SOS Schievenin

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

SOS Schievenin

Messaggioda julius » mer feb 14, 2007 18:27 pm

Attenzione attenzione: in questi giorni sulla stampa locale continuano ad apparire articoli in cui si dà per possibile (se non addirittura per probabile) la riapertura della vecchia cava che si trova nella valle di Schievenin,sul Monte Grappa, a pochi metri dalle ben note e frequentate falesie !!
Fino ad ora c'è da registrare quasi solo la reazione contraria del CAI, mentre l'amministrazione comunale di Quero sembra addirittura propensa ad accettare la cava purchè i camion vengano fatti arrivare tramite una galleria ( come dire: altri scavi e stravolgimenti ).
Chiedo a tutti gli arrampicatori,alpinisti o semplicemente appassionati della montagna che conoscano la bellezza di quei luoghi e di quelle rocce di far sentire la propria voce, scrivete,inviate e-mail al Comune di Quero, alla Provincia di Belluno, alla Regione Veneto, insomma a tutte le amministrazioni che dovrebbero avere voce in capitolo sulla questione.

SALVIAMO SCHIEVENIN DALLE CAVE !!!!!!!!!
julius
 
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mar set 25, 2007 11:38 am

BASSO FELTRINO La ditta Rech ha inviato in Comune a Quero la documentazione necessaria per confermare la concessione alle estrazioni in valle
Chiesto il rinnovo per la miniera di Schievenin
Il sindaco Bruno Zanolla: «Avrei preferito che l?incartamento non fosse mai arrivato. Studierò la documentazione»

Basso Feltrino
Probabilmente era già nell'aria; e l'incontro "Miniere: nessun dorma" proposto dal Comitato col del Roro e previsto per venerdì prossimo ad Alano poteva esserne un presagio. Però ora è ufficiale: la ditta di escavazioni Rech di Schievenin ha presentato venerdì in Comune a Quero un voluminoso plico contenente la documentazione inerente alla procedura di rinnovo della concessione mineraria "Schievenin " con annessi progetto di coltivazione e valutazione di impatto ambientale. La documentazione era stata depositata in Regione all'inizio dello scorso mese di agosto e da venerdì, oltre che a Quero, è depositata, come prevede la normativa vigente, anche in Provincia e in Comunità Montana Feltrina. Il sindaco di Quero Bruno Zanolla conferma di aver visto il plico ieri mattina ma di non averlo ancora esaminato. «Ritengo inutile e difficile fare considerazioni prima di esaminare attentamente la documentazione» esordisce il primo cittadino di Quero. «Avrei preferito - aggiunge Zanolla - che essa non fosse mai arrivata. Ora però c'è l'obbligo di analizzare nel dettaglio il progetto per aprire ogni tipo di discussione e produrre tutte le osservazioni e controdeduzioni relative». Anche uno dei titolari della ditta escavatrice Marziano Rech preferisce attendere che l'iter segua la sua strada e preferisce non anticipare alcun dettaglio. «Nei prossimi giorni - spiega Rech - daremo ampia pubblicità al progetto tramite inserzioni sui principali quotidiani del Veneto. Ora stiamo predisponendo un calendario per definire le varie tappe da seguire fra le quali la dovuta presentazione al pubblico del progetto dettagliato. Oltre agli aspetti forestale, geologico e, più genericamente, di impatto ambientale, relazioneremo nel dettaglio anche riguardo alla galleria prevista per raggiungere la miniera». Questa collegherà la valle di Schievenin alla valle del Piave e dovrebbe avere l'imbocco nell'area di fronte alla miniera alla sinistra orografica della valle. «Il progetto - aggiunge Rech - prevede il trasporto del materiale direttamente con camion». Pertanto la lavorazione è prevista direttamente in loco. La galleria uscirà sulla strada provinciale che sale verso Quero (nel tratto denominato "Moscheta") poco lontano dall'incrocio con la strada regionale feltrina. «Da qui - conclude l'intervistato - una nuova bretella raggiungerebbe la Feltrina sulla quale verrebbe realizzata una rotatoria per l'immissione dei camion e che renderebbe anche molto più agevole l'incanalamento e il deflusso del traffico diretto a e proveniente da Quero». Il tema miniere aveva infuocato l'intera primavera nel territorio bassofeltrino con la presentazione di un progetto di escavazione mineraria sul territorio del Comune di Alano da parte della Cementirossi. La conseguente sollevazione popolare aveva portato la ditta di Piacenza a chiedere una sospensiva a tempo indeterminato.


il Gazzettino- BL- Edizione del 23/9
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mar set 25, 2007 11:46 am

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Messaggioda julius » mar set 25, 2007 22:24 pm

Che dire ?

Gente...IL FUTURO DELLA VALLE E' ANCHE NELLE NOSTRE MANI !!!

Passiamo parola il più possibile !
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mer set 26, 2007 17:16 pm

BASSO FELTRINO - La notizia apparsa domenica sul Gazzettino della presentazione della documentazione di rinnovo della concessione mineraria Schievenin non ha mancato di sollevare l'interesse nel Basso Feltrino.Oltre a quanto già scritto, ovvero che la miniera sarà servita da una galleria che sboccherà sulla provinciale per Quero per poi collegarsi alla feltrina, lo stesso titolare Marziano Rech ha confermato altre indiscrezioni, come l'utilizzo di un innovativo metodo di coltivazione denominato "fornello Canadese" e consistente nell'escavazione e nella lavorazione completamente in galleria e partendo dall'alto. «In sostanza - spiega Rech - polveri e rumori resteranno all'interno e dall'esterno non si vedrà nulla. Non creeremo disturbo alle palestre di roccia presenti e prevediamo a regime di impiegare dalle 30 alle 40 persone dando precedenza alla manodopera locale».

La galleria sarà lunga 4 chilometri, a doppia corsia. Infine, in prospettiva, il progetto prevede il passaggio da 1 a 7 milioni di metri cubi di materiale da asportare in 34 anni. Il sindaco di Quero Bruno Zanolla ha sfogliato la voluminosa documentazione «per la quale - spiega - ci sarà tutto il tempo per le debite considerazioni. Ho posto l'attenzione soprattutto sul rispetto delle nostre indicazioni irrinunciabili di non far passare i camion per i centri abitati di Schievenin e Quero che sono state rispettate, per cui la tranquillità dei residenti sarà salvaguardata. Ovviamente oltre all'illustrazione pubblica curata dalla ditta anche l'amministrazione proporrà degli incontri informativi».

Antonello Collavo, a nome del comitato Col del Roro che si era battuto contro la miniera di Campo, ha anticipato che «dopo aver appreso la notizia ci stiamo attivando per approfondire le caratteristiche del progetto al quale siamo sicuramente contrari e fin da ora».
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Messaggioda Dolmen » mer set 26, 2007 18:01 pm

Ma scusate, a me 7 milioni di mc sembrano pochi visto che per ripagarsi della galleria mi pare di aver sentito dire che dovranno produrre almeno 3 milioni di mc di materiale!
E se anche le lavorazioni verranno eseguite all'interno della cava le vibrazioni andranno sicuramente a smuovere anche la superficie creando di cero danni alle abitazioni dei residenti che nel corso di 34 anni rischiano di vedersi espropriare casa per motivi di sicurezza e poi di certo gli animali autoctoni della valle avvertiranno sicuramente le vibrazioni e spaventati lasceranno la zona.
E forando così pesantemente la montagna come faranno ad evitare il prosciugamento delle falde acquifere?
Se le falde vengono deviate la vegetazione rischia di subire pesanti conseguenze!
E per ultimo c'è da sperare che non chiudano la falesia a causa di smottamenti o distacchi dichiarandola così inagibile!
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Messaggioda gug » mer set 26, 2007 18:09 pm

Porca miseria, va a finire che non faccio in tempo a visitarla :cry:
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda Dolmen » gio set 27, 2007 8:11 am

E poi scusate 7 milioni di metri cubi ma avete idea di quanti sono???

Frana del Vajont, se non sbaglio 9milioni di mc!!! molti di voi hanno messo i piedi su quella frana, è impressionante!
Ora scavare sotto terra per 34 anni 7 milioni di mc di materiale e lavorarla all'interno a me sembra vallicidio premeditato!!!

E poi si sta parlando di 7 milioni di mc di materiale già lavorato pronto per l'utilizzo o si parla di volume estratto lordo?
Perché se la misura è di materiale pronto per la vendita i mc lievitano in fretta, molto in fretta e impiegano un istante a raddoppiare!!!!!!!!!!!!!!!!! :?: 8O :evil:
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Messaggioda Drugo Lebowsky » gio set 27, 2007 19:32 pm

Dolmen ha scritto:E forando così pesantemente la montagna come faranno ad evitare il prosciugamento delle falde acquifere?
....
E per ultimo c'è da sperare che non chiudano la falesia a causa di smottamenti o distacchi dichiarandola così inagibile!


lascia perdere la vegetazione che le radici mica arrivano al centro della terra.
ma per quante perizie geologiche si facciano nessuno sa con sicurezza se verranno tagliati piani di falda.
e per quanto concerne la inagibilità della palestra... è già stata prospettata qualora non vi sia un accordo tra le parti...
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Messaggioda Dolmen » ven set 28, 2007 10:47 am

Drugo Lebowsky ha scritto:
Dolmen ha scritto:E forando così pesantemente la montagna come faranno ad evitare il prosciugamento delle falde acquifere?
....
E per ultimo c'è da sperare che non chiudano la falesia a causa di smottamenti o distacchi dichiarandola così inagibile!


lascia perdere la vegetazione che le radici mica arrivano al centro della terra.
ma per quante perizie geologiche si facciano nessuno sa con sicurezza se verranno tagliati piani di falda.
e per quanto concerne la inagibilità della palestra... è già stata prospettata qualora non vi sia un accordo tra le parti...


appunto e se tagliano i piani di falda rischiano di mettere in secca anche gli strati più superficiali del terreno!!!
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Messaggioda Paoloche » ven set 28, 2007 16:47 pm

Dolmen ha scritto:E poi scusate 7 milioni di metri cubi ma avete idea di quanti sono???

Frana del Vajont, se non sbaglio 9milioni di mc!!! molti di voi hanno messo i piedi su quella frana, è impressionante!
Ora scavare sotto terra per 34 anni 7 milioni di mc di materiale e lavorarla all'interno a me sembra vallicidio premeditato!!!
!!!!!!!!!!!!!!!! :?: 8O :evil:


Quella era sui 240-250 milioni di m**3
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Messaggioda Dolmen » ven set 28, 2007 16:56 pm

Paoloche ha scritto:
Dolmen ha scritto:E poi scusate 7 milioni di metri cubi ma avete idea di quanti sono???

Frana del Vajont, se non sbaglio 9milioni di mc!!! molti di voi hanno messo i piedi su quella frana, è impressionante!
Ora scavare sotto terra per 34 anni 7 milioni di mc di materiale e lavorarla all'interno a me sembra vallicidio premeditato!!!
!!!!!!!!!!!!!!!! :?: 8O :evil:


Quella era sui 240-250 milioni di m**3


giusto sono andato a controllare, 250 milioni di mc!
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mar ott 02, 2007 9:12 am

BASSO FELTRINO Soddisfatto il Col del Roro per il successo della serata dedicata alla temuta diffusione delle miniere svoltasi venerdì nella palestra di Alano
Comitato cava: «Siamo in tanti e non ci fermiamo»
L?assessore provinciale Giuseppe Pison: «Il sito di Scalon è un biglietto da visita inaccettabile per tutto il Bellunese»

Basso Feltrino
Il comitato "Col del Roro" tira le somme all'indomani dell'affollata serata "Miniere: nessun dorma" organizzata allo scopo di rinfrescare idee e conoscenze in tema di escavazioni.

«L'incontro - spiegano i responsabili del comitato - è stato un chiaro segnale per far capire a tutti che non siamo andati in letargo. Per tenere alta la guardia abbiamo in cantiere altre cartucce che spareremo prossimamente allontanandoci da aspetti tecnici e politici per approfondire tematiche di tipo ambientalista e naturalistico».«Siamo oltremodo preoccupati dalle notizie che abbiamo appreso dalla partecipazione a incontri inerenti le nanopolveri che il cementificio - inceneritore di Pederobba pur nel rispetto delle normative vigenti immetterebbe in atmosfera inglobando nel cemento ceneri provenienti dalla combustione di copertoni e altri materiali. Stiamo dandoci da fare per allacciare ulteriori conoscenze che ci permettano di approfondire il delicato argomento per poi diffonderlo fra la gente. Abbiamo poi certezze che anche nell'area di San Lorenzo oltre l'abitato di Alano la situazione è in movimento».«Vogliamo tenere alta la guardia e far capire a politici, amministratori locali e a chi dice : "le cave si fanno lì e io posso stare tranquillo" che il pericolo è dietro l'angolo per cui dobbiamo vegliare per evitare che il basso feltrino divenga un polo minerario e chi pensava di essere tranquillo si possa trovare la cava nell'orto di casa».Durante l'incontro di venerdì moderato dal giornalista del Gazzettino, Sergio Zanellato, l'assessore provinciale Giuseppe Pison ha puntato il dito contro la miniera di Scalon che, situata all'ingresso della Provincia di Belluno, rappresenta «un biglietto da visita inaccettabile per la nostra Provincia per la quale la salvaguardia dell'ambiente è un elemento irrinunciabile».Pison, anticipando che le future cave del bellunese saranno costituite dai laghi, ha invitato la Regione a delegare alle Province la regolamentazione dell'attività di cava perché tali Enti la possano organizzare sulla base delle proprie necessità.Lo scrittore ambientalista Toio De Savorgnani ha criticato fortemente le leggi che stanno venendo avanti in tema di cave e miniere spiegando che «se le miniere della nostra Regione verranno assoggettate all'approvazione della Sovrintendenza del Veneto fatta da poche persone sovraccaricate da migliaia di progetti a testa all'anno che non hanno nemmeno il tempo di leggere, questi progetti andranno accantonati e, passati i 60 giorni, la formula del silenzio - assenso non permetterà di bloccare nulla».
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Messaggioda Drugo Lebowsky » sab ott 06, 2007 17:15 pm

Pubblicato ieri, 5 ottobre l'avviso di deposito dello Studio di Impatto Ambientale per la Minera di Schievenin.

Presentazione al pubblico Mercoledì 10 Ottobre 2007 ore 18,30 presso palestra comunale in Via Spaloa 20 a Quero.
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Messaggioda Drugo Lebowsky » lun ott 08, 2007 9:54 am

Miniera di Schievenin Mercoledì la verità


Quero
Studio e progetti relativi al rinnovo della concessione mineraria Schievenin verranno presentati ufficialmente alla cittadinanza dalla ditta concessionaria mercoledì prossimo alle 18,30 nella palestra comunale di via Spaloa. Durante l'incontro imposto dalle normative vigenti, i tecnici incaricati dalla ditta Rech Gianfranco e Marziano snc illustreranno la realizzazione dei progetti di coltivazione e delle relative pertinenze (strada di arroccamento e galleria dalla miniera allo sbocco sulla Strada Regionale 348 e raccordo con la Feltrina). Verranno inoltre descritte le fasi coordinate di estrazione del materiale per lotti in progressione dall'alto verso il basso attraverso la tecnica del "fornello - galleria di base" e le tecniche previste per la ricomposizione ambientale sull'intera superficie interessata dal nuovo progetto di 13 HA. «Abbiamo dato ampio risalto alla presentazione - spiega il sindaco Bruno Zanolla - inviando a tutti i residenti di Schievenin l'invito a partecipare e affiggendo specifici avvisi sulle bacheche del territorio comunale». Ora partiranno i 50 giorni (60 per il Comune) entro i quali i cittadini potranno produrre e presentare alla commissione complessa VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) eventuali controdeduzioni.
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Messaggioda gug » lun ott 08, 2007 22:14 pm

Io ho capito che bisognerà che mi sbrigo ad andarci a scalare prima che sia troppo tardi :cry:
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda gug » lun ott 08, 2007 22:14 pm

....a proposito: quanto dista da Bassano?
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda Drugo Lebowsky » gio ott 11, 2007 15:50 pm



QUERO Fra i 200 presenti per il rinnovo della concessione mineraria anche alcuni componenti del comitato "Col del Roro"
Tensioni all'incontro per Schievenin
Molti i refusi nel progetto presentato dagli esperti. Sollevati dubbi dal pubblico sul contenuto
Quero

Non sono mancati i momenti di tensione ieri sera fra le circa 200 persone che hanno preso parte alla presentazione pubblica di studio e progetti relativi al rinnovo della concessione mineraria Schievenin e i tecnici incaricati dalla ditta Rech Marziano e Gianfranco snc di illustrare il progetto. Prima della fine delle illustrazioni effettuate dalla dottoressa forestale Elena Agazia, dalla geologa Michéle Luisa Vuillermin, dall'ingegner Nicola Pasqua Di Bisceglie e dal geologo Luigino Scaramuzza e, dopo oltre 2 ore di descrizioni supportate da tavole e diapositive, alcuni si sono verbalmente scagliati contro ai relatori proponendo una miscellanea di domande e accuse. L'incontro è iniziato alle 18,30 quando i tecnici hanno illustrato la realizzazione dei progetti di coltivazione e delle relative pertinenze fra le quali la strada di arroccamento e la galleria che, partendo dalla miniera, sboccherà sulla Strada Regionale 348 Feltrina. Hanno poi descritto le fasi coordinate di estrazione del materiale per lotti in progressione dall'alto verso il basso attraverso la tecnica del "fornello - galleria di base" e le tecniche previste per la ricomposizione ambientale sull'intera superficie interessata dal nuovo progetto di 13 ettari. Elencati una miriade di numeri e dettagli tecnici fra i quali gli oltre 78 milioni di euro di spesa per la realizzazione delle pertinenze e la valutazione delle maggiori immissioni di polveri e gas che porteranno ad una densità emissiva di 1,7 ton/anno kmq. Dopo oltre 2 ore di presentazione, con molti componenti fra il pubblico del comitato "Col del Roro" che la scorsa primavera aveva condotto un'accanita battaglia contro un altro progetto minerario, sono partite alcune fiammate: domande e considerazioni dal tecnico al pratico, dal personale al collettivo, dal provocatorio al meramente informativo. Marco Proverbio ha parlato dell'acqua della quale la valle di Schievenin è un serbatoio di fondamentale importanza chiedendo ai tecnici se hanno tenuto conto nei loro progetti dei potenziali danni che ne potrebbero derivare arrivando a ricordare i 2000 morti del Vajont a causa di errori tecnici di valutazione. Enis Pocchetto ha sottolineato i refusi rilevati nel progetto dove si parlava del fiume Brenta, della Comunità Montana del Brenta e di un mercato che si terrebbe ogni domenica chiedendosi pubblicamente se errori simili dovuti probabilmente ad un "copia incolla" da un analogo progetto non potessero essere sfuggiti anche negli aspetti tecnicamente rilevanti. Il presidente del comitato Col del Roro Paolo Di Natale ha chiesto di quantificare dimensionalmente gli 8 milioni di metri cubi di materiale che verranno scavati e si è chiesto come la galleria che porterà alla miniera intersecherà quella dell'Enel che porta l'acqua da Busche alla centrale idroelettrica di Fener.


da Il Gazzettino
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Messaggioda Drugo Lebowsky » gio ott 11, 2007 15:52 pm

gug ha scritto:....a proposito: quanto dista da Bassano?


mezz'ora, trequartid'ora a seconda dell'orario e di conseguenza del traffico.
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Messaggioda Drugo Lebowsky » mer ott 24, 2007 20:17 pm

Per fare il punto sul progetto sull?eventuale riapertura della miniera di Schievenin, viene organizzata una serata in collaborazione con il comitato ?Col de Roro?.

giovedì 25 ottobre ore 20.45
presso ex Chiesa di S.Gregorio,
vicolo S.Gregorio - Treviso
( laterale via Barberia )


Nella serata verrà presentato, in sintesi, lo stato di avanzamento del progetto e lo studio di impatto ambientale, presentato dalla ditta titolare della concessione mineraria ?Schievenin?.
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