Politica,Europa,etc:ciò che sarebbe i fatti nostri

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Messaggioda coniglio » gio lug 25, 2013 13:44 pm

Sbob ha scritto:
sono stati ridotti a 75. ?Ancora troppi, non ci stiamo nei tempi?. Qualche mugugno, ma ha vinto l?efficienza pragmatica. Sono stati ridotti a 8, ciascuno dei quali lungo dieci/venti righe.

Ci sono fonti al riguardo, a parte il blog di Grillo? Il Fatto Quotidiano dice questo:
Il governo aveva chiesto così ai partiti di maggioranza e alle opposizioni di tagliare le proprie richieste di modifica del testo uscito dalle commissioni. Lega e Sel hanno accettato, la maggioranza ha ridotto gli emendamenti a 10, ma la trattativa con i deputati ?grillini? è saltata e i Cinque Stelle hanno mantenuto tutte le proposte di modifica, cioè oltre 400.



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Messaggioda Sbob » gio lug 25, 2013 13:45 pm

Neanche in grado di discutere quello che scrivi?
E' uno dei sintomi dell'aria fritta?

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Messaggioda coniglio » gio lug 25, 2013 13:54 pm

Sbob ha scritto:Neanche in grado di discutere quello che scrivi?
E' uno dei sintomi dell'aria fritta?

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Messaggioda Sbob » gio lug 25, 2013 14:02 pm

Perche', sai, se uno afferma una roba come questa:
Una volta che sul suo tavolo è arrivata la delibera ufficiale che cancellava 795 emendamenti proposti dalla più grossa forza di opposizione parlamentare, lasciandone soltanto 8, Enrico Letta si è consultato con Alfano e alla fine ha dichiarato e ha fatto dichiarare a Dario Franceschini, che questo decreto del fare è talmente importante che non si può correre il rischio di rimanere ingabbiati nelle pastoie dell?iter parlamentare; di conseguenza, nel nome della responsabilità nazionale -perchè noi siamo al servizio del paese- sul decreto del fare chiederemo la fiducia alla Camera, cancellando quindi automaticamente ogni emendamento ed evitando perdite di tempo per inutili discussioni bizantine

Si suppone che da qualche parte di quella delibera ufficiale ci sia qualche traccia, tipo una notizia sui giornali, oppure un resoconto della camera.

Saro' scarso io, ma non riesco a trovare proprio niente. Anzi, un articolo del Fatto - che non mi pare proprio nemico giurato dei grillini - dice l'esatto contrario.

Insomma, non vorrei che l'autore di quell'articolo non sia altro che l'ennesimo cazzaro che vende aria fritta, ripostato da altri cazzari che non sanno verificare le notizie (tanto sostengono la loro Fede, quindi sono Vere).
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Messaggioda coniglio » gio lug 25, 2013 14:04 pm

Sbob ha scritto:Perche', sai, se uno afferma una roba come questa:
Una volta che sul suo tavolo è arrivata la delibera ufficiale che cancellava 795 emendamenti proposti dalla più grossa forza di opposizione parlamentare, lasciandone soltanto 8, Enrico Letta si è consultato con Alfano e alla fine ha dichiarato e ha fatto dichiarare a Dario Franceschini, che questo decreto del fare è talmente importante che non si può correre il rischio di rimanere ingabbiati nelle pastoie dell?iter parlamentare; di conseguenza, nel nome della responsabilità nazionale -perchè noi siamo al servizio del paese- sul decreto del fare chiederemo la fiducia alla Camera, cancellando quindi automaticamente ogni emendamento ed evitando perdite di tempo per inutili discussioni bizantine

Si suppone che da qualche parte di quella delibera ufficiale ci sia qualche traccia, tipo una notizia sui giornali, oppure un resoconto della camera.

Saro' scarso io, ma non riesco a trovare proprio niente. Anzi, un articolo del Fatto - che non mi pare proprio nemico giurato dei grillini - dice l'esatto contrario.

Insomma, non vorrei che l'autore di quell'articolo non sia altro che l'ennesimo cazzaro che vende aria fritta, ripostato da altri cazzari che non sanno verificare le notizie (tanto sostengono la loro Fede, quindi sono Vere).



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Messaggioda nuvolarossa » ven lug 26, 2013 16:03 pm

Colpo di Stato d'agosto


Il vero obiettivo di questo governo è la distruzione dell'impianto costituzionale per poter cambiare le regole del gioco democratico e assicurare ai partiti il potere e la greppia di Stato. Per cambiare la Costituzione senza impedimenti da parte dell'opposizione in Parlamento e senza il consenso dei cittadini, che ne sono i veri custodi, i partiti vogliono cambiare l'articolo 138, l'architrave. In seguito, sarà istituita una Bicamerale per rivedere la Costituzione con statisti del calibro di Berlusconi (o dei suoi servi, non fa differenza) e di D'Alema e degli altri caporioni del pdmenoelle. Per questo è nato il governo di larghe intese che di tutto si preoccupa tranne che dei problemi del Paese. Cosa dice l'articolo 138?
"Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi. Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti."
L'articolo 138 è la barriera tra la Costituzione e i partiti. Impedisce che ne sia fatta carne da porco. Prevede due volte il voto delle Camere e un referendum popolare di conferma. I saggi, prima 10 e poi 40, di stretta osservanza governativa, solo pdl, pdmenoelle e scelta civica, nessuno del M5S, stanno operando laboriosamente per spossessare il Parlamento delle sue (poche) prerogative. I colpi di Stato, come scrisse Curzio Malaparte in Tecnica di colpo di Stato, quasi mai ricorrono alla violenza, di solito avvengono in modo apparentemente legale, nel silenzio ovattato delle cosiddette istituzioni. Il cambiamento della Costituzione discusso ieri in Commissione Affari Costituzionali in soli 55 minuti per poter essere votato in aula, in tutta fretta, il primo di agosto, senza neppure la possibilità di emendarlo, con gli italiani in ferie e con la stampa e le televisioni di Stato asservite e mute, è un colpo di Stato annunciato. E i colpi di Stato vanno combattuti, in nome della democrazia.


http://www.beppegrillo.it/2013/07/colpo_di_stato_dagosto.html
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Messaggioda PIEDENERO » sab lug 27, 2013 10:46 am

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Messaggioda PIEDENERO » sab lug 27, 2013 11:43 am

nuvolarossa ha scritto:Colpo di Stato d'agosto


Il vero obiettivo di questo governo è la distruzione dell'impianto costituzionale per poter cambiare le regole del gioco democratico e assicurare ai partiti il potere e la greppia di Stato. Per cambiare la Costituzione senza impedimenti da parte dell'opposizione in Parlamento e senza il consenso dei cittadini, che ne sono i veri custodi, i partiti vogliono cambiare l'articolo 138, l'architrave. In seguito, sarà istituita una Bicamerale per rivedere la Costituzione con statisti del calibro di Berlusconi (o dei suoi servi, non fa differenza) e di D'Alema e degli altri caporioni del pdmenoelle. Per questo è nato il governo di larghe intese che di tutto si preoccupa tranne che dei problemi del Paese. Cosa dice l'articolo 138?
"Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi. Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti."
L'articolo 138 è la barriera tra la Costituzione e i partiti. Impedisce che ne sia fatta carne da porco. Prevede due volte il voto delle Camere e un referendum popolare di conferma. I saggi, prima 10 e poi 40, di stretta osservanza governativa, solo pdl, pdmenoelle e scelta civica, nessuno del M5S, stanno operando laboriosamente per spossessare il Parlamento delle sue (poche) prerogative. I colpi di Stato, come scrisse Curzio Malaparte in Tecnica di colpo di Stato, quasi mai ricorrono alla violenza, di solito avvengono in modo apparentemente legale, nel silenzio ovattato delle cosiddette istituzioni. Il cambiamento della Costituzione discusso ieri in Commissione Affari Costituzionali in soli 55 minuti per poter essere votato in aula, in tutta fretta, il primo di agosto, senza neppure la possibilità di emendarlo, con gli italiani in ferie e con la stampa e le televisioni di Stato asservite e mute, è un colpo di Stato annunciato. E i colpi di Stato vanno combattuti, in nome della democrazia.


http://www.beppegrillo.it/2013/07/colpo_di_stato_dagosto.html


per quel poco che ho visto e sentito:

CENSURA TOTALE DA PARTE DEI MEDIA !
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Messaggioda coniglio » sab lug 27, 2013 12:36 pm




aka i sempliciotti...leit motiv: c'è di peggio.


ps. è puro tifo. niente di più.
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Messaggioda PIEDENERO » sab lug 27, 2013 13:25 pm

coniglio ha scritto:



aka i sempliciotti...leit motiv: c'è di peggio.


ps. è puro tifo. niente di più.


a fagggiuolo! :lol: :lol:
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Messaggioda PIEDENERO » mar ago 06, 2013 19:57 pm

Saccomanni:

"LA RECESSIONE E' FINITA"

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: contenti?
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Messaggioda Sbob » mer ago 14, 2013 9:42 am

coniglio ha scritto:



aka i sempliciotti...leit motiv: c'è di peggio.


ps. è puro tifo. niente di più.

E quand'e' che vi indignate per la struttura del 5*, per il suo padrone che non riesce ad andare oltre all'insulto?

è puro tifo. niente di più.


Non ti preoccupare, molti sono indignati. Ma e' difficile scegliere quale sia il male minore.
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Messaggioda coniglio » ven ago 16, 2013 8:48 am

Sbob ha scritto:
coniglio ha scritto:



aka i sempliciotti...leit motiv: c'è di peggio.


ps. è puro tifo. niente di più.

E quand'e' che vi indignate per la struttura del 5*, per il suo padrone che non riesce ad andare oltre all'insulto?

è puro tifo. niente di più.


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Messaggioda coniglio » ven ago 16, 2013 8:49 am

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Messaggioda coniglio » lun ago 26, 2013 10:21 am

FONTE: LIBREIDEE.ORG

Siamo definitivamente spacciati, perché abbiamo accettato tutte le clausole-capestro dei trattati europei. Prima Maastricht, poi il Fiscal Compact, il Mes e l?Europact, cui ora si aggiungono le concessioni di spesa pubblica offerte il 3 luglio all?Italia dalla Commissione Europea e il futuro Rf, il trattato per la nascita del Redemption Fund per i debiti pubblici dell?Eurozona. Tutto questo, avverte Paolo Barnard, a patto che il paese aderente adotti ?stringenti misure di aggiustamento della spesa pubblica?. E cioè: dovremo «tagliare la spesa pubblica in servizi, sanità, istruzione e infrastrutture», amputare ulteriormente salari e pensioni, «privatizzare tutto ciò che è rimasto pubblico, inclusa l?acqua e le infrastrutture vitali del paese».

Non solo: dovremo anche «licenziare fette d?impiego pubblico anche tra gli impieghi vitali come insegnanti, vigili del fuoco, polizia e sanitari», oltre a «liberalizzare ogni settore dell?economia, anche quelli strategici per l?interesse pubblico», nonché «ridurre al minimo il welfare e gli ammortizzatori sociali».

La verità, sostiene Barnard nel suo intervento, è che ormai «il governo dell?Italia intera risiede a Bruxelles presso la Commissione Europea e a Francoforte presso la Banca Centrale Europea, e non più a Roma, in virtù dei Trattati europei», tutti ratificati dal nostro paese. Trattati-capestro che «hanno privato il nostro governo di ogni reale potere (esecutivo, monetario e parlamentare) trasferendoli appunto a Bruxelles e a Francoforte». Di conseguenza, «il governo di Roma e il Parlamento italiano sono oggi istituzioni di facciata, con poteri risibili e nessun potere sovrano di sostanza». Devastante, quindi, il corollario dell?odierno funzionamento dell?Unione Europea e soprattutto dell?Eurozona, i cui trattati contengono tutti queste severissime imposizioni. «Ora ? aggiunge Barnard ? la cosa da capire è che esse sono il dogma, la Bibbia, la spina dorsale dell?ideologia neoliberista e neoclassica delle élite del Vero Potere, cioè degli speculatori finanziari, dei tecnocrati bancari e dei mega-industriali».

I diktat che stanno per ?terminare? definitivamente la nostra economia «sono la loro linfa vitale, la loro mira primaria, il loro tutto: sono in realtà questi dogmi, Bibbia, spina dorsale, raccolti in quella clausola, che devono essere imposti a milioni di cittadini e ai loro governi, e i trattati assieme alla Ue stessa e all?Eurozona sono solo il veicolo per imporli». In altre parole: «A noi hanno raccontato che i trattati, la Ue e l?Eurozona sono il cuore di tutto, sono il goal finale di un grande lavoro, le istituzioni-cardine del futuro europeo. Ma non è vero. Il cuore di tutto, il goal ultimo, l?istituzione-cardine del futuro europeo è quella clausola neoliberista e neoclassica socialmente distruttiva, che deve devastare intere società ed esautorare gli Stati per il profitto di pochi».

Tutto il resto, «cioè i trattati, la Ue stessa e l?Eurozona» sono solo «uno scivolo ben oliato con cui imporre quella distruzione del bene pubblico». Senza questo scopo, l?attuale Europa ? compreso l?euro ? perde significato. Sicché, oggi accade che «quell?impotente pupazzetto anemico di Letta deve in realtà obbedire all'adozione di ?stringenti misure di aggiustamento della spesa pubblica?», e ovviamente lo farà. Tagliare l?Italia, o quel che ne resta, «per l?esclusivo profitto di un nugolo di grandi speculatori del Vero Potere, portando ulteriore distruzione all? economia vitale per noi cittadini, che siamo milioni». Ebbene, «sta accadendo», mentre l?agenda politica nazionale si attarda ancora a divertirsi con Renzi e Berlusconi.
Fonte: www.libreidee.org
Link: http://www.libreidee.org/2013/08/ultima ... -obbedira/
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Messaggioda coniglio » mar ago 27, 2013 8:59 am

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Messaggioda coniglio » mar ago 27, 2013 9:02 am

DI DIEGO FUSARO
lospiffero.com

L?opera di demonizzazione preventiva è sempre la stessa. La si ritrova, ugualmente modulata, su tutti i quotidiani e in tutte le trasmissioni televisive, di destra come di sinistra. In quanto totalitario, il sistema della manipolazione organizzata e dell?industria culturale occupa integralmente la destra, il centro e la sinistra. Il messaggio dev?essere uno solo, indiscutibile. Armi chimiche, armi di distruzione di massa, violazione dei diritti umani: con queste accuse, la Siria è oggi presentata mediaticamente come l?inferno in terra; per questa via, si prepara ideologicamente l?opinione pubblica alla necessità del bombardamento, naturalmente in nome dei diritti umani e della democrazia (la solita foglia di fico per occultare la natura imperialistica delle aggressioni statunitensi).

Alla demonizzazione preventiva come preambolo del ?bombardamento etico? siamo abituati fin dall?inizio di questa ?quarta guerra mondiale? (cfr. C. Preve, La quarta guerra mondiale, All?insegna del Veltro, Parma 2008). Successiva ai due conflitti mondiali e alla ?guerra fredda?, la presente guerra mondiale si è aperta nel 1989 ed è di ordine geopolitico e culturale: è condotta dalla ?monarchia universale? ? uso quest?espressione, che è di Kant, per etichettare la forza uscita vincitrice dalla guerra fredda ? contro the rest of the world, contro tutti i popoli e le nazioni che non siano disposti a sottomettersi al suo dominio.

Iraq 1991, Jugoslavia 1999, Afghanistan 2001, Iraq 2004, Libia 2011: queste le principali fasi della nuova guerra mondiale come folle progetto di sottomissione dell?intero pianeta alla potenza militare, culturale ed economica della monarchia universale.

La Siria è il prossimo obiettivo. L?apparato dell?industria culturale si è già mobilitato, diffamando in ogni modo lo Stato siriano, in modo da porre in essere, a livello di opinione pubblica, le condizioni per il necessario bombardamento umanitario. Il presidente statunitense Obama non perde occasione per presentare la Siria come il luogo del terrorismo e delle armi di distruzione di massa, in modo che l?opinione pubblica occidentale sia pronta al bombardamento del nemico.

La provincia italiana ? colonia della monarchia universale ? ripete urbi et orbi il messaggio ideologico promosso dall?impero. È uno spettacolo vergognoso, la prova lampante (se ancora ve ne fosse bisogno) della subalternità culturale, oltre che geopolitica, dell?Italia e dell?Europa alla potenza mondiale che delegittima come terrorista la benemerita resistenza dei popoli e degli Stati che non si piegano al suo barbaro dominio.

Il primo passo da compiere, per legittimare l?invasione imperialistica camuffata da interventismo umanitario, resta la reductio ad Hitlerum di chi è a capo degli Stati da invadere, non a caso detti rogue States, ?Stati canaglia? (in una totale delegittimazione a priori della loro stessa esistenza): da Saddam Hussein a Gheddafi, da Chavez ad Ahmadinejad, la carnevalata è sempre la stessa. Vengono ridotti a nuovo Hitler e a nuovo nazismo tutte le forze che non si pieghino al nomos dell?economia di cui è alfiere la monarchia universale.

Del resto, l?invenzione mediatica di sempre nuovi Hitler sanguinari si rivela immancabilmente funzionale all?attivazione del ?modello Hiroshima?, ossia del bombardamento legittimato come male necessario. Dove c?è un Hitler, lì deve esserci anche una nuova Hiroshima. L?ideologia della pax romana costituisce una costante del corso storico. Ogni impero qualifica come pace la propria guerra e delegittima come terrorismo e barbarie quella dei resistenti. Ubi solitudinem faciunt, pacem appellant: il vecchio adagio di Tacito non è mai stato tanto attuale.

La reductio ad Hitlerum si accompagna pressoché sempre all?impiego ideologico del concetto di umanità come titolo volto a giustificare ? come già sapeva Carl Schmitt (cfr. Il concetto del politico) ? l?ampliamento imperialistico. La guerra che si autoproclama umanitaria serve non solo a glorificare se stessa, ma anche a delegittimare il nemico, a cui è negata in principio la qualità stessa di uomo. Contro un nemico ridotto a Hitler e a essere non umano, il conflitto può allora essere spinto fino al massimo grado di disumanità, in una completa neutralizzazione di ogni dispositivo inibitorio di una violenza chiamata a esercitarsi in forma illimitata. Vale la pena di leggere il profetico passo di Schmitt: «Un imperialismo fondato su basi economiche cercherà naturalmente di creare una situazione mondiale nella quale esso possa impiegare apertamente, nella misura che gli è necessaria, i suoi strumenti economici di potere, come restrizione dei crediti, blocco delle materie prime, svalutazione della valuta straniera e così via. Esso considererà come violenza extraeconomica il tentativo di un popolo o di un altro gruppo umano di sottrarsi agli effetti di questi metodi ?pacifici?».

È questa l?essenza dell?odierna ?quarta guerra mondiale?, puntualmente dichiarata contro i popoli che aspirano a sottrarsi all?imperialismo statunitense (e subito dichiarati terroristi, assassini, nemici dei diritti umani, ?Stati canaglia?, ecc.).

In coerenza con la destoricizzazione tipica del nostro presente, l?epoca che si colloca sotto lo slogan dell?end of history, la dimensione storica viene sostituita, a livello di prestazione simbolica, ora dallo scontro religioso tra il Bene e il Male (identificati rispettivamente con l?Occidente a morfologia capitalistica e con le aree del pianeta che ancora resistono), ora dal canovaccio della commedia che, sempre uguale, viene impiegato per dare conto di quanto accade sullo scacchiere geopolitico: il popolo compattamente unito contro il dittatore sanguinario (Assad in Siria), il silenzio colpevole dell?Occidente, i dissidenti ?buoni?, cui è riservato il diritto di parola, e, dulcis in fundo, l?intervento armato delle forze occidentali che donano la libertà al popolo e abbattono il dittatore mostrando con orgoglio al mondo intero il suo cadavere (Saddam Hussein, Gheddafi, ecc.).

Seguendo penosamente l?ideologia dominante, la sinistra italiana continua a rivelare, anche in questo, una subalternità culturale che farebbe ridere se non facesse piangere: da ?L?Unità? a ?Repubblica? l?allineamento con l?ideologia dominante è totale (ed è, per inciso, un?ulteriore prova a favore della tesi circa l?ormai avvenuta estinzione della dicotomia tra una destra e una sinistra perfettamente interscambiabili, composte da nietzscheani ?ultimi uomini?). La parabola che porta dall?immenso Antonio Gramsci a Massimo D?Alema è sotto gli occhi di tutti e si commenta da sé.

Secondo questa patetica commedia, tutti i mali della società vengono imputati al feroce dittatore di turno (sempre identificato dal circo mediatico con il nuovo Hitler: da Saddam a Gheddafi, da Ahmadinejad a Chávez), che ancora non si è piegato alle sacre leggi di Monsieur le Capital; e, con movimento simmetrico, il popolo viene mediaticamente unificato come una sola forza che lotta per la propria libertà, ossia per la propria integrazione nel sistema della mondializzazione capitalistica.

Come se in Siria o a Cuba vi fossero solo dissidenti in attesa del bombardamento umanitario dell?Occidente! Come se la libertà coincidesse con la reificazione planetaria e con la violenza economica di marca capitalistica! Tra i molteplici esempi possibili, basti qui ricordare quello della blogger cubana Yoani Sánchez, ipocritamente presentata dal circo mediatico come se fosse l?unica voce autentica della Cuba castrista, la sola sostenitrice dell?unica libertà possibile (quella della società di mercato) dell?intera isola cubana!

L?aggressione imperialistica della monarchia universale può trionfalmente essere salutata come forma di interventismo umanitario, come gloriosa liberazione degli oppressi, essi stessi presentati come animati da un?unica passione politica: l?ingresso nel regime della produzione capitalistica e la sottomissione incondizionata alla monarchia universale.

La Siria, come si diceva, è uno dei prossimi obiettivi militari della monarchia universale. È, al momento, uno dei pochi Stati che ancora resistono alla loro annessione imperialistica all?ordine statunitense. E questo del tutto a prescindere dalla politica interna siriana, con tutti i suoi limiti lampanti, che nessuno si sogna di negare o anche solo di ridimensionare.

Con buona pace di Norberto Bobbio e di quanti, dopo di lui, si ostinano a legittimate le guerre ?umanitarie? occidentali, la sola guerra legittima resta, oggi, quella di resistenza contro la barbarie imperialistica. Per questo, con buona pace del virtuoso coro politicamente corretto, addomesticato e gravido di ideologia, senza esitazioni occorre essere solidali con lo Stato siriano e con la sua eroica resistenza all?ormai prossima aggressione imperialistica.

La Siria, come Cuba e l?Iran, è uno Stato che resiste e che, così facendo, insegna anche a noi Occidentali che è possibile opporsi all?ordine globale che si pretende destinale e necessario. Diventa, allora, possibile sostenere degli Stati resistenti quanto Fenoglio, nel Partigiano Johnny, asseriva a proposito dei partigiani (anch?essi eroi della resistenza, come oggi i rogue States): ?ecco l?importante: che ne restasse sempre uno?.

Diego Fusaro
Fonte: www.lospiffero.com
Link: http://www.lospiffero.com/cronache-marx ... 12188.html
26.08.2013
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Messaggioda undertaker777 » sab ago 31, 2013 4:01 am

...
Alcuni magistrati si trasformano in feudatari circondati da giornalisti affamati amici che li lusingano, pronti a disporre su loro istruzione alcune bombe a orologeria.
Il lettore non avrà difficoltà a immaginare qualche nome che io però non faccio, perché si tratta di gente che usa la querela come nel West si usava la Colt e vince tutte le cause dissanguando chiunque osi illuminarlo con un raggio non conformista.
Un grande editore mi ha raccontato davanti al registratore che la star di una famosa Procura si era ficcata in testa che una star del giornalismo (che lavorava per il grande editore che me lo raccontava) possedesse delle foto compromettenti di Berlusconi durante le cene ad Arcore.

La star della procura era furiosa perché convinta che la star del giornalismo con cui era in rapporti strettissimi, le avesse negato l?ambito trofeo che considerava dovuto.

La foto non esisteva, la star del giornalismo non le aveva nascosto nulla, ma l?intreccio, la commistione erano talmente inestricabili e patologici e isterici da impressionare persino quel grande editore.

Dietro il nuovo giornalismo fatto d?archivi ? di cui è certamente campione Marco Travaglio e questo è anche un suo merito ? viaggia l?intendenza del giornalismo moralista, d?invettiva, quello che con autorevolezza autoreferente manda al confino i matti liberi liberali e anarchici dopo averli marchiati con il «cono d?ombra» (un?invenzione sinistra e felice del fondatore di Repubblica) e crea di fatto un?antropologia, una fattoria degli animali in cui ? di nuovo, sulle orme di Orwell ? i maiali sono sì uguali, ma molto più uguali degli altri.



:smt077
mi.llumino, di.mmenso
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Messaggioda coniglio » mer set 11, 2013 8:40 am

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Messaggioda PIEDENERO » gio set 19, 2013 7:28 am

Dal 25 febbraio, data delle elezioni italiane, il mercato azionario ha registrato +8% in Italia, in linea con quello europeo. Dal primo agosto, dopo la sentenza di condanna per Berlusconi, si è avuto un +5% per il mercato italiano contro +3% per quello europeo e, sul fronte spread, non si sono visti particolari scossoni. Come è possibile? Eppure era ovvio che i mesi estivi ci avrebbero portato sull?orlo della crisi di governo. E? difficile pensare che il mercato si aspetti le tanto attese riforme da un governo logorato dalla gazzarra politica degli ultimi mesi. Con o senza Berlusconi la precarietà del governo Letta è evidente. Nonostante le minacce e i rischi di punizione da parte dei mercati e lo spauracchio spread sventolati da Letta e Napolitano ad ogni possibile crisi governo gli investitori non hanno dato peso alle vicende italiane. Perché?
Gli investitori non sono stupidi e sanno benissimo cosa succederà sul fronte delle riforme in Italia: nulla! La verità è che i mercati sono andati oltre e hanno visto nella debolezza politica italiana una rassicurazione. L?inevitabile commissariamento dell?Italia da parte dell?Europa. Entro fine anno infatti diventerà esplicita la crisi economica che ci obbligherà a chiedere il sostegno al fondo salva Stati (ESM) e allo scudo anti spread (OMT). E? questo che tiene tranquilli i mercati: "bad news is good news" per loro. Un?Italia con le manette, sotto tutela europea è la loro principale garanzia che l?Italia nel breve non fallirà e che Bruxelles e Francoforte isseranno la bandiera dell?austerità, quella vera e dolorosa, imponendo, in cambio degli aiuti europei, riforme capestro. Questo renderà l?Italia uguale a Grecia e Portogallo.
L?Italia è nei fatti già commissariata dall?Europa:
- Sono il Fondo Monetario (FMI) e la BCE a dirci quanta pulizia dobbiamo fare nei bilanci delle nostre banche, non l?ABI o la Banca d?Italia.
- E? Almunia, vice presidente della Commissione Europea, che ha detto a Cernobbio come ricapitalizzare il MPS senza che Saccomanni o Profumo abbiano battuto ciglio. L?Europa non ci consente di nazionalizzare MPS per via dell?impatto sui conti pubblici nonostante negli ultimi anni tutti i Paesi europei hanno liberamente deciso come e quando salvare le loro banche per non gravare sui conti pubblici (RBS, Dexia, Commerzbank, Bankia, Raiffeisen, KBC solo per citarne alcune). All?Italia, priva di spina dorsale politica, non è concesso.
- E? la Commissione Europea a decidere le misure economiche della manovra finanziaria. Per questo il commissario europeo finlandese Olli Rehn ha dato un'audizione in Parlamento per dettare le condizioni dell?Europa.
- Sono i vincoli esterni del Fiscal Compact a guidare la politica economica in Italia con interventi recessivi nell?interesse dei creditori tedeschi, e non degli italiani. Il mantra del 3% di deficit, madre di tutte le misure economiche per Letta e Saccomanni, vale solo per l?Italia. La Spagna quest?anno avrà infatti un deficit del 7% e la Francia del 4.5%.
Bisogna prendere atto che siamo già calpesti e derisi, già governati dall?Europa, già sudditi. Monti e Letta si sono affrettati ad inchinarsi a sua altezza Merkel appena eletti, ma non hanno avuto il coraggio e l?onestà di rendere esplicito questo commissariamento agli italiani. Abbiamo ceduto la nostra sovranità all?Europa senza nulla in cambio, anzi, abbiamo finanziato con 50 miliardi di euro (di maggiore debito pubblico) sostegni europei agli altri Paesi della periferia anziché destinarli ai crediti delle PMI nei confronti della pubblica amministrazione.
L'ossessione di Napolitano e Letta per la stabilità altro non è che una parvenza di governo con quattro burattini a Roma manipolati da Bruxelles. Letta è perfetto per questo ruolo. Punta alla foto di gruppo al G7 in Italia nel 2014 da appendere in camera accanto a quella di Andreotti e Napolitano.
L?Italia è in coma. E? l?esplosione del debito privato, in prevalenza delle nostre banche verso la BCE, originatosi nel regime a cambi fissi dell?Euro, a rendere insostenibile il nostro debito pubblico. Bisogna guardare alla bilancia commerciale oltre che al debito pubblico. Solo se si riconosce che l?ingresso nell?Euro ha tarpato le ali alla già scarsa competitività italiana si potrà iniziare un vero dibattito. L'euro ha agito da acceleratore della crisi. Va messo in discussione il tema della sovranità monetaria per riformare il Paese. Pretendere di farlo in questo Euro, a queste condizioni di austerità, in tempi brevi e con questa classe dirigente è pura utopia.
C'è stata una guerra, la guerra dell?Euro e come dopo ogni guerra persa ci sono i debiti di guerra da regolare. La guerra l?ha vinta la Germania che ora reclama i suoi 700 miliardi di euro di crediti concessi alla periferia dell'Europa, di cui 200 miliardi dall'Italia. Vanno avanzate proposte su come gestire e regolare i debiti di guerra per evitare il nostro fallimento.
Sono passati tre anni di recessione, disoccupazione e crollo dei consumi e la situazione è peggiorata. L'Euro ha scaricato su lavoratori e pensionati aggiustamenti di competitività con gli altri Paesi dell'area Euro ottenibili solo con austerità e disoccupazione. I media in difesa dell?establishment ignorano completamente un legittimo dibattito sull?Euro. Colpevoli e complici. Il M5S è l'unico in Parlamento a parlare di sovranità monetaria e di signoraggio. I cittadini si stanno informando. Più Europa e meno banche. E' necessario un nuovo concetto di Europa, solidale e veramente comunitaria. Il ruolo dell'Italia in Europa è fondamentale, ma dobbiamo ridiscutere le condizioni in cui partecipiamo, a partire dall'emissione di eurobond che tutelino le economie più deboli, di una rinegoziazione del debito pubblico e della cancellazione del Fiscal Compact, un nodo scorsoio che impiccherà il nostro Paese.
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