Esatto Dones, i cumuli si classificano in base al loro sviluppo verticale.
Quindi abbiamo i cumuli umili, i mediocri (termine comunque poco usato), i congesti e i nembi (che hanno diverse varianti in base alla forma del cappuccio sommitale e prendono il nome di capillatus, incus, arcus, con pileus, ecc. ecc.).
Facendo una breve "storiella" sul come si forma il temporale, bisogna partire da un concetto. La nuvola è il manifestarsi della colonna d'aria calda che salendo verso l'alto arriva al punto di condensazione, formando la nube che ci permette quindi di vederle il suo andamento.
Sale, ma quanto?
Sentiamo spesso parlare di stabilità, e instabilità del tempo, e questo concetto è la base per la previsione di fenomeni di questo tipo.
Come sappiamo tutti noi che andiamo in montagna, man mano che si sale verso l'alto la temperatura si abbassa, secondo un gradiente standard di riferimento che è di 6,5 gradi ogni 1000 metri. Di pari passo "funziona" la colonna d'aria che sale (termica) che però si raffredda più velocemente di ben 10 gradi ogni 1000 metri. E' facile capire che in condizioni normali, la termica raggiunto l'equilibrio con l'aria circostante si ferma. Altra cosa è se la termica condensa. In quel momento si raggiunge la capacità massima dell'aria di contenere acqua sotto forma di vapore, che in parte condenserà in aerosoli (goccioline) formando la nube e cedendo calore alla termica stessa che in questo caso otterrà ancora della forza per salire verso l'alto: quanto? La termica condensata si raffredda non più di 10 ma di 5 gradi ogni 1000 metri, ovvero molto più lentamente dell'aria circostante. Se questo fenomeno non viene interrotto per strati di inversione in quota (aumento di temperatura con la quota invece del contrario) la nube continuerà a svilupparsi fino ai limiti della troposfera (lo strato dell'atmosfera nel quale viviamo) generando il cumulonembo.
E' una delle manifestazioni più violente della natura. Al suo interno la termica iniziale che ha generato la prima nuvoletta diventa più grande e forte e viene aiutata da altre termiche che contribuiscono alla crescita della massa nuvolosa. In pratica ora la nube agisce come un'aspirapolvere aspirando aria calda e umida dai fondi valle. L'attrito che queste termiche generano incontrando l'aria discendente più fredda, fa sì che l'aria si ionizzi e si crei una differenza di potenziale tra sommità e base della nube. Si generano allora le scariche elettriche che compensano questa differenza. Quindi fulmini tra nube e suolo e tra nube e nube.
Ecco perché si parla di stabilità, quando l'aria si raffredda meno di una ipotetica termica e instabilità quando si raffredda di più, permettendo alle termiche di raggiungere quote notevoli e quindi di condensare e ricevere ancora più vigore.
Importante è allora proprio al mattino guardare il cielo e magari tenere d'occhio la temperatura esterna mano a mano che si sale in macchina o a piedi (vedi con certi orologi). Se ogni 1000 metri superiamo i 10 gradi... OCCHIO all'evoluzione della giornata.
Spero di esservi stato utile anche se molto riassuntivo, anche perché questo argomento richiederebbe ore ed ore per essere completamente perlustrato...
