Berlusconi ?non ostile? a un governo Pd
Il leader Pdl è convinto che Bersani ora sia più ?duttile?. Intanto Grillo chiude a ogni possibile collaborazione
Potrebbe avere la «non ostilità» del Pdl e intanto consentire una partenza che consenta di metter in campo una serie di provvedimenti per rilanciare l?economia. «In fin dei conti le cose da fare sono chiare a tutti». In questo contesto di maggioranza larga, verrebbe da sè, nei piani di Berlusconi, una tutela di fronte alla magistratura e si spianerebbe la strada per un nuovo capo dello Stato di garanzia per tutti.
Uno scenario che si potrebbe verificare anche con un governo guidato da una personalità non politica, fuori dalle contese elettorali e parlamentari, che comunque non insegue i grillini, ai quali più dai più pretendono. Allora, in attesa che gli spiragli diventino porte aperte, si mette il silenziatore alla manifestazione di domani a Piazza del Popolo. Così lo slogan che campeggerà sulla tribuna non sarà quello barricadero «tutti con Silvio contro l?oppressione fiscale, burocratica e giudiziaria», ma «tutti con Silvio per un?Italia nuova».
Ovviamente oggi, con le decisioni di Napolitano, si capirà se questo depotenziamento ci sarà (sabato mattina è stata convocato l?ufficio di presidenza del Pdl) oppure si ritornerà a tirare fuori le unghie.
Altro indizio. Sono in corso molti contatti con i Democratici, soprattutto al Senato.
se accadrà questo, vuol dire che bersani e grillo hanno rotto l'elastico, e possono iniziare a martellarsi le palle, perchè per entrambi questa era la peggiore prospettiva
e nel pd, da vendola a bersani, da franceschini a rosy bindi, dovranno rassegnarsi a dare i ministeri a chi non rompe le palle a b.
chi si illudeva di aver vinto, se lo trova introdotto