Titanium ha scritto:Poi 'shcolta un queél (come si dice qui sotto le torri; traduz.: senti una cosa): leggo che quest'anno è in atto il fenomeno contrario al Nino, la Nina,
Ohi, Tit!
Dunq. Innanzi tutto lassastà il Topocane, che le mazzeit gliele tiro io, di persona, appena passo per il Lecco...
L'argomento è complesso, molto, e, come tutti gli argomenti complessi, affascina l'uomo più del dovuto.
L'attuale posizione della scienza versus Nino è:
- esiste, eccome!
- si sente, eccome!
- lo si può pure riprodurre, con particolari modelli climatologici in cui sia necessariamente accoppiato un modello del mare sufficientente di dettaglio (leggi inclusa salinitià,. che è quello che fa casino)
- l'influenza di tali fenomeni alle medie latitudini (leggi Europa) è di ordine inferiore, ovvero trascurabile. La nostra circolazione, alle medie, è totalmente differente da quella equatoriale e subtropicale. Noi non abbiamo monsoni, tifoni, e cazzivarii, ma teniamo ciclone extratropicale di Islanda, responsabile delle nostre perturbazioni. L'energia che ci arriva dall'equatore diciamo che viene masticata benbenino prima di vederla, mentre ai poveretti che stanno sotto il 20 di latitudine arriva drittadritta. Qualcuno inizia a sostenere che si può quantificare, e non è di ordine inferiore, ma, ti dico, sono totali congetture. Parlavo un paio di anni fa con il climatologo più "vero" che c'è in Italia, mica i deficienti che vedi in tivvù, un tuo conterraneo, baideuei, e, facendomi vedere delle mappette interessanti, scuoteva la testa su possibili previsioni di Nino in Europa. Le parole sue erano:"segnali troppo deboli, veramente troppo deboli...è come tagliare un panino con una motosega"
Ora.
Le previsioni mensili e stagionali vengono effettuate in 3 centri al mondo, attualmente, e sono del tutto sperimentali. Da circa 5 anni. Inutile che ti dica che tali previsioni non sono quelle che tutti credono, ovvero bello qua, brutto là. Sono previsioni su macroaree e per parametri visti dal punto di vista dell'anomalia, più che della quantità. Ed inutile che ti dica che, in un esempio così chiaro e netto come il 2003, ste previsioni sono servite come serve al mondo Berlusconi: un c@zzo. E, ti ripeto, il 2003 è stato veramente un anno impressive, dal punto di vista climatico.
Al momento ci sono amplissime discussioni aperte su tutto: dalla verifica (comemminchia si fanno le verifiche climatologiche?), alla scrittura di codici, all'interazione oceanica, alle oscillazioni a bassa energia che ci sono pure in atmosfera. I prodotti ci sono. Ma, ripeto, da qui a ritenerli affidabili, ci correrà ancora un cinquantennio. Per il momento ti suggerisco: lassa perde, meglio consultare la maga Circe!
Se vuoi leggere nel tecnico qualcosa di ancora comprensibile, ma non troppo, teic a luc iar:
http://www.meteotrentino.it/AspWeb/Docu ... onthly.pdf
Quando ci vediamo, ti annoio. Ricordamelo.
