Salvaterra, il Torre e Maestri

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Messaggioda bummi » ven dic 23, 2005 9:57 am

Buzz ha scritto:comunque


io inviterei tutti a moderarsi un pò...
e a fare uno sforzo per capire l'altro più che ad affossarlo

non sono d'accordo con marco.vegetti e gliel'ho detto
avrà un suo stile magari un pò brusco... chi se ne frega...

è una persona onesta e competente

se si fa uno sforzo per capirsi ci si può arrivare

calma...


Buzz detto da te fa quasi tenerezza... e lo dico col sorriso. :D
Il punto vero della discussione è però sempre quello che avevo posto all'inizio. La regola non scritta che vige da centinaia di anni per cui si crede alla parola dell'alpinista (leggi Maestri) fino a prova contraria è valida sempre oppure no? Chi esprime dubbi su una salita porti delle prove vere, e per tali intendo qualcosa di più delle supposizioni di Garibotti o teorie su materiali antiquati.
Un conto è avere dei dubbi personali, un conto è esprimerli pubblicamente su un giornale di grande tiratura. Salvaterra, peraltro, ha ammesso qui dentro che la sua ascensione si sarebbe discostata di circa 200-250 metri dall'ipotetico tracciato di Maestri salvo poi chiederci una foto del tracciato del 1959.
A questo punto mi chiedo se sappia di cosa stiamo parlando.
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Re: TRACCIATO EGGER MAESTRI

Messaggioda Buzz » ven dic 23, 2005 10:00 am

WillSassBaloss ha scritto:Erman

se potessi postare tu una fotografia con il tracciato egger - maestri potremmo confrontarlo con il tuo!

Grazie
Will


se guardi sopra,
vedi che non è poi così facile per nessuno tracciare la via egger maestri...

nemmeno per maestri pochi mesi dopo la salita.

peraltro,
forse può essere utile ...
sul sito di èrman ci sono le foto dell'ascensione
http://www.salvaterra.biz/gallarca/index.html
con un pò di attenzione al tracciato e didascalie delle foto ci si può anche rendere conto del tipo di scalata e delle pendenza nei vari punti della parete.
Ultima modifica di Buzz il ven dic 23, 2005 10:06 am, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda andreag » ven dic 23, 2005 10:04 am

bummi ha scritto:Salvaterra, peraltro, ha ammesso qui dentro che la sua ascensione si sarebbe discostata di circa 200-250 metri dall'ipotetico tracciato di Maestri salvo poi chiederci una foto del tracciato del 1959.
A questo punto mi chiedo se sappia di cosa stiamo parlando.bummi


8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O

ma la pensi veramente quella frase che hai scritto??????

mai sentito parlare di "ironia" o di "domanda retorica"????

:roll: :roll: :roll: :roll:
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Messaggioda Buzz » ven dic 23, 2005 10:08 am

andreag ha scritto:
bummi ha scritto:Salvaterra, peraltro, ha ammesso qui dentro che la sua ascensione si sarebbe discostata di circa 200-250 metri dall'ipotetico tracciato di Maestri salvo poi chiederci una foto del tracciato del 1959.
A questo punto mi chiedo se sappia di cosa stiamo parlando.bummi


8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O 8O

ma la pensi veramente quella frase che hai scritto??????

mai sentito parlare di "ironia" o di "domanda retorica"????

:roll: :roll: :roll: :roll:



il fatto è che
la domanda di èrman era una domanda retorica,
intendendo che la via maestri non è che si sappia bene dove passa

e bummi non l'ha capito

mi sembra che la sua domanda sia proprio da rovesciarsi.

Bummi, hai presente i termini della questione oppure parli tanto per parlare?
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Messaggioda Carlo Alde' » ven dic 23, 2005 10:09 am

marco.vegetti ha scritto:Come dice l'amico lecchese, Casimiro Ferrari i suoi dubbi li aveva e se li teneva per sé, almeno in pubblico. Non credo che lo facesse perché non avesse le "prove" (che comunque non ci sono ancora, solo indizi e supposizioni e non mi stancherò mai di dirlo), ma perché era un Signore (un bel caratterino, certo, che non piaceva nemmeno a Lecco... e infatti lui se ne scappò in Patagonia...).
Avrebbe potuto fare anche lui delle "belle" dichiarazioni pubbliche, anche lui con cognizione di causa e forse con qualche "ragione" in più (i primi sul Torre!)...


Innanzitutto un grazie a chi mi ha dato il benvenuto. :wink:
Una nota per mr. Vegetti: Casimiro a Lecco,come tutti i personaggi famosi, era "amato" od "odiato"; ma non per questo se ne scappo' in Patagonia. Decise di andarci semplicemente perché amava troppo quella terra!
Avrebbe potuto fare anche lui delle belle dichiarazioni pubbliche ma non le fece, come ho già detto, perché sarebbe stato interpretato male.
Ritengo che oggi ci siano più indizi o prove , come si preferisce chiamarli ,
e che probabilmente (mio pensiero, non me ne voglia nessuno) Casimiro avrebbe appoggiato le tesi di Garibotti, Salvaterra & c.
Carlo

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Messaggioda Buzz » ven dic 23, 2005 10:13 am

bummi ha scritto:Il punto vero della discussione è però sempre quello che avevo posto all'inizio. La regola non scritta che vige da centinaia di anni per cui si crede alla parola dell'alpinista (leggi Maestri) fino a prova contraria è valida sempre oppure no?



NO
E QUESTA "REGOLA NON SCRITTA" NON VIGE AFFATTO.

Qualche tipo di prova la si porta sempre.
Fosse pure una semplice descrizione che poi sarà riscontrata successivamente. Anche dopo anni e anni.

Io ti credo, fino a prova contraria, ma poi... se vado a vedere io, se vanno a vedere tutti quelli che vanno... e non corrisponde la tua descrizione, non trovo niente di quello che dici di aver lasciato, non è chiaro nemmeno dove sei passato, sono inverosimili tempi e modi...

eh no!


Allora non ti credo.
Punto.
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Messaggioda bummi » ven dic 23, 2005 10:56 am

Buzz ha scritto:
bummi ha scritto:Il punto vero della discussione è però sempre quello che avevo posto all'inizio. La regola non scritta che vige da centinaia di anni per cui si crede alla parola dell'alpinista (leggi Maestri) fino a prova contraria è valida sempre oppure no?



NO
E QUESTA "REGOLA NON SCRITTA" NON VIGE AFFATTO.

Qualche tipo di prova la si porta sempre.
Fosse pure una semplice descrizione che poi sarà riscontrata successivamente. Anche dopo anni e anni.

Io ti credo, fino a prova contraria, ma poi... se vado a vedere io, se vanno a vedere tutti quelli che vanno... e non corrisponde la tua descrizione, non trovo niente di quello che dici di aver lasciato, non è chiaro nemmeno dove sei passato, sono inverosimili tempi e modi...

eh no!


Allora non ti credo.
Punto.


Non so se te ne rendi conto ma in questo modo neghi l'esistenza di centinaia di anni di alpinismo. E' un modo di procedere che porta inevitabilmente in un vicolo cieco.
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Messaggioda tnl » ven dic 23, 2005 11:00 am

Personalmente penso che il dilemma principale non sia dovuto alle pendenze dichiarate, che non tornano supponiamo anche per via di condizioni meteo straordinarie, ma sulla mancanza dei circa 60 chiodi a pressione che non si trovano
Penso che per non trovare o non vedere tutti questi chiodi bisogna avere sbagliato non solo la via ma anche parete o semplicemente non ci sono mai stati ; per grande che sia la parete del Torre di certo non sono pareti himalayane e visto tutti i tentativi fatti negli ultimi anni che hanno dato riscontro negativo??

Qualcuno dice che per smentire bisogna portare prove valide??ma quali sarebbero queste prove se in realtà non esistono?
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Messaggioda marco.vegetti » ven dic 23, 2005 11:07 am

Buzz ha scritto:riporto il messaggio in cui ci sono i tracciati delle vie
.:eZy:. ha scritto:
èrman ha scritto: ...anche Giarolli e Orlandi. Questo diedro è una delle linee che Maestri dice di aver seguito. Anche loro non hanno trovato tracce di passaggio o di discesa.

ere se correggerai le mie inesattezze?).

Posso permettermi due osservazioni (mi paiono obiettive) sulla foto del Torre e sulle parole di S?

1. Salvaterra Garibotti Beltrami avevano a disposizione due linee tracciate da Maestri (errate o giuste non interessa ora). Guardando la traccia della loro via, essa si discosta enormemente dalle due "presunte" linee della Maestri-Egger.

2. Viene omessa la parte successiva del discorso attribuito a Giarolli-Orlandi, che invece ha la stessa valenza delle supposizioni di S&G. Ovvero: Maestri e Egger potrebbero aver tolto più chiodi possibili per riutilizzarli più sopra.
E' una supposizione che non mi pare campata in aria e che dovrebbe essere valida quanto le altre. A meno che non si considerino Giarolli e Orlandi due sprovveduti, due incompetenti, due sostenitori della bugia Maestri.

Altre osservazioni rileggendo i post.
S voleva fare LUI quella via, non Garibotti che, come dice S, era scettico.

"Non trovando niente non abbiamo la prova che non sono passati ma il dubbio permettetemi, che ci possa essere."
Dubbio, non certezza. Eppure poi, sempre qui nel forum, questo dubbio diventa certezza. La frase tra virgolette è in uno dei primi post di S.

"Comunque sia, comunque la pensi io, sarei disposto, pronto e felice di avere una smentita. Forse ci vorrebe qualcuno davvero che andasse là, non per arrivare in cima al Torre ma anche solo fino al Colle, proprio per indagare, guardare, cercare tracce del loro passaggio. "
Questo significherebbe che la "ricerca" di S&G non è stata poi così accurata, giustamente più mirati alla loro salita che alle indagini sul campo... Eppure le conclusioni sono definitive.

"Chiodi degli austriaci, americani del 75 e di altri."
A 20 metri di distanza di possono riconoscere le nazionalità dei chiodi?!

Troppi sono i dubbi che permangono, addirittura nelle stesse parole di Salvaterra, per non parlare, e mi ripeto, dei si suppone che infarciscono l'articolo di Garibotti.

Ma di tutto ciò sembra non accorgersene nessuno...
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Messaggioda Buzz » ven dic 23, 2005 11:14 am

bummi ha scritto:
Buzz ha scritto:
bummi ha scritto:Il punto vero della discussione è però sempre quello che avevo posto all'inizio. La regola non scritta che vige da centinaia di anni per cui si crede alla parola dell'alpinista (leggi Maestri) fino a prova contraria è valida sempre oppure no?



NO
E QUESTA "REGOLA NON SCRITTA" NON VIGE AFFATTO.

Qualche tipo di prova la si porta sempre.
Fosse pure una semplice descrizione che poi sarà riscontrata successivamente. Anche dopo anni e anni.

Io ti credo, fino a prova contraria, ma poi... se vado a vedere io, se vanno a vedere tutti quelli che vanno... e non corrisponde la tua descrizione, non trovo niente di quello che dici di aver lasciato, non è chiaro nemmeno dove sei passato, sono inverosimili tempi e modi...

eh no!


Allora non ti credo.
Punto.


Non so se te ne rendi conto ma in questo modo neghi l'esistenza di centinaia di anni di alpinismo. E' un modo di procedere che porta inevitabilmente in un vicolo cieco.
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non non me ne rendo conto affatto
nego la validità assoluta di questa tua affermazione

se io, buzz, vado a ripetere la tal via non devo portare prove a nessuno,
perchè così come a me può non fregare nulla che tu o altri ci crediate o meno, a te o altri può non fregare assolutamente nulla che io abbia o meno ripetuto la tal via.

perchè ciò rientra nella normalità delle cose

ma se io, buzz, torno fra 20 giorni e dico di aver fatto il trittico nel frattempo
mi sembra assolutamente normale che nell'ambito delle mie conoscenze mi si chieda qualcosa e tante più prove dovrò portare quanto più è poco credibile, per la mia storia personale, ciò che sto affermando

e, ripeto, ognuno poi ha un pubblico di riferimento...

una nuova importante, quali oggi possono essere certe grandi pareti himalayane, fatte in stile alpino, necessitano di riscontri
e gli alpinisti tutti sono i primi a saperlo, e si regolano di conseguenza.

sempre, in ogni epoca, si è cercata la "prova" alle proprie ascensioni (parliamo almeno di quelli che volevano rendere pubblico quello che facevano... è ovvio che se non ti interessa dirlo a nessuno nemmeno ti preoccupi di cercare di dare conferme oggettive)

la foto
l'oggetto portato via dalla vetta
l'oggetto lasciato in vetta
l'oggetto lungo la via
la descrizione della via e delle difficoltà
tempi e modi di salita

e la necessitò di questi elementi aumenta quanto più la via è apparsa fino a quel momento difficile e quanto più è apparentemente incongrua con le capacità dimostrate dall'alpinista in altre circostanze

tutte cose oggettivamente riscontrabili (a parte l'ultima che ha una certa variazione ammissibile)

non c'è bisogno di tutte queste "prove" insieme... basta un ragionevole incrocio di elementi

normalmente non ti vengono nemmeno richiesti ufficialmente

a meno che la tua asserita ascensione sia così incredibile che viene naturali chiedere prove in proposito.


Sei un assolutista, bummi, in questo tuo ragionamento.

Credere ad una persona non è un atto di fede.
Ma un complesso incastro di ragionevolezze.
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Messaggioda bummi » ven dic 23, 2005 11:16 am

tnl ha scritto:Personalmente penso che il dilemma principale non sia dovuto alle pendenze dichiarate, che non tornano supponiamo anche per via di condizioni meteo straordinarie, ma sulla mancanza dei circa 60 chiodi a pressione che non si trovano
Penso che per non trovare o non vedere tutti questi chiodi bisogna avere sbagliato non solo la via ma anche parete o semplicemente non ci sono mai stati ; per grande che sia la parete del Torre di certo non sono pareti himalayane e visto tutti i tentativi fatti negli ultimi anni che hanno dato riscontro negativo??

Qualcuno dice che per smentire bisogna portare prove valide??ma quali sarebbero queste prove se in realtà non esistono?


E' una questione di approccio metodologico. Se vale la parola dell'alpinista, come è sempre stato per centinaia di anni, l'onere della prova spetta a chi contesta la veridicità di tale affermazione e non il contrario. Se fosse il contrario manderemmo all'aria l'alpinismo stesso come lo abbiamo considerato finora.
Detto questo, tutte le supposizioni fatte finora da Garibotti, Wilson ecc. si fondano sul fatto che finora chiodi, segni vari non siano stati trovati. Peccato che questo teorema si fondi sul nulla, finora nessuno ha percorso integralmente la cresta lungo la quale corre la via Egger-Maestri (cito per primo Egger perchè fece da capocordata tutte le sezioni su ghiaccio...). Salvaterra stesso dice che "Forse ci vorrebe qualcuno davvero che andasse là, non per arrivare in cima al Torre ma anche solo fino al Colle, proprio per indagare, guardare, cercare tracce del loro passaggio...", ammettendo nuovamente che loro si sono discostati dalla via "incriminata".
Mi richiedo per l'ennesima volta: di cosa stiamo parlando?
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Messaggioda andreag » ven dic 23, 2005 11:18 am

marco.vegetti ha scritto:2. Viene omessa la parte successiva del discorso attribuito a Giarolli-Orlandi, che invece ha la stessa valenza delle supposizioni di S&G. Ovvero: Maestri e Egger potrebbero aver tolto più chiodi possibili per riutilizzarli più sopra.

Troppi sono i dubbi che permangono, addirittura nelle stesse parole di Salvaterra, per non parlare, e mi ripeto, dei si suppone che infarciscono l'articolo di Garibotti.

Ma di tutto ciò sembra non accorgersene nessuno...


Scusa Marco, ma come tu stesso fai notare, Ermanno è stato onesto nel riconoscere che comunque la parola fine non la può mettere neppure lui sulla vicenda, e che la sua resta solo una convizione, formatasi sul campo e basata sulla conoscenza "de visu" della parete, ma pur sempre una convinzione.

Sulla frase in grassetto sopra, ti faccio notare che stiamo parlando di chiodi a pressione, non di chiodi normali: i chiodi a pressione NON si recuperano, al massimo si spaccano....

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Messaggioda Buzz » ven dic 23, 2005 11:19 am

bummi ha scritto:E' una questione di approccio metodologico. Se vale la parola dell'alpinista, come è sempre stato per centinaia di anni, l'onere della prova spetta a chi contesta la veridicità di tale affermazione e non il contrario. Se fosse il contrario manderemmo all'aria l'alpinismo stesso come lo abbiamo considerato finora.


allora se io ti dico che il cerro torre l'ho salito in solitaria lungo la via maestri egger e non ho trovato alcun segno del loro passaggio tu ovviamente mi credi, no?
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Messaggioda bummi » ven dic 23, 2005 11:21 am

Buzz ha scritto:allora se io ti dico che il cerro torre l'ho salito in solitaria lungo la via maestri egger e non ho trovato alcun segno del loro passaggio tu ovviamente mi credi, no?


Assolutamente si.
Almeno fino a quando non scopro che in realtà in quei giorni te ne stavi a prendere il sole a Sperlonga sulla Via del Mandrillo. :lol:
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Messaggioda Buzz » ven dic 23, 2005 11:23 am

il tuo approccio metodologico ti ha condotto in cul de sac logico

escine, se ne sei in grado.
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Messaggioda bummi » ven dic 23, 2005 11:23 am

andreag ha scritto:...
Sulla frase in grassetto sopra, ti faccio notare che stiamo parlando di chiodi a pressione, non di chiodi normali: i chiodi a pressione NON si recuperano, al massimo si spaccano....

Andrea


Andrea ma tu riesci a vedere dei chiodi a pressione da 250 metri di distanza? Questa è la distanza che Salvaterra stesso ha ammesso correrrebbe fra la sua via e quella del 1959.
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Messaggioda Buzz » ven dic 23, 2005 11:24 am

bummi ha scritto:
Buzz ha scritto:allora se io ti dico che il cerro torre l'ho salito in solitaria lungo la via maestri egger e non ho trovato alcun segno del loro passaggio tu ovviamente mi credi, no?


Assolutamente si.
Almeno fino a quando non scopro che in realtà in quei giorni te ne stavi a prendere il sole a Sperlonga sulla Via del Mandrillo. :lol:
bummi


scopri?



allora indaghi?

allora cerchi prove???


uhmm.... mi sa che c'è una falla in quello che hai affermato sopra

mi verresti a chiedere conferme/smentite???

su che base?
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Messaggioda cornacchione » ven dic 23, 2005 11:25 am

propongo una possibile spiegazione del tutto (e badate bene: non ci sono prove del contrario)

nel febbraio 1960 un terremoto colpì agadir, in marocco.

morì fred buscaglione e naque (si scrive così?) diego armando maradona.

in seguito a questi tristi avvenimenti si staccò una placca di circa 300m dal cerro torre, proprio là dove salirono i nostri due eroi!
la placca aveva pendenza di 50° e purtroppo andarono persi irrimediabilmente i chiodi a pressione!

:wink:
It doesn't matter what you look at,
but what you see
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Messaggioda andreag » ven dic 23, 2005 11:27 am

bummi ha scritto:
andreag ha scritto:...
Sulla frase in grassetto sopra, ti faccio notare che stiamo parlando di chiodi a pressione, non di chiodi normali: i chiodi a pressione NON si recuperano, al massimo si spaccano....

Andrea


Andrea ma tu riesci a vedere dei chiodi a pressione da 250 metri di distanza? Questa è la distanza che Salvaterra stesso ha ammesso correrrebbe fra la sua via e quella del 1959.
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Oh bummi, finiscila di fare il finto tonto....
:twisted: :twisted: :twisted:

rispondevo a Marco che citava il fatto di aver recuperato dei chiodi....

Sul discorso di vederli o meno, se ne è già ampiamente discusso....riguardati le 20passa pagine precedenti....

A.
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Messaggioda tnl » ven dic 23, 2005 11:30 am

Andrea ma tu riesci a vedere dei chiodi a pressione da 250 metri di distanza? Questa è la distanza che Salvaterra stesso ha ammesso correrrebbe fra la sua via e quella del 1959.
bummi


da 250 metri no ma dall'ultimo chiodo del 59 ancora presente si e forse viste le lunghezze medie di corda del periodo anche da sosta a sosta (forse....)[/quote]
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