acquisti on-line States

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

acquisti on-line States

Messaggioda gigi72 » mer set 17, 2008 14:34 pm

ciao a tutti,
prossimamente volevo comprare un po' di materiale on line negli Stati Uniti (che si dovrebbero risparmiare diversi eurini.. :oops: 8) ). Volevo far spedire il materiale presso un indirizzo negli USA e poi far portare in Italia il tutto da un amico che andrà lì a breve. Questo ovviamente per evitare spese di spedizione e dogana.
Volevo chiedere a qualcuno che ha già acquistato in questo modo, se il tutto è legale, se ci sono rischi e se addirittura si possono recupare le tasse all'aeroporto. Altra cosa che non ho ben capito, l'indirizzo della fatturazione deve essere quello americano di consegna o quello italiano. :?: :roll:
Grazie,
ciao,
GG
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Messaggioda PIZZABIRRA » mer set 17, 2008 16:13 pm

Si può fare senza problemi, solo che non è legale.

Se per sfiga al tuo amico dovessero aprire il bagalio in aeroporto, dovrà pagare iva, dazi e balle varie sul valore presunto del materiale palesemente nuovo che ha con sè.

La probabilità che gli aprano il bagaglio, però, è pressochè pari a zero. Hai mai visto agli aeroporti quanta fila c'è nelle uscite denominate "goods to declare"?
per la fatturazione, di regola il venditore fattura all'indirizzo del destinatario - o quantomenoad un indirizzo nello stesso paese.

Per capire perchè, prova a rivolgerti a qualcuno che abbia a che fare con uffici doganali, e digli: "triangolazione". Poi vedi un po' che faccia ti fa
Mi ammalia, credo, una necessità perdente
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Messaggioda Omselvadegh » mer set 17, 2008 16:17 pm

noi dobbiamo comperare una serie di friend da BD
SE NON TI PIACE INCASTRARE CHE c***o VIVI A FARE?
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Messaggioda gigi72 » mer set 17, 2008 16:27 pm

PIZZABIRRA ha scritto:Se per sfiga al tuo amico dovessero aprire il bagalio in aeroporto, dovrà pagare iva, dazi e balle varie sul valore presunto del materiale palesemente nuovo che ha con sè.
La probabilità che gli aprano il bagaglio, però, è pressochè pari a zero.

Come immaginavo, quindi meglio disfarsi per lo meno degli imballi originali! Non vorrei creargli casini, già deve chiedere un favore al suo amico (che riceve la merce)!
Il discorso "tax free" teoricamente prevede il rimborso delle tasse pagate in America? e il (conseguente?) pagamento delle tasse italiane!? :?: :roll:
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Messaggioda Sbob » gio set 18, 2008 7:52 am

Chi si reca all'estero e compra merce (escluse alcune categorie particolari quali fumo e tabacco), al rientro ha diritto all'esenzione dalle tasse di importazione qualora il valore della merce non superi i 175 euro.
http://www.agenziadogane.it/wps/wcm/connect/ed/Comunicare/Pubblicazioni/carta%20doganale
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Messaggioda Sbob » gio set 18, 2008 8:02 am

Guardate anche qua
http://www.agenziadogane.it/wps/wcm/connect/ed/Agenzia/F.A.Q./

Interessante anche questa recente modifica del regolamento comunitario:
http://animeclick.lycos.it/notizia.php?id=18721

Da quel che ho capito, per gli acuisti dall'estero la franchigia passera' a 150 euro (e finira' la storia dei GIFT!)

Quindi, a Natale BD per tutti!
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Messaggioda Kinobi » gio set 18, 2008 8:26 am

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Messaggioda gigi72 » gio set 18, 2008 13:33 pm

Grazie dei link, sono molto utili!
Buono che dall'1 dicembre si possono fare acquisti da internet fino a 150 euro senza dogana. Centocinquantaeuro non è molto ma sufficiente credo per comprare a prezzi comunque più convenienti che in Italia diversa roba.
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Messaggioda ales » gio set 18, 2008 14:09 pm

detto questo, dal 1° dicembre il mio negozio abituale sarà http://www.mountaingear.com/
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Messaggioda cinetica » gio set 18, 2008 14:38 pm

anch'io voglio comprare i camalot e farli spedire all'indirizzo di mia sorella in kansas,
oltre al sopracitato ci sono altri siti con prezzi anche piu convenienti ?
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Messaggioda ales » gio set 18, 2008 15:10 pm

cinetica ha scritto:oltre al sopracitato ci sono altri siti con prezzi anche piu convenienti ?


altri non saprei, in questo di buono c'è che se non hai tanta fretta di acquistare, fanno periodicamente grossi sconti su tanti prodotti.
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Messaggioda nebula » gio set 18, 2008 15:15 pm

bè...allora bisogna che vi sbrighiate viste che in soli 5 giorni l'euro si è rimangiato un 10% di sul rapporto con il dollaro......

quindi mi sa che continua così per il 1 dicembre.....fose li paghi di più che in svizzera :lol: :lol: :lol:
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Messaggioda cinetica » gio set 18, 2008 22:50 pm

nebula ha scritto:bè...allora bisogna che vi sbrighiate viste che in soli 5 giorni l'euro si è rimangiato un 10% di sul rapporto con il dollaro......

quindi mi sa che continua così per il 1 dicembre.....fose li paghi di più che in svizzera :lol: :lol: :lol:


in svizzera io ci sto e posso dirti che li paghi come in italia :wink:
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Messaggioda Sbob » lun set 22, 2008 9:20 am

gigi72 ha scritto:Buono che dall'1 dicembre si possono fare acquisti da internet fino a 150 euro senza dogana.

Occhio solo che, se non ho capito male, per calcorare il valroe della merce per sapere se si sta dentro la franchigia bisogna contare anche le spese di spedizione.
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Messaggioda dags1972 » mar set 23, 2008 21:29 pm

Sbob ha scritto:
gigi72 ha scritto:Buono che dall'1 dicembre si possono fare acquisti da internet fino a 150 euro senza dogana.

Occhio solo che, se non ho capito male, per calcorare il valroe della merce per sapere se si sta dentro la franchigia bisogna contare anche le spese di spedizione.


e l'assicurazione...

se serve è il mio lavoro
tanti saluti e buone salite a tutti
Alberto Giacomo Letizia Elena e Daniele
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Messaggioda dmax » mar set 23, 2008 22:48 pm

PIZZABIRRA ha scritto:Si può fare senza problemi, solo che non è legale.

Se per sfiga al tuo amico dovessero aprire il bagalio in aeroporto, dovrà pagare iva, dazi e balle varie sul valore presunto del materiale palesemente nuovo che ha con sè.

La probabilità che gli aprano il bagaglio, però, è pressochè pari a zero. Hai mai visto agli aeroporti quanta fila c'è nelle uscite denominate "goods to declare"?
per la fatturazione, di regola il venditore fattura all'indirizzo del destinatario - o quantomenoad un indirizzo nello stesso paese.

Per capire perchè, prova a rivolgerti a qualcuno che abbia a che fare con uffici doganali, e digli: "triangolazione". Poi vedi un po' che faccia ti fa


E consiglio pure ad eventuale domanda del Finanziere "da dove arriva?" di evitare di rispondere "Stati Uniti". Quando un mio collega diede quella risposta, fece aprire le valigie a lui e a me. Ci misi 20 minuti a far capire al finanziere che quel mattone di portatile che avevo appresso, brutto pesante e consumato, non lo avevo preso negli USA.

Io, alla fatidica domanda (da dove arriva?) avrei risposto "Malpensa" (in senso stretto, era la verità :mrgreen:, visto che avevo fatto San Francisco-Malpensa-Fiumicino).

E magari, prima di passare per la dogana, aspetterei che i passeggeri del volo dagli USA siano usciti, e mimetizzarmi in un gruppo sbarcato da un volo area Schengen.
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Messaggioda venanzio » sab ott 04, 2008 16:41 pm

il finanziere di firenze mi ha fatto la domanda al mio arrivo da tokyo (con scalo a francoforte). la mia risposta "francoforte" non lo ha soddisfatto e mi ha fatto aprire la valigia, sulla quale tra l'altro c'era un gigantesco adesivo con la sigla dell'aeroporto di osaka. nella valigia, una macchina fotografica nuova che però ho fatto passare per vecchia (avevo preventivamente buttato la scatola).
i controlli naturalmente sono a campione. dall'america molta gente si imbosca pistole nel bagaglio e generalmente non vengono sgamati. farsi trovare dei friends non è proprio come farsi trovare con una pistola non denunciata, ma almeno fai togliere le etichette così eviti discussioni.
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Messaggioda n!z4th » lun ott 06, 2008 11:47 am

pistole :?: :?: :?:

ma in america c'è la libera vendita :?:

8O 8O 8O

scusa il porto d'armi ci vuole :!: 8O
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Messaggioda ales » lun ott 06, 2008 11:58 am

n!z4th ha scritto:pistole :?: :?: :?:

ma in america c'è la libera vendita :?:

8O 8O 8O

scusa il porto d'armi ci vuole :!: 8O



non sono sicuro al 100%, ma credo che ci voglia un semplice documento... la costituzione sancisce il diritto di possedere un'arma da fuoco
Si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio, e io vivo nel terrore di non essere frainteso
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Messaggioda ales » lun ott 06, 2008 12:02 pm

giovedì 26 giugno 2008
Usa, diritto a possedere armi confermato dalla Corte Suprema
WASHINGTON - Con una sentenza storica e destinata a far discutere, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha confermato, rafforzandolo, il diritto individuale dei cittadini a possedere armi da fuoco. Viene così ribadita la validità del secondo emendamento della costituzione americana e viene dichiarata incostituzionale la legge del distretto di Columbia, dove sorge la capitale Washington, che invece vieta ai propri residenti di avere pistole e fucili. La questione ha diviso i nove giudici della Corte Suprema, che si sono pronunciati per 5-4. Decisivo è stato il voto del moderato Anthony Kennedy che si è unito ai quattro conservatori assicurando loro la maggioranza nello stabilire che quello a portare le armi è un diritto individuale e non collettivo. Questo significa che è inviolabile al pari del diritto al voto o della libertà di espressione. Il caso si era trasformato in un test nazionale sul diritto al porto d'armi, perché ha spinto la Corte Suprema a far chiarezza sull'interpretazione del secondo emendamento alla Costituzione, che sancisce dal 1791 il diritto a essere armati ma la cui interpretazione è da sempre oggetto di acceso dibattito. Il paragrafo infatti garantisce il diritto di possedere armi per difesa personale a "milizie organizzate", ma non è chiaro se si riferisca anche ai singoli cittadini. In particolare la municipalità di Washington proibisce dal 1976 il possesso di qualsiasi arma non registrata. Senza una licenza, non si può neanche trasportare un'arma da una camera all'altra della stessa casa. E le pistole in regola non devono avere il proiettile in canna. Un provvedimento severo, introdotto per fermare la cronica violenza nelle strade della capitale.
A fare ricorso è stata una guardia giurata, Dick Heller, affermando che se poteva avere un'arma al lavoro allora aveva il diritto di tenerne una anche in casa per autodifesa. L'uomo, insieme ad altre sei persone, si appellava al fatto che difendere la propria famiglia e nella propria casa (in un quartiere pericoloso) fosse un diritto insindacabile e al fatto che non essere armato fosse da irresponsabili. Nel marzo del 2007 una corte federale ha dato ragione a Heller, decidendo per la non costituzionalità del divieto. Tuttavia la città, dicendosi contraria al "grilletto facile", si è appellata contro la sentenza spedendo il caso alla Corte Suprema, il maggiore organismo giudiziario degli Stati Uniti. La sentenza, l'ultima dell'anno giudiziario della Corte, è ora destinata a entrare nella campagna elettorale, per le inevitabili conseguenze che avrà nel dibattito tra i candidati alla Casa Bianca. La decisione dei giudici potrebbe avere ripercussioni anche a livello nazionale, sulle leggi che regolano il porto d'armi anche in altri Stati. Quando fu scritto il secondo emendamento, più di 200 anni fa, gli Usa si trovavano in un periodo storico in cui i nascenti Stati d'America avevano ognuno delle milizie proprie. Niente a che vedere con la situazione attuale, con il fantasma di stragi come quella di Columbine. L'ultima in ordine di tempo risale allo scorso febbraio quando una giovane ha sparato in una università della Louisiana uccidendo due studentesse prima di suicidarsi. Poche ore prima nel municipio di Kirkwood, un sobborgo di St. Louis, nel Missouri, un uomo aveva ucciso cinque persone, prima di venire ucciso dai proiettili di un poliziotto. In quella giornata furono resi noti alcuni dati forniti dall'Fbi secondo cui in mano ai privati americani ci sono 200 milioni di armi, senza contare quelle di militari, poliziotti e professionisti della sicurezza, un numero che cresce al ritmo di quasi cinque milioni ogni anno. C'è un'arma in quasi metà delle case americane, esattamente in 48 milioni di famiglie. L'acquisto di un'arma negli Usa è cosa quanto mai facile e in 48 Stati è libera la vendita anche dei fucili d'assalto.
da http://www.repubblica.it/2008/06/sezion ... -armi.html
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