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Messaggioda El Rojo » gio mag 02, 2013 23:57 pm

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Messaggioda coniglio » ven mag 03, 2013 12:41 pm

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Messaggioda coniglio » ven mag 03, 2013 12:42 pm

...ma secondo voi Becchi ha detto realmente una cazzata...?
l'aria che tira mette i brividi.
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Messaggioda nuvolarossa » ven mag 03, 2013 13:28 pm

E' il Presidente del Consigli Enrico Letta, con il 62% dei consensi, il leader politico piu' apprezzato dagli italiani. Il dato emerge da un'indagine dell'Istituto Swg in esclusiva per Agora', su Rai


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Messaggioda coniglio » ven mag 03, 2013 13:31 pm

nuvolarossa ha scritto:
E' il Presidente del Consigli Enrico Letta, con il 62% dei consensi, il leader politico piu' apprezzato dagli italiani. Il dato emerge da un'indagine dell'Istituto Swg in esclusiva per Agora', su Rai


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8O 8O 8O 8O

PIEDE!!!!

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Messaggioda nuvolarossa » ven mag 03, 2013 14:12 pm

E intanto becchiamoci pure isso.

L?abominevole ritorno di Gianfranco Micciché
03/05/2013 - C'è spazio anche per il "viceré di Sicilia" nella squadra di governo. Sarà sottosegretario alla Pubblica amministrazione


di Alberto Sofia

albertosofia

Il ritorno dell?uomo del sessantuno a zero. Il ?viceré di Sicilia?, come è stato ribattezzato dalla stampa. Gianfranco Micciché, leader di Grande Sud, non poteva mancare nella squadra del governo Letta, quello delle larghe intese tra Pd, Pdl e Scelta Civica. Il ritorno dell?ex pupillo dal Cavaliere, alle ultime elezioni, dopo gli screzi, la divisione e la candidatura in solitario alle regionali in Sicilia, non aveva portato fortuna. E Micciché, capolista al Senato, non era stato eletto. Con tanto di risultato fallimentare per il suo movimento, passato dal 6 per cento della consultazione siciliana all?irrisorio 1 per cento circa delle politiche. Non è stato un problema. C?è sempre il Cavaliere a rimediare. Così Berlusconi lo ha piazzato nel team dell?inciucio, come sottosegretario alla Pubblica amministrazione e semplificazione.



L?ETERNO RITORNO DI MICCICHE? -Micciché, che fu il protagonista azzurro dello storico 61 a 0 del 2001 ? quello che regalò l?en plein dei collegi al centrodestra, ndr ? è stato sponsorizzato direttamente dall?ex presidente del Consiglio, nonostante i malumori, anche dentro il Pdl. Sul suo nome c?è stata battaglia, ma alla fine è stato sempre Berlusconi a spuntarla. Come in occasione della nomina di Catricalà come vice di Zanonato allo Sviluppo Economico. Della presenza di Miccichè dovrà farsene una ragione anche Giampiero D?Alia, l?altro siciliano, titolare del dicastero. Il leader dell?Udc siciliano sarà costretto a collaborare con l?uomo con cui si era separato dopo le elezioni amministrative del Comune di Palermo. Allora sostenevano insieme Massimo Costa come candidato, poi si divisero con non poche polemiche. Prima di ritrovarsi insieme nella squadra del governo Letta. Se sarà una convivenza forzata lo si capirà con il tempo. Prima Micciché può godersi la nomina, arrivata con il minimo sforzo. O meglio, quasi nessuno, data la batosta elettorale che gli avevano riservato i cittadini italiani alle ultime elezioni.

IL VICERE? SOTTOSEGRETARIO ? La nomina di Micciché viene colta come una sorpresa da diversi quotidiani, compreso il Corsera. Il Partito democratico ha cercato fino all?ultimo di stoppare la nomina del leader di Grande Sud, ma invano. E adesso per Micciché non resta che ringraziare il Cavaliere. Un leader con cui il rapporto è stato a volte controverso: dal grande amore ? il ?viceré? era considerato un delfino siciliano ? fino alle vicende che hanno coinvolto le spaccature nel Pdl Sicilia, con l?abbandono dell?alleanza berlusconiana, in rotta con Alfano e Schifani. Ma la passione non si è mai spenta. E dopo la candidatura in solitario alle regionali, Micciché è tornato dal Cavaliere.


LA CARRIERA ? Adesso evoca risultati rivoluzionari per il dicastero del quale farà parte: ?L?incarico ricevuto è l?occasione per portare a termine il progetto epocale di cambiamento della macchina amministrativa attraverso il passaggio dal sistema delle autorizzazioni a quello del controllo ex post?. Peccato che agli italiani Micciché piaccia poco, data la bocciatura elettorale. Molti lo ricordano più per le dichiarazioni shock sull?uso di droghe pesanti mentre correva per la presidenza della regione Sicilia. Allora disse, però, di non essere mai stato con una escort, quasi a rimarcare la distanza dalle ?serate eleganti? del Cavaliere. L?uomo al quale deve ora la nuova poltrona, dopo aver già in passato ricoperto la carica di ministro (compreso il dicastero della Coesione Sociale). E c?è anche chi ricorda come non si fece scrupoli, alle consultazioni siciliane, a candidare diversi impresentabili: come Giuseppe Drago ? già governatore e condannato a 4 anni per essersi appropriato dei fondi riservati alla Presidenza ? , che aveva da poco finito di scontare l?interdizione dai pubblici uffici. E Franco Mineo, allora rinviato a giudizio per usura, intestazione fittizia di beni e peculato, oltre all?accusa di essere un prestanome mafioso. Ma fecero scalpore nel 2007 anche le sue dichiarazioni sull?aeroporto di Palermo: ?Il nome Falcone-Borsellino non è adatto, diamo un?immagine negativa?. Si era scusato, dopo le critiche. Ma nel 2012 riprese il concetto: ?Sono ancora convinto che sia un nome sbagliato: significa che ci si ricorda della mafia. Piuttosto intitolerei l?aeroporto ad Archimede o ad altre figure della scienza, figure positive?. Dichiarazione a dir poco discutibili. Poco importa per il Cavaliere: nel governo dell?inciucio c?è spazio anche per il ritorno del viceré.


http://www.giornalettismo.com/archives/911355/labominevole-ritorno-di-gianfranco-micciche/gianfranco-micciche-2-2/
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Messaggioda El Rojo » ven mag 03, 2013 17:09 pm

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Messaggioda PIEDENERO » ven mag 03, 2013 20:44 pm

coniglio ha scritto:
nuvolarossa ha scritto:
E' il Presidente del Consigli Enrico Letta, con il 62% dei consensi, il leader politico piu' apprezzato dagli italiani. Il dato emerge da un'indagine dell'Istituto Swg in esclusiva per Agora', su Rai


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senti, il momento è drammatico, non mi va di scherzare.
mi sono chiuso due giorni in casa e sul cesso ho riletto i post di sbob, il corriere della sera, repuppublica, la stampa e famiglia cristiana. ebbene, dopo attenta e accurata riflessione mi sono responsabilizzato, ho capito che è necessario fare fronte comune e appoggiare questo governo composto da validi e eccellenti ministri, sottosegretari e biancofiore vari.
te e nuvola mi avete deluso con le vostre idee violente e destabilizzanti. per non parlare di quel rojo li, che si sente ossessivamente perseguitato dai mercati e dall' europa. basta, piantatela e per cortesia lasciate stare il povero falco che sta prendendo una brutta strada.
viva l'italia, viva letta e brunetta e vaffanculo :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
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Messaggioda Sbob » ven mag 03, 2013 21:19 pm

Credo che ancora tu non abbia capito nulla di quello che penso, ma come in ogni tifoseria, bisogna incasellare tutti in una squadra o nell'altra. :roll:
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Messaggioda PIEDENERO » ven mag 03, 2013 21:46 pm

Sbob ha scritto:Credo che ancora tu non abbia capito nulla di quello che penso, ma come in ogni tifoseria, bisogna incasellare tutti in una squadra o nell'altra. :roll:

non è questione di tifoserie. la realtà è evidente. il m5* da una parte e i soliti che adesso, (e prima con monti) sono palesemente insieme per difendere i propri interessi, e non essere spazzati via. poi qualche altro pesce piccolo che conta poco.
ma è giusto che sia così, tu ti ostini a pensare che il m5* debba esprimersi e agire come un partito politico tradizionale. non lo è, anche se tu sostieni il contrario. non ti piace?, non ci credi? sbagliano? è un problema tuo, e non solo tuo ovviamente.
sarà il pd soprattutto e sel che invece dovranno fare i conti con chi li ha votati per fare ALTRO!
tu, per me stai con quelli là anche se condividi molte delle ragioni dei 5* ma non tolleri grillo. e allora? viva l'inciucio.
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Messaggioda Sbob » ven mag 03, 2013 22:18 pm

PIEDENERO ha scritto:
Sbob ha scritto:Credo che ancora tu non abbia capito nulla di quello che penso, ma come in ogni tifoseria, bisogna incasellare tutti in una squadra o nell'altra. :roll:

non è questione di tifoserie. la realtà è evidente. il m5* da una parte e i soliti che adesso, (e prima con monti) sono palesemente insieme per difendere i propri interessi, e non essere spazzati via. poi qualche altro pesce piccolo che conta poco.

La realtà non mi sembra così evidente. Tutti si stanno facendo gli affari propri, compreso il 5* che si è messo nella posizione in cui si trova comodo, quella dell'opposizione.
Gli altri partiti sono insieme per vari motivi: il PD perché se si torna a elezioni subito scompare, e ha bisogno di prendere tempo, il PdL perché si trova nell'ottima condizione di controllare il governo senza metterci la faccia, potendo far fare qualunque porcata senza rischiare voti.

ma è giusto che sia così, tu ti ostini a pensare che il m5* debba esprimersi e agire come un partito politico tradizionale. non lo è, anche se tu sostieni il contrario. non ti piace?, non ci credi? sbagliano? è un problema tuo, e non solo tuo ovviamente.

Vorrei capire cosa distinguerebbe il 5* da un "partito tradizionale". E' una delle cose che sento sbandierare di più e a cui i 5* sono più attaccati, ma ancora non ho sentito una distinzione seria.
Io mi ostino piuttosto a pensare che il 5* dovrebbe esprimersi ed agire per raggiungere dei risultati, ad oggi non ne ha raggiunto nessuno. E non ne raggiungerà nessuno neanche alle prossime elezioni, che saranno probabilmente stravinte da Berlusconi. Chissà, forse c'è qualche speranza tra 7/8 anni? Alla faccia della "lunga marcia".

Se per "non essere un partito tradizionale" intendi fregarsene dei risultati e puntare solo a gridare, beh, allora capisco.

sarà il pd soprattutto e sel che invece dovranno fare i conti con chi li ha votati per fare ALTRO!
tu, per me stai con quelli là anche se condividi molte delle ragioni dei 5* ma non tolleri grillo. e allora? viva l'inciucio.

Chi è che veramente pensa "viva l'inciucio"?
Coloro che speravano che non accadesse, oppure quelli che si esaltavano dicendo "adesso faranno l'inciucio così dimostro di avere ragione"?

Il 5* l'hai votato per favorire o evitare l'inciucio? E loro hanno veramente fatto qualcosa per evitarlo?

Io sto con chiunque possa veramente scardinare il sistema berlusconiano che si è formato in questi decenni, ma ancora devo trovare un partito che abbia veramente interesse a farlo.
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Messaggioda nuvolarossa » sab mag 04, 2013 20:15 pm

LONDRA - Incassata la sconfitta, David Cameron si prepara al contrattacco. Il "partito dei clown", cosí il premier conservatore aveva sprezzantemente definito Ukip, ha vinto quasi un quarto dei voti nelle elezioni amministrative, guadagnando 140 seggi comunali e umiliando i Tories che ne hanno persi 335. La strategia di rilancio di Cameron ora prevede di riconquistare gli elettori sui due temi che sono i cavalli di battaglia di Ukip: Europa e immigrazione.

Sul fronte Europa, l'esito del voto ha evidenziato la profonda opposizione dell'elettorato britannico al progetto di integrazione europea. Uno scetticismo che ha radici storiche ma che la crisi dell'euro ha rafforzato e consolidato. Per questo Ukip, lo UK Independence Party, che giá dal nome dichiara la sua intenzione di far uscire la Gran Bretagna dalla Ue, raccoglie sempre piú consensi. E per questo molti all'interno del partito conservatore ora vogliono che Cameron anticipi il referendum sulla Ue che aveva promesso a prima della fine della legislatura. Una scommessa azzardata, sul lungo termine per le possibili conseguenze e sul breve termine per l'opposizione dei Liberaldemocratici, partner nella coalizione di Governo.
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Sull'immigrazione, il secondo tema popolare e populista cavalcato da Ukip, i conservatori sono piú uniti e piú pronti al contrattacco. Giá nel discorso della Regina in Parlamento, la settimana prossima, saranno annunciate nuove misure piú restrittive, come ad esempio limitazioni all'accesso degli immigrati al servizio sanitaria nazionale gratuito. Resta da vedere se basteranno per placare i timori degli elettori che hanno votato Ukip, i cui poster elettorali dichiaravano in tono minaccioso che «la Ue l'anno prossimo fará entrare 29 milioni di bulgari e rumeni in Gran Bretagna. Abbiamo perso il controllo dei nostri confini. È ora di dire basta».

Il ministro dell'Interno Theresa May oggi si é dichiarata ottimista sulle prospettive dei Tories. La May non ha voluto promettere un anticipo del referendum, ma ha ammesso che l'elettorato ha bisogno «di maggiori certezze» sui tempi e modi della consultazione. Cameron aveva promesso un referendum dopo le elezioni del 2015 in caso di vittoria dei Tories, impegnandosi nel frattempo a rinegoziare la posizione di Londra nella Ue. Ora per dare certezze all'elettorato il Governo potrebbe approvare una legge che rende il referendum vincolante.

Le elezioni di questa settimana comunque rappresentano una svolta importante nella politica inglese. Ukip ha acquistato una credibilitá impensabile fino a poco tempo fa e ora punta con decisione ad avere una rappresentanza a Westminster. I Tories sono sulla difensiva e Cameron deve affrontare le pressioni crescenti della destra del partito. Come ha sottolineato David Davis, ex rivale del premier per la guida del partito, le proposte di Ukip sull'immigrazione, le tasse, la politica estera e l'Europa «imitano in essenza un manifesto elettorale conservatore degli anni Ottanta». Come dire: se Cameron continuerá a "modernizzare" i Tories, saranno i clown di Ukip a ridere alle prossime elezioni politiche.



http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-05-04/cameron-punta-frenare-ukip-132803.shtml?uuid=Ab1wwzsH


Anche in UK chi non si allinea subisce il solito trattamento, prima viene ignorato, poi disprezzato/ridicolizzato, poi combattuto.

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Messaggioda PIEDENERO » dom mag 05, 2013 14:02 pm

Sbob ha scritto:
PIEDENERO ha scritto:
Sbob ha scritto:Credo che ancora tu non abbia capito nulla di quello che penso, ma come in ogni tifoseria, bisogna incasellare tutti in una squadra o nell'altra. :roll:

non è questione di tifoserie. la realtà è evidente. il m5* da una parte e i soliti che adesso, (e prima con monti) sono palesemente insieme per difendere i propri interessi, e non essere spazzati via. poi qualche altro pesce piccolo che conta poco.

La realtà non mi sembra così evidente. Tutti si stanno facendo gli affari propri, compreso il 5* che si è messo nella posizione in cui si trova comodo, quella dell'opposizione.
Gli altri partiti sono insieme per vari motivi: il PD perché se si torna a elezioni subito scompare, e ha bisogno di prendere tempo, il PdL perché si trova nell'ottima condizione di controllare il governo senza metterci la faccia, potendo far fare qualunque porcata senza rischiare voti.

ma è giusto che sia così, tu ti ostini a pensare che il m5* debba esprimersi e agire come un partito politico tradizionale. non lo è, anche se tu sostieni il contrario. non ti piace?, non ci credi? sbagliano? è un problema tuo, e non solo tuo ovviamente.

Vorrei capire cosa distinguerebbe il 5* da un "partito tradizionale". E' una delle cose che sento sbandierare di più e a cui i 5* sono più attaccati, ma ancora non ho sentito una distinzione seria.
Io mi ostino piuttosto a pensare che il 5* dovrebbe esprimersi ed agire per raggiungere dei risultati, ad oggi non ne ha raggiunto nessuno. E non ne raggiungerà nessuno neanche alle prossime elezioni, che saranno probabilmente stravinte da Berlusconi. Chissà, forse c'è qualche speranza tra 7/8 anni? Alla faccia della "lunga marcia".

Se per "non essere un partito tradizionale" intendi fregarsene dei risultati e puntare solo a gridare, beh, allora capisco.

sarà il pd soprattutto e sel che invece dovranno fare i conti con chi li ha votati per fare ALTRO!
tu, per me stai con quelli là anche se condividi molte delle ragioni dei 5* ma non tolleri grillo. e allora? viva l'inciucio.

Chi è che veramente pensa "viva l'inciucio"?
Coloro che speravano che non accadesse, oppure quelli che si esaltavano dicendo "adesso faranno l'inciucio così dimostro di avere ragione"?

Il 5* l'hai votato per favorire o evitare l'inciucio? E loro hanno veramente fatto qualcosa per evitarlo?

Io sto con chiunque possa veramente scardinare il sistema berlusconiano che si è formato in questi decenni, ma ancora devo trovare un partito che abbia veramente interesse a farlo.

si è già discusso in abbondanza di questi argomenti, non ho certo la pretesa di far cambiare opinione.
dal mio punto di vista essere governati da berlusca, dal pd o da berlusaca + pd, non cambia molto, e non mi faccio ne mi son fatto illusioni che potesse andare diversamente.
non c'è stata, ripeto, alcuna volontà di governare coi 5* da parte del pd se tu ne sei convinto buon per te, avrai la scusa un domani per votare ancora quelli li.
la volontà da parte di napolitano e del pd di fare un gov. larghe intese mi pare evidente, basta guardare come hanno votato per il pdr. ripeto che un potenziale gov. con i 5* avrebbe spaccato ancora di più il pd che appare sempre più pdc (partito democrazia cristiana).
quindi smettetela di dare colpe ad altri, il pd sta governando con berlusconi.punto. e altre soluzioni, del tipo governo super partes a termine per poter uscire da questa situazione, votare qualche legge importante ed andare al voto non è stata minimamente considreta. perchè?
chiudo dicendo che se a te pare un partito come gli altri non so cosa farci, se non lo comprendi da solo chissenefrega.
e l'inciucio? ben venga dimostra che si aveva ragione, che era da parte vostra inevitabile e spero che un domani porti ancora più voti ai 5*.
il berlusca è stato e viene mantentuo in vita grazie a voi. carta canta, mi sipace ma è così, rassegnati e non sperare che i 5* facciano il lavoro sporco che il pd non è in grado di fare.
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Messaggioda Sbob » dom mag 05, 2013 18:24 pm

PIEDENERO ha scritto:non c'è stata, ripeto, alcuna volontà di governare coi 5* da parte del pd se tu ne sei convinto buon per te, avrai la scusa un domani per votare ancora quelli li.
la volontà da parte di napolitano e del pd di fare un gov. larghe intese mi pare evidente, basta guardare come hanno votato per il pdr.

Come fai a dire che non ci sia stata alcuna volontà di governare coi 5*?
Bersani ha proposto un accordo che i 5* hanno rifiutato. Soprattutto si sono presentati alla discussione in streaming con una posizione ferma e chiusa: non ci fidiamo di voi, quindi non discutiamo.

Veniamo al presidente della repubblica. Il PD ha mantenuto atteggiamenti via via diversi. Inizialmente hanno proposto Marini - che sarebbe stato garanzia di accordo col PdL. Successivamente però sono passati a Prodi che avrebbe tagliato ogni possibile ponte con il PdL. Solo in seguito sono tornati su Napolitano, di nuovo garanzia di accordo col PdL.

Dunque, la posizione del PD non è minimamente monolitica e semplice come la vuoi raccontare tu.

ripeto che un potenziale gov. con i 5* avrebbe spaccato ancora di più il pd che appare sempre più pdc (partito democrazia cristiana).
quindi smettetela di dare colpe ad altri, il pd sta governando con berlusconi.punto. e altre soluzioni, del tipo governo super partes a termine per poter uscire da questa situazione, votare qualche legge importante ed andare al voto non è stata minimamente considreta. perchè?

Governo super partes? Coi voti di chi?
Grillo ha detto fin dal primo giorno il suo no ad un governo tecnico. Punto.

chiudo dicendo che se a te pare un partito come gli altri non so cosa farci, se non lo comprendi da solo chissenefrega.
e l'inciucio? ben venga dimostra che si aveva ragione, che era da parte vostra inevitabile e spero che un domani porti ancora più voti ai 5*.
il berlusca è stato e viene mantentuo in vita grazie a voi. carta canta, mi sipace ma è così, rassegnati e non sperare che i 5* facciano il lavoro sporco che il pd non è in grado di fare.

Da "parte vostra" di chi?
Era inevitabile? No, non lo era, l'ho sempre detto.
Il 5* ha fatto qualcosa per evitarlo? No, anzi l'hanno chiamato dal primo giorno.
Punto.

Carta canta.

Non si tratta di "fare il lavoro sporco", si tratta di fare politica. E lasciami dire che a fare politica il 5* è completamente negato e non otterrà mai nulla su questa strada.

E ho il sospetto che il loro obiettivo fosse esattamente quello che è successo perché questa è la conclusione migliore per loro.
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Messaggioda El Rojo » dom mag 05, 2013 23:52 pm

In ordine sparso e con intenti ancora più differenti, a vario titolo, sia oltre oceano sia soprattutto dalle nostre parti europee, il tema del rilancio dell'economia mediante la crescita, e dunque di fatto dell'occupazione in caduta libera in tutto l'Occidente, inizia a destare qualche atteggiamento che ha dell'isterico.

Ministri dei vari Paesi che di fatto si bacchettano a vicenda, bracci di ferro tra i (pochi) poteri locali e quelli centrali, e istituzioni economico finanziarie internazionali che appaiono non avere le idee più molto chiare su come risolvere una situazione in degrado continuo fanno presagire più di qualcosa.



Ciò che si percepisce, se si riesce a leggere tra le righe dei vari comunicati e dei resoconti di tanti incontri bi o multilaterali che stanno avvenendo in ogni luogo, è una ormai conclamata preoccupazione sullo stato di avanzamento della crisi. Anche ai piani alti. Il che fa scaturire poi proposte - o proteste - o ammonimenti di vario tipo su come si dovrebbe, o quanto meno sul fatto che si deve comunque in qualche modo, tentare di risollevare le sorti di una economia occidentale finita stabilmente in una sacca di depressione senza via d'uscita.

In ambito europeo si parla ormai frequentemente di un allentamento delle misure di austerità e di interventi per favorire l'occupazione e la crescita - qualunque essi siano, visto che per il momento non ci sono le specifiche di uno solo di questi interventi - e la cosa porta con sé le ovvie conseguenze relative alla differenza delle posizioni dei vari Paesi in campo. Come dire: se questi interventi devono esserci, ebbene non tutti i Paesi sono d'accordo su quali essi debbano essere e soprattutto non tutti sono certi che tali interventi possano essere messi in campo senza cambiare radicalmente la natura dell'Unione europea stessa. E dunque ci si chiede da più parti - soprattutto in Germania - se sia o meno il caso di iniziare seriamente a riflettere su come uscire dal mostro economico e giuridico dell'Ue attuale. Con le conseguenze ulteriori che ovviamente ci saranno. Siamo un procinto di una Caporetto?

Ma ciò che è più importante è il dato di fondo. È ormai evidente che tutti si siano resi conto, né più né meno, di quello che alcuni (pochi) sostengono da sempre nella derisione di tutti gli altri ma che oggi, invece, sta puntualmente accadendo: la festa è finita. Per il semplice motivo che con questo meccanismo, essa non può più continuare ad andare avanti.

In altre parole, ha sintetizzato che meglio non si potrebbe proprio Krugman qualche giorno addietro: o si inonda la società di moneta, sebbene creata dal nulla, oppure non c'è modo per andare avanti. Un modo tutto sommato apparentemente elegante, sebbene in realtà piuttosto ridicolo, per confermare, ove ce ne fosse bisogno, l'assunto alla base del nostro sistema di sviluppo: i punti di fondo sul quale esso era (ed è) basato sono semplicemente sbagliati, e ora i nodi sono arrivati al pettine.

Il fatto che, dall'inizio della crisi ai giorni nostri, in pratica l'unico sistema utilizzato per fronteggiare la situazione sia stato quello di inondare il mondo di liquidità creata dal nulla, è in fin dei conti la prova del nove del tutto. Se per far continuare a reggere in piedi tutto il meccanismo si deve ricorrere a un gioco di prestigio che non ha alcun fondamento economico (né propriamente liberista né tanto meno economicista) ciò significa che tutto è già di fatto crollato da tempo.

È come se uno, in un casinò, avendo perso tutto al tavolo non possa fare altro che andare alla cassa e richiedere altre fiches. E che la cassa, pur non ricevendo nulla in cambio delle fiches, decidesse ogni volta di prenderne un po' e di darne allo sprovveduto giocatore per la sola motivazione che, se così non facesse, allora sarebbe tutto il casinò a dover essere chiuso. Non è neanche un paradosso, e siamo già ben oltre qualcosa che può essere definita come illusione: sembra un film (comico) di fantascienza. E invece è la realtà.

Ma la situazione generale si è spinta ben oltre. Sino a questo momento, quasi ogni operazione di creazione di denaro dal nulla (Quantitative Easing o Long Term Refinancing Operation che sia) è stata "venduta" all'opinione pubblica come misura necessaria ed evidentemente applicabile, dunque non del tutto fuori della mera logica come invece è. Ma allo stesso tempo, inoltre, è stata effettuata scaricandone gli effetti, molto più reali questa volta rispetto alla creazione virtuale di moneta, in modo diretto o molto più spesso in modo indiretto, sulle popolazioni. Le varie misure di austerità, i prelievi, l'abbattimento del welfare, dei salari, dell'occupazione e di condizioni accettabili di lavoro ne sono alcuni esempi. O l'aumento degli interessi da pagare sui titoli di Stato sui quali i beneficiari dello spargimento di moneta (soprattutto le Banche) hanno speculato ne sono un altro. Ma l'elenco potrebbe continuare a lungo.

Senonché, e siamo all'epilogo che sta spingendo la situazione verso le proposte isteriche cui facevamo accenno poc'anzi, ora si sta arrivando a una nuova fase della crisi: in giro non c'è proprio più denaro. Nelle tasche dei cittadini ce ne è sempre meno, e questi, sempre in numero maggiore privati del lavoro per poter avere potere d'acquisto, per continuare a consumare almeno un livello minimo di sopravvivenza per tutta la megamacchina consumistica sul quale si regge il nostro modello, si comportano di conseguenza. La macchina si sta inceppando del tutto.

In altre parole, siamo al punto che non basta neanche più creare moneta dal nulla e concederla solo alle Banche. Stringi la corda oggi attorno alle popolazioni e stringila ancora di più domani, a un certo punto non rimane più fiato neanche per muovere un passo. E i dati economici si stanno premurando di confermare il tutto: disoccupazione in aumento ed economia in caduta libera. Costantemente. Aziende che chiudono e Stati che incassano meno e dunque si indebitano di più senza alcuna possibilità di ripagare i debiti contratti. Il sistema è, insomma, in un vicolo cieco ineludibile. Di qui, appunto, gli approcci non convenzionali che vengono ipotizzati per tentare di risolvere la situazione e che vengono fuori di tanto in tanto da qualche dichiarazione o da qualche summit.

Per ora nulla di fatto e nulla di deciso, beninteso, ma insomma lo stato di emergenza e urgenza, anche da parte di chi deve decidere il da farsi, è evidente.

La coperta è insomma cortissima, e ci si sta accorgendo che le pezze messe qua e là non sono sufficienti, in ogni caso.

Cosa aspettarsi? Da una situazione da "ultimo anno" ci si può aspettare veramente di tutto. Soprattutto, di tutto rispetto a quanto era ed è possibile immaginare da un modello che si è invece comportato sempre e solo a senso unico. Abbiamo già tanti esempi in tal senso: dallo spostamento dei termini temporali per raggiungere il pareggio di bilancio concessi a tanti Paesi al caso Cipro. Dal denaro a pioggia concesso alle Banche all'emergere di nuove monete (ad esempio il BitCoin, la moneta diffusa via internet con delle incognite enormi). Dall'impazzire illogico dei mercati delle commodities alle guerre valutarie in corso. Abbiamo banche centrali, soprattuto negli Stati Uniti e in Giappone, che frullano denaro in quantità abnorme per sostenere economie in asfissia e per andare a depredare altri Paesi, anche in Europa, senza che questi, almeno sino a ora, muovano un dito per opporre resistenza. E abbiamo rabbia popolare montante ovunque.

L'ipotesi più probabile è quella che sosteniamo da qualche mese: aspettiamoci, a livello europeo, delle concessioni fuori dall'ordinario in tema di "aiuti" alla crescita per contrastare la disoccupazione attualmente in aumento fuori controllo. E per far ripartire un po' economia e consumi in modo da dare l'impressione che dalla crisi si sia iniziato a uscire. Ed è dunque probabile che vi sarà a breve una leggera inversione di tendenza sui dati disastrosi accumulatisi passo passo negli ultimi mesi. Ma evitiamo, per favore, di cadere nella trappola di essere convinti, attraverso questi lievi miglioramenti, che questo modello, in un modo o in un altro, stia riprendendo a marciare: il fatto di varare misure così astruse, illogiche e non convenzionali, non è per superare la congiuntura del momento, ma per prendere tempo in una situazione in cui - e anche "loro" ormai lo sanno - non c'è più nulla da fare.

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Messaggioda coniglio » lun mag 06, 2013 13:03 pm

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Messaggioda gug » lun mag 06, 2013 15:11 pm

Il m5s non poteva accordarso con Bersani, dopo che ha fatto una campagna elettorale per rovesciare il sistema dei partiti: PD e PDL per loro erano parte di uno stesso sistema, e frnacamente mi riesce difficile pensare il contrario dopo aver visto le dichiarazioni di Violante in Parlamento trasmesse proprio su La Cosa.

E' vero che avrebbero dovuto cercare alternative, e magari avrebbero potuto farlo proponendo dei nomi per la presidenza del consiglio che avrebbero potuto essere condivisi anche con PD e SEL. Però è anche vero che sono alle prime armi e questo è un errore che è comprensibile.

Tuttavia, se il PD avesse voluto fare un governo con m5s e evitare l'inciucio, sarebbe bastato che votassero Rodotà, tra l'altro un loro ex presidente e parlamentare, e m5s aveva dichiarato che ci sarebbero state "autostrade" per formare un governo col loro appoggio.

Perchè allora ora la colpa dell'inciucio dovrebbe ricadere sul m5s?
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Messaggioda PIEDENERO » lun mag 06, 2013 15:47 pm

gug ha scritto:Perchè allora ora la colpa dell'inciucio dovrebbe ricadere sul m5s?

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Messaggioda Sbob » lun mag 06, 2013 15:48 pm

gug ha scritto:Il m5s non poteva accordarso con Bersani, dopo che ha fatto una campagna elettorale per rovesciare il sistema dei partiti: PD e PDL per loro erano parte di uno stesso sistema, e frnacamente mi riesce difficile pensare il contrario dopo aver visto le dichiarazioni di Violante in Parlamento trasmesse proprio su La Cosa.

Infatti loro per primi hanno escluso l'accordo.

Tuttavia, se il PD avesse voluto fare un governo con m5s e evitare l'inciucio, sarebbe bastato che votassero Rodotà, tra l'altro un loro ex presidente e parlamentare, e m5s aveva dichiarato che ci sarebbero state "autostrade" per formare un governo col loro appoggio.

Perchè allora ora la colpa dell'inciucio dovrebbe ricadere sul m5s?

E se il 5* avesse voluto fare un governo col PD sarebbe bastato che trovassero un accordo con Bersani, oppure che fossero aperti alla discussione sul presidente della repubblica, oppure che votassero Prodi.

Non si puo' dire che la colpa dell'inciucio ricada sul 5*, ma si puo' certo dire che abbiano una buona quota di responsabilita' in quello che e' successo.

Non sono sicuro se siano riusciti a far saltare ogni tavolo di trattativa solo per stupidita' politica oppure per convenienza. A favore della prima ci sarebbe l'inesperienza dei parlamentari, a favore della seconda il fatto che un partito come il 5* ha vita molto piu' facile all'opposizione che al governo.
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Messaggioda El Rojo » lun mag 06, 2013 19:38 pm

l'Arma dei carabinieri, in osservanza del trattato di Velsen procede a tappe forzate al proprio smantellamento con la chiusura di numerosi reparti, sino all?inevitabile scioglimento dell?Arma.
La legge n.84 del 12 giugno 2010 riguarda direttamente l?Arma dei Carabinieri, che verrà assorbita nella Polizia di Stato, e questa degradata a polizia locale di secondo livello. Allo stesso tempo, l?art.4 della medesima legge introduce i compiti dell?Eurogendfor
Entro il 30 aprile quindi, nel quadro dei provvedimenti di razionalizzazione operati dal Comando Generale conseguentemente ai tagli imposti dal contenimento della spesa, saranno soppresse le aliquote Artificieri antisabotaggio dei comandi provinciali di Latina, Messina, Caltanissetta e Brindisi, nonché del Gruppo Operativo Calabria e dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sardegna.


http://www.articolotre.com/2013/04/cara ... rma/164319
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