Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Consigli, tecniche, materiali e varie utilità.

Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda espo » mar dic 02, 2014 20:09 pm

Kinobi ha scritto:
Non esiste la norma sulla "catena".
Esite il buon senso.

E


grazie :wink:

leggendo il post mi son ricordato di aver visto e avuto fra le mani, anni ,,,, #-o anni fa delle catene che avevano i primi anelli aperti e sovrapposti che potevano esser messi nelle piastrine e poi chiusi con una pinza. son sicuro che esistono ancora su qualche sosta qua attorno a casa mia anche se ora nn mi vien in mente dove.

esiste ancora? era roba industriale? era roba x climb? vale i l discorso di cui sopra? hai idea?
massimo

Ci sono nomadi che si sentono a casa ovunque
altri che non si sentono a casa da nessuna parte

Io sono uno di questi.
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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda Emanuele. » mar dic 02, 2014 20:12 pm

giorgiolx ha scritto:
Emanuele. ha scritto:
giorgiolx ha scritto:...


fonte?


Locals

La cosa che mi lascia perplesso, è che se su quel masso c'era della resina, vuol dire che qualcuno si era accorto che era pericoloso... Chisà se è stato il chiodatore o qualcun altro... Quella via era ripetutussima...

voci quindi...cioè quello che scrivi è molto grave, prima di commentarla vorrei sapere se è veramente ma veramente vera


Certo, però fondamentalemente è l'unica versione che c'è dell'accaduto, non essendocene altre, e conoscendo chi lo dice, ho buoni motivi per darle buona, sopratutto quello della resina.

ncianca ha scritto:Vi rendete conto vero che c'è molta più gente che chioda di quello che pensiamo? Azioni correttive dei singoli anche se fatte in buona fede e con cognizione di causa hanno sempre e solo il risultato di scatenare polemiche senza soluzione. Non esiste ancora il patentino per scalare, ma forse dovrebbe esistere quello per chiodare.

O forse va bene così...

In fondo chi scala decide e tacitamente accetta che quel giorno può anche morire. Se non gli piace l'idea, cambi gioco. Chi è, fa finta di o vorrebbe essere alpinista sono sicuro che non ha mai fatto fatica a capire questo semplice concetto. Alla Gerva non so quante volte mi hanno detto che in montagna si muore, e avevo 16 anni, non proprio il migliore dei modi per incoraggiare un bocia. Vecchi tromboni cajani, facevano gli eroi romantici, ma avevano ragione. In montagna si muore, pochi cazzi.

E in falesia no? Pure in falesia. Purtroppo. Signori sono fatti brutti di cronaca, non è terrorismo, sono eventi rari, vivaddio, ma sono eventi reali. Se mi sfracello perché la via è chiodata male è colpa mia che mi ci sono messo su quel tiro. E verrò ricordato come un'emerita testa di c***o da amici e parenti per generazioni. Di più non penso che meriterei.

Penso di avere postato anche qui, qualche anno fa ormai, la storia del climber suddito che ha perso la vita in un incidente simile a Portland, Perfida, spit salta via con roccia attaccata, si taglia la corda, si sfracella sulle rocce, niente da fare. Nessuno, ripeto nessuno, si è lamentato della roccia, della chiodatura, dei soccorsi o quant'altro. A parte gli italiani ovviamente. I sudditi hanno tanti difetti, ma ragionano in modo semplice e a volte aiuta. Su tutto il materiale che usiamo per scalare c'è scritto che svolgiamo una attività con rischio mortale. Il suddito legge prende atto e accetta il suo destino. Noi invece andiamo oltre. Non solo rifiutiamo questo concetto, ma pensiamo ancora prima di subire l'incidente di chi potrebbe essere colpa casomai ci succedesse qualcosa. Non è raro sentire critiche alla chiodatura in diretta, "eh ma sta sosta andrebbe cambiata", "questo spit si muove andrebbe stretto", "ma perché hanno messo lo spit lì? Il passaggio è qui!". Critiche, lamentele, capricci, mai niente di costruttivo. Come potrebbe essere il silenzio dei sudditi. Zitto e scala. E poi ci mettiamo pure la frecciata ai soccorsi. Se fosse successo qui... eh, ma qui è qui, lì e lì. Mondo ladro e ingiusto, purtroppo qui è solo qui, non è anche lì, saranno loro barbari incivili, "qui" non è neanche a Londra se è per questo che ho aspettato ore, ripeto, ore in pronto soccorso con mia suocera che aveva un malore e non ci ha cagati nessuno; in ospedale a Chelsea mica a fucking Seven Sister e dopo ore, insisto, ore siamo andati via a soffrire in silenzio a casa. Zitto e soffri. Pragmatismo suddito. Che senso ha lamentarsi di un sistema che per definizione non può che essere in perdita e dove ogni disequilibrio non è solo merito, ma anche colpa... discorsi di economia politica che preferisco non affrontare per buona creanza.


Concordo pienamente. Quando ho cominciato a scalare mi sono sempre preso la responsabilità di quello che faccio, a mio rischio e pericolo, senza volere mai scaricare la colpa su terzi. Se qualcosa si rompe è solo colpa mia che ho accettato il rischio. Sono consapevole di questo, ma vedo che quasi nessuno la vede così...
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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda Vigorone » mar dic 02, 2014 21:18 pm

Kinobi ha scritto:OT:
oso "informarvi".
Non esiste una catena "omologata", in quanto la norma UIAA non esiste.
C'è la norma En 959 sugli spit che parla di 20 o 25 KN minimo, e quella sui resinati EN123.

Non esiste la norma sulla "catena".
Esite il buon senso.

E


capi'... :oops: :oops: :oops: :oops: :oops: :oops: :oops:
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devi augurarti che la strada sia lunga
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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda rf » mar dic 02, 2014 21:33 pm

Emanuele. ha scritto:Concordo pienamente. Quando ho cominciato a scalare mi sono sempre preso la responsabilità di quello che faccio, a mio rischio e pericolo, senza volere mai scaricare la colpa su terzi. Se qualcosa si rompe è solo colpa mia che ho accettato il rischio. Sono consapevole di questo, ma vedo che quasi nessuno la vede così...


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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda Kinobi » mar dic 02, 2014 21:53 pm

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Ultima modifica di Kinobi il sab dic 13, 2014 10:43 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda Kinobi » mar dic 02, 2014 21:56 pm

rf ha scritto:
Emanuele. ha scritto:Concordo pienamente. Quando ho cominciato a scalare mi sono sempre preso la responsabilità di quello che faccio, a mio rischio e pericolo, senza volere mai scaricare la colpa su terzi. Se qualcosa si rompe è solo colpa mia che ho accettato il rischio. Sono consapevole di questo, ma vedo che quasi nessuno la vede così...


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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda scairanner » mar dic 02, 2014 22:26 pm

Emanuele. ha scritto:
ncianca ha scritto:Vi rendete conto ........


Concordo pienamente. Quando ho cominciato a scalare mi sono sempre preso la responsabilità di quello che faccio, a mio rischio e pericolo, senza volere mai scaricare la colpa su terzi. Se qualcosa si rompe è solo colpa mia che ho accettato il rischio. Sono consapevole di questo, ma vedo che quasi nessuno la vede così...


Non siamo tutti uguali, certo la tua visione è condivisibile, la penso anch'io così, ma oggi c'è una grande quantità di gente che arrampica e, a parte i "vecchi" ormai irrecuperabili molti di questi sono giovani che, a differenza di chi ha cominciato come me negli anni 80 (e penso te e molti altri forumisti) , quando l'attività in falesia era agli inizi e molto spesso parallela ad una attività in pareti alpine, esce da una sala boulder e si trova a volte per la prima volta, senza alcuna esperienza, in un ambiente che confonde (a livello di sicurezza) con quello di una sala indoor. L'ho già scritto ma lo ripeto: sabato un ragazzino su una via durissima(e piuttosto ripetuta) a Misja volava ripetutamente su uno spit completamente arrugginito al quale era collegato un maillon altrettanto arrugginito con una fettuccia marcia e con un moschettone la cui leva rimaneva aperta, ma ho dovuto farglielo notare perchè sembrava che la cosa fosse assolutamente normale per lui. Insisto sul fatto che queste conoscenze andrebbero condivise anche nelle palestre e ai corsi e soprattutto ai giovani, che spesso (parlo per esperienza personale) sono talmente concentrati sull'arrampicata (ognuno a suo modo) da trascurare completamente il fattore sicurezza.
-Come sarà la scalata di Adam Ondra nel 2030?
-Arrampicherò di certo. Spero di non scalare peggio di quanto non faccia ora...


-meno internet, più cabernet
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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda rf » mer dic 03, 2014 1:35 am

scairanner ha scritto:.... a Misja volava ripetutamente su uno spit completamente arrugginito al quale era collegato un maillon altrettanto arrugginito con una fettuccia marcia e con un moschettone la cui leva rimaneva aperta...


2 considerazioni veloci

tu gli hai fatto notare che stava giocando col fuoco? Mi pare di si. Bravo, non sei tenuto a farlo.

Lui anziché pugnalarsi al basso ventre guardando youporn e motivarsi alla trazione su 8a.nu potrebbe anche informarsi, fare esperienza, parlare etc etc

le nuove generazioni sono arroganti come lo eravamo noi e come lo erano quelli più vecchi di noi. Arroganti, superficiali e supponenti.

Poi prendi una bastonata di qua, prendine una di la...vedi un amico che si fa male, un friend che si rompe, una corda che strefola etc etc e tutt'a un tratto sei vecchio anche tu, e ti trovi qui che pontifichi sui giovani.

va bene così, il compito dei vecchi è ficcare qualcosa nella zucca dei giovani, quello dei giovani dire che i vecchi rompono il qazzo e farsi grandi pippe ispirandosi alle ragazzine che non gliela danno...
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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda funkazzista » mer dic 03, 2014 9:28 am

Emanuele. ha scritto:Quando ho cominciato a scalare mi sono sempre preso la responsabilità di quello che faccio, a mio rischio e pericolo, senza volere mai scaricare la colpa su terzi. Se qualcosa si rompe è solo colpa mia che ho accettato il rischio. Sono consapevole di questo, ma vedo che quasi nessuno la vede così...

Anch'io la vedo così.
Chiunque abbia un minimo di sale in zucca, e abbia provato a pensarci, la vede così.

Però quello che non accetto è il discorso "arrampica e taci".
Se nell'attrezzatura di qualche via vedo qualcosa che non è sicuro, e non posso fare niente per sistemare le cose, io lo dico.
E non lo dico per lamentarmi gratuitamente, o per cercare delle "colpe".
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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda Persephone84 » mer dic 03, 2014 9:57 am

rf ha scritto:
scairanner ha scritto:.... a Misja volava ripetutamente su uno spit completamente arrugginito al quale era collegato un maillon altrettanto arrugginito con una fettuccia marcia e con un moschettone la cui leva rimaneva aperta...


2 considerazioni veloci

tu gli hai fatto notare che stava giocando col fuoco? Mi pare di si. Bravo, non sei tenuto a farlo.



OT
in merito a questo ho un dubbio, ma un dubbio dubbio, nel senso che proprio non so ...
più di una volta ho sentito dire che in caso di incidente in falesia/via/montagna/salcazzi, comunque ovunque non ci sia una persona responsabile univocamente definita, come invece potrebbe essere un corso dove sono presenti degli istruttori, in caso di incidente la responsabilità cade sulla persona più esperta presente al momento dell'accadimento del fatto, poichè la persona più esperta dovrebbe intervenire in caso di comportamenti scorretti (non è il caso dell'incidente di San Vito)
ora, io non so se è vero o se è una delle classiche leggende metropolitane che tanto circolano, ma a me sembra una gran quazzata perchè chi sono io per andare a rompere i quaglioni a chicchessia, e soprattutto, come faccio a stabilire se la persona che ho di fronte è più/meno esperta di me?
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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda PIEDENERO » mer dic 03, 2014 10:26 am

Persephone84 ha scritto:
rf ha scritto:
scairanner ha scritto:.... a Misja volava ripetutamente su uno spit completamente arrugginito al quale era collegato un maillon altrettanto arrugginito con una fettuccia marcia e con un moschettone la cui leva rimaneva aperta...


2 considerazioni veloci

tu gli hai fatto notare che stava giocando col fuoco? Mi pare di si. Bravo, non sei tenuto a farlo.



OT
in merito a questo ho un dubbio, ma un dubbio dubbio, nel senso che proprio non so ...
più di una volta ho sentito dire che in caso di incidente in falesia/via/montagna/salcazzi, comunque ovunque non ci sia una persona responsabile univocamente definita, come invece potrebbe essere un corso dove sono presenti degli istruttori, in caso di incidente la responsabilità cade sulla persona più esperta presente al momento dell'accadimento del fatto, poichè la persona più esperta dovrebbe intervenire in caso di comportamenti scorretti (non è il caso dell'incidente di San Vito)
ora, io non so se è vero o se è una delle classiche leggende metropolitane che tanto circolano, ma a me sembra una gran quazzata perchè chi sono io per andare a rompere i quaglioni a chicchessia, e soprattutto, come faccio a stabilire se la persona che ho di fronte è più/meno esperta di me?

paradossalmente è meglio non intervenire!
e poi, cosa vuole dire intervenire? fermare con la coercizione?
la questione è più complessa e riguarda situazioni di particolare emergenza o pericolo, non la falesia.
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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda Kinobi » mer dic 03, 2014 10:29 am

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Ultima modifica di Kinobi il sab dic 13, 2014 10:43 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda PIEDENERO » mer dic 03, 2014 10:54 am

funkazzista ha scritto:
Emanuele. ha scritto:Quando ho cominciato a scalare mi sono sempre preso la responsabilità di quello che faccio, a mio rischio e pericolo, senza volere mai scaricare la colpa su terzi. Se qualcosa si rompe è solo colpa mia che ho accettato il rischio. Sono consapevole di questo, ma vedo che quasi nessuno la vede così...

Anch'io la vedo così.
Chiunque abbia un minimo di sale in zucca, e abbia provato a pensarci, la vede così.

Però quello che non accetto è il discorso "arrampica e taci".
Se nell'attrezzatura di qualche via vedo qualcosa che non è sicuro, e non posso fare niente per sistemare le cose, io lo dico.
E non lo dico per lamentarmi gratuitamente, o per cercare delle "colpe".

l'approccio corretto, arrivando in una falesia per me nuova, dovrebbe essere:
1) valuto lo stato delle cose. se non mi piace mi adeguo e scalo lo stesso, magari sacramentando un po' verso il chiodatore o il creatore e stop. gli fischieranno le orecchie, amen.
2)me ne vado perché ritengo che la falesia non sia sicura abbastanza (per me).

resta il fatto che, è vero che chi chioda cerca di farlo bene e se sbaglia è in buona fede, però c'è un però. non tutto il lavoro eseguito può essere controllato e verificato da chi , in quel momento è li per scalare e se dovesse accadere qualcosa a qualcuno per un grave e stupido errore del chiodatore, mi spiace ma io mi incazzo e parecchio!


diversa è la situazione in falesie con chiodatura vetusta o usurata e non più curata da chi normalmente se ne occupava perché ovviamente nessuno può, in questo caso, pretendere niente e a questo punto rilancio e mi quoto:

Visto l 'importanza che l'informazione assume nello svolgimento delle attività umane, considerando la pigrizia, la supponenza, la superficialità, il cazzodurismo e via dicendo i peggiori difetti dei climbers, mi pare manchi un sistema rapido e semplice tramite il quale reperire informazioni.
L' accesso alle falesie è, per fortuna, libero, quindi, qualora qualcuno avesse qualcosa da segnalare non è che si può mettere a disegnare sulle pareti ( cosa che fra l'altro ho fatto in almeno tre occasioni,in piccolo con un pennarellino e facilmente cancellabile).
O anche per chi volesse reperire informazioni, anche in rete con Google, non è così semplice e immediato.
Quindi, qui sul forum come su altri canali, non si potrebbe aprire una sezione apposita dal titolo per es.:
Situazione/stato falesie, vie, tiri e quant' altro, nelle quale segnalare situazioni potenzialmente pericolose?
È vero che già esistono i report sui siti tipo gulliver, ma non è che si possa star lì a leggere magari decine di commenti.
Mi viene anche in mente la bacheca di larioclimbing/paolo & sonia che è molto utile, ma, anche in questo caso è locale e non di immediata consultazione.
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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda Danilo » mer dic 03, 2014 11:00 am

PIEDENERO ha scritto:
funkazzista ha scritto:
Emanuele. ha scritto:Quando ho cominciato a scalare mi sono sempre preso la responsabilità di quello che faccio, a mio rischio e pericolo, senza volere mai scaricare la colpa su terzi. Se qualcosa si rompe è solo colpa mia che ho accettato il rischio. Sono consapevole di questo, ma vedo che quasi nessuno la vede così...

Anch'io la vedo così.
Chiunque abbia un minimo di sale in zucca, e abbia provato a pensarci, la vede così.

Però quello che non accetto è il discorso "arrampica e taci".
Se nell'attrezzatura di qualche via vedo qualcosa che non è sicuro, e non posso fare niente per sistemare le cose, io lo dico.
E non lo dico per lamentarmi gratuitamente, o per cercare delle "colpe".

l'approccio corretto, arrivando in una falesia per me nuova, dovrebbe essere:
1) valuto lo stato delle cose. se non mi piace mi adeguo e scalo lo stesso, magari sacramentando un po' verso il chiodatore o il creatore e stop. gli fischieranno le orecchie, amen.
2)me ne vado perché ritengo che la falesia non sia sicura abbastanza (per me).

resta il fatto che, è vero che chi chioda cerca di farlo bene e se sbaglia è in buona fede, però c'è un però. non tutto il lavoro eseguito può essere controllato e verificato da chi , in quel momento è li per scalare e se dovesse accadere qualcosa a qualcuno per un grave e stupido errore del chiodatore, mi spiace ma io mi incazzo e parecchio!


diversa è la situazione in falesie con chiodatura vetusta o usurata e non più curata da chi normalmente se ne occupava perché ovviamente nessuno può, in questo caso, pretendere niente e a questo punto rilancio e mi quoto:

Visto l 'importanza che l'informazione assume nello svolgimento delle attività umane, considerando la pigrizia, la supponenza, la superficialità, il cazzodurismo e via dicendo i peggiori difetti dei climbers, mi pare manchi un sistema rapido e semplice tramite il quale reperire informazioni.
L' accesso alle falesie è, per fortuna, libero, quindi, qualora qualcuno avesse qualcosa da segnalare non è che si può mettere a disegnare sulle pareti ( cosa che fra l'altro ho fatto in almeno tre occasioni,in piccolo con un pennarellino e facilmente cancellabile).
O anche per chi volesse reperire informazioni, anche in rete con Google, non è così semplice e immediato.
Quindi, qui sul forum come su altri canali, non si potrebbe aprire una sezione apposita dal titolo per es.:
Situazione/stato falesie, vie, tiri e quant' altro, nelle quale segnalare situazioni potenzialmente pericolose?
È vero che già esistono i report sui siti tipo gulliver, ma non è che si possa star lì a leggere magari decine di commenti.
Mi viene anche in mente la bacheca di larioclimbing/paolo & sonia che è molto utile, ma, anche in questo caso è locale e non di immediata consultazione.

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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda ncianca » mer dic 03, 2014 11:34 am

PIEDENERO ha scritto:...

PN... lo sai che tvtttttb, e ti penso sempre :smt058, però...

Ma perché planet dovrebbe farti questo favore e perché mai gli altri climber dovrebbero farti a loro volta il favore di fare la ricerca per te e servirtela nei canali giusti? I canali di comunicazione comunque esistono già, esiste la sezione falesie, boulder in questo forum, per esempio. Sì, qui si usano tutti i canali per sparare cazzate. Planet ha pensato infatti al canale per sparare cazzate, "parole in libertà", ma l'essere umano non ama evidentemente essere confinato e pisciamo fuori dal vaso in continuazione. Esiste gulliver.it Esiste camptocamp.org. Esiste UKC. Esiste 8a.nu Esiste FB. E come hai scritto anche tu, esiste come extrema ratio persino Google. Ohibò. Non è immediato e semplice, ma se vogliamo il lusso di sapere "prima", possiamo anche investire 2 minuti su internet "prima" di uscire di casa, o no?

Quando sei lì "per scalare" e non ti sei informato in modo adeguato, per quanto mi riguarda ti sei messo nelle condizioni sbagliate in partenza e hai poco da incazzarti. Nessuno ti ha invitato lì, nessuno ti ha chiesto soldi per offrirti un servizio, nessuno ti ha promesso nulla, nessuno ti ha costretto a scalare quel giorno. Ci sei andato di tua sponte. È come andare per funghi ed incazzarti perché non ce ne sono più. Ma proprio tu che ami fare vie e andare in montagna e che giri con un faldone di relazioni da fare invidia alla biblioteca del caai, proprio tu che sei sei il primo che chiamo quando ho bisogno di consigli pratici e logistici proprio tu in falesia devi trasformarti in un bimbominkia ff qualunque che ha bisogno che la falesia sia come la palestra, dove ci vai per scalare e basta e che peraltro tu non frequenti? Intendiamoci, sarebbe molto bello e comodo se fosse così. Ma non è così. Se un giorno esisteranno falesie a pagamento, quelle falesie saranno così. Te lo dico perché in Svizzera anche sono stato pinzato da gabella di otto euro (diviso 4 ovvero io ho scucito 2 euro) ed eravamo soli in falesia, perfettamente attrezzata su roccia perfetta. A Tunbridge Wells, le famose 5 sterle all'anno ci sono due settori, uno aggratis e l'altro a pagamento (5 sterle all'anno... quale deterrente). Ti devo dire dove stai solo e godi del silenzio del bosco e dove invece c'è un puttanaio, molto divertente per carità, ma nei giorni di sole (si contano sulle dita di una mano) trovi meno gente all'IKEA di sabato pomeriggio?

Per me il canale di informazione privilegiato sei tu. Continua ad informarti e ad arricchire il faldone, please. Dove lo trovo un altro PN... :mrgreen: :smt052
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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda Persephone84 » mer dic 03, 2014 11:40 am

Kinobi ha scritto: Sono certo che anche se non lo sai, tu hai una miopia!Se invece lo avvisi, ricordati una basilare regola "ogni cosa che dirai potrà essere usata conto di te".
Live and let die.
Concordo con te che se uno si spiattella davante ai tuoi occhi, la cosa da fastidio e ti rovina la giornata. Purtroppo è già capitato. Ma alle volte cercare di aiutare il prossimo, porta alla crocifissione.

Ciao,
E


se è per questo porto gli occhiali!!! ma quando scalo ho le lenti a contatto, quindi ho la scusa... non c'avevo gli occhiali, ero impossibilitata a vedere!!! :mrgreen:

comunque grazie della spiegazione...
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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda rf » mer dic 03, 2014 11:43 am

ti rispondo provocatoriamente e per farti inc@zzare, prendilo come giochino, non come cosa personale!

PIEDENERO ha scritto:resta il fatto che, è vero che chi chioda cerca di farlo bene e se sbaglia è in buona fede, però c'è un però. non tutto il lavoro eseguito può essere controllato e verificato da chi , in quel momento è li per scalare e se dovesse accadere qualcosa a qualcuno per un grave e stupido errore del chiodatore, mi spiace ma io mi incazzo e parecchio!

-nessuno ti ha detto di andare a scalare
-nessuno ti ha detto di andare a scalare li!
-non hai contribuito con mezzo euro a chiodare la falesia (a spanne dai 50 ai oltre 100 euro a tiro! di costi, lavoro escluso, che si sappia!), che diritti vanti?
-probabilmente hai cagato no lontano dalla base della falesia causando danno ai local.
-è esattamente come quello che segue le tracce dello speed rider in neve fresca, che si incazza quando arriva su una bara da 200 mt (successo a un mio amico a madesimo...). C@zzi tuoi!


PIEDENERO ha scritto:diversa è la situazione in falesie con chiodatura vetusta o usurata e non più curata da chi normalmente se ne occupava perché ovviamente nessuno può, in questo caso, pretendere niente e a questo punto rilancio e mi quoto:


la manutenzione è uguale alla chiodatura. Un tizio ha voglia di fare per sé stesso una falesia, una via, un qualcosa. Lo fa esattamente come e quando ritiene più opportuno farlo! È come incazzarsi se decido di costruirmi una moto e la faccio brutta. E poi non ci faccio manutenzione. La moto è mia, se vuoi salirci sono affari tuoi, io non ti dico nulla, ma sono affari tuoi
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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda ProcioneFalesio » mer dic 03, 2014 12:05 pm

Io penso che se in falesia capita di accorgersi che lo stato delle cose (spit, catena, roccia, ...) sia potenzialmente pericoloso, va segnalato (per questo la sezione apposita potrebbe essere una buona idea). Dall'altra parte potrebbe anche essere inutile visto che moltissimi non si informano. Comunque sia, sai che c'è qualcosa che può fare danni, lo dici perché è giusto dirlo. Quando vai sul ghiacciaio o da qualsiasi altra parte e trovi una bomba della guerra cosa fai? Lo segnali. Quando uno con la macchina davanti a te dopo una curva a gomito si schianta, cosa fai? Lo segnali agli altri automobilisti dietro di te. Paragoni forzati? Sicuramente, perché l'arrampicata e l'alpinismo sono due cose a sé stante, e quindi hanno le loro regole. Però, almeno in arrampicata sportiva in falesia, secondo me, segnalare un pericolo è giusto. Poi ognuno faccia quello che vuole, uno scali e non dica niente agli altri perché segue la filosofia "scala a tuo rischio e pericolo" (filosofia che rispetto moltissimo e anche le persone che la seguono). Per quanto mi riguarda, io seguo la mia "aiuta se puoi", cioè segnalerò se trovo qualcosa di pericoloso, interverrò se le mie conoscenze tecniche sono adeguate, e se qualcuno sta arrampicando su un tiro che so che ha qualcosa che non va, gli dico di stare attento lì, o, se è particolarmente grave, gli suggerisco di non scalare, poi lui/lei deciderà.
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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda #giacco# » mer dic 03, 2014 14:02 pm

Persephone84 ha scritto:
rf ha scritto:
scairanner ha scritto:.... a Misja volava ripetutamente su uno spit completamente arrugginito al quale era collegato un maillon altrettanto arrugginito con una fettuccia marcia e con un moschettone la cui leva rimaneva aperta...


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tu gli hai fatto notare che stava giocando col fuoco? Mi pare di si. Bravo, non sei tenuto a farlo.



OT
in merito a questo ho un dubbio, ma un dubbio dubbio, nel senso che proprio non so ...
più di una volta ho sentito dire che in caso di incidente in falesia/via/montagna/salcazzi, comunque ovunque non ci sia una persona responsabile univocamente definita, come invece potrebbe essere un corso dove sono presenti degli istruttori, in caso di incidente la responsabilità cade sulla persona più esperta presente al momento dell'accadimento del fatto, poichè la persona più esperta dovrebbe intervenire in caso di comportamenti scorretti (non è il caso dell'incidente di San Vito)
ora, io non so se è vero o se è una delle classiche leggende metropolitane che tanto circolano, ma a me sembra una gran quazzata perchè chi sono io per andare a rompere i quaglioni a chicchessia, e soprattutto, come faccio a stabilire se la persona che ho di fronte è più/meno esperta di me?



NOOOOOOOOOO!!!!!
questo , esattamente questo, è il punto!!!!


questo è il delirio in cui almeno la metà occidentale del mondo contemporaneo (il resto non lo conosco molto) sta scivolando sempre di più

tutto pensato in termini assicurativi, di responsabilita civile, di responsabilita penale.
non di vita reale.

oramai se uno vede un marciapiede sbrecciato cosa fa? alza un po' la punta del piede per non inciampare?

Noooo!!!!

la responsabilita non è sua, dello sbreccio. è del comune.
quindi non sta a lui alzare il piede.
inciampa. oh! sono caduto. di chi è la colpa?
richiesta risarcimento

la spirale delle assicurazioni, e il degrado del pensiero, e il distacco dalla realtà.

gli enti e i professionisti e le ditte devono difendersi da questo delirio, e stipulano polizze. che liquidano il danno , perchè entrare in causa non sarebbe conveniente.

QUINDI MORALMENTE SI DA' RAGIONE A TUTTI QUELLO CHE RICHIEDONO RISARCIMENTI

alimentando la spirale.
(aumentando ancor di più il gigantismo e il potere delle compagnie assicurative)
(favorendo leggi paradossali, come il divieto dello zucchero sfuso sui banchi bar: fenomeno che non può aver causato NESSUNA morte o malattia grave ad alcuno, ma non si sa mai...)

cerchiamo, almeno qui "dentro", di lasciare fuori questa putrefazione, vi va?

facciamo che vivevamo in un mondo senza avvocati, assicurazioni e sanguisughe.
facciamo che uno era libero di cadere dall'albero, di non essere alimentato da un tubo se non lo voleva, facciamo che uno poteva dare un consiglio a un amico senza temere una causa di risarcimento?
dai , sarebbe un bel gioco...
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Re: Incidente a San Vito: blocco della sosta viene via

Messaggioda uli » mer dic 03, 2014 14:16 pm

#giacco# ha scritto:
questo , esattamente questo, è il punto!!!!


questo è il delirio in cui almeno la metà occidentale del mondo contemporaneo (il resto non lo conosco molto) sta scivolando sempre di più


V A N G E L O
Noi siamo la pietra di paragone che fa sentire fichi gli altri. Come non esserne orgoglioni? (tacchinosfavillantdgloria)
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