Uso del casco in falesia

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda tacchinosfavillantdgloria » mar dic 17, 2013 13:46 pm

Mi sembra che la vexata quaestio sia già stata affrontata in altri thread.

Comunque noiosamente ripeto il mio punto di vista.

Mettere il casco in falesia indubbiamente riduce i rischi. Sia in caso di caduta sassi (o altro, io a cala fuili sono stato sfiorato da un rinvio mollato giù da cinquanta metri da una gentile fanciulla teutonica, che poi manco si è scusata...) che di cadute con ribaltamenti ecc ecc. Non li annulla, certo, ma mi sembra incontestabile che sia un elemento di sicurezza in più.

Detto questo a me pare consequenziale metterlo. Chi non vuole, ovviamente, non lo fa; la libertà di non farlo è giustamente rivendicata dalla maggior parte dei forumisti.

Giusto per fare il bastian contrario, e per il gusto di attirarmi qualche frecciata polemica, mi chiedo però: che sostanziale differenza vedete fra mettere il casco in motorino, o in un cantiere, o anche usare la cintura in auto, e usare il casco in falesia? Nei primi casi, esiste un preciso obbligo, e credo che tutti siamo d'accordo che vada bene così, come tutela dell'incolumità delle persone.

Nel caso della falesia invece la si vede diversamente. Come mai?

Dubbiosi saluti
TSdG
Ultima modifica di tacchinosfavillantdgloria il mar dic 17, 2013 13:49 pm, modificato 2 volte in totale.
My mind reels with sarcastic replies (Snoopy)

http://www.sollevamenti.org
Avatar utente
tacchinosfavillantdgloria
 
Messaggi: 5276
Iscritto il: gio set 18, 2008 19:08 pm
Località: oderzo

Messaggioda funkazzista » mar dic 17, 2013 13:47 pm

Riassunto: chi si vuole mettere il casco se lo metta e non rompa i cabasisi a chi non se lo mette; chi non si vuole mettere il casco non se lo metta e non scassi i maroni a chi se lo mette.
Amen
funkazzista
 
Messaggi: 8847
Images: 10
Iscritto il: mar giu 28, 2011 16:03 pm

Messaggioda Gigi64 » mar dic 17, 2013 14:01 pm

Un mesetto fa stavo arrivando quasi in catena su un tiro in falesia. Metto male un piede, volo... L'amica che mi faceva sicura, peraltro affidabile, aveva inizalmente messo il casco ma poi lo aveva tolto. Nel frattempo che sono volato è caduto un sasso della grandezza di una noce piccola. L'ha presa in testa. la cosa è stata contemporanea al volo. Lei ha urlato e istintivamente si è portata le mani sulla testa. Io anzichè un voletto di un paio di metri mi sono ritrovato a metà tiro. Se non ci fosse stato un autobloccante (grigri) mi sarei trovato in ospedale o al cimitero. Lei aveva una ferita rotonda in testa, delle dimensioni di una noce, che si stava gonfiando. Se la pietra fosse stata più grossa, o se fosse caduta da più in alto (il tiro è sui 15 mt), o se non ci fosse stato un autobloccante, la cosa sarebbe finita in modo ben più grave, per me o per lei, o per tutti e due. Se avesse avuto il casco non si sarebbe corso alcun rischio. Da allora in quel contesto lo mette sempre.
Una settimana fa ho visto personalmente cadere un sasso delle dimensioni di una noce grossa e mancare di meno di mezzo metro un ragazzo in piedi sotto a una parete. Lui era girato e non si è accorto di nulla. Dall'impatto a terra se lo avesse preso la cosa non finiva con un semplice bernoccolo. Se avesse avuto il casco e fosse stato preso da quel sasso non sarebbe successo nulla.

Tempo fa un amico è stato preso da un sasso su un avambraccio (dimensione come mezzo pugno più o meno). La cosa gli ha fatto parecchio male e ha avuto un ematoma per un po di tempo. Fosse stato in testa e senza casco la cosa sarebbe stata un po diversa...
Ho visto personalmente sassi che mi sono caduti a pochissima distanza in varie falesie. Parlo di sassi che vanno dalle dimensioni di una nocciolina per arrivare alle dimensioni di una mano o poco più. Tutti casi cove l'avere il casco può fare la differenza.
Non voglio citare il caso di quell'amico che poco tempo fa su una via è volato lungo su un traverso, la spendolata lo ha fatto sbattere contro una parete. Casco distrutto, rotto in tre parti. Cosa sarebbe successo senza casco? In quel caso però come ho detto era su una via...
Potrei racontarne altre di storie così, ma mi fermo qui. Io di sassi in varie falesie ne ho visti cadere non pochi, e in più ci sono quei casi dove cadi e magari ribaltandoti o semiribaltandoti puoi picchiare la testa su una formazione di roccia. Se picchio una spalla magari me la spacco, ma col tempo guarirà. Se picchio la testa magari vado all'altro mondo.

Ci sono falesie e tipi di scalata dove effettivamente il casco serve a poco. Per chi è della mia zona posso citare come sempio alcuni settori del Mottarone. Placche di aderenza appoggiate, su granito. Ma se parliamo di tante falesie di calcare, roccia notoriamente più fragile, verticali e/o strapiombanti, magari con del bosco sopra, non diciamo che il casco non serve! ;)

Per la cronaca, visto che Rf fa il raffronto con l'andare in macchina, io ho fatto quasi 15 anni il rappresentante, e già anni fa avevo calcolato che il mio milioncino di km tra lavoro e svago me lo ero fatto. Ne ho viste di tutti i colori a livello di incidenti, e sono d'accordo con quanti dicono che la parte più pericolosa dell'uscita arrampicatoria è il viaggio in macchina che si fa. Però dire che il casco non serve nei contesti che ho descritto è come dire che cintura di sicurezza, airbag, ABS, ecc, non servono in macchina. Ovviamente avere un casco non è che ti salva al cento per cento, così come cinture di sicurezza, airbag, ecc non ti salvano al cento per cento in macchina, ma diminuiscono di tanto le conseguenze di un incidente, e spesso in molti casi salvano la vita.

Un'altra cosa: l'arrampicata è un'attività come sappiamo potenzialmente pericolosa, ma se viene fatta curando la sicurezza, in contesti come le falesie i rischi sono relativamente pochi. Però... molti di coloro che sono al di fuori di questa attività la vedono come qualcosa per persone drogate di adrenalina, magari anche un po fuori di testa, ecc, ecc. Per questo motivo quando succede un incidente che raggiunge un certo rillievo mediatico molti sono sempre pronti a sparare a zero sul mondo dell'arrampicata, definendola un'attività superflua, costosa per la società e altre amenità. Spesso quei messaggi mediatici sono distorti o peggio falsi, e questo sempre spesso per l'ignoranza di chi li diffonde. Il problema è che però questi messaggi possono arrivare ad enti che hanno potere giurisdizionale in contesti di arrampicata, come appunto le falesie, e nelle peggiori delle ipotesi possono arrivare a interdirle o a creare ostacoli alla frequentazione. Attenzione: sto già scrivendo tanto e non voglio allungare a dismisura questo messaggio, ma vi possono portare un caso ben concreto di quanto sto dicendo.
Comunque, per questo il dire "se non attuo una determinata misura di sicurezza sono solo fatti miei" è vero sino ad un certo punto. Perchè se succede qualcosa il rischio è che ci rimettiamo tutti.

Per finire, io il casco lo porto spessissimo ma me ne guardo bene dal "rompere le scatole" a chi non lo usa, a parte esprimere il mio punto di vista in questo thread in quanto se ne parla. La maggior parte dei miei amici di scalata, e sono tanti, mi dice come Piedenero che loro non lo usano ma sanno che comunque sarebbe utile usarlo. Qualcuno, pochi, tirano fuori teorie sul fatto che non è necessario, teorie però che spesso suonano più come "mio nonno fumava due pacchetti al giorno ed è campato cent'anni"! ;)
Forza SCOTT!!!
Avatar utente
Gigi64
 
Messaggi: 924
Iscritto il: lun set 06, 2004 12:29 pm
Località: Castelletto Ticino (NO)

Messaggioda nuvolarossa » mar dic 17, 2013 14:07 pm

rf ha scritto:.................


in italia, con una media quotidiana di 512 incidenti con 10 morti e 725 feriti, ne muoiono all'anno 3600 e ne rimangono feriti quasi 300.000

per farla breve, ci sono più feriti per le strade che soci CAI, quindi cos'è più pericoloso? Dove ha più senso mettersi il casco? E non solo...

........................


Concordo in tutto con rf.
Nell'altro thread sul casco in falesia ho scritto in risposta ad un commento che recitava "Caschetto sempre!"

nuvolarossa ha scritto:Anche al cesso mi raccomando, il bagno è pieno di spigol(e)i.
.

Non scherzavo. Se le statistiche sugli incidenti stradali sono quelle riportate qui sopra, quelle sugli incidenti domestici dicono di 4,5 MILIONI di incidenti annui di cui 8000 MORTALI.
Avatar utente
nuvolarossa
 
Messaggi: 2426
Images: 7
Iscritto il: ven ott 20, 2006 15:51 pm
Località: wherever I lay my hat

Messaggioda rf » mar dic 17, 2013 14:09 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:
Nel caso della falesia invece la si vede diversamente. Come mai?

Dubbiosi saluti
TSdG


perché, generalizzando un minimo, in falesia ci vai per scelta, in macchina/motorino per necessità

poi perché i costi sociali (sanità: ogni ricovero costa dalle centinaia alle parecchie migliaia di euro, alla comunità. Un paziente in coma costa decine di migliaia di euro) degli incidenti stava diventando troppo alti, abbassi il numero dei ricoveri, abbassi i costi, ineccepibile.
rf
 
Messaggi: 1352
Iscritto il: mer ott 25, 2006 18:07 pm
Località: Bovisa

Messaggioda Vigorone » mar dic 17, 2013 14:09 pm

funkazzista ha scritto:Riassunto: chi si vuole mettere il casco se lo metta e non rompa i cabasisi a chi non se lo mette; chi non si vuole mettere il casco non se lo metta e non scassi i maroni a chi se lo mette.
Amen


Adesso pero' il dibattito si sposta sulla differenza concettuale tra cabasisi e maroni.
Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
Avatar utente
Vigorone
 
Messaggi: 3889
Images: 0
Iscritto il: lun giu 23, 2014 8:04 am
Località: Una citta' multietnica ai piedi delle Alpi

Messaggioda rf » mar dic 17, 2013 14:11 pm

nuvolarossa ha scritto:
rf ha scritto:.................


in italia, con una media quotidiana di 512 incidenti con 10 morti e 725 feriti, ne muoiono all'anno 3600 e ne rimangono feriti quasi 300.000

per farla breve, ci sono più feriti per le strade che soci CAI, quindi cos'è più pericoloso? Dove ha più senso mettersi il casco? E non solo...

........................


Concordo in tutto con rf.
Nell'altro thread sul casco in falesia ho scritto in risposta ad un commento che recitava "Caschetto sempre!"

nuvolarossa ha scritto:Anche al cesso mi raccomando, il bagno è pieno di spigol(e)i.
.

Non scherzavo. Se le statistiche sugli incidenti stradali sono quelle riportate qui sopra, quelle sugli incidenti domestici dicono di 4,5 MILIONI di incidenti annui di cui 8000 MORTALI.


grande statistica, tra un po' facciamo l'obbligo di togliersi il casco in falesia ;-)
rf
 
Messaggi: 1352
Iscritto il: mer ott 25, 2006 18:07 pm
Località: Bovisa

Messaggioda Ziggomatic » mar dic 17, 2013 14:22 pm

Vigorone ha scritto:
funkazzista ha scritto:Riassunto: chi si vuole mettere il casco se lo metta e non rompa i cabasisi a chi non se lo mette; chi non si vuole mettere il casco non se lo metta e non scassi i maroni a chi se lo mette.
Amen


Adesso pero' il dibattito si sposta sulla differenza concettuale tra cabasisi e maroni.


Concettualmente identici, idiomaticamente differenti. Fisiologicamente, all'interno del paio, possono manifestarsi tra uno e l'altro difformità più o meno evidenti. (più pendulo, più grosso, più bitorzoluto etc.)
Avatar utente
Ziggomatic
 
Messaggi: 511
Iscritto il: mar feb 21, 2012 16:46 pm

Messaggioda Gigi64 » mar dic 17, 2013 15:00 pm

rf ha scritto:
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:
Nel caso della falesia invece la si vede diversamente. Come mai?

Dubbiosi saluti
TSdG


perché, generalizzando un minimo, in falesia ci vai per scelta, in macchina/motorino per necessità

poi perché i costi sociali (sanità: ogni ricovero costa dalle centinaia alle parecchie migliaia di euro, alla comunità. Un paziente in coma costa decine di migliaia di euro) degli incidenti stava diventando troppo alti, abbassi il numero dei ricoveri, abbassi i costi, ineccepibile.


Infatti questo è il motivo per il quale buona parte della gente al di fuori del'ambiente arrampicata, montagna, ecc abolirebbe attività come l'arrampicata, come si legge spesso nei commenti di news che riguardano incidenti in tali contesti. Costi della collettività per incidenti in attività considerate necessarie sono accettati, e al limite si cerca di attuare misure per ridurre tali costi. Se però quei costi derivano da attività non considerate necessarie, per chi ne è al di fuori si dovrebbe vietare tale attività. Ovviamente non sono d'accordo con chi la pensa così, però 1000 morti sulla strada non fanno notizia come un solo morto in arrampicata! ;)
Forza SCOTT!!!
Avatar utente
Gigi64
 
Messaggi: 924
Iscritto il: lun set 06, 2004 12:29 pm
Località: Castelletto Ticino (NO)

Messaggioda Gigi64 » mar dic 17, 2013 15:05 pm

Comunque ragazzi... è un po che non vi vengo a trovare ma vedo che siete diventati tutti delle pippe!!! :twisted: Tante parole, ma... la realtà è che se vi mettete un casco in testa non vi schiodate da terra nemmeno su un terzo... ammettetelo!!! :roll: ...mi sa che aveva ragione il vecchio caprone!!! :P :D 8) (ma scrive ancora in questi forum?)
Forza SCOTT!!!
Avatar utente
Gigi64
 
Messaggi: 924
Iscritto il: lun set 06, 2004 12:29 pm
Località: Castelletto Ticino (NO)

Messaggioda rf » mar dic 17, 2013 15:08 pm

Gigi64 ha scritto:
rf ha scritto:
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:
Nel caso della falesia invece la si vede diversamente. Come mai?

Dubbiosi saluti
TSdG


perché, generalizzando un minimo, in falesia ci vai per scelta, in macchina/motorino per necessità

poi perché i costi sociali (sanità: ogni ricovero costa dalle centinaia alle parecchie migliaia di euro, alla comunità. Un paziente in coma costa decine di migliaia di euro) degli incidenti stava diventando troppo alti, abbassi il numero dei ricoveri, abbassi i costi, ineccepibile.


Infatti questo è il motivo per il quale buona parte della gente al di fuori del'ambiente arrampicata, montagna, ecc abolirebbe attività come l'arrampicata, come si legge spesso nei commenti di news che riguardano incidenti in tali contesti. Costi della collettività per incidenti in attività considerate necessarie sono accettati, e al limite si cerca di attuare misure per ridurre tali costi. Se però quei costi derivano da attività non considerate necessarie, per chi ne è al di fuori si dovrebbe vietare tale attività. Ovviamente non sono d'accordo con chi la pensa così, però 1000 morti sulla strada non fanno notizia come un solo morto in arrampicata! ;)


sarebbe interessante valutare quanto paga in tasse il "movimento" della scalata (quindi le aziende produttrici, i negozi, senza dimenticare tutto l'indotto -quando vado a scalare mi bevo sempre una birra prima di rientrare, o magari mi fermo a dormire etc etc) rispetto a quali sono i suoi costi sociali.
rf
 
Messaggi: 1352
Iscritto il: mer ott 25, 2006 18:07 pm
Località: Bovisa

Messaggioda Gigi64 » mar dic 17, 2013 15:42 pm

rf ha scritto:sarebbe interessante valutare quanto paga in tasse il "movimento" della scalata (quindi le aziende produttrici, i negozi, senza dimenticare tutto l'indotto -quando vado a scalare mi bevo sempre una birra prima di rientrare, o magari mi fermo a dormire etc etc) rispetto a quali sono i suoi costi sociali.


Ma guarda, magari quelli che dicono quelle cose poi escono alla domenica in bici facendo un'attività che non è di certo meno pericolosa dell'arrampicata. Oppure sono antisportivi che fanno cose per la propria salute (o meglio NON fanno cose per la propria salute) che costano al servizio sanitario ben di più di quanto costi l'arrampicata! Ovviamente nel primo paragone non sto puntando il dito contro il ciclismo, che in MTB pratico anch'io, ma è solo per fare un esempio... Il fatto è che l'arrampicata viene vista come un "andarsele a cercare", al di là poi dei dati oggettivi.

Comunque sarebbe interessante avere dei dati specifici riguardo all'arrampicata. Sarebbe anche interessante sapere il numero di incidenti e loro conseguenze in rapporto al numero dei praticanti. Perchè effettivamente dire che ci sono tot morti e feriti sulle strade è un dato assoluto e non relativo. Sarebbe più interessante sapere quanti morti e feriti ci sono sulle strade su quanti utenti della strada, e quanti morti e feriti tra chi arrampica sul totale del numero totale degli scalatori. In quel caso si potrebbe realmente sapere quali delle due attività è più rischiosa. Ad esempio, i veicoli italiani sono poco meno di 50 milioni e gli incidenti sono poco meno di 200.000 all'anno. Ammettiamo che gli utenti della strada siano una quarantina di milioni (i veicoli comprendono macchine, autocarri, moto, ecc), facendo un calcolo a spanne l'incidenza degli incidenti è dello 0,5%. Se ci fossero 100.000 persone che arrampicano, e ci fossero 1000 incidenti, l'incidenza sarebbe dell'uno per cento, perciò più alta di quella per gli incidenti stradali. Poi ovviamente il discorso sarebbe più complesso perchè bisognerebbe vedere quanti morti, feriti, quali conseguenze e costi, ecc, però quello sarebbe il giusto metodo per capire il reale rischio medio di un'attività e i suoi eventuali costi totali.

Poi ci sarebbe tutto il discorso dell'indotto, tasse, ecc, ecc, a cui fai riferimento... Comunque sarebbe interessante sapere questi dati, anche solo per curiosità! ;)
Forza SCOTT!!!
Avatar utente
Gigi64
 
Messaggi: 924
Iscritto il: lun set 06, 2004 12:29 pm
Località: Castelletto Ticino (NO)

Messaggioda VECCHIO » mar dic 17, 2013 15:51 pm

Conosco qualcuno che per principio mette il casco, in testa, sempre e qualcuno che non lo mette mai e sono tutti diventati vecchi.

Ho visto uno che arrivava al Tissi dal Vazzoler indossando il casco e aveva il naso rotto perchè era caduto sul sentiero usando la faccia per pararsi.
Cassin usava portare sempre lo zaino per metterselo sopra la testa quando arrivavano dei sassi.
Un mio amico ha preso un sasso grande come un pugno che gli ha sfondato casco e testa.
Ho visto uno che volava a testa in giù perchè aveva inciampato nella corda, ma pur picchiando non moriva.
In un volo su un traverso lungo uno si è spiacciccato nel diedro alla fine.
Un amico mi ha detto che ha usato il casco una sola volta, quando ha salito la parete dell'Huandoy.
Nella la frana al Pelmo sono morti.

Talvolta ho fissato dei sassi che puntavano verso di me e tranne uno che mi ha colpito sulle costole (mi ha fatto molto male, ma si è rotto lui) son riuscito sempre ad evitarli, per ora.
Io, in via, da sempre, metto il casco sulla testa e non lo tolgo mai, in falesia non lo uso, però talvolta magari ci penso.

La pericolosità dei sassi dipende dalla loro dimensione: più la via è ?marcia? più son piccoli, più la via è ?solida? più son grossi.
Bivaccare con il casco in testa è molto comodo se si appoggia la testa contro la roccia: tiene caldo e dà un senso di morbido.
Il casco serve anche ad altro.

I sindaci ora mettono i cartelli.
Le assicurazioni non pagano se non indossi il casco.
Quando si scala si può anche morire; scalare è un'attività che io dico bellissima, ma molto adatta per i deficienti.
Per me qualsiasi forma di protezione o di sicurezza in montagna nasce solo dall'interno della mia testa.
....ALPINISTA......NO GUIDA....... questa mi scombussola
Scalare con gli esperti del cai... son sempre dei grossi guai...... questa mi piace
VECCHIO
 
Messaggi: 2920
Images: 0
Iscritto il: lun ott 12, 2009 22:00 pm

Messaggioda Ziggomatic » mar dic 17, 2013 15:55 pm

rf ha scritto:
Gigi64 ha scritto:
rf ha scritto:
tacchinosfavillantdgloria ha scritto:
Nel caso della falesia invece la si vede diversamente. Come mai?

Dubbiosi saluti
TSdG


perché, generalizzando un minimo, in falesia ci vai per scelta, in macchina/motorino per necessità

poi perché i costi sociali (sanità: ogni ricovero costa dalle centinaia alle parecchie migliaia di euro, alla comunità. Un paziente in coma costa decine di migliaia di euro) degli incidenti stava diventando troppo alti, abbassi il numero dei ricoveri, abbassi i costi, ineccepibile.


Infatti questo è il motivo per il quale buona parte della gente al di fuori del'ambiente arrampicata, montagna, ecc abolirebbe attività come l'arrampicata, come si legge spesso nei commenti di news che riguardano incidenti in tali contesti. Costi della collettività per incidenti in attività considerate necessarie sono accettati, e al limite si cerca di attuare misure per ridurre tali costi. Se però quei costi derivano da attività non considerate necessarie, per chi ne è al di fuori si dovrebbe vietare tale attività. Ovviamente non sono d'accordo con chi la pensa così, però 1000 morti sulla strada non fanno notizia come un solo morto in arrampicata! ;)


sarebbe interessante valutare quanto paga in tasse il "movimento" della scalata (quindi le aziende produttrici, i negozi, senza dimenticare tutto l'indotto -quando vado a scalare mi bevo sempre una birra prima di rientrare, o magari mi fermo a dormire etc etc) rispetto a quali sono i suoi costi sociali.


Pagasse anche poco, o non abbastanza, i "costi sociali" di questo "movimento" sono, ad esempio, infinitamente minori rispetto a quelli generati dalle sane abitudini di coloro che, per scelta, magnano/bevono/fumano come suini e ovviamente da quei (tanti) automobilisti che la macchina la devi usare per necessità. Si vabbè, ma non è un diritto guidare come uno stronzo...
Ma son tutte cose già dette e ri-dette...
Avatar utente
Ziggomatic
 
Messaggi: 511
Iscritto il: mar feb 21, 2012 16:46 pm

Messaggioda Danilo » mer dic 18, 2013 9:57 am

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:
..Giusto per fare il bastian contrario, e per il gusto di attirarmi qualche frecciata polemica, mi chiedo però: che sostanziale differenza vedete fra mettere il casco in motorino, o in un cantiere, o anche usare la cintura in auto, e usare il casco in falesia? Nei primi casi, esiste un preciso obbligo, e credo che tutti siamo d'accordo che vada bene così, come tutela dell'incolumità delle persone.

Nel caso della falesia invece la si vede diversamente. Come mai?

Dubbiosi saluti
TSdG

la si vede diversamente proprio perchè il casco in falesia non è ancora stato reso obbligatorio per legge(per ora).
se a quei tempi cinte di sicurezza e casco in moto non ci fossero stati "imposti" ci sarebbe in giro ancora un sacco di gente che non ne farebbe uso,praticamente quasi tutti,io sicuramente

abitudinari saluti :D
il forum è morto
Avatar utente
Danilo
 
Messaggi: 7429
Images: 61
Iscritto il: gio lug 26, 2007 17:44 pm

Messaggioda funkazzista » mer dic 18, 2013 10:23 am

Ziggomatic ha scritto:
Vigorone ha scritto:
funkazzista ha scritto:Riassunto: chi si vuole mettere il casco se lo metta e non rompa i cabasisi a chi non se lo mette; chi non si vuole mettere il casco non se lo metta e non scassi i maroni a chi se lo mette.
Amen


Adesso pero' il dibattito si sposta sulla differenza concettuale tra cabasisi e maroni.


Concettualmente identici, idiomaticamente differenti. Fisiologicamente, all'interno del paio, possono manifestarsi tra uno e l'altro difformità più o meno evidenti. (più pendulo, più grosso, più bitorzoluto etc.)

Allora, per non addentrarci in spinose questioni etimologiche, sintetizziamo ulteriormente: NON ROMPERE IL CASCO! :mrgreen:
funkazzista
 
Messaggi: 8847
Images: 10
Iscritto il: mar giu 28, 2011 16:03 pm

Messaggioda nuvolarossa » mer dic 18, 2013 14:28 pm

tacchinosfavillantdgloria ha scritto:Giusto per fare il bastian contrario, e per il gusto di attirarmi qualche frecciata polemica, mi chiedo però: che sostanziale differenza vedete fra mettere il casco in motorino, o in un cantiere, o anche usare la cintura in auto, e usare il casco in falesia? Nei primi casi, esiste un preciso obbligo, e credo che tutti siamo d'accordo che vada bene così, come tutela dell'incolumità delle persone.

Nel caso della falesia invece la si vede diversamente. Come mai?

Dubbiosi saluti
TSdG


Me lo ero perso.

Credi male tacchino.
Non va proprio bene.
Avatar utente
nuvolarossa
 
Messaggi: 2426
Images: 7
Iscritto il: ven ott 20, 2006 15:51 pm
Località: wherever I lay my hat

Messaggioda Franz the Stampede » mer dic 18, 2013 17:17 pm

Gigi64 ha scritto:Un mesetto fa stavo arrivando quasi in catena su un tiro in falesia. Metto male un piede, volo... L'amica che mi faceva sicura, peraltro affidabile, aveva inizalmente messo il casco ma poi lo aveva tolto. Nel frattempo che sono volato è caduto un sasso della grandezza di una noce piccola. L'ha presa in testa. la cosa è stata contemporanea al volo. Lei ha urlato e istintivamente si è portata le mani sulla testa. [?]


Motivo per cui, su spit, preferisco di gran lunga gli autobloccanti e trovo il secchiello rischioso. Non capisco però come il suo avere le mani al posto sbagliato ti abbia causato una caduta più lunga del previsto.
A me sto GriGri2 pare l'aggeggio del diavolo. Io uso il Cinch e ciò che mi è parso di capire ti sia successo col GriGri2, sarebbe impossibile.
"Das Gehirn ist der wichtigste Muskel beim Klettern"
W. Güllich

"Die Truthühner ist der wichtigste Vogel im Forum"
FtS
Franz the Stampede
 
Messaggi: 1662
Iscritto il: ven giu 18, 2010 21:39 pm
Località: Oslo/Milano/cheneso

Messaggioda ncianca » mer dic 18, 2013 19:22 pm

Liberi tutti di rischiare. D'altra parte anche il mio atteggiamento e' in fondo ipocrita. Ho lavorato per anni nel "risk department" di un broker malvagio. Conosco ahime' molto bene i "giochi" perversi che ci sono dietro al "risk appetite" dell'homo sapiens sapiens. C'e' chi rischia piu' di quello che ha, c'e' chi rischia piu' di quello che vale, c'e' chi rischia con il culo degli altri, c'e' chi non prende alcun rischio e viene inculato lo stesso, tipicamente da quello che rischia con il culo degli altri, c'e' chi pensa di rischiare una cosa e invece ne sta rischiando un'altra e via dicendo. L'unica cosa che dico e' che e' auspicabile essere il piu' consapevoli possibile di quello che si sta facendo e delle conseguenze delle proprie azioni. Giusto perche' en cas de malheur si passa solo per coglioni sfigati e non per coglioni coglioni.

Buon Natale!

Nic(oglione)
Avatar utente
ncianca
 
Messaggi: 3939
Images: 0
Iscritto il: mar lug 14, 2009 14:59 pm
Località: Torino

Messaggioda Callaghan » mer dic 18, 2013 20:36 pm

libertà assoluta di mettere o no l'attrezzo, e concordo con rf e nuvolarossa.

a corollario: io uso ed ho sempre usato il casco ovunque nella mia pratica verticale sulla pietra.
altri miei due cents: il casco serve per la gran parte non per qualcosa che cade e colpisce il casco o il cranio, ma per noi stessi medesimi che, cadendo, urtiamo la testadicazzo everywhere. nella mia esperienza, in falesia gli incidenti a cui ho assistito con conseguenze ambulatoriali per il cranio sono stati relativi a voli dello scalatore e non ad oggetti volanti che colpivano lo scalatore, incidenti che con uso del casco avrebbero ridotto di parecchio la componente ambulatoriale.

ciao

@ncianca: il tuo intervento è sintetizzabile in: ogni scalatore dovrebbe conoscere i propri limiti
ogni uomo dovrebbe conoscere i propri limiti
Avatar utente
Callaghan
 
Messaggi: 1643
Images: 23
Iscritto il: mar lug 18, 2006 23:23 pm

Precedente

Torna a Arrampicata - Falesie - Boulder

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti

Forum.Planetmountain.com

Il Forum è uno spazio d’incontro virtuale, aperto a tutti, che consente la circolazione e gli scambi di opinioni, idee, informazioni, esperienze sul mondo della montagna, dell’alpinismo, dell’arrampicata e dell’escursionismo.

La deliberata inosservanza di quanto riportato nel REGOLAMENTO comporterà l'immediato bannaggio (cancellazione) dal forum, a discrezione degli amministratori del forum. Sarà esclusivo ed insindacabile compito degli amministratori stabilire quando questi limiti vengano oltrepassati ed intervenire di conseguenza.