certo che la gente non è normale...

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Messaggioda c.caio » ven giu 30, 2006 17:38 pm

Spider ha scritto:comunque, penso sia innanzitutto una questione di cultura.

Intesa come educazione al rispetto, reciproco innanzitutto, e poi del territorio.

Ad esempio, pensavo a una guida che ho delle falesie slovene.

Quello che mi ha impressionato, è che nella descrizione di TUTTE le falesie, c'è qualche riga che indica se la falesia è su terreno privato (quasi tutte), e in tal caso dove parcheggiare e come accedere, per non recare disturbo. E, cosa ancor più impressionante, in tutti i casi ci si basa su accordi presi apposta col proprietario, per fare in modo di non pestarsi i piedi.

Non mi ricordo di aver mai letto roba del genere su guide italiane... :roll: :roll: :roll:


... hai perfettamente ragione, e' un richiamo che va sempre fatto, giusto per sapere e comportarsi di conseguenza.
...... comunque sulla mia guida italianissima l'ho scritto!
:lol:
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Messaggioda JoCaglia » ven giu 30, 2006 17:46 pm

c.caio ha scritto:
Spider ha scritto:nella descrizione di TUTTE le falesie, c'è qualche riga che indica se la falesia è su terreno privato (quasi tutte), e in tal caso dove parcheggiare e come accedere, per non recare disturbo

Non mi ricordo di aver mai letto roba del genere su guide italiane... :roll: :roll: :roll:


... hai perfettamente ragione, e' un richiamo che va sempre fatto, giusto per sapere e comportarsi di conseguenza.
...... comunque sulla mia guida italianissima l'ho scritto!
:lol:


:roll: http://www.traversella.net/comix/pages/sentieri.htm
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Messaggioda c.caio » ven giu 30, 2006 17:56 pm

JoCaglia ha scritto:
c.caio ha scritto:
Spider ha scritto:nella descrizione di TUTTE le falesie, c'è qualche riga che indica se la falesia è su terreno privato (quasi tutte), e in tal caso dove parcheggiare e come accedere, per non recare disturbo

Non mi ricordo di aver mai letto roba del genere su guide italiane... :roll: :roll: :roll:


... hai perfettamente ragione, e' un richiamo che va sempre fatto, giusto per sapere e comportarsi di conseguenza.
...... comunque sulla mia guida italianissima l'ho scritto!
:lol:


:roll: http://www.traversella.net/comix/pages/sentieri.htm[/

quote]


... che fai?
Mi citi?
:lol: :lol: :lol: :lol:

... e nel disegno sono due senza crash pad... quindi quelli con la coda di paglia possono stare tranquilli.... :lol:
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Messaggioda c.caio » ven giu 30, 2006 18:01 pm

Mortimer ha scritto:
pippo73 ha scritto:Dal tempo che ho passato negli ultimi mesi con un crash sotto al culo rispetto ad una corda posso definirmi un boulderista.
Si sono schifato, schifato ma non dal fatto che qualcuno ha sporcato dei blocchi con passaggi, ma schifato perchè dei forumisti (che si considerano arrampicatori x cui sportivi) discriminano il bouldering e i loro praticanti che per la maggior parte arrivano dalle altre discipline dell'arrampicata e che molto spesso praticano contemporaneamente.
Quanto c***o avreste rotto i coglioni se qualcuno vi andava a rovinare un tiro famoso in qualche bella falesia.
Quanto c***o avreste rotto i coglioni se qualcuno vi andava a rovinare una qualche via classica in motagna, oppure una via a piu tiri moderna magari tipo quelle di Arco o alle placche zebrate o Mandrea ecc.
Non vedete oltre il vostro naso.


pensa che il definirmi qualcosa credo sia il primo passo per chiudermi verso tutto il resto, e magari per discriminare gli altri, cosa che tu schifi ma un po' fai, evidentemente.


... quanto hai ragione!
:lol:

... ma Pippo73 ha preso fischi per fiaschi perche' nessuno ha mai puntato l'indice verso qualcuno. Semmai bisogna puntarsi l'indice addosso e fare un po' di autocritica (chi piu' chi meno ne avra' bisogno)...
La sparata del boulderista con la coda di paglia lascia il tempo che trova perche' si commenta da sola...

:lol:
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Messaggioda Gianbo » ven giu 30, 2006 18:22 pm

c.caio ha scritto:Giambo... ma che cacchio vai scrivendo?
:lol:
...
Oppure, siccome c'e' anche una economia basata sul turismo di massa (vedi impianti di sci), bisogna andare dai pastori e dir loro di non rompere i coglioni?


assolutamente no, bene fanno i pastori ad ammaccare le macchine mal parcheggiate (ed eventualmente i loro proprietari)

il mio non è un giudizio morale sul comportamento dei locals, ma una spiegazione sul perché in altri casi - in cui l'impatto "ambientale" è ben più elevato - non ci siano problemi, anzi si stendano tappeti rossi

e la spiegazione sta nei soldi, che comprano il "diritto d'uso" del territorio

se tu paghi, ti faccio anche attraversare il mio campicello
se paghi tanto, mi prendo anche la briga di raccattare le tue cicche
ma se passi e non mi lasci un euro, anche solo la tua presenza può infastidirmi

ora, per contenere il problema, vi sono solo due strade possibili:
1) massimizzare le ricadute economiche sul territorio sviluppando "infrastrutture turistiche", ma ciò è possibile solo dove l'arrampicata non si riduce al semplice mordi-e-fuggi giornaliero (a questo proposito mi vengono in mente Finale e Arco, che hanno le caratteristiche per fare "distretto")
2) addolcire l'impatto con gli accorgimenti che citava Spider
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Messaggioda ram| » ven giu 30, 2006 19:20 pm

ma porca troia.. ma sempre a parlare dei massimi sistemi... le ricadute sul territorio... ma di che vai blaterando.
Là ce sta un contadino con una sua mentalità che per 50 anni della sua vita ha vissuto su quel pezzo di terra, ci va ogni momento libero, la cura come se fosse un giardino. Un bel giorno arrivano dei bellimbusti che gli impapocchiano una storia poco chiara sulla scalata. E' una persona gentile, semplice e li fa passare, che fastidio vuoi che diano ...
Passano sei mesi, poi un bel sabato, dal clima insolitamente secco, arriva al suo amato pezzo di terra e lo trova invaso di macchine che non si può manco passare col trattore.
Entra dentro e trova gente stravaccata dappertutto, cani, confusione alberi piegati, cagate e carta igienica. Si mette a strillare e tutt'entratto spunta Giambo che gli parla di ricadute positive sul territorio.
Il resto è cronaca.

Molte aree bulder sono all'interno di terreni privati. Per quanto gli arrampicatori local possano imbastire buoni rapporti coi proprietari, mano a mano che la frequentazione aumenta, la situazione tende a sfuggire di mano. E' inevitabile e non tutti sanno come comportarsi purtroppo. E basta un deficiente con un cane a mandare tutto in malora. Allora, per quanto mi riguarda e considerati i ben noti precedenti causati dalla superfrequentazione io dico che se dovessi scegliere direi no ai raduni, alle guide, agli articoli sulle riviste e ai gradi. Ma è solo un discorso di sopravvivenza ...

...ricadute sul territorio... gesù
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Messaggioda c.caio » dom lug 02, 2006 1:41 am

Gianbo ha scritto:
c.caio ha scritto:Giambo... ma che cacchio vai scrivendo?
:lol:
...
Oppure, siccome c'e' anche una economia basata sul turismo di massa (vedi impianti di sci), bisogna andare dai pastori e dir loro di non rompere i coglioni?


assolutamente no, bene fanno i pastori ad ammaccare le macchine mal parcheggiate (ed eventualmente i loro proprietari)

il mio non è un giudizio morale sul comportamento dei locals, ma una spiegazione sul perché in altri casi - in cui l'impatto "ambientale" è ben più elevato - non ci siano problemi, anzi si stendano tappeti rossi

e la spiegazione sta nei soldi, che comprano il "diritto d'uso" del territorio

se tu paghi, ti faccio anche attraversare il mio campicello
se paghi tanto, mi prendo anche la briga di raccattare le tue cicche
ma se passi e non mi lasci un euro, anche solo la tua presenza può infastidirmi

ora, per contenere il problema, vi sono solo due strade possibili:
1) massimizzare le ricadute economiche sul territorio sviluppando "infrastrutture turistiche", ma ciò è possibile solo dove l'arrampicata non si riduce al semplice mordi-e-fuggi giornaliero (a questo proposito mi vengono in mente Finale e Arco, che hanno le caratteristiche per fare "distretto")
2) addolcire l'impatto con gli accorgimenti che citava Spider


... no Giambo, questa volta proprio non sono daccordo con te.
Qui non si tratta di massimizzare o chissa' che altro, il piu' delle volte si tratta semplicemente di avere rispetto per i luoghi che si frequentano o che si attraversano per recarsi ai piedi delle nostre beneamate rocce. Che siano aree boulder o pareti attrezzate. Non ci sono economie o sviluppi turistici che tengano. Ci sono solo dei pastori o dei contadini che devono essere rispettati e molte volte questo non succede.
Tutto qui...
:wink:
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Messaggioda Daffi » lun lug 03, 2006 0:27 am

Da quello che so, è stato un gesto di rappresaglia contro i boulderisti che allegramente se ne sbattono del fatto che i contadini hanno bisogno di raccogliere il fieno, non per sport ma per mestiere... saro' ottusa, ma credo che avrei fatto lo stesso...
Dove saranno gli occhi tuoi
quando si chiuderanno i miei
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Messaggioda Gianbo » lun lug 03, 2006 10:26 am

x ram: non è quello che ho detto io? se mi pesti e mi insozzi il prato e in tutto ciò non ci mangio (per non usare termini che ti infastidiscono...) ti mando fora dai coion...

punto

alternativa al vil denaro rimane solo il rispetto (come dice caio), che però non è moneta altrettanto efficace e - sopratutto - diffusa
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Messaggioda c.caio » lun lug 03, 2006 10:36 am

Gianbo ha scritto:x ram: non è quello che ho detto io? se mi pesti e mi insozzi il prato e in tutto ciò non ci mangio (per non usare termini che ti infastidiscono...) ti mando fora dai coion...

punto

alternativa al vil denaro rimane solo il rispetto (come dice caio), che però non è moneta altrettanto efficace e - sopratutto - diffusa


... certo che di rispetto si tratta, di rispetto ed educazione, due cose che qualche volta (o troppe volte) si lasciano a casa a favore della magnesite, delle bandane, delle scarpette, delle corde, dei crash pad, dei moschettoni ecc.ecc....
:wink:
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Messaggioda Wagoo » lun lug 03, 2006 10:48 am

Nel paese in cui ho una casa di villeggiatura c' è una roccia di circa 80 metri attrezzata nel bel mezzo di una proprietà privata. Ora,quella roccia la frequentiamo solo io e un ristrettissimo gruppo di amici. Ogni volta che mi ci reco porto al contadino una bottiglia di vino presa al market del paese. So perfettamente che lui probabilmente disprezzerà la qualità del vino regalato preferendo quello di sua produzione,però grazie al gesto ripetuto nel tempo,abbiamo instaurato un ottimo rapporto al punto che il contadino ci ha dato un mazzo di chiavi per accedere al possedimento in caso di sua assenza.
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Messaggioda Val Ter » lun lug 03, 2006 10:53 am

Wagoo ha scritto:Ogni volta che mi ci reco porto al contadino una bottiglia di vino...


Beh se ha funzionato con gli indiani d'America non vedo perche' non dovrebbe funzionare ancora.

Geniale!


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Messaggioda Wagoo » lun lug 03, 2006 10:55 am

ahAHAH val ter. Prossima volta mi presento con un pò di perline luccicanti e tento di comprargli l' appezzamento per 1 dollaro!
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Messaggioda ram| » lun lug 03, 2006 11:08 am

giambo: forse intendo male ma l'affermazione "ricadute positive per il territorio" io la comprendo tipo che siccome la mattina alla piazzetta del paese il climber beve il caffettuccio al bar o si compra la pizzetta allora il contadino dovrebbe star buono e tranquillo perchè, in qualche modo, ne beneficia, anche se indirettamente.

E' ovvio che non è così in quanto
A) i climber sono zozzoni e spendono poco
B) il contadino non solo non ne beneficia ma ne subisce anche le conseguenze.

Vorrei quindi che tu mi spiegassi cosa volevi dire, perchè io proprio non l'ho capito
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Messaggioda c.caio » lun lug 03, 2006 11:27 am

ram| ha scritto:giambo: forse intendo male ma l'affermazione "ricadute positive per il territorio" io la comprendo tipo che siccome la mattina alla piazzetta del paese il climber beve il caffettuccio al bar o si compra la pizzetta allora il contadino dovrebbe star buono e tranquillo perchè, in qualche modo, ne beneficia, anche se indirettamente.

E' ovvio che non è così in quanto
A) i climber sono zozzoni e spendono poco
B) il contadino non solo non ne beneficia ma ne subisce anche le conseguenze.

Vorrei quindi che tu mi spiegassi cosa volevi dire, perchè io proprio non l'ho capito
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... infatti e' un discorso che poco ci azzecca...
Porto l'esempio di La Palud, paese di 4 anime, due bar, una boulangerie, due camping e poco altro.... ma che si trova a poca distanza dalle gole del Verdon, mecca dell'arrampicata europea. Intorno al paese, che sicuramente beneficia della massa di arrampicatori, ci sono terreni coltivati e pascoli, ma non e' che i contadini o i pastori possano accettare benevolmente un eventuale orda di macchine o 'monnezze lasciate sui loro terreni (cosa che peraltro non succede, per fortuna).

Per tornare a noi, i bar o le tabaccherie o le trattorie che possono eventualmente trarre un beneficio dalla frequentazione della tribu' degli scalatori non vedo proprio che collegamento possano avere con chi lavora la terra o porta le bestie al pascolo.....
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Messaggioda AlbertAgort » lun lug 03, 2006 11:35 am

qua da me se il contadino con terreno posto in prossimità di massi erratici o il semplice proprietario di baita ti becca a sbuldarere e far cagnara nel suo prato (mi vengono in mente pochi ma signifativi esempi), sopratutto in perido di fienagione (cioè da marzo a novembre :twisted: a dir poco) si avvicina preventivamente con il forcone e/o cane e/o esprimendosi con parole non propriamente gradite da Nostro Signore. E come dargli torto?
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Messaggioda Gianbo » lun lug 03, 2006 12:55 pm

ram| ha scritto:giambo: forse intendo male ma l'affermazione "ricadute positive per il territorio" io la comprendo tipo che siccome la mattina alla piazzetta del paese il climber beve il caffettuccio al bar o si compra la pizzetta allora il contadino dovrebbe star buono e tranquillo perchè, in qualche modo, ne beneficia, anche se indirettamente.

E' ovvio che non è così in quanto
A) i climber sono zozzoni e spendono poco
B) il contadino non solo non ne beneficia ma ne subisce anche le conseguenze.

Vorrei quindi che tu mi spiegassi cosa volevi dire, perchè io proprio non l'ho capito
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ram, guarda che io intendevo dire esattamente questo
gli arrampicatori non portano soldi e dunque non sono ben visti
ci sono casi particolari dove l'arrampicata fa anche turismo (citavo Finale e Arco), ma sono mosche bianche

la regola è birra e panino, che non vanno neppure nelle tasche di chi si vede il prato calpestato

non intendevo proporre soluzioni da bacchetta magica, ma solo disaminare le ragioni "oggettive" (posso dire economiche?) per cui un contadino può decidere di spalmare di grasso un masso

non è perché è pazzo o stronzo
non è (solo) perché i cittadini sono degli zozzoni
semplicemente perché con le tasche vuote si sopporta di meno, molto di meno e quel che è concesso a chi si paga lo skilift non è concesso a chi si porta il panino da casa

aggiungo un'ultima considerazione
il gesto del pastore mellico io lo vedo come una cosa estremamente poetica e rispettosa del territorio e delle persone stesse che il gesto vuole contestare

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Messaggioda Val Ter » lun lug 03, 2006 13:00 pm

Gianbo ha scritto:il gesto del pastore mellico io lo vedo come una cosa estremamente poetica e rispettosa del territorio e delle persone stesse che il gesto vuole contestare



In un contesto come quello odierno e' tutto grasso che cola.


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Messaggioda claudio1949 » lun lug 03, 2006 13:27 pm

Ma arrampicando in free solo, le ricadute come sono?
E se in sosta c'è il cuntadìn col forcone puntato verso l'alto?
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Messaggioda yinyang » lun lug 03, 2006 14:11 pm

Val Ter ha scritto:
Gianbo ha scritto:il gesto del pastore mellico io lo vedo come una cosa estremamente poetica e rispettosa del territorio e delle persone stesse che il gesto vuole contestare



In un contesto come quello odierno e' tutto grasso che cola.


Valter


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