da Roberto » dom set 17, 2006 14:06 pm
da flicker » dom set 17, 2006 14:09 pm
Roberto ha scritto:Scalate fast-food, o meglio "fast-climging", è questa la tendenza degli scalatori moderni, sempre più presi dalla fretta, dall' eviatare imprevisti e dal consumare un prodotto preconfezionato, facile da "digerire", che costa poco in termini di sorprese e fatica. Un prodotto però insipido e senza fascino, un prodotto di altri, preconfezionato per te, senza un minimo di possibilità di "ricrearlo".
Gogna, nel suo "Cento nuovi mattini", aveva coniato il termine "ri-creare" per intendere la salita della via, che diventava una vera ri-creazione, visto che bisognava proteggerla, interpretarla, trovarla... intuirla.
Ora, con la mania delle vie preconfezionate, ben protette a file di spit, dove nulla è lasciato alla fantasia dello scalatore, che non deve "ri-creare" nulla, visto che la sua strada è già inesorabilmente segnata dal materiale lasciato in parete dall' attrezzatore, tutto questo sta per finire.
Masse di scalatori affrontano queste vie sterili con l' unico intento di salire in modo fine a se stesso, tutta la poetica della scalata è finita, svanita nella prestazione, spesso presunta, più che vera.
Le vie da "ri-creare", che ancora esistono e ancora vengono aperte (anche se questo sempre più raramente accade), non hanno che poche ripetizioni, spesso sono dimenticate ancor prima di essere ripetute.
Sono i nostri anni, la nostra società tutta tesa al consumo, meglio se veloce, che hanno cambiato l' alpinismo. Da attività piena di fascino, dove nulla poteva essere sicuro e tutto bisognava guadagnarsi, dove nessuno si sentiva in diritto di fare qualsiasi salita, oggi l' alpinismo è diventato un prodotto di consumo, dal quale i "consumatori" esigono certe caratteristiche e se non le trovano sono capaci di criticare il "produttore", che dovrebbe aver ben chiare le richieste del mercato, se non vuole restarne fuori!
da cuorpiccino » dom set 17, 2006 14:15 pm
da savsav » dom set 17, 2006 14:42 pm
da Donatello » dom set 17, 2006 15:35 pm
Roberto ha scritto:Scalate fast-food, o meglio "fast-climbing", è questa la tendenza degli scalatori moderni, sempre più presi dalla fretta, dall' eviatare imprevisti e dal consumare un prodotto preconfezionato, facile da "digerire", che costa poco in termini di sorprese e fatica. Un prodotto però insipido e senza fascino, un prodotto di altri, preconfezionato per te, senza un minimo di possibilità di "ricrearlo".
Gogna, nel suo "Cento nuovi mattini", aveva coniato il termine "ri-creare" per intendere la salita della via, che diventava una vera ri-creazione, visto che bisognava proteggerla, interpretarla, trovarla... intuirla.
Ora, con la mania delle vie preconfezionate, ben protette a file di spit, dove nulla è lasciato alla fantasia dello scalatore, che non deve "ri-creare" nulla, visto che la sua strada è già inesorabilmente segnata dal materiale lasciato in parete dall' attrezzatore, tutto questo sta per finire.
Masse di scalatori affrontano queste vie sterili con l' unico intento di salire in modo fine a se stesso, tutta la poetica della scalata è finita, svanita nella prestazione, spesso presunta, più che vera.
Le vie da "ri-creare", che ancora esistono e ancora vengono aperte (anche se questo sempre più raramente accade), non hanno che poche ripetizioni, spesso sono dimenticate ancor prima di essere ripetute.
Sono i nostri anni, la nostra società tutta tesa al consumo, meglio se veloce, che hanno cambiato l' alpinismo. Da attività piena di fascino, dove nulla poteva essere sicuro e tutto bisognava guadagnarsi, dove nessuno si sentiva in diritto di fare qualsiasi salita, oggi l' alpinismo è diventato un prodotto di consumo, dal quale i "consumatori" esigono certe caratteristiche e se non le trovano sono capaci di criticare il "produttore", che dovrebbe aver ben chiare le richieste del mercato, se non vuole restarne fuori!
da Roberto » dom set 17, 2006 15:40 pm
Vojo vedè quandocuorpiccino ha scritto:Ma quasi quasi è meglio, così quando tornerò a scalare in montagna, troverò poca gente a rompere il c@@**o
da Herman » dom set 17, 2006 15:50 pm
Donatello ha scritto:la tendenza dell'arrampicata sta andando verso la prestazione sportiva nuda e cruda, dove è più importane essere passati senza tirare il chiodo (anzi il resinato) piuttosto che ricercare il vero coinvolgimento nel salire un itinerario.
da Roberto » dom set 17, 2006 15:53 pm
Però l' alpinismo era un' altra cosaHerman ha scritto:Donatello ha scritto:la tendenza dell'arrampicata sta andando verso la prestazione sportiva nuda e cruda, dove è più importane essere passati senza tirare il chiodo (anzi il resinato) piuttosto che ricercare il vero coinvolgimento nel salire un itinerario.
ma l'arrampicata sportiva è proprio quello che hai detto, ne più, ne meno
da Siloga66 » dom set 17, 2006 16:01 pm
savsav ha scritto:"Questa via e' talmente bella che meriterebbe di essere spittata"(frase scritta da qualcuno su libro di rifugio).........oppure come conseguenza della resinatura di gran parte delle vie al medale con collocazione di apposito tabellone illustrativo riportante le vie con relativa numerazione:scusate sapete dove attacca la via n°19?....................
da Drugo Lebowsky » dom set 17, 2006 16:16 pm
Donatello ha scritto:Questo è quello che sostengo pure io da tempo, la tendenza dell'arrampicata sta andando verso la prestazione sportiva nuda e cruda, dove è più importane essere passati senza tirare il chiodo (anzi il resinato) piuttosto che ricercare il vero coinvolgimento nel salire un itinerario.
è così e temo sarà sempre peggio.
da Siloga66 » dom set 17, 2006 16:20 pm
da Roberto » dom set 17, 2006 16:32 pm
Drugo Lebowsky ha scritto:...
ma mi pare evidente che il cajano stia parlando di arrampicata in ambiente prettamente "alpinistico!
...
da Siloga66 » dom set 17, 2006 16:35 pm
da Donatello » dom set 17, 2006 17:00 pm
da Ricard » dom set 17, 2006 17:55 pm
Roberto ha scritto:Scalate fast-food, o meglio "fast-climbing", è questa la tendenza degli scalatori moderni, sempre più presi dalla fretta, dall' eviatare imprevisti e dal consumare un prodotto preconfezionato, facile da "digerire", che costa poco in termini di sorprese e fatica. Un prodotto però insipido e senza fascino, un prodotto di altri, preconfezionato per te, senza un minimo di possibilità di "ricrearlo".
da Maxxo » dom set 17, 2006 18:09 pm
da .Fratello. » dom set 17, 2006 19:10 pm
da flaviop » dom set 17, 2006 19:15 pm
.Fratello. ha scritto:Scatenerò le vostre ire ma ve lo devo dire.Ci sarà sempre qualcuno che affronterà la montagna come piace a voi ma dando un'occhiata al presente,credo che in futuro lo SPIT la farà sempre da padrone.Non me ne vogliate ma la lotta con l'alpe interessa poco al giorno d'oggi,meglio un bel SPIT.
da Siloga66 » dom set 17, 2006 19:19 pm
.Fratello. ha scritto:Scatenerò le vostre ire ma ve lo devo dire.Ci sarà sempre qualcuno che affronterà la montagna come piace a voi ma dando un'occhiata al presente,credo che in futuro lo SPIT la farà sempre da padrone.Non me ne vogliate ma la lotta con l'alpe interessa poco al giorno d'oggi,meglio un bel SPIT.
da Donatello » dom set 17, 2006 19:34 pm
.Fratello. ha scritto:Scatenerò le vostre ire ma ve lo devo dire.Ci sarà sempre qualcuno che affronterà la montagna come piace a voi ma dando un'occhiata al presente,credo che in futuro lo SPIT la farà sempre da padrone.Non me ne vogliate ma la lotta con l'alpe interessa poco al giorno d'oggi,meglio un bel SPIT.
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