A proposito di falesie

Area di discussione a carattere generale sull'arrampicata.

Messaggioda rugge » ven gen 21, 2005 20:09 pm

Discutere con voi allarga sempre i miei orizzonti, e non voglio certo mettermi qui a fare il difensore della FASI, anche se sono tesserato FASI e assisto l'allenamento di ragazzi della fasi tra il 14 e i 18 anni. Giuro che mi piacerebbe molto portarli il più possibile in falesia, ma chi è che avrebbe animo, allo stato attuale delle cose, di prendersi una simile responsabilità?

Però vorrei che riflettessimo insieme su questa frase di Giannimiao (scusa Gianni se ti cito, spero che non te ne avrai a male), scritta a proposito del crollo di Monsummano:

Giannimiao ha scritto:...e io che volevo andarci con la bimba pensando che fosse uno dei posti piu' sicuri!!!! Maremma maiala!!!!!!
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Messaggioda MarcoS » ven gen 21, 2005 20:16 pm

Roberto ha scritto:
MarcoS ha scritto:....siamo stati pure noi ragazzini minorenni e principianti...e senza la fasi

....fanculo alla fasi e fanculo ai regolamenti :lol:
Quando ho iniziato io non c'erano neppure gli spit :roll:


idem... :lol:

______

posti sicuri per i bimbi? esistono? la maggior parte degli incidenti avviene tra le mura di casa quindi perché tirare in ballo le falesie? :D
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Messaggioda rugge » ven gen 21, 2005 20:19 pm

Se è per questo Emilio Comici arrampicava con un canapone legato in vita...
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Messaggioda yinyang » ven gen 21, 2005 20:24 pm

rugge ha scritto:Se è per questo Emilio Comici arrampicava con un canapone legato in vita...


se è per questo quando roberto ha iniziato non c'erano nemmeno i canaponi :lol:
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Messaggioda trivi » ven gen 21, 2005 20:29 pm

rugge ha scritto:Discutere con voi allarga sempre i miei orizzonti, e non voglio certo mettermi qui a fare il difensore della FASI, anche se sono tesserato FASI e assisto l'allenamento di ragazzi della fasi tra il 14 e i 18 anni. Giuro che mi piacerebbe molto portarli il più possibile in falesia, ma chi è che avrebbe animo, allo stato attuale delle cose, di prendersi una simile responsabilità?

Però vorrei che riflettessimo insieme su questa frase di Giannimiao (scusa Gianni se ti cito, spero che non te ne avrai a male), scritta a proposito del crollo di Monsummano:

Giannimiao ha scritto:...e io che volevo andarci con la bimba pensando che fosse uno dei posti piu' sicuri!!!! Maremma maiala!!!!!!


Rugge, capisco il tuo punto di vista, ma tu i tuoi ragazzi li porteresti solo nelle falesie certificate?
Alfa nella sua vecchia firma recitava una frase di gullich che suonava più o meno così... "l'arrampicata non può essere disgiunta dallo straripante stile di vita che propone" che secondo me vuol dire anche questo: insegnare ad arrampicare non vuol dire solo spiegare come andare in placca e strapiombo,o insegnare la lolotte, vuol dire anche saper far capire l'ambiente dell'arrampicata... Una salita oltre la componente fisico-tecnica ha anche una componente mentale, data dalle sicurezze e dalle paure dell'arrampicatore in relazione alla precarietà di un passaggio, alla possibilità di farsi male, ecc. Se si elimina i "rischi" ci si riduce all'arrampicata su plastica, che può piacere o meno, ma che indiscutibilmente di "mentale" ha poco niente.
Mi sono spiegato male, ma credo tu abbia capito quale sia la mia confusa idea :wink: Poi, ripeto, io mi sono appassionato da poco a questo mondo e magari non ho abbastanza esperienza per dare un vero giudizio in merito all'argomento, e magari sono proprio andato fuori discorso! In tal caso mandatemi pure allegramente a fanculo! :lol:
...E riempire la vita di vita, e non di attesa. (Buzz)

Ho qualcosa da dire, ma non so bene cosa
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Messaggioda trivi » ven gen 21, 2005 20:30 pm

yinyang ha scritto:
rugge ha scritto:Se è per questo Emilio Comici arrampicava con un canapone legato in vita...


se è per questo quando roberto ha iniziato non c'erano nemmeno i canaponi :lol:


:lol: :lol:
...E riempire la vita di vita, e non di attesa. (Buzz)

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Messaggioda yinyang » ven gen 21, 2005 20:31 pm

trivi ha scritto:Alfa nella sua vecchia firma recitava una frase di gullich che suonava più o meno così... "l'arrampicata non può essere disgiunta dallo straripante stile di vita che propone" che secondo me vuol dire anche questo: insegnare ad arrampicare non vuol dire solo spiegare come andare in placca e strapiombo,o insegnare la lolotte, vuol dire anche saper far capire l'ambiente dell'arrampicata... Una salita oltre la componente fisico-tecnica ha anche una componente mentale, data dalle sicurezze e dalle paure dell'arrampicatore in relazione alla precarietà di un passaggio, alla possibilità di farsi male, ecc. Se si elimina i "rischi" ci si riduce all'arrampicata su plastica, che può piacere o meno, ma che indiscutibilmente di "mentale" ha poco niente.


bravo trivi!
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Messaggioda Zio Vare » ven gen 21, 2005 20:44 pm

mariiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiia che topic!! :lol: :lol:
Fantastica idea questa delle falesie certificate... al di là di tutte le considerazioni che condivido già espresse da molti di voi mi chiedo cosa comporterebbe una "certificazione" allo stato pratico. Chi certifica? Geologi? Ingegneri? Cosa certificano? Che la parete non verrà mai giù e che tutti gli ancoraggi terranno in eterno? Diamo l'ISO 9000 ad un mucchio di sassi? Chi paga l'omologazione? E, soprattutto, in base a che parametri si omologa una falesia? 8O Ci vuole una legge? Un regolamento? Una direttiva? Un decreto? Una circolare? Un'ordinanza? 8O 8O
Qua dopo il pippon club ci vuole il Club della 17. Come ha detto Rob la risposta migliore ad un'idea del genere è il topic di Maurizio!
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Messaggioda Zio Vare » ven gen 21, 2005 20:48 pm

Ultima osservazione: mi faccio male in una falesia (certificata), cade una pietra (certificata), mi sfonda in casco (certificato), mi apre la testa (in attesa di certificazione :lol: :lol: ). Se mi faccio male non per colpa mia (pietra certificata che cade per colpa della natura certificata della certificata legge di gravità) è colpa della FASI! :roll: :roll:
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Messaggioda Roberto » ven gen 21, 2005 21:03 pm

La certificazione sarebbe il primo passo verso la burocraticizzazione dell'arrampicata in falesia. Già mi immagino i documenti e le pratiche che occorreranno per attrezzare una via:
-progetto esecutivo redatto da un tecnico abilitato;
-certificazione del geologo;
-certificazione dei materiali;
-pagamento concessione spittatoria;
-eventuali varianti in corso d'opera (se si sposta la catena o un ancoraggio rispetto al progetto);
-collaudo e certificazione di un tecnico abilitato che non sia in nessun modo già interessato al progetto;
-richiesta di agibilità e conformità al progetto;
-parere vincolante dell'ASL;
-dichiarazione del possibile superamento delle barriere architettoniche;
-progetto per lo smaltimento dei rifiuti;
-certificazione dei vigili del fuoco sull'idoneità delle vie di fuga;
-rispetto della legge sui posti auto (in misura del numero delle vie);
-mazzette ai tecnici del comune;
-mazzette ai vigili urbani (che devono fare il controllo sulla conformità dell'attrezzatura con il progetto);
-mazzette al personale ASL (il parere è vincolante);
.... senza contare le assicurazioni per il personale addetto alla spittatura ed al consolidamento (se la falesia è cerificata, sarebbe inammissibile che chi ci lavora non lo faccia nel rispetto delle norme sulla sicurezza del lavoro).
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Messaggioda rugge » ven gen 21, 2005 21:30 pm

Roberto ha scritto:La certificazione sarebbe il primo passo verso la burocraticizzazione dell'arrampicata in falesia. Già mi immagino i documenti e le pratiche che occorreranno per attrezzare una via:
-progetto esecutivo redatto da un tecnico abilitato;
-certificazione del geologo;
-certificazione dei materiali;
-pagamento concessione spittatoria;
-eventuali varianti in corso d'opera (se si sposta la catena o un ancoraggio rispetto al progetto);
-collaudo e certificazione di un tecnico abilitato che non sia in nessun modo già interessato al progetto;
-richiesta di agibilità e conformità al progetto;
-parere vincolante dell'ASL;
-dichiarazione del possibile superamento delle barriere architettoniche;
-progetto per lo smaltimento dei rifiuti;
-certificazione dei vigili del fuoco sull'idoneità delle vie di fuga;
-rispetto della legge sui posti auto (in misura del numero delle vie);
-mazzette ai tecnici del comune;
-mazzette ai vigili urbani (che devono fare il controllo sulla conformità dell'attrezzatura con il progetto);
-mazzette al personale ASL (il parere è vincolante);
.... senza contare le assicurazioni per il personale addetto alla spittatura ed al consolidamento (se la falesia è cerificata, sarebbe inammissibile che chi ci lavora non lo faccia nel rispetto delle norme sulla sicurezza del lavoro).


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:roll:
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Messaggioda rugge » ven gen 21, 2005 22:03 pm

cuorpiccino ha scritto:Maledetti plasticari del c***o!


Ma cosa hai tanto contro la plastica? Immagino che ciascuno di noi avrà la sua bella plastica, magari in casa, magari nel garage dove se ne sta tutto solo a fare i suoi circuiti. In palestra si fa la stessa cosa, ma in compagnia.

Chi frequenta la palestra indoor non è un plasticaro del c***o: magari è semplicemente uno che andrebbe sulla roccia vera tutti i giorni, e purtroppo magari ha la possibilità farlo soltanto una volta al mese.
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Messaggioda giannimiao » ven gen 21, 2005 22:56 pm

Ma accidenti, perche' vogliono rovinare il mondo dell'arrampicata???
Sti minchioni!! che sono poi quelli che in falesia hanno sempre il gomito che fa contatto con il ginocchio... ce ne fosse uno, tra i dirigenti, il cui nome compare nella storia dell'arrampicata...sono degli (ex)arrampicatori annoiati che non sanno come passare il tempo; hanno il loro bel giochino.. si chiamano fra loro "presidente", "segretario", "consigliere" e questo gli da' lustro e importanza...MEZZESEGHE!!! Volete fare arrampicata sportiva? Ok, fatela nelle vostre palestre di plastica dove potete avere tutte le certificazione che volete.. e non rompete i coglioni a chi vuole arrampicare!
Ciao!
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Messaggioda rugge » ven gen 21, 2005 23:07 pm

Giannimiao ha scritto:ce ne fosse uno, tra i dirigenti, il cui nome compare nella storia dell'arrampicata


Luigi Colò ha partecipato alla gara di Bardonecchia....che mi dici?

ORGANI CENTRALI
Consiglieri: Aristodemo Aloi, Stefano Bonello, Mauro Calibani, Marco Castagnetti, Giacomo Cominotti, Luca Giupponi, Lukas Goller, Maria Letizia Grasso e Marco Tomidei.
Consiglio di Presidenza: Ariano Amici, Sergio Catani, Mauro Calibani, Marco Castagnetti, Luca Giupponi, Lukas Goller, Maria Letizia Grasso.
....


Ma qui non si tratta FASI si o FASI no: qui si tratta: vogliamo che le nostre falesie siano più sicure o non ce ne frega niente? Se della sicurezza non ce ne frega niente, perchè noi siamo superiori a queste cose, allora siamo tutti d'accordo. Propongo allora un bel raduno tutti insieme allegramente a fare boulder a Monsummano....
Ultima modifica di rugge il ven gen 21, 2005 23:18 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda giannimiao » ven gen 21, 2005 23:18 pm

rugge ha scritto:ORGANI CENTRALI
Consiglieri: Aristodemo Aloi, Stefano Bonello, Mauro Calibani, Marco Castagnetti, Giacomo Cominotti, Luca Giupponi, Lukas Goller, Maria Letizia Grasso e Marco Tomidei.
Consiglio di Presidenza: Ariano Amici, Sergio Catani, Mauro Calibani, Marco Castagnetti, Luca Giupponi, Lukas Goller, Maria Letizia Grasso.
....


A parte Colo' (me lo ero scordato :roll: )...
Ma prova a chiedergli se si ricorda come e' fatta una presa vera????

Io per storia intendevo qualcosa di piu' indietro negli anni...
Comunque sarebbe curioso sentire direttamente sull'argomento questi che tu hai evidenziato...
Che forse sono gli unici che ogni tanto toccano la roccia...
Ciao!
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Messaggioda rugge » sab gen 22, 2005 0:01 am

giannimiao ha scritto:A parte Colo' (me lo ero scordato :roll: )...
Ma prova a chiedergli se si ricorda come e' fatta una presa vera????


secondo me se lo ricorda, se è vero, come è vero, che ha chiodato Nago insieme a Diego Depretto...
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Messaggioda rugge » sab gen 22, 2005 0:33 am

Ma...ohibò :evil: Che razza di porcherie mi tocca di leggere? Guardate qua anche voi, che io non credo ai miei occhi: Si sta parlando della falesia di Kalymnos....

Questa stupenda isola per gli arrampicatori è stata scoperta ed iniziata alla pratica sportiva dai famosi scalatori italiani Andrea di Bari e Andrea Gallo. Andrea di Bari con la sua novella sposa, pure scalatrice, scoprì il potenziale arrampicatorio dell'isola nel 1997 durante il suo viaggio di nozze; tuttavia non aveva con sè l'attrezzatura! Tornò quindi in autunno con una scuola, con lo scopo di attrezzare falesie. Aprì in quell'occasione con gli allievi della scuola una quindicina di tiri nelle falesie di Arche e Odyssey. La maggior parte dei tiri sono stati attrezzati da arrampicatori italiani e tedeschi, questi ultimi attualmente più attivi, con nuove vie attrezzate praticamente ogni mese. Fino al 1999, le vie attrezzate erano per lo più di bassa difficoltà tecnica sulle placche grigie (dal 5b al 6c), ma ora sono state considerate anche le sezioni più strapiombanti di roccia gialla e rossa, e l'isola è veramente ricca di grotte con incredibili buchi, stalattiti e canne che ricordano l'arrampicata tailandese. Vi è una enorme quantità di nuovi possibili tiri, e molte intere falesie aspettano la prima via. Sono anche possibili nuove vie di più tiri.
Nella primavera del 2000 si è svolto un corso d'arrampicata per dieci locali, organizzato dal comune di Kalymnos, spera di formare un gruppo di scalatori locali, con istruttori Aris Theodoropoulos & Tomas Mihailides. Aris ha pure tenuto nell'estate 2000 un programma in collaborazione con il comune per aprire nuove vie e controllare lo stato delle protezioni su quelle esistenti Quindi Kalymnos e una delle poche aree per l'arrampicata le cui pprotezioni siano state appositamente certificate da guide alpine professioniste.


Ecco la fonte:

http://www.oreivatein.com/climb/kalymno ... ide04.html

Puah ! Che schifo... :evil: Si rivolgono al comune loro ! Controllano la sicurezza delle protezioni! Mezzeseghe! Mala tempora currunt....
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Messaggioda Roberto » sab gen 22, 2005 7:50 am

rugge ha scritto:
Giannimiao ha scritto:ce ne fosse uno, tra i dirigenti, il cui nome compare nella storia dell'arrampicata


Luigi Colò ha partecipato alla gara di Bardonecchia....che mi dici?

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Messaggioda Roberto » sab gen 22, 2005 7:56 am

rugge ha scritto:Ma...ohibò :evil: Che razza di porcherie mi tocca di leggere? Guardate qua anche voi, che io non credo ai miei occhi: Si sta parlando della falesia di Kalymnos....

Questa stupenda isola per gli arrampicatori è stata scoperta ed iniziata alla pratica sportiva dai famosi scalatori italiani Andrea di Bari e Andrea Gallo. Andrea di Bari con la sua novella sposa, pure scalatrice, scoprì il potenziale arrampicatorio dell'isola nel 1997 durante il suo viaggio di nozze; tuttavia non aveva con sè l'attrezzatura! Tornò quindi in autunno con una scuola, con lo scopo di attrezzare falesie. Aprì in quell'occasione con gli allievi della scuola una quindicina di tiri nelle falesie di Arche e Odyssey. La maggior parte dei tiri sono stati attrezzati da arrampicatori italiani e tedeschi, questi ultimi attualmente più attivi, con nuove vie attrezzate praticamente ogni mese. Fino al 1999, le vie attrezzate erano per lo più di bassa difficoltà tecnica sulle placche grigie (dal 5b al 6c), ma ora sono state considerate anche le sezioni più strapiombanti di roccia gialla e rossa, e l'isola è veramente ricca di grotte con incredibili buchi, stalattiti e canne che ricordano l'arrampicata tailandese. Vi è una enorme quantità di nuovi possibili tiri, e molte intere falesie aspettano la prima via. Sono anche possibili nuove vie di più tiri.
Nella primavera del 2000 si è svolto un corso d'arrampicata per dieci locali, organizzato dal comune di Kalymnos, spera di formare un gruppo di scalatori locali, con istruttori Aris Theodoropoulos & Tomas Mihailides. Aris ha pure tenuto nell'estate 2000 un programma in collaborazione con il comune per aprire nuove vie e controllare lo stato delle protezioni su quelle esistenti Quindi Kalymnos e una delle poche aree per l'arrampicata le cui pprotezioni siano state appositamente certificate da guide alpine professioniste.


Ecco la fonte:

http://www.oreivatein.com/climb/kalymno ... ide04.html

Puah ! Che schifo... :evil: Si rivolgono al comune loro ! Controllano la sicurezza delle protezioni! Mezzeseghe! Mala tempora currunt....
In Grecia forse per "certificare" (e non credo proprio), basta che il comune lo dica a voce, se così fosse anche Ferentillo sarebbe certificata :wink:
In Italia, dire "certificato", inplicita una serie di pratiche che culminano con dei professionisti che si prendono la responsabilità e che firmano dei documenti ufficiali, depositati nelle amministrazioni pubbliche, che "certificano" che la falesia in oggetto e sicura.
Io una cosa del genere non la firmenro mai, non voglio finire in galera :wink:
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Messaggioda flaviop » sab gen 22, 2005 10:29 am

Ok potri ascoltare consigli sulla "costruzione di una falesia ( in Francia non esiste COSIROC o qualcosa del genere?).
Piu che la falesia certificata insegnerei a certificarsi il cervello, minori si o minori no.
A16 anni puoi comperarti dei 125 bestiali se sei c******e nell'usarli che ci possiamo fare?
Deve per forza esserci un'organizazione che mi cambia le maglie rapide quando sono consumate, ho visto gente calarsi su del ferraccio consumato per metà, se non sono in grado di capire che la pelle è loro!
La FASI o chi per lei ti fa arrampicare in un mondo asettico(plastica) dovrebbe insegnarti che oltre alla lolote ci sono tante piccole manovre che bisognerebbe sapere.
Questo lo noti anche su tanti sentieri che portano alle falesie, trovi corde fisse dove ci passano le moto, magari prima di arrampicare non sarebbe meglio imparare a camminare?
SEM AL MUND EN DU E V'UN ME STA SUI BALL!
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