coniglio ha scritto:sono sollevato.
sebbene con peculiarità singole noto che bene o male siamo bene o male
tutti in linea.
mi spiace molto per questo periodo
crdo che stiampo toccando con mano
i limiti concreti e molto delicati delle democrazie vecchia scuola
in un momento profondamente delicato.
queste, e ora ne sono ancor più convinto, si basano
non sul sapere ma sul "sentire". sull'imparare a sentire...
boh. digressione emo da quattro soldi.
per chi volesse approfondire (dimmi che ne pensi Giacomo)
https://www.ilpost.it/carloblengino/202 ... damentali/
Ciao Coniglio (avrei voluto usare il tuo nome, ma sul forum non l'hai mai usato e magari non ti fa piacere),
l'articolo che hai linkato lo trovo ben scritto.
Devo confessarti, tuttavia, che al momento non mi sono dedicato a grandi riflessioni sul tema. Colpevolmente, e faccio ammenda.
Potrei addurre qualche giustificazione anche valida (ricorsi che non si scrivono da soli, cercare di mantenere in casa un certo clima di leggerezza per lupa e lupetta in arrivo, sono anni che non riprendo in mano il manuale di costituzionale, ecc...), ma la verità è che, al momento, concordo grossomodo con le misure adottate.
Al netto delle giuste critiche (ben espresse e riassunte in questo topic, in toni "forumistici" a volte, ma ormai ci conosciamo quasi tutti di penna e certe cifre stilistiche sono anche la cosa bella del forum, quando non si esagera), la situazione è:
- grave
- nuova
- complessa
E' chiaro che con queste premesse, qualsiasi cosa fai sbagli.
Chiudere tutto subito sarebbe stato astrattamente possibile, ma non l'avremmo mai accettato. Non fa parte della nostra cultura. (un esempio scemo: in america col rischio uragani evacuano -!- città intere, anche se poi quello si sposta... qui da noi non oso immaginare la gogna pubblica per misure prudenziali rivelatesi eccessive...).
Si è proceduto per passi, e così si va avanti.
Se avessero detto da subito "fino al 31 maggio" invece che "fino al 3 aprile", avremmo visto sì scene di isteria collettiva. La gente ha bisogno di tempo fisiologico per abituarsi a un cambiamento delle proprie abitudini, specie davanti a un pericolo non immediato e tangibile (come una guerra), ma più subdolo come un virus che qualcuno diceva essere un'influenza.
Eppure, dati alla mano (poteva mai essere una semplice influenza a fermare un paese come la Cina, in piena guerra commerciale?), si capiva già che saremmo arrivati a questo punto.
Si spera che le misure adottate ci diano il tempo di reggere finché non arrivino cure efficaci/vaccino, e "tempo di reggere" vuol dire tenere il numero di malati che hanno necessità di ricovero inferiore al numero di posti disponibili negli ospedali...
Come hanno già scritto, non fa parte della nostra cultura (vivaddio) non fare nulla e "qualcuno morirà"...
Mi sa che ho già scritto troppo, e molto ci sarebbe ancora da scrivere.
Un'ultima cosa: è verissimo che viviamo in un'epoca dove conta di più la percezione che non la conoscenza dei fatti, gli slogan piuttosto che i ragionamenti. Ed è un grande male... Risultato da un lato di una certa superficialità, dall'altro di una mole infinita di stimoli/informazioni: se uno non è più che preparato (studi), fa fatica a distinguere le fonti affidabili e concentrare i propri sforzi in maniera logica...
Speriamo di uscirne, soprattutto adesso che abbiamo "forzatamente" più tempo a disposizione...
Un abbraccio (virtuale) a tutti
PS: ciao Vyger, guarda che se scrivi su un progetto che l'attività motoria è uno dei motivi per cui sono consentiti spostamenti secondo me non scrivi una cosa corretta
(cercati qualche mio post precedente)