Stile alpino

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Messaggioda SCOTT » mar dic 13, 2005 20:27 pm

andreag ha scritto:
bummi ha scritto:D'altronde Messner è stato il primo e forse anche l'unico alpinista veramente ricco della storia. Il suo merito più grande è stato da una parte quello di saper attirare i media su di sè, dall'altro quello di inventare nuovi obiettivi come quello dei 14 ottomila, ma da un punto di vista prettamente tecnico il suo alpinismo non è stato così innovativo come a volte si narra.


ricordiamoci anche che per finire la sua corsa agli ottomila, Messner ad un certo punto abbandonò lo stile innovativo, si lanciò su per le normali e si attaccò a gente che andava ben più forte di lui ed era motivatissima a riuscire, vedi Kammerlander....

Andrea



Invece di spararle a caso leggiti i libri di Kammerlander e vedrai che lui stesso afferma il contrario di ciò che hai detto :!:
...forse potresti precisare che una volta che R.M. ha completato la sua collezione lasciando lo scettro a H.K. egli (per sua stessa ammissione) si trovò assai spaesato senza la presenza di Messner e collezionò vari insuccessi (arrivò persino a pensare che senza di lui non sarebbe + riuscito a combinare nulla... poi i successi arrivarono, si, ma non subito).
Inoltre, sai di chi era la scuola di alpinismo che insegnò a Kammerlander le tecniche? ...e chi era il suo mentore?
...vediamo se indovini... :?
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Messaggioda SCOTT » mar dic 13, 2005 20:57 pm

Era riferito in senso generale e non a determinate ascensioni. Credo che il termine "Stile Alpino" ultimamente sia un po' troppo inflazionato (ultimamente è stato usato addirittura per contrasseganre l'apertura di una variante) e anche un po' troppo miticizzato. Quando tempo fa chiedevo in modo un po' provocatorio cosa si intendesse per Stile Alpino volevo proprio mettere in risalto questa cosa. Quanto senso ha parlare di Stile Alpino nel caso di una spedizione che fino al campo base è pesantissima con largo dispendio di portatori ecc. e che poi comincia ad adottare il c.d. Stile Alpino solo dal campo base in su se non addirittura solo da un campo alto in poi?


Con questo intervento non hai detto nulla :!:
Nè hai contestualizzato nulla... se vuoi dare delle spiegazioni dovresti dare date, nomi, montagne e fatti e non scrivere una fila di parole...


Per quanto riguarda la tua visione delle sostanze usate in montagna, anche quì (se proprio vuoi far polemica su questo pur non essendo inerente all'argomento trattato) dovresti distinguere l'aspirina dall'anfetamina... e cosi via... o no... :?:
Forse per te è dopante anche il tè con burro rancido che si consuma a litri...? :roll:


Alla domanda "perche' Bummi non lo ritieni importante x lo stile alpino ? "

Hai risposto:


Su un ottomila un approccio "autonomo" oggi è pressochè impossibile. Dai paesi del fondo valle fino ai campi alti l'affollamento è assolutamente pazzesco. Anche volendo tra corde fisse e tende piantate a pochi centimetri di distanza non avresti mai la sensazione psicologica di essere solo.
A mio modo di vedere l'ultimo ad aver fatto qualcosa di "diverso" sull'Everest èstato Goran Kropp nel 1996, con la sua ascensione in stile ultraleggero. Partì in bici dalla Svezia e fece l'ascensione senza ossigeno e senza alcun supporto logistico.
Negli ultimissimi anni citerei Mick Fowler e Paul Ramsden per il loro approccio esplorativo e Steve House per le incredibili solitarie. Altri sinceramente non mi vengono in mente, ma può darsi che dimentichi qualcuno.
bummi


Mi pare che, oltre a non aver risposto, hai portato come esempio dei fatti che vanno contestualizzati in un periodo storico successivo (e non di poco)... quindi hai contribuito a far confusione sull'argomento.

Inoltre vorrei farti notare che, molto più recentemente ai fatti sopra descritti, un uomo è riuscito a praticare del grande alpinismo e pure solitario sul Monte Bianco (molto più affollato degli 8000) ti ricordi di R. Cassarotto e il suo Trittico al M.Bianco... :?:

Non sottilizzerei troppo con le definizioni, in alpinismo è molto difficile imbrigliare storicamente certe cose.
Io considero molto più "visionarie" certe ricognizioni di Shipton attorno all'Everest o anche la salita fino al primo Step di Norton e Sommerwell. Parliamo di 8573 metri senza ossigeno nel 1924!


Si parla di Stile Alpino... ...inoltre per me che lo ho scritto il termine "visionario" non è un'appellativo che calza solo per Herman Buhl :!: ...sicuramente calza a pennello a molti altri personaggi...e non solo nel mondo dell'alpinismo...

Insomma o non le sai esporre o le tue idee sull'argomento sono poche e ben confuse... :lol:
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Messaggioda SCOTT » mar dic 13, 2005 21:18 pm

Buzz ha scritto:non sono d'accordo

a) perchè prima di tutto bisognerebbe dire QUALI farmaci e DROGHE utilizzò Messner nella sua ascensione

b) perchè era la prima ascensione senza ossigeno, a fronte di luminari della medicina che ritenevano impossibile, con il loro calcoli sulla quantità di ossigeno a quella quota, la sopravvivenza dell'uomo in prossimità della vetta dell'everest

L'uomo ha sempre usato aiutarsi in qualche modo,
anche un bastone è un succedaneo, di un arto più lungo;
anche un abito, di una folta pelliccia.

Indurre delle modificazioni minime sul proprio organismo per aiutarlo a superare determinate situazioni limite (e Messner andava oltre il limite) ci sta tutto.

Facile criticare a oltre 30 anni di distanza dalla sedia di casa.



Quoto tutto, fino alla punteggiatura :!:

Ti ricordo nuovamente che il Topic è Stile Alpino... le tue considerazioni personali su altri argomenti si potrebbero inserire in un nuovo topic... :wink:

...compresa questa parte...
D'altronde Norton e Sommerwell erano già arrivati a oltre 8500 metri ben 50 anni prima. I medici che dicevano che non si sopravviveva a certe quote non ne tennero conto o non erano preparati. Messner stesso, d'altronde, prima di salire sull'Everest aveva fatto una ricognizione con un aereo non pressurizzato a quella quota ed aveva visto che la cosa era possibile.


...che poi 50 anni prima di chi...?
Messner...? o Buhl...?

Perchè non tiri fuori anche Mallory & Irvine...e apri un topic riguardante i primi ad affrontare la "zona della morte" senza ossigeno....?
...non è lo stesso argomento...
A me sembrava già abbastanza vasto e difficile come argomento lo Stile Alpino e i suoi eroi senza divagare.... :roll:

O.K. ... :? ... ora di cena... :roll:

Buona continuazione, penso che mollerò l'argomento... ti lascio campo libero...

BUONA SERATA A TUTTI :wink: :D

Ciao
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Messaggioda Buzz » mar dic 13, 2005 22:47 pm

Io ho sempre considerato stile alpino affrontare una salita contando solo su quello che la cordata riesce a portare sulle spalle.

Da dove parte?
Parte da quando la cosa è alpinistica.
Dove è trekking non lo è.

Non mi si può dire che non è stile alpino perchè in himalaya ci si va con l'aereo, e poi con le jeep e poi con i portatori a piedi... se poi da campo base si parte con il proprio zaino e niente altro.

Lo svedese non avrebbe potuto fare la sua ascensione su altre montagne, con quello stile. Quindi non mi sembra proprio il caso di portarlo come esempio.

Tanto di cappello, ma è solo un "originale"... nella storia dell'alpinismo secondo me lascia il tempo che trova.
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Messaggioda trivi » mar dic 13, 2005 23:03 pm

buzz, hai ragione, però devi ammettere che è decisamente più affascinante.
mi viene in mente, ad esempio, bordman e tasker, che per provare il portledge si rinchiusero in una cella frigorifera, e poi partirono con una fotografia della parete, e l'idea di trovarci una linea di salita in mezzo. oppure, ad esempio, iannilli, che sparpaglia il materiale d'arrampicata per gli areoporti di metàmondo e sogna di aprire una linea con un catalizzatore di sfiga :wink: , un falesita e un barzellettaro psicolabile.
...E riempire la vita di vita, e non di attesa. (Buzz)

Ho qualcosa da dire, ma non so bene cosa
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Messaggioda Buzz » mar dic 13, 2005 23:18 pm

trivi ha scritto:buzz, hai ragione, però devi ammettere che è decisamente più affascinante.
mi viene in mente, ad esempio, bordman e tasker, che per provare il portledge si rinchiusero in una cella frigorifera, e poi partirono con una fotografia della parete, e l'idea di trovarci una linea di salita in mezzo.


beh boardman e tasker si fecero portare e venire a prendere dai portatori


trivi ha scritto:oppure, ad esempio, iannilli, che sparpaglia il materiale d'arrampicata per gli areoporti di metàmondo e sogna di aprire una linea con un catalizzatore di sfiga :wink: , un falesita e un barzellettaro psicolabile.


questo non è "stile alpino" ma "stile circo" ...
è diverso


:twisted:
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Messaggioda bummi » mer dic 14, 2005 10:40 am

SCOTT ha scritto:...
Per quanto riguarda la tua visione delle sostanze usate in montagna, anche quì (se proprio vuoi far polemica su questo pur non essendo inerente all'argomento trattato) dovresti distinguere l'aspirina dall'anfetamina... e cosi via... o no... :?:
Forse per te è dopante anche il tè con burro rancido che si consuma a litri...? :roll:
...


Lungi da me voler far polemiche. Ognuno è libero di usare quello che meglio crede, solo mi chiedo che senso ha voler fare delle ascensioni senza bombole di ossigeno imbottendosi di farmaci di vario genere che oltre ad alterare in maniera significativa le prestazioni del proprio organismo sono sicuramente molto più nocivi di un paio di bombole sulle spalle. Un conto è prendere un'aspirina contro il mal di testa, un conto è fare massiccio uso di diamox o trasfusioni per "diluire" il proprio sangue. Tutto qui.
Quanto alle altre critiche che mi muovi concordo con te, sono uscito un po' fuori argomento. Chiedo scusa per questo a te e agli iscritti, spero vogliate perdonarmi. Anche se secondo me alcune considerazioni non erano così campate in aria.
Su Messner direi che fu il primo ad aver capito che lassù certe cose potevano essere fatte in una certa maniera a patto di essere una spedizione ultraleggera e veramente veloce. Capì che velocità su certe quote era anche sinonimo di sicurezza e di maggiori chance di riuscita. In questo senso dò ragione a te o a chi afferma che fu un esempio. Peccato che poi, come dice giustamente Andrea, non sia stato capace di portare aventi tale esempio fino in fondo.
Norton e Sommerwell (in verità più il primo che il secondo che scese prima) fecero altrettanto dal Campo V sull'Everest nel 1924, andarono su senza ossigeno con attrezzatura dell'epoca (giacche di tweed...) cercando di essere veloci. E fallirono di poco, 8570 metri... Li ho citati perchè già dal 1924 si sapeva che a certe quote si poteva salire senza ossigeno a patto di essere veloci.
Sia Messner che Norton non fecero stile alpino nel senso puro del termine, ma entrambi hanno dimostrato agli altri cosa si potesse fare. Così come Buhl sul Nanga, anche se pure lì i puristi dell'ascensione in stile alpino a partire del campo base storceranno in naso perchè Buhl salì in stile alpino da un campo elevato (mi pare da quota 7000, ma potrei sbagliare).
Come vedi il termine "stile alpino" a voler analizzare ogni singola ascensione assume connotazioni diverse. Per questo dicevo che va contestualizzato sennò rimane vuoto e poco significativo.
A questo punto però mi chiedo cosa c'entri in tutto ciò Casarotto?
Fortissimo quanto vuoi ma non non lo citerei come esempio di alpinista veloce o praticante dello stile alpino.
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Messaggioda Buzz » mer dic 14, 2005 10:48 am

bummi ha scritto:A questo punto però mi chiedo cosa c'entri in tutto ciò Casarotto?
Fortissimo quanto vuoi ma non non lo citerei come esempio di alpinista veloce o praticante dello stile alpino.
bummi


perchè scusa...
il bianco con tutto nello zaino come lo chiami?

al mc kinley arrivò al campo base in aereo... come tutti del resto, ma poi erano lui e la moglie e poi lui solo

come fai a dire che non c'entra nulla con lo stile alpino?
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Messaggioda bummi » mer dic 14, 2005 10:50 am

Buzz ha scritto:Io ho sempre considerato stile alpino affrontare una salita contando solo su quello che la cordata riesce a portare sulle spalle.

Da dove parte?
Parte da quando la cosa è alpinistica.
Dove è trekking non lo è.

Non mi si può dire che non è stile alpino perchè in himalaya ci si va con l'aereo, e poi con le jeep e poi con i portatori a piedi... se poi da campo base si parte con il proprio zaino e niente altro.

Lo svedese non avrebbe potuto fare la sua ascensione su altre montagne, con quello stile. Quindi non mi sembra proprio il caso di portarlo come esempio.

Tanto di cappello, ma è solo un "originale"... nella storia dell'alpinismo secondo me lascia il tempo che trova.


Ho citato lo svedese perchè secondo me ha più valore alpinistico quello che ha fatto lui in autonomia rispetto a chi sbandiera ascensioni in stile alpino portandosi al campo base ogni genere di comfort.
La mia opinione personale è che una delle caratteristiche principali dello stile alpino debba essere la leggerezza e l'autonomia dell'intera spedizione e non solo dal campo base in poi.
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Messaggioda bummi » mer dic 14, 2005 11:14 am

Buzz ha scritto:
bummi ha scritto:A questo punto però mi chiedo cosa c'entri in tutto ciò Casarotto?
Fortissimo quanto vuoi ma non non lo citerei come esempio di alpinista veloce o praticante dello stile alpino.
bummi


perchè scusa...
il bianco con tutto nello zaino come lo chiami?


Stile alpino sul Bianco nel 1982?
Il suo concatenamento è stata una realizzazione strabiliante e straordinaria ma in un luogo a due passi dalla civiltà e dove volendo puoi essere sempre recuperato in pochi minuti da un elicottero.

Buzz ha scritto:al mc kinley arrivò al campo base in aereo... come tutti del resto, ma poi erano lui e la moglie e poi lui solo

come fai a dire che non c'entra nulla con lo stile alpino?


Mi pare che in occasione dell'ascensione della "Ridge of no return" (altra incredibile ascensione in solitaria), oltre a usare l'aereo come hai detto tu avesse attrezzato dei campi prima di compiere l'assalto finale. Ma può essere che ricorda male.
Comunque non considero Casarotto significativo per lo stile alpino perchè non era quello lo stile che prediligeva. Fra le sue caratteristiche non figurava la velocità che invece è una condizione necessaria per compiere ascensioni in quello stile.
Con questo, bada bene, non voglio però sminuire uno dei personaggi più significativi della storia dell'alpinismo mondiale. Ci mancherebbe.
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Messaggioda Pierluigi Vesica » mer dic 14, 2005 11:20 am

Buzz ha scritto:
bummi ha scritto:A questo punto però mi chiedo cosa c'entri in tutto ciò Casarotto?
Fortissimo quanto vuoi ma non non lo citerei come esempio di alpinista veloce o praticante dello stile alpino.
bummi


perchè scusa...
il bianco con tutto nello zaino come lo chiami?

al mc kinley arrivò al campo base in aereo... come tutti del resto, ma poi erano lui e la moglie e poi lui solo

come fai a dire che non c'entra nulla con lo stile alpino?

Siamo proprio alle cozze 8O Casarotto rimarrà un riferimento assoluto per il sopracitato "Stile Alpino". C'è qualcuno che ha ripetuto quelle gesta :?:
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Messaggioda Enzolino » mer dic 14, 2005 11:28 am

Buzz, Scott ed altri.

Non credo che il discorso che vuole fare Bummi, e sul quale mi trovo fondamentalmente d'accordo, sia sulle definizioni, ma sullo spirito che uno stile dovrebbe rappresentare.
Uno stile viene mitizzato, ed in seguito, pur di restargli fedele, a volte se ne tradisce lo spirito.
Un po' come il discorso dell'arrampicata libera.
Vie come Hotel Supramonte vengono imbrigliate di corde, tappezzate di segni di magnesite, ripetute sino alla nausea per memorizzarne i passaggi. E poi magari, il climber di turno annuncia che ha fatto la via in libera. Ma quanto quella salita rispecchierebbe la liberta' dell'arrampicata? Sinceramente ho molti dubbi.
Certo, nessuno puo' negare il risultato sportivo in base alle definizioni, ma credo che sia giusto denunciare il fatto che un certo approccio puo' negare lo spirito dello stile al quale si cerca di aderire.

Lo stesso si puo' dire dello stile alpino.
Si usano termini come autonomia e corde fisse, ma a mio avviso, ci sono anche altri valori che gli stanno dietro, che rendono lo stile alpino affascinante, ma che non compaiono nel vocabolario dell'alpinismo, sono l'essenzialita', la leggerezza, il minimalismo, ecc.
Il fare di piu' con meno.
Faccio un'esempio.
C'e' un greco che tempo fa mi propose di andare in Patagonia. A parte la cifra spropositata che ha tirato fuori, lui voleva portare bidoni di cibo, tendoni, computer, fili per la connessione internet, ecc. Cosi' come ha fatto quando ha scalato l'Everest.
Beh ... gli ho detto di no, perche' per me tutto quello era eccessivo.
Per quanto mi riguarda, lo stile alpino come esperienza personale, anche se questa definizione non compare da nessuna parte, parte da casa.
La casa, uno zaino e si parte. Punto! Questo per me e' lo stile Alpino!
Poi arrivare ad un campo base, con le comodita' di un Hotel a cinque stelle, ed effettuare un'ascensione ipertecnologica in autonomia e senza corde fisse, potra' essere etichettata come stile alpino, ma alla base puo' tradirne in parte lo spirito.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda Buzz » mer dic 14, 2005 11:45 am

bummi ha scritto:
Buzz ha scritto:
bummi ha scritto:A questo punto però mi chiedo cosa c'entri in tutto ciò Casarotto?
Fortissimo quanto vuoi ma non non lo citerei come esempio di alpinista veloce o praticante dello stile alpino.
bummi


perchè scusa...
il bianco con tutto nello zaino come lo chiami?


Stile alpino sul Bianco nel 1982?
Il suo concatenamento è stata una realizzazione strabiliante e straordinaria ma in un luogo a due passi dalla civiltà e dove volendo puoi essere sempre recuperato in pochi minuti da un elicottero.

Buzz ha scritto:al mc kinley arrivò al campo base in aereo... come tutti del resto, ma poi erano lui e la moglie e poi lui solo

come fai a dire che non c'entra nulla con lo stile alpino?


Mi pare che in occasione dell'ascensione della "Ridge of no return" (altra incredibile ascensione in solitaria), oltre a usare l'aereo come hai detto tu avesse attrezzato dei campi prima di compiere l'assalto finale. Ma può essere che ricorda male.
Comunque non considero Casarotto significativo per lo stile alpino perchè non era quello lo stile che prediligeva. Fra le sue caratteristiche non figurava la velocità che invece è una condizione necessaria per compiere ascensioni in quello stile.
Con questo, bada bene, non voglio però sminuire uno dei personaggi più significativi della storia dell'alpinismo mondiale. Ci mancherebbe.
bummi


boh... sinceramente, bummi non capisco da dove possano uscire queste due definizioni implicitate di stile alpino:

"ma in un luogo a due passi dalla civiltà"
non vuol dire nulla!!! e che per essere stile alpino devi essere nel deserto del gobi???
(a parte il fatto che non esistevano telefonini o altro e se ben ricordo di casarotto non si seppe nulla per giorni mentre effettuava il concatenamento)

"avesse attrezzato dei campi prima di compiere l'assalto finale"
ma c***o... se li attrezzava da solo!
su e giù col materiale sugli sci a mo di slitta

"non figurava la velocità che invece è una condizione necessaria per compiere ascensioni in quello stile."
secondo me rovesci il rapporto di causa effetto

non è che se non sei veloce non sei in stile alpino!
è che siccome non porti molto con te se non sei veloce abbandoni o ci lasci le penne...

la velocità è una conseguenza obbligata, dello stile alpino, ma non lo definisce.
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Messaggioda bummi » mer dic 14, 2005 11:47 am

Enzolino ha scritto:Buzz, Scott ed altri.

Non credo che il discorso che vuole fare Bummi, e sul quale mi trovo fondamentalmente d'accordo, sia sulle definizioni, ma sullo spirito che uno stile dovrebbe rappresentare.
Uno stile viene mitizzato, ed in seguito, pur di restargli fedele, a volte se ne tradisce lo spirito.
Un po' come il discorso dell'arrampicata libera.
Vie come Hotel Supramonte vengono imbrigliate di corde, tappezzate di segni di magnesite, ripetute sino alla nausea per memorizzarne i passaggi. E poi magari, il climber di turno annuncia che ha fatto la via in libera. Ma quanto quella salita rispecchierebbe la liberta' dell'arrampicata? Sinceramente ho molti dubbi.
Certo, nessuno puo' negare il risultato sportivo in base alle definizioni, ma credo che sia giusto denunciare il fatto che un certo approccio puo' negare lo spirito dello stile al quale si cerca di aderire.

Lo stesso si puo' dire dello stile alpino.
Si usano termini come autonomia e corde fisse, ma a mio avviso, ci sono anche altri valori che gli stanno dietro, che rendono lo stile alpino affascinante, ma che non compaiono nel vocabolario dell'alpinismo, sono l'essenzialita', la leggerezza, il minimalismo, ecc.
Il fare di piu' con meno.
Faccio un'esempio.
C'e' un greco che tempo fa mi propose di andare in Patagonia. A parte la cifra spropositata che ha tirato fuori, lui voleva portare bidoni di cibo, tendoni, computer, fili per la connessione internet, ecc. Cosi' come ha fatto quando ha scalato l'Everest.
Beh ... gli ho detto di no, perche' per me tutto quello era eccessivo.
Per quanto mi riguarda, lo stile alpino come esperienza personale, anche se questa definizione non compare da nessuna parte, parte da casa.
La casa, uno zaino e si parte. Punto! Questo per me e' lo stile Alpino!
Poi arrivare ad un campo base, con le comodita' di un Hotel a cinque stelle, ed effettuare un'ascensione ipertecnologica in autonomia e senza corde fisse, potra' essere etichettata come stile alpino, ma alla base puo' tradirne in parte lo spirito.

Ciao :wink:

Lorenzo


Era esattamente quello che cercavo di dire. :-)
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Messaggioda Buzz » mer dic 14, 2005 11:49 am

Enzolino ha scritto:.... Per quanto mi riguarda, lo stile alpino come esperienza personale[/b], anche se questa definizione non compare da nessuna parte, parte da casa.
La casa, uno zaino e si parte. Punto! Questo per me e' lo stile Alpino!


si potrebbe dire che più che stile alpino questo sia uno stile da morti di fame

:D :D :D :D
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Messaggioda bummi » mer dic 14, 2005 12:00 pm

Buzz ha scritto:
Enzolino ha scritto:.... Per quanto mi riguarda, lo stile alpino come esperienza personale[/b], anche se questa definizione non compare da nessuna parte, parte da casa.
La casa, uno zaino e si parte. Punto! Questo per me e' lo stile Alpino!


si potrebbe dire che più che stile alpino questo sia uno stile da morti di fame

:D :D :D :D


La tua battuta non è così lontana dalla verità, anzi. Lo Stile Alpino nasce proprio per riuscire a compiere delle spedizioni a basso costo in Himalaya o Karakorum, dove i costi sono sempre stati elevatissimi. Gianni Calcagno andò laggiù addirittura in macchina nei primi anni '70.
Lo spirito di base era assolutamente minimalista, si trattava di vivere soli e con equipaggiamento ridotto all'osso in luoghi remoti come dice giustamente Enzolino. Per questo mi stona un po' l'accorstamento Stile Alpino - Monte Bianco. Da un punto di vista prettamente tecnico quello che dici è giusto ma è un po' trasportare una definizione fuori dal campo per il quale è stata originariamente concepita.
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Messaggioda Buzz » mer dic 14, 2005 12:08 pm

bummi ha scritto:
Buzz ha scritto:
Enzolino ha scritto:.... Per quanto mi riguarda, lo stile alpino come esperienza personale[/b], anche se questa definizione non compare da nessuna parte, parte da casa.
La casa, uno zaino e si parte. Punto! Questo per me e' lo stile Alpino!


si potrebbe dire che più che stile alpino questo sia uno stile da morti di fame

:D :D :D :D


La tua battuta non è così lontana dalla verità. Lo Stile Alpino nasce proprio per riuscire a compiere delle spedizioni a basso costo in Himalaya o Karakorum, dove i costi sono sempre stati elevatissimi. Gianni Calcagno andò laggiù addirittura in macchina nei primi anni '70.
Lo spirito di base era assolutamente minimalista, si trattava di vivere soli e con equipaggiamento ridotto all'osso in luoghi remoti come dice giustamente Enzolino. Per questo mi stona un po' l'accorstamento Stile Alpino - Monte Bianco. Da un punto di vista prettamente tecnico quello che dici è giusto ma è un po' trasportare una definizione fuori dal campo per il quale è stata originariamente concepita.
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quando ci andò gianni calcagno, con il pulmino volkswagen mi pare... :-D si poteva attraversare la turchia l'irak l'iran l'afghanistan...
lo farei pure io se potessi, oggi, ma... mala tempora currunt

no
non ci sto con questa definizione di stile alpino
perchè allora, per estensione, conta pure quello che fai nella vita di tutti i giorni

ma qui non parliamo più di alpinismo, parliamo di uomini, di etica...

nelle definizioni romantiche non mi ci riconosco...
o meglio...

posso anche riconoscermici individualmente ma non posso pretendere diventino parametri oggettivi con cui definire determinate attività.
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Messaggioda bummi » mer dic 14, 2005 12:17 pm

Buzz ha scritto:no
non ci sto con questa definizione di stile alpino
perchè allora, per estensione, conta pure quello che fai nella vita di tutti i giorni

ma qui non parliamo più di alpinismo, parliamo di uomini, di etica...

nelle definizioni romantiche non mi ci riconosco...
o meglio...

posso anche riconoscermici individualmente ma non posso pretendere diventino parametri oggettivi con cui definire determinate attività.


Lungi da me voler introdurre nuovi parametri oggettivi.
Dico solo che il termine Stile Alpino preso così, unicamente come definizione, è un po' vuoto, dice poco come quasi tutte le definizioni. Preferisco analizzare meglio certe ascensioni per valutarle nella loro pienezza.
Enzolino ha fatto due esempi secondo me illuminanti in tal senso.
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Messaggioda biemme » mer dic 14, 2005 12:40 pm

Buzz ha scritto:
Enzolino ha scritto:.... Per quanto mi riguarda, lo stile alpino come esperienza personale[/b], anche se questa definizione non compare da nessuna parte, parte da casa.
La casa, uno zaino e si parte. Punto! Questo per me e' lo stile Alpino!


si potrebbe dire che più che stile alpino questo sia uno stile da morti di fame

:D :D :D :D


quello, più che da morti di fame, direi che è uno stile da morti e basta, perchè se parti da casa con uno zaino e con un obiettivo ambizioso che possa definirsi tale, hai buone probabilità di tornare in orizzontale.....concordo con pierluigi vesica : stiamo alle cozze :lol:

mi era sfuggito questo 3d, e ora non faccio in tempo a leggerlo tutto, ma da quanto ho letto, se arriviamo a negare a casarotto lo stile alpino sul trittico del bianco, perchè era troppo vicino alla civiltà, o sulla Ridge of no return, perchè non faceva alpinismo col cronometro in mano, e lo riconosciamo in un viandante atleticamente dotato, che parte da casa col sacco sulle spalle e dopo 10000 km in bici imbocca la superstrada della normale all'everest (beneficiando della clemenza della meteo), allora è meglio cambiare nome al 3d, perchè è stata detta veramente grossa :wink:

d?accordo per l?on sight, il lavorato, il grado M12, ma almeno lo stile alpino evitiamo di catalogarlo e classificarlo, e lasciamolo sognare e praticare a ciascuno come meglio preferisce

ciao
biemme
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Messaggioda Pierluigi Vesica » mer dic 14, 2005 12:55 pm

biemme ha scritto:
Buzz ha scritto:
Enzolino ha scritto:.... Per quanto mi riguarda, lo stile alpino come esperienza personale[/b], anche se questa definizione non compare da nessuna parte, parte da casa.
La casa, uno zaino e si parte. Punto! Questo per me e' lo stile Alpino!


si potrebbe dire che più che stile alpino questo sia uno stile da morti di fame

:D :D :D :D


quello, più che da morti di fame, direi che è uno stile da morti e basta, perchè se parti da casa con uno zaino e con un obiettivo ambizioso che possa definirsi tale, hai buone probabilità di tornare in orizzontale.....concordo con pierluigi vesica : stiamo alle cozze :lol:

mi era sfuggito questo 3d, e ora non faccio in tempo a leggerlo tutto, ma da quanto ho letto, se arriviamo a negare a casarotto lo stile alpino sul trittico del bianco, perchè era troppo vicino alla civiltà, o sulla Ridge of no return, perchè non faceva alpinismo col cronometro in mano, e lo riconosciamo in un viandante atleticamente dotato, che parte da casa col sacco sulle spalle e dopo 10000 km in bici imbocca la superstrada della normale all'everest (beneficiando della clemenza della meteo), allora è meglio cambiare nome al 3d, perchè è stata detta veramente grossa :wink:

d?accordo per l?on sight, il lavorato, il grado M12, ma almeno lo stile alpino evitiamo di catalogarlo e classificarlo, e lasciamolo sognare e praticare a ciascuno come meglio preferisce

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Effettivamente è tutto un "pippirificio" questo sforzarsi nelle catalogazioni; per quanto riguarda la mancanza poi di velocità in Casarotto.....bè rimango basito 8O Citando nuovamente il Trittico del Freney consiglio ai meno informati di andarsi a riguardare i tempi. E parliamo pure della mancanza di velocità sulla Norte del Huascaran e/o The ridge of no Return
8O Ragazzi ma siete fuori?
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