Errori da non fare...

Area dedicata all'arrampicata sportiva e al bouldering.

Errori da non fare...

Messaggioda c.caio » mer giu 14, 2006 20:08 pm

Visto che sembra brutto "approfittare" dei topic dove si annuncia la triste scomparsa di una persona per iniziare a disquisire sugli errori che possono portare a simili terribili incidenti, propongo di aprirne uno ad hoc...
Sicuramente sono argomenti trattati mille volte, ma dato che le disgrazie accadono comunque, parlarne una volta di piu' male non fa...

- Per quanto ne so io, e purtroppo anche per esperienza personale, posso solo ricordare di non sottovalutare MAI le calate in doppia e di premunirsi sempre di DUE forme di sicurezza, un nodo autobloccante e un nodo alla fine delle corde.
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Messaggioda Roberto » mer giu 14, 2006 20:10 pm

Per me, l' unico errore da non fare mai è compiere le "solite manovre" senza prestare la dovuta attenzione, qualsiasi sia la manovra.
Non distrarsi e controllare sempre :wink:
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Messaggioda c.caio » mer giu 14, 2006 20:16 pm

Roberto ha scritto:Per me, l' unico errore da non fare mai è compiere le "solite manovre" senza prestare la dovuta attenzione, qualsiasi sia la manovra.
Non distrarsi e controllare sempre :wink:


... ma non basta secondo me.
Perche' alcune volte NON si fanno deliberatamente alcune cose per svariati motivi... per fretta (per esempio) o perche' magari si fa la figura dei pavidi o perche' "intanto devo scendere solo fin li' sotto a pochi metri"...
Questo vale per la manovra delle doppie, tanto per rimanere in tema con il mio primo post. Ho sentito un sacco di gente che non fa nodi vari perche' "fuori moda" (passatemi il termine anche se andrebbe articolato il concetto in maniera piu' approfondita"...).
Queste "disattenzioni" esulano dal tuo principio e partono da un presupposto diverso. Per cui non e' solo sufficiente fare certe manovre in maniera corretta prestando la dovuta attenzione...
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Messaggioda Roberto » mer giu 14, 2006 20:38 pm

c.caio ha scritto:
Roberto ha scritto:Per me, l' unico errore da non fare mai è compiere le "solite manovre" senza prestare la dovuta attenzione, qualsiasi sia la manovra.
Non distrarsi e controllare sempre :wink:


... ma non basta secondo me.
Perche' alcune volte NON si fanno deliberatamente alcune cose per svariati motivi... per fretta (per esempio) o perche' magari si fa la figura dei pavidi o perche' "intanto devo scendere solo fin li' sotto a pochi metri"...
Questo vale per la manovra delle doppie, tanto per rimanere in tema con il mio primo post. Ho sentito un sacco di gente che non fa nodi vari perche' "fuori moda" (passatemi il termine anche se andrebbe articolato il concetto in maniera piu' approfondita"...).
Queste "disattenzioni" esulano dal tuo principio e partono da un presupposto diverso. Per cui non e' solo sufficiente fare certe manovre in maniera corretta prestando la dovuta attenzione...
No, non sono daccordo, non esiste una manovra fatta in fretta e con disattenzione, in parete bisogna fare tutto con attenzione.
Nodi fuori moda o alla moda, sempre nodi sono, è come li si fa che conta.
Anche in situazioni di emergenza, sotto i fulmini o in preda della tormenta, gli errori sono sempre quelli dovuti alla disattenzione, magari dovuta alla fretta.
Concordo in parte per le imprudenze, ma anche queste sono spesso accompagnate dalla disattenzione. La sopravvalutazione delle proprie capacità (o sottovalutazione del rischio) è sempre una forma di poca attenzione, di superficialità.
Essere attenti è anche considerare i rischi, riflettere sulle azioni che si compiono.
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Messaggioda JoCaglia » mer giu 14, 2006 20:38 pm

Non c'entra niente con le doppie, ma parlando di errori o scelte deliberate...
Nel mio piccolo la maggior parte dei miei amici non mette il caschetto in falesia perchè "da sfigati".
Tant'è che alla fine mi sentivo "sfigato" anch'io con il mio padellone in zucca.
Finchè non ho visto che danno può fare un sasso in zucca (anche un sassolino).
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Messaggioda Silvio » mer giu 14, 2006 21:09 pm

JoCaglia ha scritto:Non c'entra niente con le doppie, ma parlando di errori o scelte deliberate...
Nel mio piccolo la maggior parte dei miei amici non mette il caschetto in falesia perchè "da sfigati".
Tant'è che alla fine mi sentivo "sfigato" anch'io con il mio padellone in zucca.
Finchè non ho visto che danno può fare un sasso in zucca (anche un sassolino).




e ti quoto perchè sono d'accordo con te.
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Messaggioda c.caio » mer giu 14, 2006 22:38 pm

Roberto ha scritto:
c.caio ha scritto:
Roberto ha scritto:Per me, l' unico errore da non fare mai è compiere le "solite manovre" senza prestare la dovuta attenzione, qualsiasi sia la manovra.
Non distrarsi e controllare sempre :wink:


... ma non basta secondo me.
Perche' alcune volte NON si fanno deliberatamente alcune cose per svariati motivi... per fretta (per esempio) o perche' magari si fa la figura dei pavidi o perche' "intanto devo scendere solo fin li' sotto a pochi metri"...
Questo vale per la manovra delle doppie, tanto per rimanere in tema con il mio primo post. Ho sentito un sacco di gente che non fa nodi vari perche' "fuori moda" (passatemi il termine anche se andrebbe articolato il concetto in maniera piu' approfondita"...).
Queste "disattenzioni" esulano dal tuo principio e partono da un presupposto diverso. Per cui non e' solo sufficiente fare certe manovre in maniera corretta prestando la dovuta attenzione...
No, non sono daccordo, non esiste una manovra fatta in fretta e con disattenzione, in parete bisogna fare tutto con attenzione.
Nodi fuori moda o alla moda, sempre nodi sono, è come li si fa che conta.
Anche in situazioni di emergenza, sotto i fulmini o in preda della tormenta, gli errori sono sempre quelli dovuti alla disattenzione, magari dovuta alla fretta.
Concordo in parte per le imprudenze, ma anche queste sono spesso accompagnate dalla disattenzione. La sopravvalutazione delle proprie capacità (o sottovalutazione del rischio) è sempre una forma di poca attenzione, di superficialità.
Essere attenti è anche considerare i rischi, riflettere sulle azioni che si compiono.


... scusa Roberto, ma che tu sia daccordo o non daccordo e' del tutto irrilevante e che io sia daccordo o non daccordo con te e' altrettanto irrilevante.
Quello che conta e' che gli incidenti purtroppo succedono e se succedono un motivo ( o molti motivi) ci saranno anche... e tra questi ci sono anche le manovre fatte in fretta e via discorrendo... che ti piaccia o non ti piaccia. Solo pochi anni fa ho perso un amico, alpinista di indubbia esperienza e valore, solo perche' ha fatto una breve doppia per andare a controllare come era la parete li' sotto (non sto ad entrare nei dettagli)... ed e' schizzato fuori dalle corde.... ed e' morto.
Quando vedi gente ( e ne vedi a decine e decine) che fa sicurezza al compagno stando magari appoggiato all'albero (che e' piu' comodo) lasciando quindi metri e metri e metri di lasco, vedi una situazione di potenziale pericolo... cosa e' questa?
Disattenzione? Imprudenza?... a me non interessa il temine, non mi interessa catalogarlo, dico solo che e' una condizione di pericolo che sarebbe opportuno evitare e magari far notare... a costo di prendersi un "fatti ii cazzi tuoi".
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Messaggioda cris_climber » mer giu 14, 2006 23:17 pm

Purtroppo errare è umano. La sventurata ragazza era indubbiamente esperta ma ha errato, ha sbagliato un nodo. Disgraziatamente ha pagato con la vita una banalità, lasciando tutti con l'amaro in bocca, me per primo.
Non è bello vedere cio che ho visto, non penso sarà cosi facile tornare su quella via e farla senza pensarci.
Purtroppo non si puo evitare che queste cose accadano, perchè se no non ci chiameremo uomini ma divinità.
Certo che tra discuterne in un forum e vedere le conseguenze di un errore ne passa molto.
Potremmo discutere per giorni su tutte le manovre e su tutte le teorie per prevenire gli incidenti, tutti le conosciamo e tutti cerchiamo di applicarle.
Piu che controllarci a vicenda per prevenire non possiamo fare altro. La forza di gravità c'è e non ammette errori.
A me personalmente è andata bene una volta, quando mi fecero sicura con il gri gri rovescio. Da quella volta controllo assiduamente ogni manovra ed ogni gesto che facciamo, piu di cosi non saprei che fare.
Speriamo solo serva da monito e che l'accaduto non venga dimenticato troppo in fretta, è una lezione per tutti. Anche se ne avrei fatto volentieri a meno. c***o
"Non esistono pareti impossibili ma solo uomini che non sono in grado di salirle". Cesare Maestri
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Messaggioda c.caio » gio giu 15, 2006 0:19 am

cris_climber ha scritto:Purtroppo errare è umano. La sventurata ragazza era indubbiamente esperta ma ha errato, ha sbagliato un nodo. Disgraziatamente ha pagato con la vita una banalità, lasciando tutti con l'amaro in bocca, me per primo.
Non è bello vedere cio che ho visto, non penso sarà cosi facile tornare su quella via e farla senza pensarci.
Purtroppo non si puo evitare che queste cose accadano, perchè se no non ci chiameremo uomini ma divinità.
Certo che tra discuterne in un forum e vedere le conseguenze di un errore ne passa molto.
Potremmo discutere per giorni su tutte le manovre e su tutte le teorie per prevenire gli incidenti, tutti le conosciamo e tutti cerchiamo di applicarle.
Piu che controllarci a vicenda per prevenire non possiamo fare altro. La forza di gravità c'è e non ammette errori.
A me personalmente è andata bene una volta, quando mi fecero sicura con il gri gri rovescio. Da quella volta controllo assiduamente ogni manovra ed ogni gesto che facciamo, piu di cosi non saprei che fare.
Speriamo solo serva da monito e che l'accaduto non venga dimenticato troppo in fretta, è una lezione per tutti. Anche se ne avrei fatto volentieri a meno. c***o


... qualche mese fa ho visto dei ragazzi che iniziavano una via e posizionavano la corda al contrario nel primo rinvio, io ero li' vicino e gentilmente ho fatto notare la cosa, loro altrettanto gentilmente mi hanno ringraziato. Niente si speciale... ma anche queste piccole attenzioni possono evitare errori ed eventualu danni conseguenti.
Certo che l'errore e' sempre dietro l'angolo (io ho girato due "angoli" da far paura...........), per questo un eccesso di attenzione non fa mai schifo....
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Messaggioda il mago di napoli » gio giu 15, 2006 0:29 am

una sola regola: ADATTARE


vedevo scritto, piu' su, di raddoppiare le sicurezze (esempio in doppia, autobloccante, e nodo alla fina della corde;
resto perplesso. A queste stregua, perché non triplicare le sicurezze?

penso che si debba imparare/insegnare un sacco di cose (leggi tecniche/manovre di sicurezza)


ma soprattutto insegnare a scegliere tra tutte le possibili, la configurazione piu' adatta alla situazione.

il resto.... è aria fritta
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Messaggioda angelo1981 » gio giu 15, 2006 0:30 am

io non faro mai piu girre una corda dietro un albero per fare le doppie.da quest inverno in poi ci metto sempre un cordino con un anello di catena (grande).ero su una cascata e questa maledetta pianta dietro dove avevo fatto passare la corda aveva una rugosita che mi ha bloccato la corda ho dovuto risalire 60 mt di corda e fare quello che avrei dovuto fare mettere un cordino con un moschettone e anello ho perso quasi un ora ....e ho fatto le ultime due doppie nel buio.
niente di che ma non è stata una bella situazione la mia ragazza era un po presa male aveva perso completamente la testa al che sull ultima doppia ho dovuto calarla.....
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Messaggioda c.caio » gio giu 15, 2006 2:22 am

il mago di napoli ha scritto:una sola regola: ADATTARE


vedevo scritto, piu' su, di raddoppiare le sicurezze (esempio in doppia, autobloccante, e nodo alla fina della corde;
resto perplesso. A queste stregua, perché non triplicare le sicurezze?

penso che si debba imparare/insegnare un sacco di cose (leggi tecniche/manovre di sicurezza)


ma soprattutto insegnare a scegliere tra tutte le possibili, la configurazione piu' adatta alla situazione.

il resto.... è aria fritta


...l'aria fritta e' una citazione del c***o che puoi anche risparmiarti.
La pratica di utilizzare durante una doppia un autobloccante piu' i nodi in fondo alle corde e' una prassi (che si poi si faccia o no e' altra questione) e viene abitualmente insegnata durante i corsi, che li tengano guide alpine, istruttori CAI o chi altri non importa...
E' una prassi che ha una chiara ragione di essere perche' queste due operazioni non si sovrappongono (non e' come indossare dei pantaloni mettendo sia le bretelle sia la cintura... caro Mago dell'aria fritta) ma si sommano perche' servono e funzionano in maniera del tutto diversa e complementare... ma tu sai tutto e quindi non spreco fiato.
Siccome io sono un deficiente che un giorno, facendo una doppia con solo il nodo autobloccante, e' uscito dalle doppie facendo 30 metri fino a terra,
non sono stato cosi' sveglio da "adattarmi"... purtroppo non c'eri tu a cucinare l'aria.
Grazie comunque per i tuoi utilissimi consigli....
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Messaggioda cicot » gio giu 15, 2006 3:17 am

Caio mi fai godere quando rispondi in questo modo
Cattivo :twisted: [/i]
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Messaggioda il mago di napoli » gio giu 15, 2006 8:46 am

vabbene....

rispondo per le rime o lascio correre?


:?: :?:

perché tanta "verve"?

perché sto caio s'inalbera talmente, e, invece di capire quello che ho scritto, azzanna?


vabbé, adesso spiego:





io non critico né l'autobloccante, né i nodi alla fine delle doppie. Quello che dico è che si porta tutta l'attenzione sulla concezione tecnica della sicurezza. Mentre a mio avviso si deve essere anche estremamante attenti all'attitudine da adottare per le gestione della sicurezza. E i due aspetti ( concezione tecnica attitudine )hanno lo stesso peso nella formazione dei praticanti, degli insegnanti.

Cio' è quello che faccio.



ma forse tutto questo và oltre la tua capacità di comprensione




comprati un sacco di libri di nodi, techniche, e tutto quello che ti passa nella testa



utilizzali tutti



e prega










P.S. mi piace questo forum perchè si dicono cose serie; gente preparata interviene, cosi come il praticante lambda; e si cazzeggia anche


poi ci si ritrova a dover puntualizzare di fronte all'ingoranza ed alla spocchia riunite
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Messaggioda c.caio » gio giu 15, 2006 9:49 am

il mago di napoli ha scritto:poi ci si ritrova a dover puntualizzare di fronte all'ingoranza ed alla spocchia riunite


... ma va benissimo, io sono solo uno spocchioso ignorante pieno di teorie.
Non c'e' problema. Pensa quello che vuoi. La mia misera teoria imparata sugli allegati delle riviste mi ha permesso di fare un sacco di cose per l'arrampicata e purtroppo di vivere anche alcuni incidenti paurosi. Per questo cerco di mettere la mia esperienza a disposizione degli altri per evitare che altri "evitabili" incidenti possano verificarsi... poi pero' arrivi tu a fare piazza pulita.
Comunque grazie ancora Mago del gelato....
Ultima modifica di c.caio il gio giu 15, 2006 10:01 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda il mago di napoli » gio giu 15, 2006 9:58 am

prima di pensare, mi informo, valuto, analizzo, soppeso


poi penso

elaboro



infine parlo (o scrivo)






P.S. peccato che nessuno di noi due sa con chi sta parlando, per mettre nella giusta prospettiva il dire altrui
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Messaggioda ram| » gio giu 15, 2006 10:03 am

"lei non sa chi sono io"
finalmente l'hai detto
r
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Messaggioda c.caio » gio giu 15, 2006 10:11 am

il mago di napoli ha scritto:prima di pensare, mi informo, valuto, analizzo, soppeso


poi penso

elaboro



infine parlo (o scrivo)






P.S. peccato che nessuno di noi due sa con chi sta parlando, per mettre nella giusta prospettiva il dire altrui


... e allora? Questo ti da il diritto di dire che fare un autobloccante e un nodo alla fine delle doppie e' una procedura talmente ridicola da fare battute come quella che hai scritto? ( "triplichiamo le sicurezze"?)
Oppure di dire che quello che ho scritto e' aria fritta?
Questo e' il risultato di tutte le tue procedure prima di scrivere un intervento?
Beh... complimenti allora.
Per quanto mi riguarda io sono solo un normalissimo signor nessuno, senza patacche, senza tesserini, senza alcun mandato speciale... solo un appassionato di arrampicata che negli ultimi 10 anni non ha fatto altro che stare appeso in parete per attrezzare vie (circa 800 tiri) e in tutto questo tempo non solo ho subito due gravissimi indicenti, per mia assoluta imperizia, ma ho visto decine e decine e decine di situazioni di estremo pericolo nel quale si cacciavano altri arrampicatori, senza nemmeno (forse) rendersene conto e che non si trasformavano in incidenti per pura fortuna.
Per questo, nonostante la mia preparazione solamente teorica (pratica zero no?) sono particolarmente sensibile alle questioni relative alla sicurezza e non ho mai sostenuto che il problema si risolve in formule, o libretti, perche' se il cervello non e' attivato non ci sono nodi o autobloccanti o chissa' cos'altro che tengano. Volevo solo ricordare alcune precauzioni che spesso si sottovalutano... e che magari qualche volta, quando l'attenzione ci abbandona per un attimo, possono salvarci la vita.
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Messaggioda c.caio » gio giu 15, 2006 10:21 am

... per rafforzare il concetto da me espresso e per spiegare al Mago del gelato (e a chi ancora non l'avesse capito) quello che intendo, faccio un banalissimo esempio sempre rimanendo in tema di discesa in corda doppia.
Quanti alpinisti di indubbia fama, capacita' ed esperienza hanno perso la vita uscendo dalle doppie? Parecchi...
Persone impreparate? Persone che non sapevano adattarsi, che non ragionavano su quello che stavano facendo? Persone che avevamo imparato ad andare in montagna sui libri?...
Molto piu' semplicemente persone che per una frazione di secondo hanno perso di vista quello che stavano facendo, spostando la loro concentrazione su altro ...e per loro disgrazia hanno pagato con la vita.
Fare un autobloccante e un nodo alla fine delle corde evita che una eventuale disattenzione del genere di trasformi in dramma... perche' puo' succedere anche ai migliori (e' successo anche a me che invece sono un assoluto mediocre).
Questo e' il senso del mio intervento sulle doppie....
Chissa' se mi sono fatto capire questa volta....
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Messaggioda MarcoS » gio giu 15, 2006 10:22 am

temo che caio e il mago semplicemente NON si stanno capendo a vicenda...
Se sei mona e credi in Dio, crederai nel Dio dei mona
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