PIZZABIRRA ha scritto:Si può fare senza problemi, solo che non è legale.
Se per sfiga al tuo amico dovessero aprire il bagalio in aeroporto, dovrà pagare iva, dazi e balle varie sul valore presunto del materiale palesemente nuovo che ha con sè.
La probabilità che gli aprano il bagaglio, però, è pressochè pari a zero. Hai mai visto agli aeroporti quanta fila c'è nelle uscite denominate "goods to declare"?
per la fatturazione, di regola il venditore fattura all'indirizzo del destinatario - o quantomenoad un indirizzo nello stesso paese.
Per capire perchè, prova a rivolgerti a qualcuno che abbia a che fare con uffici doganali, e digli: "triangolazione". Poi vedi un po' che faccia ti fa
E consiglio pure ad eventuale domanda del Finanziere "da dove arriva?" di evitare di rispondere "Stati Uniti". Quando un mio collega diede quella risposta, fece aprire le valigie a lui e a me. Ci misi 20 minuti a far capire al finanziere che quel mattone di portatile che avevo appresso, brutto pesante e consumato, non lo avevo preso negli USA.
Io, alla fatidica domanda (da dove arriva?) avrei risposto "Malpensa" (in senso stretto, era la verità

, visto che avevo fatto San Francisco-Malpensa-Fiumicino).
E magari, prima di passare per la dogana, aspetterei che i passeggeri del volo dagli USA siano usciti, e mimetizzarmi in un gruppo sbarcato da un volo area Schengen.