Salvaterra, il Torre e Maestri

Alpinismo sulle Alpi ed extraeuropeo, ghiaccio, cascate ecc.

Messaggioda andreag » dom dic 04, 2005 11:17 am

èrman ha scritto:Mi sembra di capire che molti di voi che scrivono sono alpinisti. Perché in questo forum non vi mettete d?accordo ed andate là? Vi darei volentieri tutte le informazioni che voi vorreste.


:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


Io mi offro per portare un po' di materiale alla base.....

:wink: :wink: :wink:

Andrea
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Messaggioda Buzz » dom dic 04, 2005 21:13 pm

l'ho detto che ormai è necessario organizzare una spedizione del forum!

allora? quando si va?

chi viene?

chi cerca gli sponsor? :roll:
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Messaggioda trivi » dom dic 04, 2005 21:24 pm

Buzz ha scritto:l'ho detto che ormai è necessario organizzare una spedizione del forum!

allora? quando si va?

chi viene?

chi cerca gli sponsor? :roll:


io, io! :D
faccio il cambusiere va bene?
se vuoi ti sponsorizzo pure con il mio allevamento di vongole, 8) :lol:
...E riempire la vita di vita, e non di attesa. (Buzz)

Ho qualcosa da dire, ma non so bene cosa
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Messaggioda SCOTT » dom dic 04, 2005 21:41 pm

Insomma pare proprio che a Maestri verrà "tolto" il Torre.
Se questa è la realtà dei fatti è giusto che sia così (almeno per la mia umile opinione), come è giusto che venga fatta chiarezza, ogni volta che è possibile, sugli avvenimenti per far emergere la verità.

L'importante, chiaramente, è che ad emergere sia la verità!
Io credo che non ci siano persone più qualificate di Erman per esprimere un giudizio sull'intera questione.
E credo che se Salvaterra si sbilancia in simili dichiarazioni ne è sicuramente + che convinto, sa quello che dice, ci è stato, ha visto...da vicino.
Credo che pochi altri possano "vantare" una simile attività alpinistica "legata" al Torre, e quei pochi pare che abbiano le sue stesse opinioni...
Coloro che difendono a spada tratta e senza reali argomentazioni la salita di Maestri non possono farlo in eterno, le cose devono andare al loro posto.
Esiste già abbastanza "ipocrisia" al mondo, nei fatti di cronaca, lasciamole fuori almeno dall'alpinismo.

A me sinceramente dispiace che le epiche gesta di Maestri - Egger (che mi hanno fatto "sognare" da ragazzino) siano solo una "favola tragica " ma se questi sono i fatti...

Non credo in "cattiva fede" da parte di Erman, ma per farlo devo credere alla cattiva fede di Maestri... :(

Vabbè...chi vivrà vedrà...

Per quanto riguarda questo:
Mi sembra di capire che molti di voi che scrivono sono alpinisti. Perché in questo forum non vi mettete d?accordo ed andate là? Vi darei volentieri tutte le informazioni che voi vorreste.


8O ...che fai...sfotti... :?:



sono stati usati un sacco di chiodi a pressione e dove sono spariti?

...forse Valbelluna ne sa qualcosa... :lol:
a nin pos piò!!!
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Messaggioda Buzz » dom dic 04, 2005 21:43 pm

trivi ha scritto:
Buzz ha scritto:l'ho detto che ormai è necessario organizzare una spedizione del forum!

allora? quando si va?

chi viene?

chi cerca gli sponsor? :roll:


io, io! :D
faccio il cambusiere va bene?
se vuoi ti sponsorizzo pure con il mio allevamento di vongole, 8) :lol:


tu, con quel fisico da sollevatore di polemiche, al massimo arrivi alla Torre degli Asinelli... :roll:
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Messaggioda Enzolino » lun dic 05, 2005 11:23 am

Caro Erman,

riguardo la salita di Maestri, tu dici che non e' vero che centinaia di metri non sono stati percorsi. Correggimi se sbaglio, da colle della conquista alla cima dovrebbero essere circa 700 metri.
La parte percorsa da altri sarebbero solo gli ultimi centocinquanta e qualche metro alla base, giusto?
Se quindi non sbaglio ci sono almeno 400-500 metri della via Maestri-Egger che non sono mai stati percorsi. Esagerando 300. Se e' cosi', dire che centinaia di metri della Maestri-Egger non son stati percorsi avrebbe senso. Giusto?
Inoltre, anche nel caso in cui una cordata si sia calata per qualche decina di metri per controllare tracce della via Egger-Maestri, mi vien da pensare che in pareti grandi come quelle del Cerro Torre, ed in circostanze in cui scendere in velocita' e' un'imperativo assoluto, sia difficile effettuare ricerche sufficientemente accurate. Insomma, quanto queste ricerche sono affidabili?

Su Maestri bravo su ghiaccio. Lui stesso attribuisce il merito della salita da primo dal colle in su ad Egger proprio per le sue capacita' di ghiacciatore. Credo che le capacita' che gli vengono attribuite si riferiscono sempre alla roccia.

Tu dici che son stati piazzati un sacco di chiodi.
Per esempio, sopra il colle della Conquista il primo giorno son stati piazzati 30 chiodi a espansione in 300 metri (15 da ghiaccio). Supponendo tiri di 30 metri, e due chiodi ad ogni sosta, cio' significherebbe che ogni trenta metri ci sarebbe la probabilita' di trovare un chiodo ogni quindici metri. Nei successivi 250 metri 20 chiodi. Da ghiaccio? A espansione? Non mi e' chiaro.
Insomma, a me non sembra che Maestri ed Egger avessero messo una quantita' di chiodi dal Colle in su, a livelli industriali.
Se aggiungiamo il fatto che Egger adattava il percorso in base alle fantomatiche incrostazioni di ghiaccio, non mi sorprenderebbe se questi chiodi fossero stati piazzati in punti improbabili per un ripetitore. Tutti seguono le linee logiche di roccia, ma Egger e Maestri seguivano il ghiaccio. Difatti non c'e' riferimento a chiodi da roccia piazzati ma solo chiodi ad espansione e da ghiaccio. Quindi evidentemente Egger e Maestri non hanno seguito logiche vie di roccia. E non escludo la possibilita' che, nonostante la tua conoscenza del Torre sia indiscutibile, queste incrostazioni siano state eccessivamente sottovalutate. Il fatto che tu sia andato in inverno ed abbia incontrato delle incrostazioni inscalabili, non tiene conto del possibile processo che porta alla formazione di tali incrostazioni. Usando termini tecnici, piccole differenze nella cinetica e termodinamica di un processo di formazione possono portare ad enormi differenze nella durezza e struttura di un materiale come il ghiaccio. Spesso il ghiaccio si indurisce dopo periodi di caldo e periodi di freddo intenso. D'inverno questa alternanza e' improbabile, e quindi il ghiaccio si accumula sul ghiaccio preesistente senza determinarne necessariamente l'indurimento. Ne convieni?

Detto questo, a me e sicuramente ad altri, piacerebbe andare in Patagonia e scalare il Torre. Faccio un lavoro che mi appassiona ma che mi da poco tempo per spendere mesi in Patagonia.
Se avessi tempo, danaro e forse anche piu' capacita' probabilmente farei anche uno sforzo per saperne di piu' di persona sulla vicenda. Ma andare sul Torre non e' sufficiente per credere o no a Maestri. Lo dimostra il fatto che alpinisti come Gianluca Maspes, che sono stati sul Torre, pur non offrendo analisi approfondite come le tua, si schiera dalla parte di Maestri.
Quello che faccio io ed altri, un po' come ha fatto Garibotti, Ken Wilson (che sul Torre non credo sia mai salito ma viene considerato una fonte autorevole :? ), ed altri e' racimolare elementi bibliografici e cercare di capirne qualcosa.

E sinche' non trovero' sufficientemente convincenti le prove contro Maestri, da parte mia gli concedero' il beneficio del dubbio.

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda stefanop » lun dic 05, 2005 13:08 pm

SCOTT ha scritto:Insomma pare proprio che a Maestri verrà "tolto" il Torre.
Se questa è la realtà dei fatti è giusto che sia così (almeno per la mia umile opinione), come è giusto che venga fatta chiarezza, ogni volta che è possibile, sugli avvenimenti per far emergere la verità.

L'importante, chiaramente, è che ad emergere sia la verità!
Io credo che non ci siano persone più qualificate di Erman per esprimere un giudizio sull'intera questione.
E credo che se Salvaterra si sbilancia in simili dichiarazioni ne è sicuramente + che convinto, sa quello che dice, ci è stato, ha visto...da vicino.
Credo che pochi altri possano "vantare" una simile attività alpinistica "legata" al Torre, e quei pochi pare che abbiano le sue stesse opinioni...
Coloro che difendono a spada tratta e senza reali argomentazioni la salita di Maestri non possono farlo in eterno, le cose devono andare al loro posto.
Esiste già abbastanza "ipocrisia" al mondo, nei fatti di cronaca, lasciamole fuori almeno dall'alpinismo.

A me sinceramente dispiace che le epiche gesta di Maestri - Egger (che mi hanno fatto "sognare" da ragazzino) siano solo una "favola tragica " ma se questi sono i fatti...

Non credo in "cattiva fede" da parte di Erman, ma per farlo devo credere alla cattiva fede di Maestri... :(

Vabbè...chi vivrà vedrà...

Per quanto riguarda questo:
Mi sembra di capire che molti di voi che scrivono sono alpinisti. Perché in questo forum non vi mettete d?accordo ed andate là? Vi darei volentieri tutte le informazioni che voi vorreste.


8O ...che fai...sfotti... :?:



sono stati usati un sacco di chiodi a pressione e dove sono spariti?

...forse Valbelluna ne sa qualcosa... :lol:


:? Ci sarà un unica verità solo se verrà trovato uno di quei chiodi misteriosi che confermerà la prima assensione.
Altrimenti ci saranno sempre 2 verità:
:arrow: La verità di quelli che negano l'assensione (con una, se pur minima, possibilita di errore).
:arrow: E la verità dei sostenitori (con una, se pur minima, possibilita di errore).

:( Mi sa che resterà sempre uno dei tanti misteri del mondo alpinistico
??
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Messaggioda èrman » lun dic 05, 2005 15:50 pm

Un paio di cose.
Quando dico che l'ipotetica via di Maestri è stata percorsa quasi interamente non mi riferisco solo a quanto abbiamo salito noi ma anche altri. O forse se ci riferiamo allo spigolo vero e proprio allora avete ragione, ma lo spigolo anche se indicato da Maestri è praticamente impossibile anche con le ipotetiche incrostazioni. La parete nord è stata salita dagli austriaci e credo fino a non più di trenta metri da noi. Se teniamo conto che la prima parte sono circa 700 metri, la nostra ultima parte sulla nord circa 150 e circa 150 sul filo dei Ragni non credo manchi molto da esplorare.
I chiodi di cui si parla sono a pressione e queli non spariscono.
Io a casa ne ho tre, recuperati nel '92 nel deposito sotto il nevaio, un martello da roccia di Maestri ed un pezzo di corda da 12 millimetri.
Comunque mi a molto piacere leggere gli informati.
Riguardo al mio invito per il Torre non è assolutamente una presa in giro, non mi permetterei mai, e quando dico qualcosa per ridere si capisce immediatamente. Ciao e grazie, ermanno
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Messaggioda Earon » lun dic 05, 2005 16:26 pm

cerro torre?! dai... le mezze le porto io, però da primo vai tu :lol:

com'è la via? è sgradata? è unta? la vedi la catena? bastano i rinvii? :roll:
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Messaggioda èrman » lun dic 05, 2005 19:06 pm

Un paio di cose.
Quando dico che l'ipotetica via di Maestri è stata percorsa quasi interamente non mi riferisco solo a quanto abbiamo salito noi ma anche altri. O forse se ci riferiamo allo spigolo vero e proprio allora avete ragione, ma lo spigolo anche se indicato da Maestri è praticamente impossibile anche con le ipotetiche incrostazioni. La parete nord è stata salita dagli austriaci e credo fino a non più di trenta metri da noi. Se teniamo conto che la prima parte sono circa 700 metri, la nostra ultima parte sulla nord circa 150 e circa 150 sul filo dei Ragni non credo manchi molto da esplorare.
I chiodi di cui si parla sono a pressione e queli non spariscono.
Io a casa ne ho tre, recuperati nel '92 nel deposito sotto il nevaio, un martello da roccia di Maestri ed un pezzo di corda da 12 millimetri.
Comunque mi fa molto piacere leggere gli informati.
Riguardo al mio invito per il Torre non è assolutamente una presa in giro, non mi permetterei mai, e quando dico qualcosa per ridere si capisce immediatamente. Ciao e grazie, ermanno
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Messaggioda èrman » lun dic 05, 2005 21:02 pm

Un paio di cose.
Quando dico che l'ipotetica via di Maestri è stata percorsa quasi interamente non mi riferisco solo a quanto abbiamo salito noi ma anche altri. O forse se ci riferiamo allo spigolo vero e proprio allora avete ragione, ma lo spigolo anche se indicato da Maestri è praticamente impossibile anche con le ipotetiche incrostazioni. La parete nord è stata salita dagli austriaci e credo fino a non più di trenta metri da noi. Se teniamo conto che la prima parte sono circa 700 metri, la nostra ultima parte sulla nord circa 150 e circa 150 sul filo dei Ragni non credo manchi molto da esplorare.
I chiodi di cui si parla sono a pressione e queli non spariscono.
Io a casa ne ho tre, recuperati nel '92 nel deposito sotto il nevaio, un martello da roccia di Maestri ed un pezzo di corda da 12 millimetri.
Comunque mi fa molto piacere leggere gli informati.
Riguardo al mio invito per il Torre non è assolutamente una presa in giro, non mi permetterei mai, e quando dico qualcosa per ridere si capisce immediatamente. Ciao e grazie, ermanno
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Messaggioda Enzolino » mar dic 06, 2005 10:55 am

èrman ha scritto:Riguardo al mio invito per il Torre non è assolutamente una presa in giro, non mi permetterei mai, e quando dico qualcosa per ridere si capisce immediatamente. Ciao e grazie, ermanno
Mi sa che sulla vicenda Torre mi e' rimasto poco da dire e molto da fare ... aspetto di leggere il libro di cui parli e mi chiedo come mai, con tutte le tue avventure, libri non ne hai scritto neanche uno ... almeno credo ...
Se riusciro' ad andare in Patagonia, magari questo inverno, cerchero' di chiederti materiale.
Nel frattempo ti faccio una domanda. Mi e' sfuggito il perche' abbiate affrontato il Torre a Novembre e non nell'estate australe.
Per finire ti faccio i complimenti per il sito. Troppo figo! Ma quello che mi piace di piu' sono "I sogni proibiti" ... eh eh ...

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda simo il 4 CG » mar dic 06, 2005 11:02 am

IN DIRETTA SU RADIOPOPOLARE IN QUESTO ISTANTE ERMANNO SALVATERRA!!!
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Messaggioda .:eZy:. » mar dic 06, 2005 12:44 pm

èrman ha scritto: Sul diedro alla parete nord gli austriaci, che fino a quest?anno sono stati quelli che sono giunti più in alto, e per i primi tre tiri anche Giarolli e Orlandi. Questo diedro è una delle linee che Maestri dice di aver seguito. Anche loro non hanno trovato tracce di passaggio o di discesa. Altre linee non ce ne sono?

Grazie per le precisazioni, Erman e complimenti per la via che per prima risolve il problema della parete nord e finalmente ritorna in cima al Torre da quel versante (non dimentico e non escludo per rispetto la via di Maestri .... e una menzione particolare alla grandezza di Ponholzer e ai suoi tentativi, grandiosi per tenacia e stile?).
Personalmente null?altro voglio aggiungere alla vicenda se non, come appassionato osservatore, un contributo alla chiarezza (e avrò piacere se correggerai le mie inesattezze?).


La parete nord del Cerro Torre, visto dalla parte superiore della Torre Egger.
Immagine
Si vedono le linee:
rossa: 'El Arca de los Vientos' di Salvaterra-Garibotti-Beltrami. 2005;
(1 verde) Burke-Proctor, 1981;
(2 verde) Ponholzer-Steiger, 1998;
(3 viola) Chiappa-Conti-Ferrari-Negri, 1974;
(4 blu) la via di salita Egger-Maestri, indicata da Maestri in una fotografia de L'Europeo 704, aprile del 1959, pagina 34, mostrando i luoghi dei bivacchi di salita e discesa (x blu, 2,720m il II°, 2,980m, III e IV° secondo Maestri);
(5 giallo) linea di salita della Egger-Maestri come contrassegnata da Maestri in una fotografia in La Montagne, aprile del 1960, pagina 210, che mostra i luoghi dei bivacchi (X gialli, 2,550m, quello in basso ).
(Jay Smith da a Mountain Unveiled di Rolando Garibotti e rielaborata da me :roll: )

Le cose si ingarbugliano perché, come si vede, Maestri, tra il 1959 e il 1960, diede interpretazioni molto discordanti sulla linea di salita, discesa e i bivacchi ?problemi che riemersero a Malè nel 1999 in occasione delle celebrazioni del 40° della prima salita: sul plastico del Cerro Torre costruito da Orlandi (a detta di Ken Wilson ?ma forse qualcuno del forum potrà testimoniarlo), Maestri dovette essere aiutato da Orlandi e Giarolli per identificare la propria via.

Le linee blu e rossa si incontrano nel punto in cui, nel 1994, durante l'ascensione di "Cristalli nel Vento", Elio Orlandi si calò 50 m e appeso, cercò dei resti della spedizione di Maestri. Non trovò niente. Visto che Maestri non si calò dalla stessa via che salì (?), Giarolli, Orlandi e Ravizza sono dell'idea che lui e Egger probabilmente cercarono di togliere tutti i chiodi per riutilizzarli in discesa?
?Giarolli intuì la possibile linea seguita da Maestri e Egger sopra la sella. Osservò che la cresta di nord-ovest è coperta da molto più ghiaccio che il terreno circostante, ed è anche notevolmente meno ripida. "Cristalli nel Vento" raggiunse il punto massimo 700 piedi sotto la cima, dove s'incrociò con la cresta di nord-ovest (e presumibilmente con la Via Maestri/Egger)?

Da L'enigma "Maestri" di Mark Synnott


:wink:

secondo mi, Erma no ghe ne poe più e el torna in patagonia ... :lol:
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Messaggioda èrman » mar dic 06, 2005 19:00 pm

Ci sono stato a ottobre-novembre come praticamente sempre perché anch'io sono uno che deve lavorare e siccome faccio il maestro di sci... l'inverno mi aspetta. Ciao
Ultima modifica di èrman il mar dic 06, 2005 19:51 pm, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda èrman » mar dic 06, 2005 19:24 pm

Il punto massimo dove arrivarono Giarolli-Orlandi e Ravizza è dove s'incrociano le linee rossa e blu. Credo, e parlarò con Giarolli fra non molto, che lui salì ancora 10 metri su una crosta di ghiaccio appena a dx dello spigolo. Anche io ho provato ed il ghiaccio teneva. (Ghiaccio molto vecchio). Comunque oltre i dieci metri non mi sarei proprio spinto. Lo spigolo, come ho già detto in qualche punto e poco sotto la verticale ma per il resto è proprio in piedi. Non ho mai sentito dire da Icio (Giarolli) che lui crede abbiano tolto i chiodi per la discesa. Siccome si parla di chiodi a pressione con l'anello mobile a voi le conclusioni. Da quel punto noi, dopo il primo tentativo, abbiamo fatto due doppie sulla ovest e poi le altre due le abbiamo fatte proprio sullo spigolo. Com'era il terreno? Angosciante...
Il punto massimo di Giarolli e c. è esattamente 50-60 metri sotto la cima della Egger e quindi molto più di 700 piedi (metri 213,36). Anche queste cose non sono corrette. Non si può segnare un punto di arrivo più alto di quello raggiunto e poi una montagna che di storie ne ha anche troppe.
Come indicato nella foto riferendosi all'Europeo del 1959 anche nel suo libro Maestri scrive: "La scartiamo per decidere di salire la parete nord sul suo filo nord-ovest".
Riguardo ai chiodi a pressione sempre dal libro: "Abbiamo deciso di non perdere tempo nel cercare fessure da chiodare, così scaviamo la crosta che ricopre le placche e piantiamo uno o due chiodi a espansione".
Ah, mi congratulo anche io con Tony che conosco dalla Patagonia. Abbiamo passato un sacco di tempo insieme laggiù. Io ho arrampicato solo con uno dei suoi soci più assidui, Tommy Bonapace. Fortissimo anche lui. Loro però non si sono mai pronunciati come ho fatto io. Non è che non l'hanno fatto perché così può essere meno scomodo, loro non l'hanno fatto semplicemente perché quello che fanno loro in giro non si sa. Loro sono di Lienz, come Egger. Loro laggiù hanno fatto cose molto toste e non hanno praticamente mai detto niente.
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Messaggioda Enzolino » mer dic 07, 2005 10:57 am

Leggerti e' proprio un piacere ... :wink:
èrman ha scritto:Riguardo ai chiodi a pressione sempre dal libro: "Abbiamo deciso di non perdere tempo nel cercare fessure da chiodare, così scaviamo la crosta che ricopre le placche e piantiamo uno o due chiodi a espansione".
Questo e' un po' quello che dicevo su. I ripetitori cercano fessure scalabili quando Egger e Maestri pare salissero su ipotetiche incrostazioni di ghiaccio, su una linea eventualmente impensabile in altre condizioni. Inoltre Maestri, comprensibilmente, non ricorda bene dove son saliti.
Quindi, so che mi sto arrampicando agli specchi, ma questo potrebbe suggerire che sinora si e' cercato nei punti sbagliati.
Secondo te e' possibile?

Io mi sforzo di non credere a Maestri, ma purtroppo, per il suo apparente modo di essere e per come racconta le cose, sembra fottutamente convincente nonostante l'evidenza lo contraddica.

C'e' una domanda che ti volevo fare ... come mai, a differenza del 90% degli alpinisti, nei tuoi racconti o descrizioni i gradi di valutazione sono piu' unici che rari?

Ciao :wink:

Lorenzo
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Messaggioda èrman » mer dic 07, 2005 21:53 pm

Ciao, non ho capito cosa intendi dei gradi di valutazione. Mi spiegherai più chiaramente così ti potrò rispondere. Purtroppo Maestri da anni si rifiuta di parlare della "cosa" in questione. Comunque le linee logiche sono state seguite e ripeto che anche con le descritte condizioni la montagna non si trasforma, la pendenza rimane quella. Una domanda provocatoria: di quanti gradi di pendenza diminuisce la nord della Presanella quando nevica molto?
A giorni sul mio sito ci saranno una cinquantina di foto della salita e così potrete guardare e vedere. Sopra il colle qualcuno ha detto che è stata una delle scalate più facili della sua vita.
Per me non è stato così. Quasi tutti i tiri, se li trasformassimo in monotiri, e portati in una falesia non sarebbero così difficili. Ma quando ci s itrova in alto sul Torre, anche se c'è il sole, l'ambientino non è molto soft ed anche questo fa la differenza.

Non sono qui per convincere nessuno e portarlo al mio pensiero ma come vi ho detto, è bello essere informati. Quanto segue l'ho preso da un sito, scritto nel '99 a difesa di Maestri, affidabile, e queste cose, per difensori o inquisitori, ci può far riflettere.
Rendena sediciRendena - Quadrimestrale di cultura, d?attualità, e d?informazione editoriale. Numero 16 - Luglio 1999
( http://www.rendena.it/rendena/rendena16.htm ) c'è qualche errore nello scritto ma non è male. Certamente lungo...

Parole di Maestri
"Fai conto la Nord della Presanella. Era completamente ghiacciata. A me non è sembrata una via difficile ma solo pericolosa, mortale. Ora se questo non avverrà mai più, non è colpa mia"
.
Parole di Fava (arrivati al Colle della Conquista)
"Spigoli affilati, limati, lustri come balaustre incombono sopra le nostre teste, ci sfiorano e si perdono nel vuoto. Strapiombi paurosi; diedri senza fessure nè appigli, compatti come il metallo, coperti a tratti dalla neve che il vento vi smalta con inaudita violenza prima, e lavora in strani arabeschi poi".
Ultima modifica di èrman il mar mag 09, 2006 15:55 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda SCOTT » mer dic 07, 2005 23:31 pm

stefanop ha scritto: :? Ci sarà un unica verità solo se verrà trovato uno di quei chiodi misteriosi che confermerà la prima assensione.
Altrimenti ci saranno sempre 2 verità:
:arrow: La verità di quelli che negano l'assensione (con una, se pur minima, possibilita di errore).
:arrow: E la verità dei sostenitori (con una, se pur minima, possibilita di errore).

:( Mi sa che resterà sempre uno dei tanti misteri del mondo alpinistico


Vedo che sei uno che non accetta compromessi... :lol: ...2 verità... :? ... :lol: ...
...e sentiamo, se io ora dicessi che sul Torre sono salito io per primo le verità diventerebbero 3... :?: :lol: :lol: :lol:
...naturalmente scherzo, non offenderti, ho capito cosa intendi dire, ma dissento sulle 2 verità... :wink: ...è che forse la verità non si saprà... :(

Inoltre quando dici:
Ci sarà un unica verità solo se verrà trovato uno di quei chiodi misteriosi che confermerà la prima assensione.

sottointendi che l'unica verità che sei disposto ad accettare è quella sostenuta da Maestri e cioè quella che conferma l'avvenuta ascensione... :?

Su una cosa sono d'accordo con te...
:( Mi sa che resterà sempre uno dei tanti misteri del mondo alpinistico


:wink: Ciao
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Messaggioda Enzolino » gio dic 08, 2005 10:37 am

Ciao,

la mia domanda non si riferisce solo all'ultima via del Torre ne' alla controversia sulla Maestri-Egger, ma in generale al tuo stile nel raccontare le tue esperienze verticali.
Ci sono diversi modi di dipingere un'esperienza attraverso le parole, ma ho notato negli ultimi tempi che, soprattutto negli exploit da copertina, altri alpinisti danno un certo risalto al grado di difficolta' superato, a dispetto dell'esperienza vissuta, quasi come se solo il grado permette ad un'alpinista di raccontare qualcosa.
Sia in questa vicenda che in altre, come ad esempio la vostra nuova via sulla Est del Torre, ho notato che i gradi di difficolta' non vengono mai menzionati da parte tua. E questo mi colpisce perche' comunque le tue/vostre imprese emanano un senso di epico. E quello che emerge sono la bellezza della montagna, la sua severita' e l'esperienza umana ben al di sopra dei tecnicismi.
Mi chiedevo quindi se la cosa ti viene spontanea oppure e' intenzionale.

Riguardo il sito che hai indicato, penso che sia molto interessante e da integrare con l'analisi di Garibotti.

Riguardo a Maestri, secondo me non bisogna trascurare vuoti di memoria che hanno portato a degli errori di valutazione, o la paura di ritornare nella memoria ad un'esperienza traumatica. E questo spiegherebbe sia i suoi errori di valutazione che l'aiuto di Giarolli nell'indicare la via del '59. Nel sito che indichi viene evidenziato come lui sia disinvolto nel discutere sulla via del Compressore, ma e' reticente quando si tratta di parlare della Maestri-Egger.
Puo' essere perche' la sua coscienza non sia pulita, ma anche perche', e questo potrebbe essere un'alibi, non e' facile parlare di una delle esperienze piu' traumatiche della sua vita.
A me questo e' capitato: parlare di certe esperienze solo con intimi amici, ed anche sentire un senso di nausea al solo ricordo.

Nel sito stesso che hai indicato, Maestri descrive la parte sopra il colle come verticale ed impressionante, e poi 50-60 gradi. E non so dove, dice che e' stata una delle scalate piu' facili della sua vita. Forse non si sarebbe dovuto sbilanciare cosi', ma visto il personaggio colorito, mi chiedo se sia solo un'eccesso di esibizionismo che ha semplicemente danneggiato la sua credibilita'. Ci sono imprese precedenti in cui ha fallito, come la solitaria sulla Nord dell'Eiger, in cui anche Bonatti rinuncio'. E' vero che liquido' la vicenda dicendo che l'Eiger non e' una montagna ma un cumulo di detriti, pero' non mi pare che abbia costruito una storia per giustificare il suo insuccesso.
Insomma, Maestri mi sembra esibizionista, autocelebrativo persino antipatico a volte, ma non mi sembra sia uno che la racconti, anche perche' della parte impegnativa del Torre attribuisce tutti i meriti a Egger.

Ciao :wink:

Lorenzo
Enzolino
 
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