finta di niente.
Sembra facile allora. Carico per 3 mesi, scarico per 3 mesi, etc. Il problema e' che i muscoli hanno un ciclo completamente diverso e molto piu' breve. Se non li solleciti per 3 mesi li perdi quasi tutti. I muscoli reagiscono alle sollecitazioni anche entro le 24 ore. Allora durante il periodo di carico potrei inserire dei sotto-cicli di 3 settimane di carico e di una settimana di scarico parziale, per i muscoli. Magari nelle 3 settimane ci metto due settimane di boulder ed una di vie vicine al mio limite, ripetute senza riposo per allenare la resistenza.
Inizia a questo punto ad essere un po' incasinato.
Capisco il masochismo di Usobiaga che carica come un pazzo e programma tutto dal suo palmare, ma si fa anche analizzare regolarmente dai medici per essere sicuro di non perdere qualche pezzo per strada. Il fatto e' che lui vuole continuare ad essere il Campione del Mondo. Mica farsi quattro tiri tra amici la domenica.
Ma in linea di massima e' proprio questo il ciclo che seguo, anche se i tempi non sono sempre azzeccati, visto che non mi segue nessuno, e quindi qualche dolorino ai tendini lo devo sopportare quasi sempre. Avendo iniziato gia' in "eta' adulta" non mi aspetto grandi exploit, ma a maggior ragione faccio attenzione a non esagerare visto che eventuali tempi di recupero sarebbero lunghissimi.
La conclusione del seminario e' che l'arrampicata alla fine e' tutta questione di "gestione degli infortuni" (injury management). Il che rende bene l'idea di quanto sia complesso l'allenamento per il nostro sport e di quanto sia piu' facile per i giovanissimi che se anche fanno qualche cappella, hanno comunque tempi di recupero molto brevi.