da Scannagatti » mer gen 20, 2016 19:05 pm
da VYGER » mer apr 06, 2016 11:38 am
da scairanner » mer ott 10, 2018 23:53 pm
da crodaiolo » gio ott 11, 2018 8:18 am
da funkazzista » gio ott 11, 2018 8:31 am
da Spartaco » gio ott 11, 2018 9:21 am
scairanner ha scritto:Intanto questi sconosciuti, zitti zitti quatti quatti, passeggiano tranquillamente su vie che la maggior parte degli alpin... scusate arrampicatori si sogna di poter vantare sul proprio curriculum.
Mi piace pensare a molte altre cordate barbare che si divertono su questi gradi senza troppe seghe. Finalmente.
"Mi riesce difficile elencare le loro innumerevoli ascensioni effettuate in questi anni perché quasi tutte di grande spessore e difficilmente comparabili fra loro. Hanno ormai scalato tutte le più impegnative pareti delle Dolomiti percorrendone gli itinerari più difficili e significativi quasi sempre in arrampicata libera. In Marmolada ad esempio oltre alle vie classiche salgono, “Olimpo”, la “Via attraverso il pesce”, la “Cattedrale” e “Specchio di Sara”. Innamorati della valle di San Lucano hanno stabilito lì il loro campo base abituale; qui hanno ripetuto i due diedri di Casarotto allo Spiz di Lagunaz, la via “Oggioni” allo Spiz d’Agner Nord, mentre al Sass Dla Crusc ripetono in libera le due belle vie di Nicola Tondini: “Perla Preziosa e Menhir” . In Civetta scalano in giornata la “Kein rest von Sehnsucht” a Punta Tissi, la “Gilberti Castiglioni” sulla Busazza e la “Piussi Redaelli” alla Torre Trieste. Gli riesce inoltre la prima libera integrale e “a vista” della fessura “Franceschi-Bellodis” con difficoltà oltre l’ottavo grado su una chiodatura parsimoniosa e ormai datata."
http://www.alpinismi.com/it/2018/10/09/la-calata-dei-barbari-del-xxi-secolo/
da Pié » gio ott 11, 2018 9:39 am
scairanner ha scritto:Mi piace pensare a molte altre cordate barbare che si divertono su questi gradi senza troppe seghe. Finalmente.
da scairanner » gio ott 11, 2018 9:42 am
Spartaco ha scritto:
fa confusione.il titolo.diceva obbligatori.
da crodaiolo » gio ott 11, 2018 9:58 am
da Pié » gio ott 11, 2018 10:33 am
scairanner ha scritto:Spartaco ha scritto:
fa confusione.il titolo.diceva obbligatori.
Ha.ragione Perla preziosa.e VIII+ obbl. vado.ad aprire.un topic nuovo e.scancello questo.
da Spartaco » gio ott 11, 2018 10:35 am
scairanner ha scritto:Spartaco ha scritto:
fa confusione.il titolo.diceva obbligatori.
Ha.ragione Perla preziosa.e VIII+ obbl. vado.ad aprire.un topic nuovo e.scancello questo.
da scairanner » gio ott 11, 2018 11:03 am
Spartaco ha scritto:scairanner ha scritto:Spartaco ha scritto:
fa confusione.il titolo.diceva obbligatori.
Ha.ragione Perla preziosa.e VIII+ obbl. vado.ad aprire.un topic nuovo e.scancello questo.
fa.confusione.
i due diedri di Casarotto allo Spiz di Lagunaz,
la via “Oggioni” allo Spiz d’Agner Nord,
Gilberti Castiglioni” sulla Busazza
“Piussi Redaelli” alla Torre Trieste
fessura “Franceschi-Bellodis”
da scairanner » dom gen 06, 2019 1:21 am
pisolo ha scritto:Banalmente, mi vien solo da aggiungere alla lista dei nomi Daniele De Candido e Icio dall'Omo
da Eionedvx » dom lug 04, 2021 11:08 am
da Pié » lun lug 05, 2021 17:25 pm
Eionedvx ha scritto:Riapro il topic
Qualche tempo fa è stato pubblicato da Grivel un breve film sull'evoluzione dei materiale e della difficoltà dell'arrampicata su ghiaccio; mi è sembrato tutto molto "simile" a questo topic.
Ovviamente con l'aumentare delle difficoltà aumenta in maniera proporzionale il rischio, il quale dovrebbe essere controbilanciato da un altrettanto proporzionale aumento della tecnica e delle protezione (leggasi: si sono inventati i dadi, i friend, i tricam, quando prima c'erano sollo chiodi e cunei, o viti facilmente avvitabili quando prima c'erano veri e propri chiodi da ghiaccio).
Si arriva, però, inevitabilmente, ad un punto oltre il quale si può proseguire con le difficoltà e conseguentemente con il rischio oggettivo, ma questo non è più pareggiato dalle altre due variabili... Che fare, allora?
Vie di ghiaccio sottile e candele effimere, per quanto emozionanti e di elevata difficoltà, evidentemente ponevano dei seri problemi per la vita degli apritori e dei ripetitori, a cui aggiungere il rischio dovuto all'effimerità del ghiaccio stesso (talvolta rintracciabile anche nella roccia marcia).
Marlier&co sono scesi al compromesso del dry tooling per salire con tecnica e difficoltà, dello spit nel passaggio duro e alle soste a prova di bomba, per la qualità delle protezioni.
Portare a casa la pelle rimane più importante che l'evoluzione nella purezza senza compromessi.
Quando si parlerà di questo "limite" (tutto soggettivo, per carità) in arrampicata/alpinismo?
Perché, checché se ne dica, ho i miei dubbi che su un X la proteggibilità sia simile ad un VI...
da funkazzista » mar lug 06, 2021 8:34 am
Eionedvx ha scritto:Quando si parlerà di questo "limite" (tutto soggettivo, per carità) in arrampicata/alpinismo?
da Pié » mar lug 06, 2021 16:55 pm
funkazzista ha scritto:Eionedvx ha scritto:Quando si parlerà di questo "limite" (tutto soggettivo, per carità) in arrampicata/alpinismo?
Forse non ho capito la domanda, perché a me sembra che non si parli d'altro.
da Eionedvx » sab ago 14, 2021 16:23 pm
climbalone ha scritto:Youtube, matematica e arrampicata:
https://youtu.be/NgKav5vNSUI
da Achille_piè_veloce » sab ago 14, 2021 19:50 pm
climbalone ha scritto:Youtube, matematica e arrampicata:
https://youtu.be/NgKav5vNSUI
da pisolo » mer dic 15, 2021 17:29 pm
pisolo ha scritto:Ho da qualche parte delle foto di Mittersteiner in Marmolada su placche pazzesche e si vede la corda scivolare giù nel nulla. Da brividi.
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