Dopo aver cambiato più volte meta a causa del tempo, dicidiamo per la val Zebrù, per poi vedere le condizioni e decidere una volta sul posto la meta (Thurwieser, Monte Zebrù).
Siamo in 5: il Franz ed Rob che partono prima e fanno la lunga ma splendida val Zebrù un MTB, io Luca ed il Leo, che partiamo più tardi e ce la smazziamo a piedi.
Dopo circa 4h di salita ecco spuntare il V° Alpini.
La fatica si fa sentire. Intanto il tempo peggiora e scende anche qualche gocciolina.
Arrivati al locale invernale del rifugio, ci sistemiamo, scherziamo, ridiamo, cuciniamo (un ottimo risotto... tempo di cottura circa mezz'ora...) e decidiamo di svegliarci alle 05.30 per vedere il tempo.
Sono le 20.00... in questo momento penso a tutte quelle persone che si stanno preparando per uscire per il sabato sera... mentre noi stiamo andando a letto... in un posto fantastico! Stupendo!
Dopo una notte passata in modo tranquillo (io per fortuna non ho sentito i rumoracci del Franz, qualcun altro si...) mi alzo per primo all'orario stabilito, esco e vedo i circa 10 cm di neve scesi, visibilità nulla... vabbè lo comunico agli altri e ce ne andiamo ancora a dormire... non siamo per niente fiduciosi ma ci diamo una seconda sveglia, 07.00.
Ci riaddormentiamo, e quando il terpore delle coperte inizia a prendere il sopravvento la sveglia, inesorabile, risuona. Ci alziamo... il tempo è sempre così così, momenti di schiarite e momenti di nebbia. Vabbè iniziamo a fare colazione...
Decidiamo di partire. Sembra esserci stata una bella schiarita. Proviamo.
Ecco il V° Alpini alla mattina. Bianco.
Ecco la Thurwieser. Splendida. E la prima volta che la vedo ma non la immaginavo così bella ed affascinante. Amore a prima vista...
Intanto iniziamo a legarci. Stiamo per mettere piede sulla vedretta dello Zebrù
La vista spazia.....
Le 4 cime dei Forni.
Il Confinale.
La Manzina.
Intanto attraversiamo la vedretta, superiamo un palloso ghiaione ricoperto di polvere bianca, ritorniamo sulla vedretta, saltiamo qualche crepaccino e ci troviamo in un luogo meaestoso a dir poco: Thurwieser, Gran Cono di Ghiaccio, Ortles, Monte Zebrù... favoloso!
Ecco Luca con la Thurwieser... senza parole! (ma non per Luca....)
Eccoli, stupendi. La Thurwieser ed il Gran Cono di Ghiaccio.
Siamo in vista del Giogo Alto (Hochjock), 3527m, sella nevosa (dove fra l'altro sorge il bivacco Città di Cantù) tra l'Ortles ed il Monte Zebrù. Da qui parte la famosa Hochjoch-Grat, la cresta sud dell'Ortles, via impegnativa con passaggi fino al IV.
Ecco il bivacco con l'attacco della Hochjoch-Grat.
La nostra meta, il Monte Zebrù.
Ed ecco Lui, sua maestà l'Ortles.
Risaliamo l'ultimo pendio. Causa troppa neve non ci fidiamo a tagliarlo come la via "normale" dice, quindi dopo consultazione a metà traversata puntiamo su dritti per un canalino. Va avanti il Leo che con un numero da circo forza il passaggio: prima trova ghiaccio per circa 10m (mette due viti), poi sale un canalino marciotto e con neve fresca, indi lo sentiamo attrezzare una sosta su uno spuntone! Grande prova!!!
Ci recupera tutti e due (io e Luca). Poi arriva Rob e fa la stessa cosa con il Franz. La cima vera a propria dista una cinquantina di metri, come altezza ci siamo quasi. Decidiamo di non proseguire, sarebbe troppo pericoloso e ci metteremmo troppo tempo (è già mezzogiorno passato).
Dall'alto il panorama è ancora più bello: le nostre traccie, il Giogo Alto ed il Bivacco Città di Cantù.
Il Leo in sosta.
Ecco la cima.
La via di salita, dopo essere sceso in doppia.
Franz e Luca che si apprestano a scendere.
Il Franz ed il Rob.
Purtroppo iniziamo a scendere verso il rifugio e lasciamo questo luogo fantastico.
Prima però un ultima occhiata alle montagne che ci circondano... un altro "reale", il Gran Zebrù.
Splendida, contro il cielo, la Suldengrat.
Arriviamo al V° Alpini belli soddisfatti. Ora ci aspetta solo la lunga discesa... un pò di invidia per il Franz e il Rob, a cui aspetta una veloce discesa in MTB!!!
Il Rifugio V° Alpini.
La lunga discesa.
Sono stati due giorni fantastici! Compagnia stupenda, luoghi straordinari.... veramente grazie a tutti i miei compagni di avventura...
Alla prossimaaaaaa!!!!!
Ciao, Simo.