Fulmini in parete: cosa fare?

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda Dones » gio ago 03, 2006 13:32 pm

aeron ha scritto:Dei cumuli, anche carini da vedere, ma alle sette del mattino, non sono il massimo

interessante!
Ricordo proprio delle nuvolette biancastre alle 7 quando presi il temporale nel primo pomeriggio... ma erano cumoli mediocri (rifacendosi alla descrizione del sito qui sotto)

http://www.astrogeo.va.it/nubi/cumuli.htm
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Messaggioda aeron » gio ago 03, 2006 14:05 pm

Esatto Dones, i cumuli si classificano in base al loro sviluppo verticale.
Quindi abbiamo i cumuli umili, i mediocri (termine comunque poco usato), i congesti e i nembi (che hanno diverse varianti in base alla forma del cappuccio sommitale e prendono il nome di capillatus, incus, arcus, con pileus, ecc. ecc.).

Facendo una breve "storiella" sul come si forma il temporale, bisogna partire da un concetto. La nuvola è il manifestarsi della colonna d'aria calda che salendo verso l'alto arriva al punto di condensazione, formando la nube che ci permette quindi di vederle il suo andamento.
Sale, ma quanto?
Sentiamo spesso parlare di stabilità, e instabilità del tempo, e questo concetto è la base per la previsione di fenomeni di questo tipo.
Come sappiamo tutti noi che andiamo in montagna, man mano che si sale verso l'alto la temperatura si abbassa, secondo un gradiente standard di riferimento che è di 6,5 gradi ogni 1000 metri. Di pari passo "funziona" la colonna d'aria che sale (termica) che però si raffredda più velocemente di ben 10 gradi ogni 1000 metri. E' facile capire che in condizioni normali, la termica raggiunto l'equilibrio con l'aria circostante si ferma. Altra cosa è se la termica condensa. In quel momento si raggiunge la capacità massima dell'aria di contenere acqua sotto forma di vapore, che in parte condenserà in aerosoli (goccioline) formando la nube e cedendo calore alla termica stessa che in questo caso otterrà ancora della forza per salire verso l'alto: quanto? La termica condensata si raffredda non più di 10 ma di 5 gradi ogni 1000 metri, ovvero molto più lentamente dell'aria circostante. Se questo fenomeno non viene interrotto per strati di inversione in quota (aumento di temperatura con la quota invece del contrario) la nube continuerà a svilupparsi fino ai limiti della troposfera (lo strato dell'atmosfera nel quale viviamo) generando il cumulonembo.
E' una delle manifestazioni più violente della natura. Al suo interno la termica iniziale che ha generato la prima nuvoletta diventa più grande e forte e viene aiutata da altre termiche che contribuiscono alla crescita della massa nuvolosa. In pratica ora la nube agisce come un'aspirapolvere aspirando aria calda e umida dai fondi valle. L'attrito che queste termiche generano incontrando l'aria discendente più fredda, fa sì che l'aria si ionizzi e si crei una differenza di potenziale tra sommità e base della nube. Si generano allora le scariche elettriche che compensano questa differenza. Quindi fulmini tra nube e suolo e tra nube e nube.
Ecco perché si parla di stabilità, quando l'aria si raffredda meno di una ipotetica termica e instabilità quando si raffredda di più, permettendo alle termiche di raggiungere quote notevoli e quindi di condensare e ricevere ancora più vigore.
Importante è allora proprio al mattino guardare il cielo e magari tenere d'occhio la temperatura esterna mano a mano che si sale in macchina o a piedi (vedi con certi orologi). Se ogni 1000 metri superiamo i 10 gradi... OCCHIO all'evoluzione della giornata.

Spero di esservi stato utile anche se molto riassuntivo, anche perché questo argomento richiederebbe ore ed ore per essere completamente perlustrato... :wink:
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Messaggioda Mame » gio ago 03, 2006 15:16 pm

E qui si vede la mano del parapendiista, vero Aeron !!!!

Dai che l'anno prossimo - quest'anno non posso perchè sono infortunato (ma comunque volo lo stesso, basta che stia attento ad atterrare) - organizziamo un paio di belle salite alpinistiche con discesa-manco a dirlo- con la vela.

Ciao.
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Messaggioda Dones » gio ago 03, 2006 15:52 pm

Mame ha scritto:E qui si vede la mano del parapendiista, vero Aeron !!!!

Dai che l'anno prossimo - quest'anno non posso perchè sono infortunato (ma comunque volo lo stesso, basta che stia attento ad atterrare) - organizziamo un paio di belle salite alpinistiche con discesa-manco a dirlo- con la vela.

Ciao.

Ciao,
Si era capito dalle foto !! Sembra veramente bello (e poi leva dai coglioni le discese pallosissime che di solito tocca fare!!).
Ma domanda da ignorante: tutta quell'attrezzatura non pesa un botto? Come fai a salire da una via diciamo non proprio un sentiero portandoti tutto?
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Messaggioda Dones » gio ago 03, 2006 16:04 pm

aeron ha scritto:Spero di esservi stato utile anche se molto riassuntivo, anche perché questo argomento richiederebbe ore ed ore per essere completamente perlustrato... :wink:

be' per fortuna che no ti sei dilungato! :wink:
comunque utile, peccato che non ho mai avuto 1 orologio con termometro/barometro o altro...
(bo' pero' non so se alla fine gli darei troppo retta...)
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Messaggioda Mame » gio ago 03, 2006 16:26 pm

Da Dones
Ma domanda da ignorante: tutta quell'attrezzatura non pesa un botto? Come fai a salire da una via diciamo non proprio un sentiero portandoti tutto?




Premesso che esistono anche vele studiate appositamente per la montagna e che pesano relativamente poco ma anche con prestazioni limitate e dal costo invece standard, una vela normale (cioè che usi per fare parapendio veleggiando o facendo cross country) pesa circa 6/7 kg a seconda delle taglie e quindi il carico non è eccessivo.

Quello che pesa è la selletta: quella standard da volo non solo pesa na cifra ma è anche praticamente impossibile da mettere in uno zaino comodo. Poi devi mettere in preventivo il paracadute d'emergenza e altri amenicoli, però al limite non necessari al 100% (variometro, radio).

Io per i giri in montagna mi sono comprato a prezzi non esorbitanti una selletta ad hoc, pesa meno di un kg e devo dire che è comodissima: riesco a cacciare tutto in un bel zaino da montagna 60+10 litri (con apertura centrale) e tutto sommato si va via bene. Per il resto riduci al minimo quello che ti porti appresso.

Non ho ancora provato su salite di un certo impegno tecnico (cioè dover arrampicare oltre il II/III o dover affrontare pendii di ghiaccio abbastanza lumghi e con pendenza sopra i 35/40°: ma penso che per salite non troppo lunghe si possa fare anche con il caroìico della vela sulle spalle): in ogni caso occorre tener conto che la cima o i pendii sottostanti siano adatti al decollo.

In effetti - a parte la gioia di volare e i panorami che si vedono - ti togli dai piedi le discese che ho sempre odiato ma che ora mi sono quasi precluse (almeno quelle lunghe lunghe) dallo stato pietoso delle mie ginocchia.

Unico handicap di non poco conto: quando parti in quota il vento è sempre una variabile molto variabile e quindi la probabibilità di dovertene tornare indietro a piedi non è proprio bassa.

Ciao.

PS: un avvertenza IL VOLO CREA DIPENDENZA!!!!!!
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Messaggioda Dones » gio ago 03, 2006 16:39 pm

Mame ha scritto:vela normale pesa circa 6/7 kg
selletta ad hoc, pesa meno di un kg e devo dire che è comodissima: riesco a cacciare tutto in un bel zaino da montagna 60+10 litri

Unico handicap di non poco conto: quando parti in quota il vento è sempre una variabile molto variabile e quindi la probabibilità di dovertene tornare indietro a piedi non è proprio bassa.

Ciao.

PS: un avvertenza IL VOLO CREA DIPENDENZA!!!!!!


Tradotto: per un comune mortale e' impensabile portarsi in giro tutta sta roba (al limite la dai da portare a qualcuno in un posto logisticamente semplice), metti poi il caso che non riesci a "prendere il volo" be' va a finire che minimo t'incazzi!!
E si che mi ricordo un berhault in parapendio alla diretta americana... ma appunto, quella non e' (era purtroppo) gente normale...
vabbe' buoni voli :D :D :roll:
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Messaggioda Mame » gio ago 03, 2006 16:47 pm

No, non è così. Anche un mortale ce la fa non te preoccupa !!
Alla fine dei conti se ha i fatto pareti N o arrampicata con parecchia ferraglia questi pesi beneo male te li dovevi portare o no?

Barhault -e anche Boivin - è vero che non erano gente normale ma tieni conto che usavano vele preistoriche - poco più che paracadute - e si potevano permettere il lusso di decollare anche da posti infimi.

Tanto per farti venir voglia: il decollo dalla cima del Bianco o dal Gran Paradiso dal punto di vista logistico non creano alcun problema.

Arriciao
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Messaggioda Dones » gio ago 03, 2006 16:54 pm

Mame ha scritto:No, non è così. Anche un mortale ce la fa non te preoccupa !!
Alla fine dei conti se ha i fatto pareti N o arrampicata con parecchia ferraglia questi pesi beneo male te li dovevi portare o no?

... be' ovviamente parlo per le mie limitate capacita' ma portarmi uno zaino da 20/25Kg (hardware vario,corde,giacca, cibo) su una via di V/VI di 500/800 m non penso di farcela...devi essere davvero un toro !!
per salire al bianco gia' si puo' almeno pensarci :roll:
ehh bovin e berhault che elementi ... :cry:
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Messaggioda federicopiazzon » gio ago 03, 2006 18:38 pm

sergio-ex63-ora36 ha scritto:peggio di un temporale sta discussione...

comunque qualche regola di comportamento c'è (indicativa e da valutare sul posto) ...ed è stranota...è ben vero che son generalmente regole più adatte a chi cammina che a due legati in mezzo ad una parete...
(occhio piazzon che quando sei alla base il ballo non è ancora finito....metti in atto le "regole" e non fare il parafulmini in mezzo al sentiero... :wink: )

in quanto alle 16.00 come orario limite mi lascia un po' perplesso...

ci son poi pareti e vie che sfido il buon sax a finire prima di quell'ora anche partendo all'alba (almeno per i medi alpinisti)....

mi vien in mente la civetta o l'aguille noire p.es. ....

mai bivaccato in parete..?



beh non sarà finito il ballo ma diciamo che passi dal rock n roll acrobatico ad un minuetto settecentesco...
La intorno è una selva di parafulmini naturali...va bene la sfiga ma c'è un limite a tutto!!!! :D
HASTA LA CUMBRE SIEMPRE!
daghe a lo spit!!!!!!!!
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Messaggioda sergio-ex63-ora36 » gio ago 03, 2006 19:03 pm

viste le indicazioni contraddittorie in materia di ripari e temporali...

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Messaggioda sax » gio ago 03, 2006 19:07 pm

sergio-ex63-ora36 ha scritto:peggio di un temporale sta discussione...

comunque qualche regola di comportamento c'è (indicativa e da valutare sul posto) ...ed è stranota...è ben vero che son generalmente regole più adatte a chi cammina che a due legati in mezzo ad una parete...
(occhio piazzon che quando sei alla base il ballo non è ancora finito....metti in atto le "regole" e non fare il parafulmini in mezzo al sentiero... :wink: )

in quanto alle 16.00 come orario limite mi lascia un po' perplesso...

ci son poi pareti e vie che sfido il buon sax a finire prima di quell'ora anche partendo all'alba (almeno per i medi alpinisti)....

mi vien in mente la civetta o l'aguille noire p.es. ....

mai bivaccato in parete..?



E chi so'.................MANDRAKE? 8O

Sulle vie lunghe......mooooolto lunghe, e' chiaro che si esce tardi.... :roll:
Anzi e' meglio portarsi un bel telo termico o un coprisacco da bivacco. :lol:
Non si sa mai........ :roll:
Comunque si ho bivaccato......due volte d'inverno (Brenva e Parete est del corno grande) e 1 d'estate (sotto il Dru) Bivacchi preventivati. :wink:
MEJO PUZZA? DE VI? CHE D?OLIO SANTO!

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Messaggioda [ZANNA] » gio ago 03, 2006 19:10 pm

Dones ha scritto:Tradotto: per un comune mortale e' impensabile portarsi in giro tutta sta roba (al limite la dai da portare a qualcuno in un posto logisticamente semplice), metti poi il caso che non riesci a "prendere il volo" be' va a finire che minimo t'incazzi!!

Mmm... si, l'ho pensato anch'io. Ma questo rende bene l'idea di quanto sia vera la storia che volare dà dipendenza.
ma prima che l'ora sia venuta...
guai a chi separa gli amanti.
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Messaggioda JoCaglia » gio ago 03, 2006 20:47 pm

sergio-ex63-ora36 ha scritto:viste le indicazioni contraddittorie in materia di ripari e temporali...

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Finalmente roba che capisco anche io :lol:
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Messaggioda aeron » ven ago 04, 2006 9:16 am

Mame ha scritto:E qui si vede la mano del parapendiista, vero Aeron !!!!

:roll: :roll: :roll: :wink: :wink: :wink:
Beccatoooooooo... Sai, dopo 11 anni di volo e sei da istruttore, quando vedo queste discussioni che includono appunti di meteorologia non resisto, ed esce la voglia che c'è in me di condividere la mia esperienza e il mio sapere con gli altri, affinché possano volare e andare in montagna con più sicurezza e con qualche nozione in più che non guasta... :lol: :lol: :lol:

Mame ha scritto:Dai che l'anno prossimo - quest'anno non posso perchè sono infortunato (ma comunque volo lo stesso, basta che stia attento ad atterrare) - organizziamo un paio di belle salite alpinistiche con discesa-manco a dirlo- con la vela.


Quanto mi sarebbe stato utile domenica.
In sette abbiamo fatto la via Dimai alla Punta Grohmann sul Sella e quando ho visto la vetta (piatta e in leggera discesa) mi è venuto in mente il mio parapendio e quanto sarebbe stato bello averlo avuto con me, anche perché in volo ce n'erano tanti sopra Canazei... grrrrr :evil:
Per l'attrezzatura normalmente si è attorno ai 20/25 chili con gli amenicoli vari, però come diceva Mame si riesce a ridurre a 10 12 chili al massimo. Vela (7), selletta leggera (0,6Kg) e paracadute di soccorso (2Kg). Il casco lo hai già in testa e lo zaino non conta...
Ma che bello...
Vero anche che il volo crea dipendnza...

Dai Mame guarisci che poi si va a volare...

...Sarebbe bello partire dal Campanil Basso, ma la vedo dura...[/quote]
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Messaggioda meteo » gio ago 10, 2006 18:50 pm

AngeloMilano ha scritto:Sono perfettamente d'accordo con il discorso che poi,nella pratica, ciascuno tende a mettere poco della teoria. Pero' anche bypassare completamente il discorso teorico liquidandolo con un "tanto quando sei sotto il temporale va a finire che ti caghi in mano e certe precauzioni le lasci perdere" mi sembra un atteggiamento fatalista e scorretto. Che poi ai minimi termini la questione si riduca al semplice culo sono d'accordo. Ma anche l' incognita fortuna/sfortuna puo' essere influenzata. Io sono ancora novizio di alpinismo ma leggendo questo post ho già imparato che in caso di temporale prima cosa che farò sarà togliermi tutta la ferraglia di dosso. Altri suggerimenti?
Angelo.


Una volta il mio "maestro" mi ha fatto restare più un'ora ad un tiro dalla cima, perchè un temporale era li li per arrivare. Ancora non pioveva e io pensavo che l'unica cosa era solo fare in fretta.
:roll:
In quel tempo potevamo salire e quasi scendere dalla parte opposta pensavo.
Le motivazioni della fermata eran queste:
-Elettricità in giro, dopo un pò, da pivello, ho iniziato ad accorgermene anche io
-Rientro relativamente facile ma dove era vietato cadere, e le eventuali doppie da fare dentro un canale
-erano 20 giorni che faceva un gran caldo, tanta energia in cielo
Dopo la fase acuta del temporale ci siamo rimessi in moto, compromesso tra sicurezza e l'evitare il buio.

Bye
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Messaggioda Siloga66 » dom ago 13, 2006 17:38 pm

Quando sfulmina? Anche qui accendere una candelina.
Passano le mode ma in Germania la moda dei calzini con i sandali passerà mai.
Ma i tedeschi son fighi lo stesso.
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Messaggioda gug » dom ago 13, 2006 22:56 pm

aeron ha scritto:Esatto Dones, i cumuli si classificano in base al loro sviluppo verticale.
Quindi abbiamo i cumuli umili, i mediocri (termine comunque poco usato), i congesti e i nembi (che hanno diverse varianti in base alla forma del cappuccio sommitale e prendono il nome di capillatus, incus, arcus, con pileus, ecc. ecc.).

Facendo una breve "storiella" sul come si forma il temporale, bisogna partire da un concetto. La nuvola è il manifestarsi della colonna d'aria calda che salendo verso l'alto arriva al punto di condensazione, formando la nube che ci permette quindi di vederle il suo andamento.
Sale, ma quanto?
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Ecco perché si parla di stabilità, quando l'aria si raffredda meno di una ipotetica termica e instabilità quando si raffredda di più, permettendo alle termiche di raggiungere quote notevoli e quindi di condensare e ricevere ancora più vigore.
Importante è allora proprio al mattino guardare il cielo e magari tenere d'occhio la temperatura esterna mano a mano che si sale in macchina o a piedi (vedi con certi orologi). Se ogni 1000 metri superiamo i 10 gradi... OCCHIO all'evoluzione della giornata.

Spero di esservi stato utile anche se molto riassuntivo, anche perché questo argomento richiederebbe ore ed ore per essere completamente perlustrato... :wink:


...sei stato utile e sicuramente molto approfondito.
"montagne che varcai, dopo varcate, sì grande spazio d'in su voi non pare"

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Messaggioda aeron » lun ago 14, 2006 13:10 pm

Grazie gug, troppo buono, i forum servono anche a questo, no? :wink:

E comunque sono contento che ti sia servito, se non altro per aumentare la tua conoscenza, che tradotto (ove servisse) anche la tua sicurezza e quella di chi non sapeva certe cose. :idea:
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