SCHIODANDO ALLEGRAMENTE...

Arrampicata e alpinismo su roccia in montagna

Messaggioda cesco » lun mar 03, 2003 13:38 pm

a Be Positive

A parte il fatto che la spittatura seriale è una falsa sicurezza (hanno fatto più morti alcune vie di Cipriani che un'intera parete dolomitica ), l'importante è capire dove siamo.
Ci sono aree senza storia alpinistica nelle quali può anche essere giusto praticare una progressione "sportiva" e ipersicura, ce ne sono altri che hanno una tradizione (Marmolada, Vallaccia, San Lucano, Civetta ecc ecc) che va tutelata.
Ma l'alpinismo è bello perchè è libero, non ci sono regole ferree da seguire come nelle normali attività sportive.
L'importante però è capire cosa si sta facendo! Penso che negli ultimi anni troppo spesso si è spacciato per alpinismo quello che non è. E una forte responsabilità è anche delle riviste, il cui scopo principale è vendere.

Cesco
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Messaggioda MarcoS » lun mar 03, 2003 14:30 pm

...proposta a valbelluna (col quale sono parzialmente d'accordo, come pure son d'accordo con cesco.....poi il discorso sarebbe un po' lunghetto... faccio mio quel che dice roberto a proposito dei vent'anni che eccetera eccetera)

Insomma Valbelluna, facci una cortesia, usa questo forum per darci almeno un elenco delle vie che hai ripulito, e aggiornacelo di tanto in tanto. Piu' che altro per evitare di partire troppo "leggeri" per una via magari descritta nelle guide come ben attrezzata e scoprire che i soli dadi o i tre chiodi del nonsisamai sono insufficenti.
Fane sto piaser, dai. Dine ste vie s-ciodae. Grassie

stame ben
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Messaggioda MarcoS » lun mar 03, 2003 16:02 pm

...orpo! non mi ero accorto di quella postilla del buon belumàt...
beh, da un lato e' vero che spesso ci si trova in mezzo a grumi immondi di turisti che cazzeggiano a vanvera per le montagne senza nemmeno aver idea di dove si trovano e per questa categoria in effetti...pero' noi poveri alpinisti/arrampicatori siamo (dovremmo essere) un po' diversi, no?

Permessi numerati? yeah, facciamoli anche per gli sciatori d'inverno, che la montagna la usano e la sfruttano, tiriamo giu' col plastico gli impianti di risalita e la strada delle 3cime (idea questa che, in linea teorica, mi ha solleticato per un certo periodo, hehe) facciamo tornare i rifugi come erano una volta: rifugi e non alberghi, impediamo il passaggio ai megapullman lungo le strade di montagna, niente auto lungo certe altre strade, solo servizio navetta. Vediamo quanti valligiani son d'accordo? (discorso volutamente ampliato un po' fuori tema...)

comunque, valbelluna, l'elenco delle schiodature potresti darcelo lo stesso, poi magari si piglia anche il numero per l'ingresso. Ripeto, giusto per non partire con meno roba di quel che serve...oddio, ste cose mi son gia' capitate, e da pivello ai fine '70 (vie "ripulite" e poco materiale per pochi soldi) e in tempi piu' recenti (poco materiale per aumentata pigrizia, el fero pesa) me la son sempre cavata per quello... pero', averlo saputo prima...
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Messaggioda Andrea Orlini » lun mar 03, 2003 16:25 pm

Per gentile concessione de ?Il giornale sportivo? riportiamo stralcio dell?articolo del 25 luglio 2031:
Come di conseuto riportiamo, per il nostro pubblico il resoconto da parte dell?inviato Libero Salgo, di una giornata tipica delle montagne e dei suoi frequentatori, altrimenti chiamati rocciatori.
Abbiamo scelto per voi un sito fortemente utilizzato a questi scopi: il passo Falzarego nella ridanciana conca di Cortina e osservato dalla base di partenza una tipica cordata, formata da due persone.
I nostri protagonisti, dopo aver presentato i propri documenti e tesserino che gli abilita all?arrampicata in montagna ai scruta parco, si devono sottoporre ad un?esame di storia alpinistica, inerente com?è ovvio all?itinerario che si apprestano a salire. Devono cioè dimostrare di conoscere perfettamente le intenzioni dei primi salitori, di come hanno salito il loro itinerario, quanti chiodi e dove li hanno inflitti, di che forgia e quanti ne hanno lasciato. È indubbio che anche l?equipaggiamento è sorta di valutazione storica. Così, come per salire la facile ?Fachiri? sulla cima Scotoni si debba assolutamente indossare scarpe da ginnastica Superga, bianche e con suola bianche (a dire il vero difficili da reperire), si deve quindi provvedere al proprio abbigliamento in base alla via che si intende salire e nel modo in cui erano abbigliati i primi salitori.
Superare poi un itinerario in periodo diverso da quello dei primi salitori, comporta una penalità iscritta sul patentino. Sempre prendendo il riferimento ai ?Fachiri? se, esso salito in estate anziché in inverno, comporta una penalità di 10 punti.
?. Dalla loro postazione i scruta parco assegnati alla nostra cordata, sono circa 1500 totali in questo periodo, osservano passo passo i nostri protagonisti. Devono verificare che il primo di cordata non infligga più chiodi del necessario, misura indicata in apposite tabelle e, se ciò dovesse verificarsi, allora il secondo che segue dovrà, oltre a togliere assolutamente i chiodi inflitti, ripristinare con ageduate malte cementizie le superfici di roccia rovinate per non lasciare traccia di ciò. Va da sé che un lavoro del genere, nel perdurare della stagione arrampicatrice genera dei cambiamenti sulla superficie della montagna non proprio estetici. A tal scopo, a fine anno, vengono fatte intervenire apposite squadre per il ripristino della parete rocciosa. Gli ingenti costi vengono sostenuti dalle associazioni alpinistiche che si rivalgono per contratto sui soci attraverso prelievo forzoso dal loro conto corrente.
?. Al rientro, apposte eventuali note sul libretto personale, i rocciatori vengono perquisisti come i loro zaini. È un elemento necessario per il buon funzionamento del sistema; ritrovare addosso a uno dei nostri anche un solo cordino vecchio non dichiarato impone un lungo interrogatorio. In caso di innocenza allora si citano per danni coloro che hanno percorso la via precedentemente e via così sino alla scoperta degli effettivi malfattori. Al comune elettore potranno sembrare norme troppo severe, ma ciò si è reso necessario per la salvaguardia del diritto di libertà nel salire le nostre meravigliose montagne come ognuno crede e non traendo in inganno il prossimo.
Da Cortina il vostro Libero Salgo

:) Andrea
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Messaggioda Andrea Orlini » lun mar 03, 2003 16:27 pm

Per gentile concessione de ?Il giornale sportivo? riportiamo stralcio dell?articolo del 25 luglio 2031:
Come di conseuto riportiamo, per il nostro pubblico il resoconto da parte dell?inviato Libero Salgo, di una giornata tipica delle montagne e dei suoi frequentatori, altrimenti chiamati rocciatori.
Abbiamo scelto per voi un sito fortemente utilizzato a questi scopi: il passo Falzarego nella ridanciana conca di Cortina e osservato dalla base di partenza una tipica cordata, formata da due persone.
I nostri protagonisti, dopo aver presentato i propri documenti e tesserino che gli abilita all?arrampicata in montagna ai scruta parco, si devono sottoporre ad un?esame di storia alpinistica, inerente com?è ovvio all?itinerario che si apprestano a salire. Devono cioè dimostrare di conoscere perfettamente le intenzioni dei primi salitori, di come hanno salito il loro itinerario, quanti chiodi e dove li hanno inflitti, di che forgia e quanti ne hanno lasciato. È indubbio che anche l?equipaggiamento è sorta di valutazione storica. Così, come per salire la facile ?Fachiri? sulla cima Scotoni si debba assolutamente indossare scarpe da ginnastica Superga, bianche e con suola bianche (a dire il vero difficili da reperire), si deve quindi provvedere al proprio abbigliamento in base alla via che si intende salire e nel modo in cui erano abbigliati i primi salitori.
Superare poi un itinerario in periodo diverso da quello dei primi salitori, comporta una penalità iscritta sul patentino. Sempre prendendo il riferimento ai ?Fachiri? se, esso salito in estate anziché in inverno, comporta una penalità di 10 punti.
?. Dalla loro postazione i scruta parco assegnati alla nostra cordata, sono circa 1500 totali in questo periodo, osservano passo passo i nostri protagonisti. Devono verificare che il primo di cordata non infligga più chiodi del necessario, misura indicata in apposite tabelle e, se ciò dovesse verificarsi, allora il secondo che segue dovrà, oltre a togliere assolutamente i chiodi inflitti, ripristinare con ageduate malte cementizie le superfici di roccia rovinate per non lasciare traccia di ciò. Va da sé che un lavoro del genere, nel perdurare della stagione arrampicatrice genera dei cambiamenti sulla superficie della montagna non proprio estetici. A tal scopo, a fine anno, vengono fatte intervenire apposite squadre per il ripristino della parete rocciosa. Gli ingenti costi vengono sostenuti dalle associazioni alpinistiche che si rivalgono per contratto sui soci attraverso prelievo forzoso dal loro conto corrente.
?. Al rientro, apposte eventuali note sul libretto personale, i rocciatori vengono perquisisti come i loro zaini. È un elemento necessario per il buon funzionamento del sistema; ritrovare addosso a uno dei nostri anche un solo cordino vecchio non dichiarato impone un lungo interrogatorio. In caso di innocenza allora si citano per danni coloro che hanno percorso la via precedentemente e via così sino alla scoperta degli effettivi malfattori. Al comune elettore potranno sembrare norme troppo severe, ma ciò si è reso necessario per la salvaguardia del diritto di libertà nel salire le nostre meravigliose montagne come ognuno crede e non traendo in inganno il prossimo.
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Messaggioda Zio Vare » lun mar 03, 2003 16:38 pm

Andrea Orlini ha scritto:Per gentile concessione de ?Il giornale sportivo? riportiamo stralcio dell?articolo del 25 luglio 2031:
Come di conseuto riportiamo, per il nostro pubblico il resoconto da parte dell?inviato Libero Salgo, di una giornata tipica delle montagne e dei suoi frequentatori, altrimenti chiamati rocciatori.
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Messaggioda DolceHeidi » lun mar 03, 2003 17:06 pm

ciao a tutti!
Da tempo vi leggo ma sta volta penso di poter intervenire anch'io...

PENSO CHE LE MONTAGNE SIANO UNA MERAVIGLIA DELLA NATURA E CHE VADANO RISPETTATE IN OGNI CASO!
CIAO
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Messaggioda aculnaig » lun mar 03, 2003 17:21 pm

Bhè,
ma questo l'ho sentito dire anche da uno sciatore domenicale, che era seduto fuori dalla seggiovia mentre prendeva il sole e ha buttato il pacchetto di sigarette vuoto a terra: dicci q.cosa di + dolce h.

Ciao :D :D
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Messaggioda DolceHeidi » lun mar 03, 2003 17:30 pm

Voleva essere un modo carino per dire a tutti che l'importante non è chiodare, schiodare, salire, scendere ma rispettare la natura e le persone...
Chi va in montagna dovrebbe più di ogni altro sapere che la roccia non è nata con i chiodi già piantati e, detta qui, tutto quel ferro mi sa di innaturale...lo so che poi bisogna proteggersi ma perchè non portarsi via i chiodi? Lì fanno la ruggine e poi finisce che diventano meno sicuri...BOH è un parere il mio, non mi voglio schierare, quindi non aggreditemi OK?
CIAO A TUTTI! :wink:
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Messaggioda aculnaig » lun mar 03, 2003 17:34 pm

Arggg.
Ok non ti aggredisco, anche perche sono d'accordo con te :wink:

Ciao
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Messaggioda bicius » lun mar 03, 2003 18:09 pm

ciao a tutti sono nuovo visto che mi sono iscritto oggi.

O letto l'argomento e tutte le risposte (cristo che guerra) comunque questo problema si trascina da un bel pò di tempo,e mi piacerebbe sapere se effettivamente è un vantaggio schiodare una via,visto che poi chi vorrà ripeterla dovrà chiodarsela, poi passera il solito schiodatore ( e qua non polemizzo) e poi avanti così finche un bel giorno ci saranno dei crateri invece che delle fessure e via cosi.
Che la sicurezza non sia data dai chiodi che si trovano questo è certo(visto che c'è gente che rimane bloccata perfino sulle placche zebrate)ma sostenere il proprio credo in maniera così estremista mi sembra eccessivo.ciao
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Messaggioda e.nrico » lun mar 03, 2003 18:49 pm

Il problema non è tanto chi chioda chi schioda chi aggiunge o chi arrampica e basta, penso sia piuttosto un problema da ricercarsi a monte.
Ho notato che molto spesso si arrampica senza conoscere o sentire lo spirito dell'avventura e della montagna, quello che essa ci chiede per essere interpretata e scalata. Ogni via è divversa ha difficoltà differenti e per affrontarla non è necessaria solo una ottima chiodatura, ma in primo luogo una preparazione fisica e mentale divversa, bisogna secondo mè conoscere i propri limiti, e arrampicare vie sul proprio livello, la chiodatura è solo un accessorio per NON FARSI MALE, spesso i primi salitori sono dei grandi alpinisti, sicuri e spesso temerari, vivono la montagna e la chiodano nell'essenziale... e giusto rispettare il loro lavoro, ma e anche vero che chiunque scali queste vie non deve farsi male.. non dico sia sbagliato aggiungere protezioni, ma e altrettanto vero che spesso vengono lasciate in parete.. spesso perchè chi arrampica non ha una preparazione adeguata a vivere la montagna, i corsi che vengono organizzati ti insegnano a piantare i chiodi, ad uttilizzare friends nuts.. e poi? tutto il resto? tutti sono bravi a piantare un chiodo.. ma a essere in grado di capire quando devi levarlo?
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alla c.a dell'esimio alpinista nomato "valbelluna"

Messaggioda wn » lun mar 03, 2003 22:20 pm

ehilà valbell!
...sei proprio un pirla!
chi schioda, a ragione, dall'agordino o dalle parti di fener, è conosciuto benissimo nell'ambiente...e non sei certo tu...(vorrei aggiungerci un "mona", ma forse potrebbe sembrar scortese...)
l'argomento che hai animato è interessante, ma solo chi abita lontano dalle dolomiti poteva prenderti sul serio!!!!!
ciao alpenstock dei poveri
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Messaggioda valbelluna » mar mar 04, 2003 10:40 am

PER WN che scrive altrove: "...qualora tu, ahimè, fossi poco edotto alla comprensione del dialetto trevigiano"

Perchè tu pensi di stare "vicino alle dolomiti"? Io credo piuttosto che ti senti un bellunese mancato...
Comunque io non ho messo in dubbio che tu abbia salito la candela, perchè tu metti in dubbio quello che scrivo?
Niente di personale ma tu pensi di conoscere proprio tutti? Magari sono più anni di te che mangio croda! CIAO
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Messaggioda aculnaig » mar mar 04, 2003 10:42 am

Gnam,Gnam...hai rotto! :evil:
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per Valbelluna

Messaggioda wn » mar mar 04, 2003 12:06 pm

Allora, parlando civilmente:
- non me ne frega niente di non avere il genoma bellunese;
- non ho la presunzione di conoscere tutti (faccio quattro monate con quattro gatti...fuori da qls giro "noto"), se ho dato tale impressione, te ne chiedo scusa;
- probabile che siano più anni del sottoscritto che vai per crode...:in tal caso hai una bella sfiga perchè cominci ad essere "vecchietto";

- (punto più !) se metto in dubbio quello che affermi, chiaramente, lo faccio per spaccarti le balle, come hai fatto tu dall'inizio dicendo: "...ma in Travenanzes ci vai o ne chiacchieri e basta" ed aggiungendo ad ogni tuo intervento SEMPRE i se ed il condizionale, cazzuolando fjoi che, probabilmente hanno poca esperienza e magari le sparano grosse ma in buona fede.... . Hai tutto il diritto di provocare bonariamente, ma non stupirti poi se un altro cerca di romperti i coglioni quando dai un appiglio....
anche per me Niente di personale , ma se i tuoi interventi dal provocatorio simpatico, passano al rompiballe andante, beh sappi che mi divertirò anch'io.
ok! ciao e buone vie eticamente purissime.
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Messaggioda cesco » mar mar 04, 2003 12:59 pm

Fa il buono WN....
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Messaggioda DolceHeidi » mar mar 04, 2003 13:10 pm

...gli alpinisti erano il mio mito...mi pareva di conoscervi tutti...boh qui state esagerando... :!: SMACK
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Messaggioda Davide62 » mar mar 04, 2003 13:19 pm

DolceHeidi ha scritto:...gli alpinisti erano il mio mito...mi pareva di conoscervi tutti...boh qui state esagerando... :!: SMACK

Non stare a guardare tutto......... :wink:
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Messaggioda DolceHeidi » mar mar 04, 2003 13:28 pm

...dicevo che mi pareva di conoscervi perchè sono mesi che leggo questo forum...

Non credo che Valbelluna ti "ammazzerà" ma...non fargli sapere che vie hai in mente per l'estate!!! :lol:

Un CIAO enorme a tutti e...non esagerate SMACK!
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