da Payns » mar ago 29, 2006 19:35 pm
Drin?.drin?.Uelà Grizzly che fai ?sto WE?
?Ciao Payns, finite le vacanze marine? Vado in Corno Stella a fare la De Cessole, dai vieni anche tu, arrampichiamo nella storia?.
?No, non posso stare via due giorni, sabato sono impegnato. Al limite sento Alessandro, mi ha mandato una mail e mi ha proposto di andare in Ostanetta?.
Drin?drin?.?Ale, sono Payns, domenica hai voglia di far qualcosa? In Ostanetta vengo sempre volentieri??
?Guarda volentieri, ma in Ostanetta è difficile, è sopravvenuto un impegno e devo essere a casa assolutamente entro le 16,00. Ti va qualcosa in Sbarua o in Parey??
?Mmmmmm guarda la Sbarua non mi entusiasma, è la versione alpinistica di Rimini e la Parey è il festival sonoro delle lame traballanti. Ogni dulfer allarghi le lame di un cm. Perché non andiamo al Bourcet? C?è una via che non mi spiace, a vedere la foto. ?Sussurri e grida?. Oltretutto sono curioso, in Sicilia ho fatto qualche tiro e mi sono bevuto dei bei 6a senza problemi. Devo essere diventato fortissimo?.
?Payns, Sussurri e Grida l?ho fatta e non te la consiglio, la foto non rende e il tiro del diedro è tutto scavato. Se vuoi possiamo fare la via degli strapiombi. Bella via, sostenuta e mentalmente impegnativa in quanto ascende a sinistra e un ritiro in doppie è problematico?.
?Va bene, dai ci vediamo domani alle sette?.
Vediamo sta via com?è?200 metri 12 tiri corti, 6a, 6b. Ma si, si può fare?Poi, che c***o me ne frega, sto andando a fare una via di falesia con uno che fa il 6c a vista, per stavolta manco guardo la relazione, basta con ?sti gradi del c***o, tanto sono diventato fortissimo, in Sicilia ho chiuso un 6b a vista.
Umpappa, unzazza, tatattata?..porc?! Devo dire a mia figlia che deve smettere di cambiare la suoneria della sveglia?le 06,15. Non so perché ma mi sento un po? rincoglionito..sarà che sono andato a letto tardi o forse perché ieri sera non ho fatto la scopata propiziatoria con la signoraPayns. Sono inappetente, anche il caffè è bevuto malvolentieri.
Lavata di faccia, denti, bidè. Esco di casa zaino in spalla. Macchina. Devo fare gasolio, ho programmato i tempi.
Distributore self con il POS fuori uso. Bancomat sotto casa, fuori uso. Non ho tempo, ficco 10 ?uro di gasolio.
Tragitto Torino-Cumiana a velocità di crociera (170 Kmh) per essere puntuale. Inesorabile come il tempo che scorre, il mio stomaco già inappetente, dà le prime avvisaglie di una schermaglia poco piacevole.
Carico Alessandro in macchina e i 45 minuti del tragitto sono chiacchiere che scorrono sui binari dei ricordi (miei) e sui progetti futuri, il cui elenco renderebbe necessario per la realizzazione l?immortalità.
Al parcheggio del vallone di Bourcet, le schermaglie del mio stomaco si tramutano in guerra aperta ed il gonfiore accumulato si trasforma in una flatulenza abnorme. Fra me e una mucca che ha ruminato tutto il giorno non vi è differenza.
Siamo all?attacco della via, la flatulenza continua imperterrita a colpirmi, accompagnata ora anche da un vago dolore. Cosa ho mangiato ieri sera? Insalata e bistecca. Allora è colpa dello stress e della mancata scopata propiziatoria. Quando la sera prima trombo, generalmente poi filo che è un piacere.
Il primo tiro è mio, vedo una fessura che sale, apparentemente docile. Sarà 4° al massimo, cosa vuoi che sia per me che ho salito tutte le fessure della Valle dell?Orco. A 22 anni ho fatto la Kosterlitz?
Parto concentrato come quando passeggio in via Roma, cinque metri ad incastro di mani arrivo al primo spit, passo il rinvio, bordata gassosa che probabilmente annichilisce Alessandro e mi partono i piedi; arraffo al volo il rinvio ed improvvisamente mi sovviene il fatto che le fessure in valle dell?Orco le ho fatte a venti anni. Ora ho 44 anni, due ernie, ogni mattina prendo la pillolina per la pressione. E ieri sera non ho trombato.
Quaranta giorni senza arrampicare e una via di Michelin al Bourcet mi fanno capire anche che non sono diventato fortissimo nei quattro tiri di corda fatti in Sicilia. Ho trovato gradi un po? generosi.
Dovevo sospettarlo. La signora Payns a Traversella non va oltre il 4c, in Sicilia ha fatto un 5b.
Finisco il tiro consapevole che ?l?elegante arrampicata? è altra cosa, arrivo in sosta e faccio salire Alessandro, comodamente seduto su un pietrone grande come un frigorifero.
Alessandro arriva in sosta e mi guarda male. Probabilmente non ha apprezzato lo stile ?pippa scorreggiante?.
Sale e mette i piedi sul pietrone dove ero seduto. Pochi secondi ed il pietrone parte per la tangente, seguito da Alessandro. Meno male che per noi rinviare la sosta è un?automatismo, altrimenti si sarebbe fatto qualche metro a braccetto del frigorifero. Poi non so se sarebbe stato peggio della convivenza con le mie flatulenze che hanno raggiunto livelli impensabili per un essere umano.
La progressione dei tiri è inversamente proporzionale al mio stato di forma. I tiri da primo mi sfiancano, quelli da secondo pure.
Alla flatulenza si aggiunge un dolore sempre più pesante al ginocchio destro. E i tiri si fanno sempre più fisici. Diventa tutto un ?ciapa e tira?. Mi autoinsulto: ?Payns sei una testa di c***o, vai a fare una via che si chiama ?strapiombi? che ti aspetti, le placche di Grimsel??
Ale fa due tiri consecutivi da primo, molto corti.
Quello dopo io. Non è difficile, è pure corto. Ma arrivato in sosta mi accorgo che ho esaurito le batterie. Quelle dell?energia. Perché la flatulenza sembra alimentata da una centrale termonucleare.
Ogni movimento atletico (quindi tutti?) mi procura dolori pazzeschi al basso ventre.
Parte Ale, gli ultimi tiri li farà lui da primo. Lo osservo distratto sul tiro chiave. Mi ricordo. 6b.
Distratto? Male, molto male.
Fossi stato attento mi sarei chiesto perché uno che fa il 6c a vista tira in A0 i primi due rinvii del tiro.
Quando salgo io lo capisco. Sarò pippa, ma il 6b da secondo lo faccio senza problemi.
In quel momento si fa forte il desiderio di incontrare Michelin prima che la flatulenza smetta (ma smetterà mai?) per rinchiuderlo con me in uno sgabuzzino.
Il penultimo tiro è un calvario. Non riesco a usare gli addominali per il dolore, il ginocchio è bello che andato ed un ristabilimento su un tettino mi tramortisce. Dietro ho due tizi che mi guardano con compassione. Soprattutto uno.
?Che c***o vuoi brutto stronzo? Stai appeso a un metro da me con quel sorriso sornione? Guarda che ti ho visto nel tiro di sotto passare in A0 da uno spit all?altro come una scimmia. Tiè beccati ?sta scorreggia termonucleare, così impari?..?
Uscito dalla via, devo fermarmi cinque minuti senza fare nulla.
La discesa dalla ferrata, di norma veloce non finisce più.
Arrivo alla macchina contento. Primo perché mi siedo, secondo perché sembra che l?eruzione gassosa sia al termine.
A Cumiana, Alessandro mi chiede: ?per il prossimo WE??
Benedetto ragazzo, ma non ne hai avuto a basta di me oggi?
Sentiamoci gli dico, però fra me penso ? Se mi alzo così anche il prossimo WE col c***o che mi muovo dal letto?.dormo fino alle 11 e vado con la signora Payns in quel club appena aperto?
Arrivo a casa, la signoraPayns è contenta di vedermi presto. Vuole recuperare la trombata.
Glisso elegantemente le proposta e mi barrico in bagno dove la flatulenza trova il suo culmine in una colite paragonabile per effetti alla eruzione piroplastica del Krakatoa.
Due ore dopo e una doccia i muscoli raffreddati indicano con chiarezza dove sono necessarie le amorevoli cure della sghignazzante signora Payns. Bendaggio all?ossido di zinco al ginocchio ballerino, punturina di antinfiammatorio per la solita tendinite e busta dell?acqua calda sullo stomaco.
La signora Payns è la donna della mia vita. Asseconda le mie passioni, mi cura amorevolmente, è un?ottima cuoca, una brava madre, ed è una gran maiala a letto. Però perché mi prende per il culo quando torno tutto rotto?
Lunedì mi telefona Grizzly, abbranco con fatica il telefono a causa dei dolori muscolari. Ha saputo della via, vuole sapere. Evidentemente Alessandro ha sottaciuto gli eventi raccontati.
Bravo ragazzo. La prossima volta potrò raccontare un epica salita e di straordinarie gesta senza timore di essere smentito.
Vivevamo in uno stato di magnifica confusione (A. Gobetti)
Io, ancora adesso...(Payns)
Le vie vecchie sono bellissime....