Vivere spartani

Spazio per messaggi e discussioni a tema libero.

Messaggioda pirpolo » gio nov 08, 2007 12:12 pm

leonardo72 ha scritto:Anche la mia voleva essere una provocazione ... forse un po' prolissa :wink:
Tutto questo per dire che ogni epoca ha avuto i suoi buoni motivi per essere frustrati e sarà così anche per tutte le epoche presenti e future.
Forse il progresso (non evoluzione) è il tentativo di dare delle risposte certe a questioni che ci sembrano fondamentali per migliorare la nostra condizione attuale. Ma si sà siamo uomini e per questo fallibili quindi inventiamo una cosa e ci creiamo un nuovo problema. Questo non vuol dire che alla base di tutto questo marchingegno non ci siano mai stati problemi, forse erano problemi che ci siamo dimenticati perchè ormai troppo lontani dal nostro modo di concepire l'esistenza.

Poi fondamentalmente penso che vivendo in società tutti ci sentiamo chiusi tra due muri. Ma forse anche le formiche si sentono in questo modo 8O

Siamo costretti a spendere le nostre energie mentali a capire a come stare meglio ora e magari, come nel mio caso, sprecare meno energie a scrivere stupidaggini nei vari forum :D


Non sono stupidaggini queste riflessioni, niente affatto...
Per quanto banali sono profonde...
Il vero motivo della ricerca della felicità e di fuggire dal nostro tempo è il pensiero della maggiore ipotetica libertà, andando magari indietro nel tempo e nella piena immersione nella natura, lontani dalla civiltà e alla ricerca di noi stessi...
Ma forse in questo forum siamo tutti "montanari" per questo.
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Messaggioda marcov » gio nov 08, 2007 12:19 pm

Max Z. ha scritto:
marcov ha scritto:
Ma guardiamo altri esempi: perchè ricreare in laboratorio il virus della peste, andando a riesumare cadaveri? (fatto).


La peste è un batterio, yersinia pestis, non un virus, non serve riesumarla dai cadaveri esiste ancora, forse ti sei confuso con il vaiolo. La peste oggi si cura più o meno facilmente con gli antibiotici.


Si, era il virus dell'influenza aviaria di qualche decennio fa; ma sono dettagli, non vorrai mica che vada a ricercare l'articolo su nature: il senso è che sono andati a riesumare cadaveri per isolare il virus. Il perchè è e semplice: avere notorietà e qualche pubblicazione in piu' per la loro carriera. Questo è il lato malato. Vantaggi zero, rischi altissimi per tutti.

Già Einstein aveva espresso dubbi profondi di questo tipo. Ma Einstein, infatti, non era un biologo.


M.
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Messaggioda Max Z. » gio nov 08, 2007 15:03 pm

marcov ha scritto:Si, era il virus dell'influenza aviaria di qualche decennio fa; ma sono dettagli, non vorrai mica che vada a ricercare l'articolo su nature: il senso è che sono andati a riesumare cadaveri per isolare il virus. Il perchè è e semplice: avere notorietà e qualche pubblicazione in piu' per la loro carriera. Questo è il lato malato. Vantaggi zero, rischi altissimi per tutti.

Già Einstein aveva espresso dubbi profondi di questo tipo. Ma Einstein, infatti, non era un biologo.


M.



Scusa, ma mi sembra una visione un po' superficiale della cosa. Il problema è che se non isoli il virus non puoi costruire un vaccino. E non vedo il problema di farlo da cadaveri.
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Messaggioda Max Z. » gio nov 08, 2007 15:11 pm

n!z4th ha scritto:
- mal di denti
- antibiotici
- anestesia


Ti dico solo tre parole:

-cancro
-aids
-terzo mondo


Tu credi che il cancro prima non esistesse???
Ovvio che era più raro, si moriva prima di altre cose.... in quanto all'AIDS è meno frequente di quello che si crede, altro che peste del XX secolo (ci fu una lunga discussione in proposito un paio di anni fa credo, chiedi a Siloga cosa ne pensa... :wink: ).
No guarda credo che in fatto di malattie preferisco vivere oggi. Se ce ne sono di più è semplicemente perchè se ne conoscono di più si vive più q lungo, quindi c'è più tempo per ammalarsi.
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Messaggioda AlbertAgort » gio nov 08, 2007 15:55 pm

Max Z. ha scritto:No guarda credo che in fatto di malattie preferisco vivere oggi.


Mi sembra un concetto ovvio e scontato. Ma a nz4th piace andare controcorrente al pensiero comune. Io sarei già sdentato e con una mano invalida (una frattura ad una gamba era sufficiente a renderti inabile o zoppo).
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Messaggioda n!z4th » gio nov 08, 2007 19:29 pm

Falco5x ha scritto:
n!z4th ha scritto:
- mal di denti
- antibiotici
- anestesia


Ti dico solo tre parole:

-cancro
-aids
-terzo mondo


Saranno eliminati tra 300 anni, ma ci saranno altre 3 parole a darci fastidio che oggi magari ignoriamo (una di queste potrebbe essere Falco5x 8) )... :roll: :!:


E' vero!!!
E allora comincio subito a darti un po' di fastidio, così t'abitui.

Per esempio... la mi consenta, caro ing. in erba, una piccola correzione da parte di un vecchio e navigato ing. come me:

Immagine

Ecco, così va meglio.
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:
:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


cazzolina è vero...eh si che era giusto all'inizio, poi a ridurlo ho avvicinato gli adendi e nel rifarlo...ho messo meno 8O 8)
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Messaggioda najaru » sab nov 10, 2007 0:25 am

ma voi siete troppo scienziati. io di ste formule non capisco un caiser di nulla

sono troglodita di matematica e italiano
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Messaggioda petit » sab nov 10, 2007 8:58 am

[Quote] Da qui nasce un'altra riflessione, secondo me da approfondire:
QUANDO FINIRA' IL PETROLIO!!
Pare che l'era del petrolio a buon mercato sia finita e infatti aumenta sempre di piu'.
Il petrolio è il carro trainante dell'economia mondiale e anche causa di inquinamento.

Per esempio si ricorrerà all'uranio per la generazione di corrente.
E a sistemi avanzati per stivare la corrente in batterie, oppure, se riusciranno a migliorarle, alle famose celle a combustibile (idrogeno).
No, la legna credo resterà solo nel caminetto del pizzaiolo.
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Messaggioda marcov » sab nov 10, 2007 17:48 pm

petit ha scritto:
Da qui nasce un'altra riflessione, secondo me da approfondire:
QUANDO FINIRA' IL PETROLIO!!
Pare che l'era del petrolio a buon mercato sia finita e infatti aumenta sempre di piu'.
Il petrolio è il carro trainante dell'economia mondiale e anche causa di inquinamento.

Per esempio si ricorrerà all'uranio per la generazione di corrente.
E a sistemi avanzati per stivare la corrente in batterie, oppure, se riusciranno a migliorarle, alle famose celle a combustibile (idrogeno).
No, la legna credo resterà solo nel caminetto del pizzaiolo.


Si ricorrerà all'uranio per la generazione di corrente? E che si va indietro come i gamberi? E' 40 anni che si ricorre all'uranio per la produzione di corrente. Il futuro è qui: http://www.iter.org/
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Messaggioda Wagoo » lun nov 12, 2007 12:10 pm

Non son stato a leggermi le 4 pagine di post ma ho letto l' incipit iniziale e trovo che parlare di uomo come "semplice" animale sia un presupposto sbagliato.
Sicuramente l'uomo ha e conserva molti istinti del mondo animale ma ha capacità che appartengono solo a lui: intelligenza, capacità di adattarsi alle mutevoli condizioni, capacità di interagire con l'ambiente.
Del resto, se fossimo stati semplici "animali" non avremmo passato il neolitico come molti speci animali che si sono appunto estinte.
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Messaggioda n!z4th » lun nov 12, 2007 14:16 pm

capacità di interagire con l'ambiente


Oggi come oggi difficilmente si interagisce...in questo senso dicevo che l'uomo deve tornare animale... :roll:
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Messaggioda Wagoo » lun nov 12, 2007 15:06 pm

Se tu per "interagire" intendi saper vivere nella natura e sopravvivere grazie ad essa allora io intendo l' esatto opposto.
L'uomo primitivo si è evoluto proprio perchè ha saputo, grazie alla sua (seppur ancora primitiva) intelligenza e a doti tipo il pollice opponibile, "interagire" con gli elementi naturali plasmandoli secondo le proprie esigenze.
Se per un volatile un ramo non è altro che una componente per il nido, per l'uomo è stato anche un arma, una componente per accendere un fuoco, un combustibile, una leva.
L'uomo di oggi, esattamente come l'uomo primitivo, non è in grado di vivere come un semplice animale. Non sopravvivrebbe, come effettivamente molti ominidi (l' homo sapiens è l'unico che l'ha scampata) non sono sopravvissuti.

Ora, per paradosso, immagina un uomo nudo come un verme in compagnia di alcuni suoi simili in mezzo a un bosco. Non ha uno straccio con cui ripararsi dal freddo (che lo congelerà), non ha artigli e zanne per difendersi da predatori piu' forti nè per cacciare animali piu' deboli (e schiatterà di fame), non ha ambienti sicuri dove ripararsi (anche una grotta puo' crollare,allagarsi, essere cmq troppo umida). Che speranze di sopravvivenza ha? Dovrebbe essere felice ? Per quale ragione?
Ora prende un legno con cui cacciare un animale, da cui ricavare nutrimento e pelli per coprirsi, brucia il legno nella sua umida caverna. Forse per te questo progresso non puo' chiamarsi "felicità" ma io sono convinto che quel uomo-animale ora forse si sente decisamente meglio...
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Messaggioda AlbertAgort » lun nov 12, 2007 15:30 pm

marcov ha scritto: Il futuro è qui: http://www.iter.org/


in italia qualunque cosa abbia a che fare col nucleare susciterà proteste e manifestazioni di "ambientalisti" che preferiscono andare a carbone o puntare sulle energie rinnovabili (sole, vento), senza rendersi conto che queste energie possono andare bene per le utenze domestiche ma certo non per le industrie
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Messaggioda il.bruno » mar nov 13, 2007 22:10 pm

pragmaticamente, io credo che semplicemente se oggi viviamo con maggiori comodità di 5mila anni fa, è perchè l'uomo semplice e spartano di allora nella sua quotidiana lotta per la sopravvivenza e per migliorare la propria vita ha iniziato a fare dei progressi, che si sono sommati generazione dopo generazione fino ad arrivare alle comodità odierne.
comodità che magari tra 300 anni sembreranno assai spartane, come a noi sembra lo stile di vita solo di 100 anni fa.

andando più al nocciolo della questione, trovo che la domanda di felicità di noi oggi sia uguale, come livello di profondità, urgenza di risposta e drammaticità, a quella dell'uomo di 5mila anni fa.
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Messaggioda n!z4th » mar nov 13, 2007 22:59 pm

Io trovo che la felicità dell'uomo moderno sia uguale a quella dell'uomo di due millenni fa.
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Messaggioda shunt2003 » lun mar 31, 2008 12:50 pm

Io sono daccordissimo.
L'unica cosa per cui tollero il progresso, è la medicina, anche se questo ci ha fatto sovraffollare il pianeta.
Parlo a mio discapito.
Ringrazio Dio perchè mi ha salvato da una malattia gravissima.
Togliere il superfluo che produce sono pattume.
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Re: Vivere spartani

Messaggioda Trilly » lun mar 31, 2008 15:51 pm

n!z4th ha scritto:Forse ciò che dirò vi sembrerà sconcertante, stupido, pazzesco, folle e insensato.
Non importa, voglio farvi partecipi.


Mi chiedo, forse da qualche tempo, perchè non ci deve esser concesso di vivere come 2000 anni fa. Mi chiedo l'uomo moderno(moderno inteso del XXI secolo, nulla di più) non possa vivere come si viveva 2000 anni fa.
Certo, un' idiozia direte. Chi mai oserebbe volere una cosa simile?
Chi mai sarebbe disposto a rinunciare a tutto ciò che la genialità umana ha prodotto in millenni di sviluppo, per ritornare a vivere con toghe e calzari?
Sono convinto che, una volta ritornati, non ci dispiacerebbe affatto e non sentiremmo affatto la mancanza di tutte le comodità...certo!Non si può essere desiderosi di una cosa di cui si ignora l'esistenza...oggi voi forse sentite la sbramata necessità di possedere un hjeikuli, strumento favoloso che nascerà nel 2304?No!
Mi chiedo dunque perchè sidebba essere costretti a vivere in questa gabbia, che è la civilizzazione.
Si corre il rischio, alzi la mano chi non lo ha mai pensato, di condurre una vita e fare delle scelte dettate dal è bene così, senza piuttosto pensare se ciò che si fa è davvero una scelta nostra.
Una vita costruita dal è bene così. Una vita costruita da una realtà esterna, partorita da non so chi...
Sono certo che l'uomo non soffrirebbe di tali ripensamenti e angoscie se facesse ciò per cui lui è stato davvero fatto...L'animale.
Siamo animali, perchè dunque servirsi della relativa esclusività dell'essersi evoluti?Perchè noi?Gli unici tra gli animali?
Perchè non tornare a seguire gli istinti, e il fare ciò che si vuole, ciò che la natura richiede, ciò che la sopravvivenza richiede?Abbandonando i gingilli e i fardelli?
L'uomo è nato animale, è animale ma non si comporta da animale...
E un senso di oppressione lo soffoca.L'uomo, oggi, è alienato: non è più ciò che è!
Vivere pertanto con toghe, calzari e lance, in attesa della prossima sfida con la sopravvivenza...vivere in modo spartano...perchè non ci deve esser concesso?Perchè dobbiamo fare ciò che ci viene imposto?
Dobbiamo recuperare il contatto con la natura...vivere con essa e combattere con essa...

L'uomo è selvaggio, deve sopravvivere...


Oggi abbiamo malattie quali lo stress, gli attacchi di panico, l'agorafobia che di sicuro in un passato neanche tanto remoto NON c'erano.
Purtroppo o per fortuna (sotto certi aspetti), tornare indietro non si può.
Il tuo è una sorta di malessere che anch'io percepisco, la nostra insita natura viene violentata ogni giorno, perchè dentro di noi siamo ancora "animali" e ci manca la libertà della natura. Viviamo in giungle di cemento e smog, siamo sotto pressione lenta e dalla quale non possiamo fuggire, possiamo solo piegarci e arrancare...MA per fortuna.......abbiamo le montagne, dove di tanto in tanto cerchiamo rifugio. Io personalmente quando arrivo in montagna chiudo gli occhi e do un respiro profondo e ascolto la natura...Mi riporta ai primordi, è una terapia palliativa, non curativa, ma mi da la forza per affronatare un'altra settimana nel grigiume cittadino, nel rumore dei cellulari, delle tv e dei veicoli, e quando sono lì in mezzo, nel grigiume, chiudo gli occhi e faccio finta di essere ancora lassù, tra i monti. Magra consolazione...
Trilly
 
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Messaggioda das » lun mar 31, 2008 16:00 pm

[quote="cinetica"]Il progresso tecnologico non c'entra nulla con civilità, cultura, felicità... quote]
ehm... 8O
daniele
sia celebre la nostra Patria libera, Sicuro baluardo dell'amicizia fra i popoli!
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Messaggioda ciocco » mar apr 01, 2008 13:25 pm

Io vivo in campagna e faccio l'agricoltore e tante volte mi chiedo come sarebbe il mio mestiere se invece che il trattore si usassero ancora i buoi..
...e ringrazio chi ha inventato il trattore!
Secondo me il problema più grosso sta nel fatto che il mondo moderno è governato a livello globale da un'oligarchia di superpotenti, super-avidi che vogliono arricchirsi sempre di più, questo ha messo in moto un meccanismo che ci coinvolge tutti e ai più bassi livelli si traduce nel farsi il culo x sopravvivere. Ma la vita moderna coi suoi agi ci permette poi di coltivare le nostre passioni mentre, solo prima dell'ultima guerra mondiale al di fuori del lavoro e del sostentamento familiare non c'era spazio x nient'altro. Sta al singolo individuo trovare il suo equilibrio, accontentarsi magari di guadagnare un pò meno, girare con un'utilitaria, non avere la tv al plasma e godersi di più altre cose.
Ciao
Non c’è sconfitta nel cuore di chi se ne sbatte il ca.zzo
ciocco
 
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