Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

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Messaggioda coniglio » mar gen 07, 2014 18:33 pm

di Andrea Scanzi

Non mi piace la rubrica "Giornalista del giorno", varata qualche settimana fa da Beppe Grillo. Mi sa di gogna, è inquietante e controproducente. Alimenta l'idea del movimento "squadrista" e regala a giornalisti (spesso) in malafede la patente lisa del martire. Il post odierno su Toni Jop de L'unità, infatti, sta già regalando altri quintali di munizioni anti-M5S a media & casta.
Poi però ci sono anche alcune riflessioni da fare. L'ho detto stamani a L'aria che tira, lo ripeto qui. I giornalisti non sono intoccabili: se il paese è messo così male, buona parte della colpa è anche di tanti non-giornalisti, che invece di difendere la libertà hanno collaborato col potere (di destra, di centro, di sinistra). Come ha poi sostenuto di recente Luisella Costamagna, se per mesi - ogni giorno, sistematicamente - scrivi il falso su di me, addebitandomi ogni colpa del creato, prima o poi mi incazzo. E magari ti sputtano, soprattutto se ho un minimo di ribalta (e Grillo ne ha tanta). Gli stralci degli articoli di Oppo e Merlo erano a dir poco surreali. Ancor più quelli di tal Jop, che sosteneva come gli insulti a Bersani fossero colpa di Grillo: questa disinformazione e questa "caccia al grillino mezzo scemo" e dunque "colpevole" (per dirla con Fiorella Mannoia) sono intollerabili. Un insulto alla logica e al buon senso. L'Unità, o quel che ne resta, pare da tempo bearsi nel dare il peggio di sé proprio quando si occupa - con firme marginali e teneramente deboli - di Grillo e M5S. Resta immortale, tra i tanti, il titolo secondo cui "Grillo era contro i terremotati". Cito da tal Jop: "Cancellata la festa macabra dei grillini. [...] Il blog di Grillo ha fiutato per tempo e il ricovero d?urgenza (di Bersani, ndr) è stato sterilizzato di tutti i commenti. Un peccato negare la festa a chi l?attendeva con ansia. Una ingiustizia palese negare al padre spirituale di questa corale risposta di massa la soddisfazione per il pieno successo di una operazione culturale che ha pazientemente armato di bottiglie e di cotillons le coscienze di tanti ragazzi soddisfatti da un annuncio di possibile morte alle porte (..) è su questo coro che Grillo fonda il suo potere". Sorvolando sullo stile involuto dello scritto, il contenuto fa gelare il sangue. Finiamola anche con questa pippa della "solidarietà". Ma solidarietà de che? Grillo ha ripubblicato l'articolo di Jop, mica gli ha bombardato casa. Ho solidarietà per Luttazzi cacciato dalla tivù. Ho solidarietà per Antonio Padellaro trattato come "residuato dell'Unità" mesi fa proprio nel blog di Grillo (e Casaleggio). E rido ancora per gli attacchi del Galeazzo Ciano qualsiasi "ai finti amici del Fatto house organ del Pd" (all'insaputa del Pd). Ma non esprimo certo "solidarietà" per chi scrive falsità, sa di scriverle e così facendo sputtana una categoria intera (e un paese intero).
Un'ultima annotazione. Gli insulti vomitevoli e imperdonabili a Bersani hanno scatenato una fiumana di riflessioni sul "popolo della Rete". Purtroppo il web è anche questo: un meraviglioso luogo di confronto e informazione, ma anche uno sfogatoio per tanti fenomeni che nella vita reale non avrebbero il coraggio di criticare nemmeno un fagiolo lesso, ma che protetti da anonimato - o comunque dalla "distanza virtuale" - insultano. Provocano. Minacciano. Siamo un paese di tifosi: non si ragiona per idee, ma per curve. Ogni giorno io stesso ricevo insulti, minacce e auguri di morte. Ovunque, anche su questa pagina. E' bello? Non molto. Ma è la rete. I fini intellettuali che ieri sproloquiavano al bar al terzo giro di grappa, oggi spargono le loro frustrazioni in Rete. E se hai un po' di sfiga ti capita di imbatterti nelle loro riflessioni auliche. Buona parte degli insulti a Bersani sono comparsi nei siti di Repubblica e Fatto. Qualcuno ci ha voluto vedere la prova che gli insultatori erano quasi tutti grillini. No: molto semplicemente, il Fatto ha in un minuto gli accessi (e i commenti) che L'Unità ha verosimilmente in un mese. Come ha spiegato la collega Gisella Ruccia, Il Fatto ha deciso di cancellare l'intero post su Bersani e dunque tutti i commenti: non per "censura", ma perché ripulire tutti i commenti era impossibile: servivano risorse e mezzi che non abbiamo. E' però puerile sostenere che chi insultava era quasi sicuramente grillino, e dunque "è colpa di Grillo". Chi lo sosteneva metteva nelle loro bacheche questo screenshot tratto dal Fatto, come "prova" del loro argomentare. Gisella Ruccia ha voluto spulciare bacheche e credenziali di questi novelli eredi di Dante e Petrarca. La cito: "Non c'è neppure un simpatizzante del M5S, ma spiccano un nazionalista e un estremista di sinistra. Altri non hanno con me neppure un amico in comune orbitante nella galassia del M5S . Vuol dire che i grillini sono immacolati? No. Vuol dire che gli incivili sono ovunque. Tra i grillini, tra i renziani, tra i civatiani, tra i bersaniani, tra i berlusconiani, tra gli alfaniani. Ovunque. Il web è anche questo, l'Italia è soprattutto questo: un popolo di tifosi. Che spesso, in Rete, dà il peggio di sé.
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Messaggioda El Rojo » mer gen 08, 2014 10:52 am

DI ASA BENNETT
informationclearinghouse.info

Tony Blair ha incassato più di £ 13 milioni, il suo maggior successo economico da quando ha dato le dimissioni da Primo Ministro.

La ricchezza di Blair, che comprende una casa a Londra, una tenuta di campagna e numerose altre proprietà, è stimata in 70 milioni di sterline. L'ex PM ha costruito la sua fortuna negli anni come consulente ufficiale per la banca d'investimenti JP Morgan e per il colosso assicurativo globale con sede in Svizzera Zurich International.

Blair è consulente anche di alcuni governi, come ad esempio il regime del Kazakistan e richiede £ 250.000 per conferenze e partecipazioni private.





I sorprendenti risultati finanziari dell?anno scorso, che è terminato ad Aprile 2013, sono stati rilevati dai conti di due imprese di Blair, la Windrush Ventures e la Firerush Venturesscorsa, depositati la settimana scorsa presso la Companies House.


La Windrush Ventures, con 35 dipendenti, ha registrato un fatturato £ 14,9 milioni ed un utile, al netto delle imposte, di circa 2 milioni di sterline, segnando un aumento di £ 650.000 rispetto all'anno precedente. Ha pagato imposte sui profitti delle società per £ 653.000 come attestano i conti. Windrush ha pagato anche £ 12.100.000 di spese per affitti di uffici, viaggi e alberghi per Blair e per il suo entourage.
Sembra che lo staff di Blair guadagni una media di £ 86.000, mentre il direttore più pagato incassa dalla società £ 273.000.

Un funzionario della City ha detto al Sunday Telegraph : "Questi numeri mostrano un grande miglioramento rispetto all'anno precedente. L'anno commerciale di Blair è stato molto buono, un anno eccezionale - il suo anno migliore".

Sul sito-web Tony Blair si legge: "I dati che si leggono dagli ultimi bilanci ...mostrano solo lo stato finanziario delle due società, attraverso le quali vengono scaricati tutti icosti di funzionamento di tutte le attività globali del "Tony Blair Group" e non rappresentano gli utili, i guadagni o il profitto delle imprese. Questi dati non sono riconducibili al risultato finale delle imprese nel loro insieme."

Asa Bennett

Fonte : www.informationclearinghouse.info

Link : http://www.informationclearinghouse.inf ... e37310.htm

7.01.2014
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Messaggioda El Rojo » mer gen 08, 2014 22:36 pm

[youtube]http://www.youtube.com/v/3nSLpnFEV7s[/youtube]
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Messaggioda coniglio » gio gen 09, 2014 13:33 pm

"Il prelievo ai lavoratori della scuola non è stato sventato. Salvi i docenti grazie alla tempestiva denuncia del M5S, rimane la questione del personale ATA (bidelli e personale tecnico che guadagnano appena 1000 euro) costretto ad un altro prelievo sui precedenti incentivi economici. Altre famiglie che precipitano verso la povertà. Tutto ciò mentre il governo, che piange miseria sul comparto scuola, elargisce allegramente ben 430 milioni di euro a scuole e università private. Il M5S ha depositato una PdL per l'abolizione dei finanziamenti alle scuole private (esclusi nidi), perché la scuola pubblica non può più essere la Cenerentola del Paese". Luigi Gallo, M5S Camera Commissione Cultura
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Messaggioda coniglio » gio gen 09, 2014 17:48 pm

FQ

Prima la difesa del gioco d?azzardo, poi gli affitti d?oro e infine il prelievo forzoso di 150 euro mensili agli insegnanti. La dissociazione psicologica del Pd si è cronicizzata.

Nei tre succitati episodi clinici, il decorso della psicopatologia del Pd è sempre stato il medesimo: la maggioranza tenta la porcata, il Movimento 5 Stelle la denuncia, Matteo Renzi si dissocia dal partito di cui egli stesso è segretario e si accoda alla protesta M5S. Il sindaco di Firenze si prende i meriti per aver risolto gli inguacchi partoriti dal suo stesso partito, i media lo celebrano.

Nel primo caso la maggioranza del governo Letta è stata pizzicata da Giovanni Endrizzi, poi da Riccardo Fraccaro e infine da Luigi Gallo, tutti parlamentari M5S.

Renzi in tv sbeffeggia il Movimento 5 Stelle come quelli dei microchip e delle sirene che salgono sul tetto. E invece sono quelli che in meno di un mese vi hanno dato tre sberle.

Perché se per il gioco d?azzardo Renzi ha tentato di spacciarsi come promotore del dietrofront, se per gli affitti d?oro (secondo la stampa) sarebbero state le ?perplessità di Napolitano? a risolvere la faccenda, se per il furto legalizzato agli insegnanti si è ribellato non solo Renzi, ma persino Alfano (il malanno dissociativo dev?essere contagioso, visto che il fattaccio sulla scuola è una conseguenza del decreto legge n.98, 6 luglio 2011, governo Berlusconi, poco dopo convertito in legge e poi prorogato nel 2012 dal governo Monti, anche e soprattutto con i voti del Pd), la verità è che la maggioranza del governo Letta, e in particolare il Pd, ha subito una triplice bacchettata dal M5S. Per tre volte ci hanno provato, per tre volte gli è andata buca.

Come era prevedibile, la ruberia di Stato agli insegnanti non ci sarà più.

Repubblica.it ha spiegato che dobbiamo rendere grazie al furore di Renzi il Magnifico (?Rimediate a questa figuraccia?). Myrta Merlino, giornalista e conduttrice de ?L?aria che tira?, ha suggerito (non troppo velatamente) che il governo Letta cambia rotta non appena Renzi proferisce verbo.

La realtà dei fatti è che le 150 euro mensili resteranno nelle saccocce degli insegnanti (tradizionale bacino elettorale del centrosinistra) grazie alla contestazione partita dal Movimento 5 Stelle (come almeno il Fatto ha ricordato).

di Francesco Manna (@FrancescoLamana) e Annalisa Rossi (@annalisaros)
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Messaggioda El Rojo » gio gen 09, 2014 18:19 pm

I suoi padroni gongoleranno. I crucchi che contemplano esclusivamente il loro interesse ? altro che Europa dei popoli! ? gli diranno ?Wunderbar, kleine italienische?, ossia meraviglioso, piccolo italiano! Sottinteso servo italiano. Insomma, le oligarchie tutte, del denaro, della finanza e dell?eurozona plaudiranno. Chi? Ma naturalmente lui, il pericoloso buffone emergente della sub-politica nazionale, all?anagrafe Matteo Renzi, esternante durante l?inaugurazione, nella ?sua? Firenze, di Pitti immagine Uomo.

Per ora c?è solo l?annuncio trionfale di Renzi, ma a giorni seguirà lo Job Act, chiamato così in (neo)lingua esotica, per sottolineare meglio la totale subalternità italiana all?occidente neocapitalistico e il liberal-liberismo che anima la marionetta Renzi. Sembra che questo obbrobrio, sicuramente pensato contro il lavoro stabile e ancora tutelato ? con la scusa di creare occupazione per chi non l?ha e di estendere le garanzie ai precari ? sarà articolato su tre semplici punti e non avrà come ?cuore? la riforma dell?articolo 18 (dello statuto dei lavoratori del 1970). Ostacolo ?ideologico? quest?ultimo, secondo Matteo, alle necessarie riforme del mercato del lavoro (e contro i lavoratori) che non si fermeranno nel dopo Monti e Fornero.

Come d?abitudine, esternando all?inaugurazione fiorentina di Pitti, il sindaco di Firenze/segretario del pd non ha detto nulla di veramente concreto, entrando a corpo morto nel dettaglio tecnico (forse per non sciupare la sorpresa?), ma si è riempito la bocca di slogan, banalità, di frasi fatte, di dichiarazioni generiche e inconsistenti sul piano pratico. Alcuni esempi? Contrastare il costo della burocrazia per evitare le delocalizzazioni industriali, in Austria e altrove (sopprimendo posti di lavoro nel pubblico e mantenendo alto il tasso di disoccupazione?). Cominciare dal Made in Italy che è una scontata parola d?ordine (ma esisterà ancora il Made in Italy nel futuro?). Avere attenzione per il tema dell?innovazione (Quale? Di prodotto o di processo?). Mettere chi fa impresa in condizioni di poterla fare (Renzi abbasserà veramente le imposte, le tasse e i contributi, i costi dell?energia?).

Quel che conta ? e lo vedremo quando l?imbroglione-capo piddino presenterà i tre punti dello Job Act ? è che dietro ?il costo della burocrazia? vi sono centinaia di migliaia di posti nel settore pubblico a rischio, e non è per niente certo che una contrazione dell?impiego pubblico eviterà ulteriori delocalizzazioni industriali. Semplicemente contribuirà a mantenere alto il tasso di disoccupazione, da un lato, e dall?altro, risparmiando sulla ?macchina dello stato?, libererà ancora risorse per il grande capitale finanziario. Del quale Renzi, con Letta, Napolitano e il resto del pd, è fedele servitore. L?esaltazione sloganistica del Made in Italy, da rilanciare, non tiene conto che un paio di finanzieri francesi (e non solo loro) sta facendo incetta di marchi italiani del lusso, della moda, del bello. La svendita continuerà, nonostante l?annuncio renziano, come tributo all?apertura definitiva al mercato. Per quanto riguarda la mitica ?innovazione?, credo che si tratti di aria fritta. Anche nel caso di una diminuzione del costo della burocrazia, dei costi dell?energia, e persino delle tasse, le risorse in più a disposizione delle imprese nazionali superstiti non finanzieranno ?innovazione?, ma semplicemente alimenteranno i profitti, le speculazioni finanziarie e i consumi ?di prestigio? di pochi. Mettere chi fa impresa in condizioni di farla, poi, sembra una battuta, un vuoto slogan da campagna elettorale al quale gli italiani dovrebbero essere ormai abituati. E? facile prevedere che pareggio di bilancio imposto e recepito in costituzione, la strenua ?difesa dell?euro? e il rispetto del 3% massimo nel rapporto deficit/pil, non consentiranno abbattimenti di imposte e tasse e significativi sgravi in termini di contributi. Tagli alla spesa pubblica e aumenti fiscali ? iva, irpef regionale e comunale, nuove e crescenti imposte locali, sulle immondizie e sulla casa ? sono prevedibili anche nei prossimi anni. In queste condizioni, con queste politiche economiche imposte dalla bce, dai crucchi e dal fmi, si può mettere chi fa impresa in condizioni di farla ? e di assumere qualcuno ? solo precarizzando ulteriormente e sottopagando il lavoro.

Per Renzi, il mondo del lavoro è spaccato, diviso fra chi è garantito (e il neo capoccia piddino freme per colpire le garanzie) e chi le garanzie non le ha mai avute. Segnatamente i precari, buona parte dei contratti stipulati in questi ultimi anni. Ricordiamo che i precari sono stati generati proprio dalle normative del sistema che ha ?prodotto? Renzi e che Matteo serve. Il disegno renziano è chiaro e non è nuovo. Mettere i precari contro gli stabilizzati, cioè i ?vecchi? lavoratori a tempo indeterminato, illudendoli che saranno stabilizzati anche loro e che in futuro godranno di maggiori tutele. Vedremo se la proposta finale di Renzi ? o di chi per lui ? assomiglierà a uno spolvero del cosiddetto ?contratto di lavoro leggero?, con minori tutele per tutti e con paghe d?ingresso ridotte all?osso. In pratica, l?idea potrebbe essere quella di ?spalmare? le tutele su un numero più grande di lavoratori, riducendole drasticamente per tutti e mettendo fine a quello che è stato chiamato il doppio mercato del lavoro. Naturalmente andando a ribasso, in quanto a garanzie per il posto di lavoro e retribuzioni.

Per ora basti questo. Quando uscirà il tanto atteso (e temuto) Job Act renziano potremmo essere più precisi ? e ancor più ferocemente critici.

Eugenio Orso
Fonte: http://pauperclass.myblog.it/
Link: http://pauperclass.myblog.it/2014/01/07 ... enio-orso/
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Messaggioda coniglio » gio gen 09, 2014 18:58 pm

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Messaggioda coniglio » gio gen 09, 2014 19:02 pm

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/01 ... ta/837062/


...andava in Epic, almeno per la risposta del giornalista:
"Mi veniva da sorridere, nulla più. Tanto né l?ambasciata né il mio giornale hanno fatto una piega, ovviamente?
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Messaggioda coniglio » ven gen 10, 2014 9:39 am

[youtube]http://www.youtube.com/v/0Kngj1K2a_c[/youtube]
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Messaggioda El Rojo » ven gen 10, 2014 11:42 am

[youtube]http://www.youtube.com/v/AZl_zxjeYKc[/youtube]

Nel 1992 ebbe inizio il Golpe (oggi fa molto trend) Tecnocratico guidato dai banchieri e da esponenti dell'alta finanza.

GOVERNO TECNICO GIULIANO AMATO - Ex ministro del tesoro (PSI) nominato dalla Deutsche Bank senior advisor in Italia nel 2010, oggi membro della Corte Costituzionale.
GOVERNO TECNICO LAMBERTO DINI - Vice presidente della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) direttore generale della Banca d'Italia
GOVERNO MACCANICO - Prodiano presidente di Mediobanca sostituendo Antonio Monti
GOVERNO CIAMPI - Vice presidente della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) ministro del tesoro nei governi D'Alema e Prodi
organizzazione americana finanziata dai Rockefeller
GOVERNO MONTI - L?uomo di Re Giorgio, tanto amato dagli americani, presidente della commisione Trilaterale gruppo di interesse neo liberista fondato dai Rockefeller, International advisor per Goldman Sachs, membro del comitato esecutivo dell?Aspen Istitute Italia, membro del Senior European Advisory Council di Moody?s (una delle sorelle dell?Agenzie di Rating), presidente del Business and Economics Advisors Group dell?Atlantic Council
GOVERNO LETTA - Ex segretario del comitato Euro del ministero del tesoro, membro del comitato europeo della commisione Trilaterale e del comitato esecutivo dell?Aspen Institute Italia, consulente Goldman Sachs.
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Messaggioda El Rojo » lun gen 13, 2014 12:41 pm

[youtube]https://www.youtube.com/v/eZL9GGPI6Rw[/youtube]
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Messaggioda MarcoS » lun gen 13, 2014 15:20 pm

Sullo spread, la Borsa in salita, Renzie e il suo osannato consigliori d'oltremanica.

Una lettura interessante....


http://www.rischiocalcolato.it/2014/01/la-finanza-sta-tradando-al-rialzo-sullitalia-grazie-ai-3-milioni-di-votanti-delle-primarie-del-piddi.html


A proposito di Renzie, a quanti tra voi che hanno avuto a che fare per lavoro con venditori e promoter vari: non trovate, guardandolo e ascoltandolo, che possa fare ben parte della famiglia?
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Messaggioda OdinEidolon » lun gen 13, 2014 15:29 pm

MarcoS ha scritto:A proposito di Renzie, a quanti tra voi che hanno avuto a che fare per lavoro con venditori e promoter vari: non trovate, guardandolo e ascoltandolo, che possa fare ben parte della famiglia?


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Messaggioda coniglio » lun gen 13, 2014 15:53 pm

OdinEidolon ha scritto:
MarcoS ha scritto:A proposito di Renzie, a quanti tra voi che hanno avuto a che fare per lavoro con venditori e promoter vari: non trovate, guardandolo e ascoltandolo, che possa fare ben parte della famiglia?


Di brutto, fratello.


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Messaggioda El Rojo » lun gen 13, 2014 16:40 pm

FIRENZE - La Leopolda s?è fatta istituzionale, parlamentare, s?è fatta establishment, ci sono gli ex, c?è David Sassoli, c?è Francesca Puglisi, c?è Piero Martino. «Oh, ma qua sono tutti ex bersaniani!». Ma che l?aria è cambiata lo vedi da altro; già lo avevi visto a Bari, con la signora pugliese leopardata che batteva le mani in prima fila alla Fiera del Levante. È che pure la Leopolda quest?anno s?è fatta «Leoparda», perché ci voleva Maria Elena Boschi a dare il via libera alle scarpe col tacco da smacchiare.
La giaguara di sinistra

Sembra passata un?era da quando vestiva alla marinara, pardon, all?avvocatessa, i tailleur scuri, il tacco sempre alto ma scuro scuro, sembra passata un?era persino dal camper in cui era nel terzetto insieme a Simona Bonafè e Sara Biagiotti, ma come una versione femminile di highlander ? ne resterà soltanto una ? alla fine è rimasta solo lei. Deputata, fotografata, tutti la cercano, tutti la vogliono in tv, la intervistano, è lei che ha organizzato la Leopolda quest?anno. È lei che si collega con la Rai (insieme a Massimo Parisi, coordinatore regionale del Pdl, di passaggio il tempo necessario per la diretta tv), è lei che fa da co-deejay sul palco accanto a Renzi, quando un tempo, lassù, sul palco, c?era Matteo Richetti a mettere i dischi.



Lei si concede, ma con moderazione; ha già imparato a non rispondere al telefono, spiega in tv che cos?è la Leopolda, perché la Leopolda, come si fa la Leopolda, con la giacca rosa shocking e i jeans attillati. La Leopolda insomma s?è fatta Leoparda, questo sì che è il vero establishment, quello che se la gioca con la Pitonessa. C?è un anno di Parlamento, qui alla vecchia stazione che nel 2010 ospitò la prima edizione, quando non c?erano deputati e senatori, c?erano i sindaci e non esistevano ancora le cinquanta sfumature di renziani ? quelli della prima Leopolda, quelli del Giglio Magico, quelli dell?ultima ora ? c?è un anno di Parlamento e si vede nelle facce della Boschi, di Francesco Bonifazi, Dario Nardella, Simona Bonafè, un tempo consiglieri comunali, vicesindaci, assessori, e oggi classe dirigente renziana, facce televisive. Ricercati, intervistati, fotografati pure loro, con i fan che sempre a giro per l?Italia chiedono loro una foto, uno scatto. C?è Marco Agnoletti, il portavoce, che da anni vive in simbiosi con il suo auricolare attaccato all?orecchio, e deve fare da vigile del circo mediatico che va all?assalto di Renzi ? di nuovo in camicia bianca e cravatta Riotta style ? mentre sta per collegarsi con Otto e Mezzo, respingendo fotografi, telecamere, giornalisti che cercano un sound bite, un sussurro, una frase smozzicata, un mugugno, un grrr incazzato del sindaco che deve farsi largo fra i flash. «Ma Renzi parla?». «Renzi cosa dirà?». «Un saluto ce lo fa?».
Non dice nulla prima di Otto e Mezzo. Ci sono cose, in mezzo a tutto questo establishment neoleopardato, che non si possono abbandonare. È tornata Centology, per esempio ? cento i tavoli stile matrimonio e tombolata, così come erano cento i punti alle primarie per Firenze e cento i luoghi da riqualificare ?, e i social network, per dire, come fai a separartene. Condividi la Leoparda, pardon la Leopolda: «Scatta e condividi con il tuo smartphone», c?è scritto al bar, quasi un ordine, perché i tempi della condivisione veloce sono assertivi, rapidi: condividi la foto con Bonifazi che si muove per la stazione parecchio in solitaria, quasi che volesse evitare la contaminazione con tutti questi ex bersaniani arrivati per prendere parte al banchetto elettorale renziano. Condividi la foto dei vecchi vecchi compagni di rottamazione (oggi meno in luce); Francesco Clementi abbraccia Luigi De Siervo; Roberto Reggi sale sul palco al momento del lancio della tombolata, pardon, del via alla discussione ai tavoli, con la Boschi e Davide Faraone, che si è portato un po? di sindaci siciliani.

Condividi la foto di Marianna Madia, altra convertita, che discetta di rottamazione come se il manuale del Giovane Renziano l?avesse scritto lei. Arriverà anche Dario Franceschini, persino Guglielmo Epifani, il segretario, che a differenza di Bersani negli anni scorsi non ha organizzato una contro-assemblea di amministratori di condominio del Pd, arriveranno tutti quelli che (oggi) dicono «meno male che Matteo c?è». Solo che troveranno i posti già occupati da chi c?era prima di loro. Dal trasversale Nardella, per esempio che parla indifferentemente con i lettiani, i dalemiani, il centrodestra, che partecipa a convegni di avvocati e di costituzionalisti ? e sempre interviene, atteso anche al club dell?astrofisica. Benvenuti alla Leoparda, dove ci sono i ragazzi di Proforma con la scritta staff al collo abituati alle narrazioni vendoliane, dove sui cartelloni compaiono scritte gandhiane fatte apposta per accogliere i bersaniani folgorati sulla via di Rignano, «Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci» (per la verità una frase che piacque molto anche a Berlusconi). Poi, condividi la vittoria su Facebook.

26 ottobre 2013


http://corrierefiorentino.corriere.it/f ... 8759.shtml
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Messaggioda OdinEidolon » lun gen 13, 2014 16:53 pm

coniglio ha scritto:
OdinEidolon ha scritto:
MarcoS ha scritto:A proposito di Renzie, a quanti tra voi che hanno avuto a che fare per lavoro con venditori e promoter vari: non trovate, guardandolo e ascoltandolo, che possa fare ben parte della famiglia?


Di brutto, fratello.


fin quando ci sarà gente che si beve le chiacchere quelli come lui avranno vita facile.


Gia', ti ricordo comunque che usciamo da 20 anni di berlusconismo e prima ancora da millemila anni di "andreottismo" o similari... ci si poteva aspettare molto di meglio?
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Messaggioda coniglio » lun gen 13, 2014 18:02 pm

OdinEidolon ha scritto:
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OdinEidolon ha scritto:
MarcoS ha scritto:A proposito di Renzie, a quanti tra voi che hanno avuto a che fare per lavoro con venditori e promoter vari: non trovate, guardandolo e ascoltandolo, che possa fare ben parte della famiglia?


Di brutto, fratello.


fin quando ci sarà gente che si beve le chiacchere quelli come lui avranno vita facile.


Gia', ti ricordo comunque che usciamo da 20 anni di berlusconismo e prima ancora da millemila anni di "andreottismo" o similari... ci si poteva aspettare molto di meglio?


già, come non dimenticarli i 20 anni di berlusconismo: la scappatoia (divenuta piuttosto "strada maestra") della sinistra...già.
si deve pretendere qualcosa di meglio.
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Messaggioda OdinEidolon » lun gen 13, 2014 18:10 pm

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coniglio ha scritto:
OdinEidolon ha scritto:
MarcoS ha scritto:A proposito di Renzie, a quanti tra voi che hanno avuto a che fare per lavoro con venditori e promoter vari: non trovate, guardandolo e ascoltandolo, che possa fare ben parte della famiglia?


Di brutto, fratello.


fin quando ci sarà gente che si beve le chiacchere quelli come lui avranno vita facile.


Gia', ti ricordo comunque che usciamo da 20 anni di berlusconismo e prima ancora da millemila anni di "andreottismo" o similari... ci si poteva aspettare molto di meglio?


già, come non dimenticarli i 20 anni di berlusconismo: la scappatoia (divenuta piuttosto "strada maestra") della sinistra...già.
si deve pretendere qualcosa di meglio.


Guarda che sono d'accordo con te eh... perché mi attacchi?
Si doveva iniziare a pretendere qualcosa di meglio 30 anni fa, o no?
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Messaggioda coniglio » lun gen 13, 2014 18:19 pm

OdinEidolon ha scritto:
coniglio ha scritto:
OdinEidolon ha scritto:
coniglio ha scritto:
OdinEidolon ha scritto:
MarcoS ha scritto:A proposito di Renzie, a quanti tra voi che hanno avuto a che fare per lavoro con venditori e promoter vari: non trovate, guardandolo e ascoltandolo, che possa fare ben parte della famiglia?


Di brutto, fratello.


fin quando ci sarà gente che si beve le chiacchere quelli come lui avranno vita facile.


Gia', ti ricordo comunque che usciamo da 20 anni di berlusconismo e prima ancora da millemila anni di "andreottismo" o similari... ci si poteva aspettare molto di meglio?


già, come non dimenticarli i 20 anni di berlusconismo: la scappatoia (divenuta piuttosto "strada maestra") della sinistra...già.
si deve pretendere qualcosa di meglio.


perché mi attacchi?


8O

non ti attacco mica. :D
anzi riconosco piuttosto che alle volte sono piuttosto "infuocato"
per cui è possibile fraintendere parole dando un tono
aggressivo ad alcuni interventi che in realtà aggressivi non sono.
(giudirel in un'occasione si era convinto che volessi fare a botte).
...mai fatto a botte in vita mia... #perdire.
peace.
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Messaggioda coniglio » lun gen 13, 2014 18:20 pm

ps. Sbob escluso of course :lol: :lol: :lol:
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